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Berlusconi e i cattolici.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Berlusconi e i cattolici.

Messaggioda Iafran il 28/09/2011, 12:40

ranvit ha scritto:Non credi che una buona massa di persone abbia ragionato come me? Ritieni forse che di colpo i napoletani sono diventati tutti estremisti di sinistra???

(In un altro post ho scritto che ... non ci sono più "cog..ni da rompersi", si sono esauriti!)

E' caduto il muro di Berlino ... e molti non se ne sono ancora accorti!
In Italia non è tanto una questione fra destra, centro e sinistra, mi sembra che sia più questione fra la legalità e l'illegalità, fra il rispetto delle regole (e delle persone) e la prevaricazione, fra l'onestà e la delinquenza, fra fare il proprio dovere e il vivere di opportunismo.
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Re: Berlusconi e i cattolici.

Messaggioda ranvit il 28/09/2011, 12:52

(Iafran, non so quali coglioni si sarebbero esauriti, ma ti assicuro che ce ne sono sempre sin troppi :lol: )

E' vero che le ideologie si sono, per fortuna, attenuate nella testa della gente....ma non in quelle della sinistra radicale :lol:
che alla lotta del proletariato contro i padroni hanno aggiunto le stupidaggini dei no-global :lol:

Legalità e onestà come dici anche tu sono un patrimonio di tutti, ma questo non comporta, come in effetti accade (chiedersi il perchè :roll: :roll: ), di votare per la sinistra radicale.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Berlusconi e i cattolici.

Messaggioda lodes il 28/09/2011, 13:01

Vittorio scrive: .."Insomma sta per nascere il Partito dei cattolici....per accontentare sia Lodes (che ne lamentava l'assenza) che di Iafran (che cosi' verificherà ancora una volta, insieme a qualche altro ns amico di forum, che l'estremismo della sinistra radicale, in Italia, non fa che favorire e premiare il centrodestra..."

Non so dove hai letto mie parole a favore della nascita di un Partito dei cattolici...Dio ce ne scampi!

Evidentemente non sono riuscito a spiegare il senso dei mie post.

Provo a dirlo in poche parole:

I cattolici, qualunque sia la loro espressione di voto o di impegno diretto in politica, fanno sempre precedere al loro essere cittadini l'essere cattolici. Quindi di fronte ai temi dei diritti individuali, delle questioni eticamente sensibili mettono in campo l'indisponibilità dei loro valori e, per questo, impongono leggi (salvo qualche eccezione come il divorzio e l'aborto) che impediscono a chi ha altri valori e riferimenti etici di esercitarli. Però di fronte al fenomeno Berlusconi e del berlusconismo sono afoni. Certo chi non si riconosce nella maggioranza di centrodestra lo combatte, ma non in quanto cattolici, perchè in questo caso non c'è, evidentemente, nessuna messa in discussione di valori, ma solo un avversario politico. Nel caso Berlusconi etica pubblica, morale, sembrano non riguardare i cattolici (non parlavo e non parlo della Chiesa: si aprirebbe un altro discorso). Ora questo non vuol dire chiedere una presenza politica unitaria dei cattolici e auspicare un partito cattolico. Vuol dire esattamente l'opposto. Cioè richiamare la contraddizione dei cattolici, che sono prima cattolici e poi cittadini, vuol dire richiamare loro, ma anche tutti noi, alla necessità di una pratica della laicità. La laicità come guida e come unica soluzione per la crescita civile del paese. Infatti se si sgombra il campo dai valori indisponibili e ci si confronta sul terreno del rispetto dei diritti individuali, della libertà per l'individuo di esercitarli si permetterà ai cittadini cattolici come ai cittadini ebrei, i cittadini mussulmani, ecc di essere liberi e responsabili.
Altro che partito dei cattolici.
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Re: Berlusconi e i cattolici.

Messaggioda ranvit il 28/09/2011, 13:25

Hai ragione Enzo, sono stato ironico ma evidentemente non chiaro: intendevo dire che evocandoli (per criticarli) si sono materializzati :D :D :D
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Re: Berlusconi e i cattolici.

Messaggioda franz il 28/09/2011, 14:11

matthelm ha scritto:Sono d'accordo anche se non aveva la fascia tricolore e (non so) forse era lì come semplice cittadino.
Sarebbe interessante sapere se baciava la reliquia anche quando non era sindaco.

No, vedi foto linkata. La fascia è ben visibile.
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Re: Berlusconi e i cattolici.

Messaggioda Stefano'62 il 28/09/2011, 14:53

lodes ha scritto:I cattolici, qualunque sia la loro espressione di voto o di impegno diretto in politica, fanno sempre precedere al loro essere cittadini l'essere cattolici. Quindi di fronte ai temi dei diritti individuali, delle questioni eticamente sensibili mettono in campo l'indisponibilità dei loro valori e, per questo, impongono leggi (salvo qualche eccezione come il divorzio e l'aborto) che impediscono a chi ha altri valori e riferimenti etici di esercitarli. Però di fronte al fenomeno Berlusconi e del berlusconismo sono afoni. Certo chi non si riconosce nella maggioranza di centrodestra lo combatte, ma non in quanto cattolici, perchè in questo caso non c'è, evidentemente, nessuna messa in discussione di valori, ma solo un avversario politico. Nel caso Berlusconi etica pubblica, morale, sembrano non riguardare i cattolici (non parlavo e non parlo della Chiesa: si aprirebbe un altro discorso). Ora questo non vuol dire chiedere una presenza politica unitaria dei cattolici e auspicare un partito cattolico. Vuol dire esattamente l'opposto. Cioè richiamare la contraddizione dei cattolici, che sono prima cattolici e poi cittadini, vuol dire richiamare loro, ma anche tutti noi, alla necessità di una pratica della laicità. La laicità come guida e come unica soluzione per la crescita civile del paese. Infatti se si sgombra il campo dai valori indisponibili e ci si confronta sul terreno del rispetto dei diritti individuali, della libertà per l'individuo di esercitarli si permetterà ai cittadini cattolici come ai cittadini ebrei, i cittadini mussulmani, ecc di essere liberi e responsabili.
Altro che partito dei cattolici.

Sono d'accordissimo.
Tra l'altro è uno dei motivi per cui mi definisco Cristiano ma non Cattolico.
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Re: Berlusconi e i cattolici.

Messaggioda pianogrande il 28/09/2011, 15:46

Questo fatto che essere incazzati significhi, automaticamente, far parte della sinistra radicale i sembra una semplificazione un po' estrema.
Mi assomiglia un po' ai comunisti di Berlusconi o ai fascisti degli anni settanta.
Erano tutti quelli che la pensavano diversamente.

Secondo me, anche un qualunque tranquillissimo ed onesto e buon cittadino (definizioni che includono anche la sinistra cosiddetta radicale, per carità) si può incazzare un po' se si sente preso per il culo.
Se, per le malefatte del berlusca si incazzasse solo la sinistra radicale allora sì che ce lo terremmo in aeternum!

Eviterei di mettere etichette banalizzanti e semplificatorie addosso a chi non può più.
La questione è molto più seria e degna di rispetto.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Berlusconi e i cattolici.

Messaggioda ranvit il 28/09/2011, 16:08

Etichetta? E quale sarebbe?
Avevo detto e confermo: Non è vietato incazzarsi, ma si consiglia di diventare piu' adulti e concreti :D :D :D

Se non sbaglio significa: incazzati pure (sapessi quanto lo sono io da decenni) ma usa questa energia per prendere decisioni che ci conducano alla vittoria elettorale e ad un governo di centrosinistra stabile, senza che qualcuno (della sinistra radicale) gli spari addosso, un giorno si e l'altro pure!.


Dove sta l'etichetta?

Grazie per la risposta, Vittorio
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Re: Berlusconi e i cattolici.

Messaggioda franz il 28/09/2011, 17:27

Gli italiani o sono lobotomizzati ed inerti, assuefatti, oppure si incazzano.
Pare che o passino da un estremo all'altro oppure si dividano in due tronconi, forse con il primo predominante (vista anche l'alta percentuale di non voto).
Francamente dovrebbe esserci anche una via di mezzo tra il coma apparente a la lamentela continua, stile pentola di fagioli, con qualche sporadica esplosione gassosa.

Magari potrebbe consistere nel rimboccarsi le maniche e trovare soluzioni ai problemi.
Ma qui la cosa si fa difficile. Lamentarsi ed incazzarsi è relativamente facile.
Criticare gli altri addirittura è semplicissimo ed in gran parte appagante.
Individuare soluzioni e saperle portare avanti è un pelino piu' complesso.
Anche per via delle critiche a cui ci si espone.

Un po' di promesse ed un bacio ad un'ampolla sono ottime scorciatoie.
Parola di Berlusconi, Bossi ed ora anche De Magistris.
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Re: Berlusconi e i cattolici.

Messaggioda flaviomob il 28/09/2011, 23:05

Conosco molti napoletani, di destra o di sinistra, che sono autenticamente devoti e credono nel miracolo di San Gennaro in maniera quasi viscerale. Discutibile finché si vuole, se la fede in una religione o persino, in questo caso, in un evento così specifico non viene utilizzata a fini demagogici, credo che vada rispettata come intima convinzione dell'individuo. Non mi risulta che De Magistris si facesse fotografare in chiesa prima delle elezioni per ottenere consenso e voti. Come per Renzi, che da molti fiorentini è ancora considerato un ottimo sindaco, credo che il tempo sia galantuomo e ci possa dare delle risposte. Lasciamolo lavorare. :ugeek:

tra parentesi...:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09 ... ot/160459/

La rivincita di Luigi de Magistris
In Cassazione rivive l’inchiesta Why Not Il presidente della Suprema Corte, Giovanni De Roberto, ha annullato la decisione del gup di Catanzaro e rinviato gli atti ad altro giudice per un nuovo giudizio. Riconosciuta l'esistenza dell'associazione per delinquere di cui facevano parte politici, amministratori e imprenditori


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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