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Perché si mente sulle cause della crisi

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Re: Perché si mente sulle cause della crisi

Messaggioda flaviomob il 22/08/2011, 1:12

Franz, allora devi prendertela con quei vecchi arnesi comunisti del Financial Times.
Se io sento dire a un tifoso dell'Inter: "guarda, quel giocatore del Milan è bravissimo" o viceversa, non vedo motivo per non crederlo. E' una situazione in cui chi ha interesse a denigrare l'avversario fa il contrario, quindi o si tratta di un tifoso matto, ma immagino che chi scrive sul FT non faccia parte della categoria, o esistono dei fondamenti rispetto all'affermazione riportata. Così come si può parlare di impazzimento collettivo nello scoprire che l'anno del Signore 2008 ha visto triplicare le vendite dei libri di Marx in un paese che ha subito una divisione quarantennale (a causa di una dittatura comunista!) come la Germania, oppure porsi qualche interrogativo...
Un vescovo tedesco, omonimo del compianto filosofo, ha persino azzardato: «Stimato Karl Marx, come suo omonimo le devo forse delle scuse. Abbiamo gettato troppo in fretta alle ortiche le sue opere»

Si vede che il mondo ha iniziato a girare alla rovescia... :lol:


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Re: Perché si mente sulle cause della crisi

Messaggioda franz il 22/08/2011, 8:06

flaviomob ha scritto:Franz, allora devi prendertela con quei vecchi arnesi comunisti del Financial Times.
...
Si vede che il mondo ha iniziato a girare alla rovescia... :lol:

No, quelli del FT fanno benissimo a pubblicare tutto quello che vogliono, perché è democrazia e libertà di stampa.
Questo non trasforma il FT in un giornale comunista e non dà alcuna ultriore credibilità alle tesi paleo o post marxiste.
Quanto alle vendite triplicate (del Capitale, immagino) bisogna vedere da quale base si parte. Se ogni anno se ne vendevano 7 copie, il fatto di venderne 21 è oggettivamente un "triplicare" ...
Ed è chiaro che in un paese libero si ha tutto il diritto di ritenere che dal Capitale si possono trarre insegnamenti per uscire dalla crisi, a costo di apparire ridicoli.
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Re: Perché si mente sulle cause della crisi

Messaggioda trilogy il 22/08/2011, 11:58

franz ha scritto:
[Piero Ostellino, sul Corriere del Ticino del 16 agosto 2011]
Sono tante crisi nazionali, tutte uguali e che hanno la stessa origine. Ma, in Italia, la cattiva politica e il cattivo giornalismo le spacciano per una crisi internazionale attri­buendola a una non meglio speci­ficata «speculazione», una sorta di Spectre spuntata dal nulla. Se ci si attiene ai fatti, si constata, però, facilmente che sono in crisi i Pae­si con un grosso debito pubblico alimentato da un deficit di bilan­cio annuale.

Di internazionale c'è solo che in quelle condizioni sono in molti, an­corché ciascuno per ragioni, sem­pre le stesse, strettamente di politi­ca interna. Ma, allora, perché la politica e il giornalismo racconta­no la balla della crisi internazio­nale? La politica, perché, altrimen­ti, dovrebbe ammettere il proprio fallimento e non potrebbe chiede­re «sacrifici» ai propri cittadini, massacrandoli di altre tasse, per uscirne e, quel che è peggio, rico­minciare da capo come se nulla fosse, salvo tenersi di riserva la pro­spettiva di una stangata successi­va ai poveri contribuenti [..]

[..]In poche parole, per un eccesso di servilismo, prevale il conformismo, l'adeguamento alla corrente - tutti si comportano allo stesso modo per non sembrare la pecora nera e mettersi, così, al riparo da eventuali sorprese (leggi licenziamento, che, in ogni caso, arriverà comunque, e per le ragioni meno prevedibili) - in un'orgia di «politicamente corretto» che è, poi, un «culturalmente catastrofico». [..]


Questo atteggiamento di conformismo generalizzato lo abbiamo evidenziato più volte nelle discussioni sul forum. La negazione e la sottovalutazione della crisi da parte del governo ha prodotto più danni e rischi della crisi stessa. "Il tutti si comportano nello stesso modo" è un fenomeno molto diffuso un po' in tutti i settori. Basta vedere le analisi finanziarie dei vari specialisti, si adeguano tutte alla corrente perchè sbagliare è facile ed è meglio farlo in compagnia :mrgreen:
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Re: Perché si mente sulle cause della crisi

Messaggioda franz il 22/08/2011, 15:08

trilogy ha scritto:Questo atteggiamento di conformismo generalizzato lo abbiamo evidenziato più volte nelle discussioni sul forum. La negazione e la sottovalutazione della crisi da parte del governo ha prodotto più danni e rischi della crisi stessa. "Il tutti si comportano nello stesso modo" è un fenomeno molto diffuso un po' in tutti i settori. Basta vedere le analisi finanziarie dei vari specialisti, si adeguano tutte alla corrente perchè sbagliare è facile ed è meglio farlo in compagnia :mrgreen:

Beh, allora onore al merito agli amici di noisefromamerika, che fuori dal mainstream (e dal paese) hanno sempre dato pane al pane e vino al vino, senza farsi problemi, senza servilismi e conformismo, criticando governo ed opposizione senza sconti a Visco o a Brunetta. E che su Tremonti (osannato come salvatore dalla servile stampa economica italiana) hanno dedicato un libro che è forse la migliore lettura dell'anno in campo economico e che è arrivato alla seconda edizione:
http://www.noisefromamerika.org/index.php/base/tremonti
http://www.ibs.it/code/9788883252631/tr ... i-per.html
http://theroad2serfdom.blogspot.com/201 ... isuso.html
http://www.amazon.com/Tremonti-istruzio ... B004M5HULQ
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