Trilogy
Se non facciamo pulizia a casa nostra non si capisce per quale motivo i paesi forti debbano farsi carico dei nostri debiti. Qua si considera sempre l'uscita dell'eurozona dei paesi deboli, ma non si considera il problema del malcontento che c'è nell'opinione pubblica del nord europa che potrebbe condurre a scenari del tutto sottovalutati.
Tutto vero. E avrebbero ragione: per quale motivo le loro tasse dovrebbero essere impiegate per "salvare" paesi che hanno fatto ricorso ad artifici contabili discutibili, se non palesi contraffazioni (come la Grecia)?
In Europa ci si è limitati a fissare dei vincoli di bilancio e dei parametri di rientro dal debito molto labili (considerando che dovevano ammettere l'Italia, terzo debito pubblico del pianeta), per poi addirittura farli saltare durante la crisi su richiesta dei paesi più seri (F, D), ma con una procedura di cui hanno approfittato anche gli indebitati, peggiorando le cose.
Non ci sono stati interventi autenticamente "politici" di quest'Europa raffazzonata, istituzionalmente perversa (il parlamento europeo praticamente privo di poteri, un governo fatto col bilancino tra gli interessi nazionali, mancanza di una difesa, una politica estera, uno stato sociale omogeneo). Di fatto esistono due Europe, una con un sistema di welfare avanzato, sanità di qualità accessibile a tutti, garanzie e fondi per chi perde il lavoro e per chi non ha accesso al reddito in quanto studente, l'altra con diritti frammentari (pensiamo solo alla discriminazione, in Italia, tra chi ha accesso alla cassa integrazione e chi no), stato sociale a macchia di leopardo, forte corruzione (possibile che in Europa nessuno si accorgesse di nulla finché non è arrivato al PE De Magistris? Fessi, incompetenti o collusi?), conflitti d'interessi pericolosissimi per la democrazia (e si sa, i germi peggiori in Europa sono sempre stati contagiosi).
Si è sanzionato Haider ma ci si è scordati della destra becera di Bossi e Borghezio, o del partito filonazista al governo attualmente in Ungheria (17%). Il PPE di Angela Merkel (e predecessori) si è mostrato ambiguo e opportunista nei confronti di Berlusconi, che non è mai stato realmente isolato nel parlamento europeo, nonostante la deriva populista, la repressione della libertà di stampa e il conflitto d'interessi gravissimo determinati dalla sua posizione: tutte cose note in Europa e analizzate da anni in tutte le università di sociologia.
Le conseguenze di queste scelte sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo una moneta unica forte ma insostenibile per i PIIGS, che non hanno cambiato mentalità e cultura in questi 15-20 anni. L'Europa ha una legislazione antimafia lacunosa e ha elargito fondi pubblici senza effettuare adeguati controlli, prima di De Magistris. Questa situazione mette veramente a rischio di una deriva populista e reazionaria, segno che ancora una volta non abbiamo imparato nulla dalla storia e che, in un modo o nell'altro, la crisi di una democrazia come quella vissuta in Italia diventa contagiosa all'interno di un sistema fortemente vincolato come quello Europeo, ma disomogeneo ed inefficace perché istituzionalmente perverso. Oggi quale paese in Europa può dirsi al riparo dall'esplosione di movimenti xenofobi ed isolazionisti?
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Una postilla sulla Tobin Tax.
In quanto tassa sulle transazioni finanziarie non è affatto vero che, in assenza di speculazioni, sparirebbe il gettito portato. Esso si azzererebbe solo in assenza di transazioni, il che è molto diverso.
http://www.italia.attac.org/tobin/cosa.html