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Di nuovo sotto pressione il nostro debito pubblico

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Di nuovo sotto pressione il nostro debito pubblico

Messaggioda franz il 05/09/2011, 17:45

In mancanza di "punizione parlamentare" ci sarà quella Europea?
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Re: Di nuovo sotto pressione il nostro debito pubblico

Messaggioda trilogy il 05/09/2011, 20:37

franz ha scritto:In mancanza di "punizione parlamentare" ci sarà quella Europea?


probabile.. a cui si aggiungerà quella delle agenzie di rating :?

[..]Il rating sovrano dell'Italia, "è attualmente Aa2 ed è sotto osservazione per un declassamento". Così l'agenzia di valutazione del merito di credito Moody's in una dichiarazione sull'esito dell'esame aperto il 17 giugno di quest'anno sul rating sovrano italiano.[..]
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=Aaclyn1D
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Re: Di nuovo sotto pressione il nostro debito pubblico

Messaggioda franz il 06/09/2011, 17:28

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Re: Di nuovo sotto pressione il nostro debito pubblico

Messaggioda trilogy il 09/09/2011, 17:23

Le Borse peggiorano con le dimissioni di Stark. Euro crolla, Milano a -3,5%

Le Borse europee peggiorano con ribassi superiori al 3 per cento. Le vendite si sono intensificate dopo che sui mercati sono circolate voci di dimissioni di Juergen Stark, esponente del Consiglio esecutivo della Bce che secondo gli analisti penalizzerebbe il mercato perché «viene letta come un segnale di tensioni all'interno della Bce». Dimissioni poi confermate intorno alle 15.45 dall'istituto di Francoforte.[..]

[..]Si impennano i Cds, record dei contratti sul default della Grecia
Tornano decisamente a salire i contratti derivati credit-default swap (che coprono dal rischio di insolvenza) sui Paesi europei a maggior debito, con la Grecia all'ennesimo record che sfora i 3000 punti. In rialzo i "cds" sull'Italia, a 439 punti (poco al di sotto del record dei giorni scorsi), mentre la Spagna viaggia a 392 (+1 punto) e il Portogallo a 1.075 (+17 punti).
Intanto, sul mercato obbligazionario, a causa dello stallo sul salvataggio greco, bloccato dalle mancate riforme di Atene, il rendimento pagato dai titoli greci a due anni vola (+72 centesimi) al 55,84%, un livello mai raggiunto dall'adesione del Paese all'euro.[..]

link: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=Aazhuo2D


Aveva espresso contrarietà all'acquisto di bond da parte della Bce
Va ricordato che nelle ultime settimane Stark, che occupava uno dei posti-chiave nella struttura della banca centrale europea, aveva espresso la sua contrarietà al programma di acquisti di titoli di stato da parte dell'istituto di Francoforte mirato a sostenere alcuni dei paesi investiti dalle ultime turbolenze di mercato sul debito, come la Spagna e l'Italia. [..]
link: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=AaFbMv2D
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È stata la Bce a salvare questo governo incapace

Messaggioda franz il 10/09/2011, 8:20

Opinione di noiseFromAmeriKa
È stata la Bce a salvare questo governo incapace

La pezza temporanea messa da parte della Bce, che ha iniziato a comprare i nostri titoli di stato, è stato un grave errore. Grazie a questo intervento, infatti, questo governo non è ancora stato travolto, come meriterebbe, sotto il peso della sua inettitudine, ed anzi ha potuto riprendere con le consuete pratiche di indecisione e incapacità. E così oggi, spiegano gli economisti di noiseFromAmeriKa, ci ritroviamo a un metro dal baratro: proprio grazie alla Bce.

6 settembre 2011 - 10:37
Il 5 settembre lo spread tra titoli italiani decennali e bund tedeschi ha raggiunto il 3,71%. Il peggioramento va inquadrato in una fuga generale dai titoli percepiti come più rischiosi, che ha causato l’aumento dello spread un po’ in tutti i paesi del sud Europa, ma è impossibile negare che per l’Italia si manifestano problemi aggiuntivi.

Come ha segnalato Mario Seminerio infatti, il livello dei tassi italiani sta peggiorando non solo rispetto alla Germania, ma anche rispetto alla Spagna. Il livello dello spread raggiunto il 5 settembre non è molto lontano da quello raggiunto all’inizio di agosto e che spronò la Banca Centrale Europea all’intervento sui mercati per calmierare gli andamenti. Tranne che ora, ovviamente, il segnale di sfiducia che arriva dai mercati è molto più potente, dato che il nuovo livello è stato raggiunto nonostante l’intervento calmieratore della Bce.

Mi rendo conto di andare controcorrente, ma credo che la pezza temporanea messa da parte della Bce sia stato un grave errore e abbia parecchio peggiorato la situazione. L’intervento sui mercati, in teoria, doveva essere simultaneo a una manovra economica che ripristinasse la fiducia dei mercati. In realtà il mese che è passato ha semplicemente confermato quanto avevamo scritto a suo tempo, con dovizia di argomentazioni, su noiseFromAmeriKa: con questo governo è impossibile che i mercati riprendano fiducia nel paese. Lo spettacolo, lo ammettiamo, ha sorpreso perfino noi. La mistura di ignoranza, incompetenza e paralisi, la mancanza totale di fantasia (ma possibile, santo cielo, che qualcuno riesca ancora a dire che fa una manovra basata sulla “lotta all’evasione” senza essere presa a sonore pernacchie?), hanno avuto effetti letali. Il mese è trascorso con una sequenza di provvedimenti di tagli delle spese o aumenti delle tasse, ciascuno più idiota ed estemporaneo del precedente, che puntualmente venivano poi cassati da qualche forza politica governativa in cerca di consensi elettorali.

Ma quando un bambino si comporta male è inutile prendersela con lui. Bisogna prendersela con gli adulti responsabili che ne permettono il comportamento. In questo caso il bambino che si comporta male è il governo italiano, il cui scarso livello morale e intellettuale è chiaro ormai da lungo tempo. Cosa ci si poteva quindi aspettare da costoro? Non appena la BCE ha annunciato che sarebbe intervenuta per comprare i Btp italiani, impedendo quindi momentaneamente la salita dei tassi, i nostri ministri nonché segretari dei partiti di governo hanno immediatamente perso il senso di urgenza e sono tornati alle vecchie, terrificanti, pratiche. Si tratta, con tutta evidenza, di persone incapaci di capire il mondo che sta loro attorno. Probabilmente diversi tra loro sono così sciocchi da aver creduto alla propria menzognera propaganda, con la quale hanno raccontato per tre anni sui media di regime che l’Italia stava andando meglio degli altri. Non era vero allora, come non è vero adesso. Ma il punto è che per questi signori risulta ormai praticamente impossibile comportarsi diversamente.

Il comportamento del governo è stato così palesemente indeguato che Draghi ha sentito l’esigenza di avvertire che sarebbe sbagliato per il governo italiano dare per scontato che il programma di acquisto titoli della Bce continuerà per sempre. Questo va bene, ma bisogna andare più in là.

L’unica ragione per cui questo governo non è ancora stato travolto, come meriterebbe, sotto il peso della sua inettitudineè che la Bce è intervenuta in suo soccorso. Al momento il soccorso ha solo prolungato di un mese l’agonia di un paese che non ne può più, ossia ha ritardato di un mese i necessari e dolorosi provvedimenti che è necessario intraprendere per risanare il bilancio pubblico e far riprendere la crescita. Alcuni di questi provvedimenti, segnatamente quelli relativi al taglio della politica, risulterebbero molto popolari nel paese ma si scontrano con il desiderio della casta politica di mantenere i propri privilegi. Altri provvedimenti, in particolare la riduzione della spesa pensionistica, risulterebbero selvaggiamente impopolari, anche se necessari, e si scontrano quindi con il desiderio dei politici di non pagar dazio alle prossime elezioni. D’altra parte, dopo aver detto per anni che il nostro sistema pensionistico è il migliore possibile, chi lo va a spiegare agli elettori che li si stava cortesemente pigliando per i fondelli?

La conclusione è semplice. Non c’è alcuna possibilità di fare alcunché di utile finché questo governo resta in carica. Se qualcuno aveva ancora dei dubbi, lo spettacolo dell’ultimo mese dovrebbe averli completamente eliminati. La Bce ne prenda atto e la smetta di favorirne la permanenza in carica. Smetta di comprare i Btp, fornendo supporto artificiale al governo, e lasci che le cose seguano il loro corso naturale. Per quanto promesse possano fare Tremonti e Berlusconi, essi sono semplicemente non in grado di fare le cose che servono. La loro permanenza al governo serve solo a procrastinare il momento in cui provvedimenti seri e utili potranno essere intrapresi. A questo punto qualsiasi soluzione, dal governo tecnico a elezioni in autunno, è meglio di questo lento e continuo stillicidio.

È chiaro perché la Bce potrebbe essere riluttante a seguire questa strategia. Per quanto coscienti dell’inadeguatezza dei governanti nostrani, il nostro debito resta enorme e un aumento incontrollato del suo costo rischia di avere conseguenze molto gravi non solo per l’Italia ma per l’economia mondiale nel suo complesso. Ma la domanda va posta: quanto a lungo si può ritardare il giorno della resa dei conti? Cacciando immediatamente questo governo si può pagare un certo prezzo nel breve periodo, ma se la Bce condiziona il suo appoggio alla creazione di un nuovo governo formato da gente più competente la turbolenza avrà breve durata.

Ah, e per quelli che si stracceranno le vesti, parlando di sovranità persa e di commissariamento del paese: la nostra sovranità è stata già persa. Se non la si voleva perdere bisogna evitare di indebitarsi come è stato fatto. Siamo comunque dipendenti da quello che decide la Bce. L’unica differenza è che per il momento la Bce sta tenendo in piedi un governo di incapaci. È troppo chiedere che, tanto che c’è, imponga almeno che i governanti italiani non superino una soglia minima di decenza?

noiseFromAmeriKa http://www.noisefromamerika.org
l'inkiesta http://www.linkiesta.it/bce-acquisto-bt ... o-italiano
(l'articolo originale contiene link di approfondimento)
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Re: Di nuovo sotto pressione il nostro debito pubblico

Messaggioda flaviomob il 11/09/2011, 0:14

"Perequazione ossia giustizia, ossia democrazia sono ideali attuabili soltanto se si adottano congegni tributari adatti allo scopo". Il libretto da cui ho tratto la citazione s'intitola "L'imposta patrimoniale": il suo autore oggi in Italia sarebbe considerato uno stravagante idealista. Era Luigi Einaudi. Mi auguro che almeno l'oscurità di questi tempi che viviamo ci spinga a riflettere su quelle parole per me così luminose.

(N. Vendola, facebook)


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Di nuovo sotto pressione il nostro debito pubblico

Messaggioda franz il 11/09/2011, 9:33

flaviomob ha scritto:"Perequazione ossia giustizia, ossia democrazia sono ideali attuabili soltanto se si adottano congegni tributari adatti allo scopo". Il libretto da cui ho tratto la citazione s'intitola "L'imposta patrimoniale": il suo autore oggi in Italia sarebbe considerato uno stravagante idealista. Era Luigi Einaudi. Mi auguro che almeno l'oscurità di questi tempi che viviamo ci spinga a riflettere su quelle parole per me così luminose.

(N. Vendola, facebook)

Personalmente sono favorevole alla patrimoniale.
Un'imposta che c'è in Svizzera, dove i patrimoni non mancano e non fuggono malgrado la citata imposta, cosa che Einaudi saperva benissimo, avendoci vissuto come esule per un discreto periodo.
Ma non è questo il punto. Non è una patrimoniale che risolve i problemi attuali e cura il malanno italico.
Anzi pensare di inventare una patrimoniale non perché la si ritiene un'imposta giusta ed equa ma per fare cassa in situazioni di emenrgenza, fa capire quanto in basso siamo sprofondanti, a destra come a sinistra.

La crisi non la si risolve con altre tasse (il 60% della manovra Berlusconiana è fatta di nuove tasse o inasprimento di tasse esistenti) ma con meno spesa, con riforme che ristrutturino la spesa in modo diverso. Il che non vuol dire "tagli" alla spesa sociale, ma una spesa diversa. Per esempio tagliare le pensioni di anzianità (55 miliardi e mezzo ogni anno) non è tagliare la spesa sociale ma allinearci al resto dell'europa. Aumentare gradualmente a 68 la soglia di vecchiaia, idem.
Passare da un sistema sanitario a finanziamento beveridge ad uno bismark non taglia le prestazioni ma le fa solo pagare diversamente (per esempio le fa pagare agli evasori, tramite premi assicurativi obbligatori).
Agire sulle pensioni e sulla sanità significa abbattere le spese dello stato, trasferendole ad enti esterni (fondi pensione, assicurazioni sanitarie) ed a seconda del tipo di intervento parliamo di 100 o anche 150 miliardi all'anno. In 10 annni il nostro debito scenderebbe sotto il 100% e saremmo piu' virtuosi degli stati uniti :-) Quei 100-150 miliardi girerebbero per 1/3 nelle tasche dei lavoratori e dei pensionati, generando consumi e lavoro, per 1/3 nelle imprese, diminuendo i prezzi e/o contribuendo all'investimento produttivo ed al successo del made in Italy, per 1/3 allo stato a riduzione del debito.
Poi allora, come cigliegina sulla torta, una bella patrimoniale ci starebbe anche bene.
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Re: Di nuovo sotto pressione il nostro debito pubblico

Messaggioda ranvit il 11/09/2011, 10:45

Condivido il programma di franz (ma serve una grande coalizione a tempo : Fli - Udc - Pdl(ex Dc) - Pd - Idv(se ci sta)).

Ma la patrimoniale serve subito per iniziare ad abbattere il monte deficit pubblico e per dare un po' di giustizia a chi le tasse le ha sempre pagate.

Se si facessero queste cose l'Italia diverrebbe la locomotiva economica dell'Europa!

Ma stiamo sognando :twisted: :twisted: :twisted:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Di nuovo sotto pressione il nostro debito pubblico

Messaggioda franz il 11/09/2011, 12:36

ranvit ha scritto:Condivido il programma di franz (ma serve una grande coalizione a tempo : Fli - Udc - Pdl(ex Dc) - Pd - Idv(se ci sta)).

Ma la patrimoniale serve subito per iniziare ad abbattere il monte deficit pubblico e per dare un po' di giustizia a chi le tasse le ha sempre pagate.

Se si facessero queste cose l'Italia diverrebbe la locomotiva economica dell'Europa!

Ma stiamo sognando :twisted: :twisted: :twisted:


Serve prima mandare a casa questo governo e per ora l'idea che inzia a circolare in rete è fare una grande colletta.
In fondo, se ci pensiamo bene, i parlamentari (o almeno una trentina) hanno dimostrato di essere in vendita.
E allora compriamoli. Con 2 o tre euro a testa, 10 milioni di persone possono mandare a casa questo governo.
Con 15 euro si comprano tutto il parlamento e con 7.5 la maggioranza.
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