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Se Geddafi cade, poi toccherà ad Assad?

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Se Geddafi cade, poi toccherà ad Assad?

Messaggioda franz il 21/08/2011, 22:46

I ribelli entrano a Tripoli anche da ovest
"La capitale potrebbe cadere stanotte"
Il rais: "La città brucerà, io vincerò"


I ribelli entrano a Tripoli anche da ovest "La capitale potrebbe cadere stanotte" Il rais: "La città brucerà, io vincerò"
Si stringe l'assedio a Tripoli. Spari ed esplosioni sono stati avvertiti nella capitale libica, dove i ribelli avrebbero conquistato quattro quartieri. Il governo: "La città è al sicuro". In un audio trasmesso in tv, il rais si è congratulato per l'eliminazione di quelli che ha definito "ratti". In un messaggio audio alla Tv, Gheddafi conferma di essere a Tripoli e di voler combattere "fino alla vittoria finale". Molti lo danno asseragliato nel suo bunker pronto a morire. Intanto la nave che doveva evacuare gli stranieri è tornata a Malta. I combattimenti impediscono l'entrata nel porto. Il Cnt: "La città sarà sotto il nostro controllo fra poche ore". Espugnata la caserma delle "brigate della Morte" di Gheddafi. La Lega Araba: Il Colonnello consegni il potere al popolo. La Nato: Il regime sta crollando.

(Aggiornato alle 22:11 del 21 agosto 2011)

22:11 Ribelli ad Al Jazira: "Siamo sulla piazza Verde" 68 – I ribelli affermano di essere arrivati nel centro di Tripoli, sulla grande Piazza Verde, simbolo della "rivoluzione" di Muammar Gheddafi: lo riporta Al Jazira.

22:10 "Ribelli a otto km" 67 – Secondo Sky tv Reuters gli insorti sono ormai a soli otto km da centro di Tripoli

21:40 Ribelli accolti da popolazione in festa 66 – La corrispondente Alex Crawford riferisce che i ribelli sono stati accolti dalla popolazione inneggiante di Tripoli: "Le strade sono piene di donne e bambini e e ci sono moltissime bandiere dei ribelli (rosso, nera e verde a strisce orizzontali). Gli insorti si aspettavano una resistenza maggiore ma finora non se ne è avuto alcun sentore".

21:17 Giornalisti stranieri nei sotterranei dell'hotel 65 – Hanno trovato riparo nei sotterranei dell'Hotel Rixos, nel centro Tripoli, i giornalisti stranieri che alloggiano nell'albergo di fronte al quale oggi si sono verificati violenti scontri.

21:04 Gli insorti a 10 km dal centro di Tripoli: nessuna resistenza 64 – Le forze degli insorti di Bengasi, penetrati a Tripoli da ovest, sono ad appena 10 km dal centro della capitale e finora non hanno incontrato alcuna resistenza sulla loro strada. Lo riferisce la corrispondente della rete britannica SkyNews.

20:33 Nato: "Stanotte vedremo la fine della dittatura" 63 – "Quello che vedremo stanotte è il crollo del regime" di Gheddafi, ha dichiarato la portavoce dell'Alleanza Oana Lungescu, aggiungendo che "quanto prima il Colonnello realizzerà che non ha alcuna chance di vincere, ciò sara meglio per tutti quanti".

20:32 La Nato: Il regime sta crollando 62 – Mentre le forze degli insorti di Bengasi sono penetrate a Tripoli la Nato è convinta che il regime di Muammar Gheddafi stia "crollando" davanti a nostri occhi.

20:14 Il capo dei ribelli: Controlliamo tutta Tripoli 61 – "Controlliamo la maggior parte delle zone di Tripoli e inshallah stanotte arriveremo a liberarla del tutto". E' quanto afferma Abu Sadiq, intervistato in diretta dal canale satellitare Al Jazira in qualità di 'portavoce dei ribelli a Tripoli'. "La battaglia di Tripoli - ha detto - è la battaglia di tutta la Libia".

20:05 Le forze di Gheddafi in ritirata verso il suo bunker 60 – Le forze di Gheddafi si stanno ritirando verso il compound del colonnello a Bab al-Aziziya, lasciando ai ribelli il controllo "sulla maggior parte delle zone della capitale". E' quanto riporta il corrispondente da Tripoli del canale satellitare al Jazira.

19:49 Jallud: Gheddafi non si suiciderà 59 – Jallud: "Credo sia difficile che Gheddafi possa arrendersi. Non è come Hitler che ha avuto il coraggio di suicidarsi, lui non ha questo coraggio. Non credo che l'evolversi della situazione a Tripoli (gli) consenta di sopravvivere".

19:36 Ribelli dall'ovest entrano a Tripoli 58 – I ribelli provenienti dall'ovest sono entrati a Tripoli. Gli insorti sono stati accolti da una folla in festa e dalla musica.

19:23 Scontri a fuoco davanti all'albergo dei giornalisti 57 – Violenti scontri sono scoppiati questa sera nei pressi dell'albergo che ospita la stampa straniera a Tripoli. Stando a quanto riferito da un giornalista della France presse, uomini fedeli al colonnello, armati dei Kalashnikov, si sono posizione davanti all'hotel Rixos e hanno cominciato a sparare verso est, probabilmente contro i ribelli.

19:18 Lega Araba: potere al popolo 56 – Lega Araba: Gheddafi affidi il potere al suo popolo.In un comunicato si intima al regime di Muammar Gheddafi di consegnare il potere al suo popolo, e si sollecita la fine dei combattimenti nel Paese nord-africano, stigmatizzando al contempo le operazioni militari della Nato, liquidate come una "ingerenza straniera".

19:08 Tripoli, 376 morti tra le opposte fazioni 55 – Già 376 morti tra le due armate in guerra a Tripoli, oltre mille feriti

19:06 Ribelli dell'ovest a 12 km da Tripoli 54 – I ribelli dell'ovest sono arrivati a 12 km da Tripoli: lo ha constatato un reporter della France Presse che si trova sul posto. Si tratta degli insorti che provengono dalle montagne occidentali di Nefussa: un convoglio di un centinaio di veicoli

18:51 Gheddafi: Le tribù libiche vengano a Tripoli per difenderla 53 – Il leader libico Muammar Gheddafi ha sostenuto che uscirà "vittorioso dalla battaglia di Tripoli". In un messaggio audio alla tv di Stato, trasmesso anche da Al Jazeera, il rais ha invitato inoltre "tutte le tribù libiche a farsi avanti per combattere a Tajoura in difesa di Tripoli"

18:50 Gheddafi: Tripoli brucerà 52 – Il Rais: "Tripoli brucerà e noi vinceremo contro i ribelli"

18:37 Gheddafi ai libici: Venite a Tripoli a difenderci 51 – Gheddafi chiede ai libici di tutte le regioni di venire a Tripoli a difenderlo

18:29 Sarkozy: Gheddafi rinunci subito al potere 50 – Il presidente francese: Gheddafi rinunci subito a quel che è rimasto del suo potere, per evitare ulteriori spargimenti di sangue

18:27 Jallud: Gheddafi non sopravviverà 49 – La fine del regime di Muammar Gheddafi è ormai vicina e gli eventi in corso in Libia non consentiranno al colonnello di sopravvivere. E' quanto ha dichiarato Abdel Salem Jallud, ex numero due del regime libico fuggito venerdì da Tripoli e arrivato ieri in Italia, in un'intervista concessa a Lucia Annunziata in esclusiva per la Rai.

18:23 Il capo dei ribelli: "Tripoli cadrà entro domani" 48 – Tripoli "cadrà da qui a domani". E' quanto afferma uno dei capi dei ribelli libici, Abdelhakim Belhaj. "Da qui a domani - ha detto alla France Presse - la capitale sarà nelle nostre mani".

18:11 Tripoli, spari vicino all'albergo dei giornalisti 47 – Sparatoria vicino all'albergo dei giornalisti stranieri presenti in questi giorni a Tripoli

18:06 Casa Bianca: Gheddafi ha giorni contati 46 – La Casa Bianca ritiene che i giorni di Muammar Gheddafi a capo della Libia siano ormai "contati".

18:03 Espugnata la caserma della "Brigata della Morte" 45 – Le milizie ribelli hanno espugnato nei pressi di Tripoli la caserma dov'è di stanza una delle più temute unità di elite del regime libico, la 32esima Brigata Corazzata meglio nota come 'Brigata della Morte' o 'Brigata Khamis', dal nome dell'ultimogenito di Muammar Gheddafi, appunto Khamis, più volte dato per morto. La conquista dell'importante base militare è stata confermata da fonti giornalistiche al seguito degli insorti, citate tra gli altri dal network televisivo 'Sky'.

17:49 Nuove voci sulla fuga di Gheddafi da Tripoli 44 – Secondo alcune voci che circolano in una capitale libica dove ormai, stando alle testimonianze dei residenti e alle notizie date dai ribelli, si combatte quartiere per quartiere, Gheddafi avrebbe lasciato già Tripoli, per rifugiarsi nella zona di confine con l'Algeria, dove avrebbe la protezione del suo clan, al Orban. E secondo alcune addirittura sarebbe già entrato in Algeria, ipotesi che suscita però incredulità di molti, considerate le relazioni non strette tra i due Paesi.

17:21 Ancora scontri nel quartiere di Tajura 43 – Il quartiere Tajura, situato a una cinquantina di chilometri a est di tripoli, è sotto il controllo dei ribelli. Lo ha dichiarato un testimone alla France presse, precisando che, sebbene le forze fedeli al leader libico Gheddafi continuino ad attaccare la zona, Tajura rimane sotto il controllo dei ribelli.

17:09 Cnt: "Tripoli cade entro questa notte" 42 – Per i ribelli libici la caduta di Tripoli appare ormai più che imminente: "Ci aspettiamo la vittoria per questa notte", ha affermato infatti Aref Ali Nayad, rappresentante negli Emirati Arabi Uniti del Consiglio Nazionale Transitorio di Bengasi. Secondo Ali Nayad, la battaglia in corso da ieri nella capitale della Libia ha già provocato "centinaia di morti e migliaia di feriti". Gli insorti, ha aggiunto, "ieri sera" hanno "formalmente chiesto" alla Nato di contribuire alla capitolazione della città con l'invio di ulteriori elicotteri d'assalto Apache. "Sono molto precisi, e noi abbiamo un gran bisogno del loro intervento", ha sottolineato l'emissario del Cnt.

16:58 Liberati decine di detenuti dalla prigione di Maya 41 – I ribelli libici hanno liberato oggi diverse decine di detenuti della prigione di Maya, situata a circa 25 chilometri a ovest di Tripoli, durante la loro avanzata verso la capitale. Molti erano particolarmente magri e alcuni avevano segni di torture. I prigioneri erano rinchiusi in 20 in celle di nove metri quadrati, in un'afa soffocante. Secondo un giornalista della France presse presente sul posto, ci sono stati violenti combattimenti attorno alla prigione, dove sono detenuti i dissidenti del regime. I ribelli delle montagne Djebel Nefussa stanno avanzando su Tripoli armati di mitragliatrici e cannoni, e coperti da carri armati. Lungo la strada ci sono spesso scontri con le truppe fedeli al leader libico muammar Gheddafi.

16:56 Presa una caserma alle porte di Tripoli 40 – I ribelli del Cnt avanzano conquistando una caserma ai margini della capitale libica, dove si sono impadroniti di armi e munizioni.

16:49 Ct della nazionale libica verso le dimissioni 39 – Marco Paqueta sta pensando di lasciare l'incarico di ct della Libia. E' lo stesso 53enne tecnico brasiliano, attraverso Twitter, ad ammettere che la situazione nel Paese rende ormai impossibile il suo lavoro. "E' sempre più difficile dare continuità a quello che sto facendo con la nazionale libica - scrive - Penso che la prossima settimana arriveremo alla fine". Paqueta aveva firmato nel giugno 2010 un contratto quadriennale ma dal marzo scorso, da quando sono scoppiati gli scontri a Tripoli, è tornato in Brasile, incontrando i suoi giocatori in Tunisia per il doppio impegno internazionale con le Isole Comore.

16:45 La Russa: "Jalloud potrebbe parlare a breve" 38 – "Parlare dipende lui, non escludo che ciò possa avvenire a breve". E' quanto ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, confermando a Skytg24 quanto già detto sulla presenza in Italia di Abdessalem Jalloud, ex numero due del regime libico che ha lasciato il suo paese venerdì. "La riservatezza è d'obbligo sulla questione, non è di mia competenza parlarne", ha però aggiunto La Russa.

16:28 Cnt: "Il riconoscimento di Tunisi significa che Gheddafi è davvero finito" 37 – Il Consiglio Nazionale Transitorio di Bengasi ha accolto con soddisfazione l'annuncio del pieno riconoscimento da parte del governo tunisino, osservando come esso costituisca un ulteriore segnale del fatto che per Gheddafi la fine è sempre più vicina. "Diamo il benvenuto a qualunque riconoscimento, da qualunque Paese provenga e a prescindere dal momento in cui avviene", ha commentato Fathi Baja, uno dei membri del governo-ombra istituito dai ribelli libici per amministrare le aree liberate. In realtà, ha puntualizzato Baja, "implicitamente" la Tunisia aveva già riconosciuto il Cnt come unico rappresentante legittimo del popolo libico: "Lo aveva fatto ricevendo 150.000 rifugiati, aprendo le porte alle organizzazioni non governative affinchè potessero entrare in Libia dal suo territorio. Lo aveva fato accogliendo molti disertori, e permettendo loro di riunirsi e di dibattere. Il messaggio adesso", ha concluso, "è che per Gheddafi è proprio finita".

16:25 Nuovi dettagli dell'offensiva dei ribelli via mare 36 – "Un reparto in avanscoperta all'alba ha raggiunto Tripoli da Misurata e si è unito ai ribelli della città, al cui fianco i nostri stanno adesso battendosi", ha spiegato il portavoce del Cnt, Abdullah Melitan. L'offensiva dal mare contribuirà a rafforzare ulteriormente l'accerchiamento di Tripoli che, con la caduta di az-Zawiyah, Zlitan e Zinten, si trova oramai assediata su tutti i lati. L'unico baluardo lealista nei dintorni della capitale rimane Khoms, che si trova però piuttosto distante, a un centinaio di chilometri dalla sua periferia orientale.

16:03 Arrestato l'inviato personale del rais 35 – I ribelli libici hanno annunciato oggi l'arresto di un alto funzionario del regime di Gheddafi. Stando a quanto apparso sulla tv dell'opposizione, Libya Tv, che ha sede in Qatar, si tratta di Mukhtar Ali al-Qannas, "l'inviato personale del rais in Africa".

16:01 Obama aggiornato in tempo reale sulla situazione a Tripoli 34 – Anche in vacanza sull'esclusiva isola di Marthàs Vineyard, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama viene costantemente aggiornato sull'evolversi della situazione in Libia e in particolare a Tripoli. Lo hanno reso noto fonti della Casa Bianca, precisando che, se necessario, il presidente viene aggiornato anche nel corso della notte. Allo stesso tempo le fonti hanno sottolineato che l'amministrazione è in contatto con l'opposizione libica e con i suoi alleati e ritiene che i giorni del colonnello Muammar Gheddafi siano orami contati.
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Re: Se Geddafi cade, poi toccherà ad Assad?

Messaggioda franz il 22/08/2011, 8:12

LIBIA
I ribelli prendono Tripoli
catturati i figli manca solo il raìs

I soldati del Cnt nella capitale senza trovare grandi resistenze. I pretoriani di Gheddafi si arrendono. Il colonnello asserragliato nel bunker. Molte le incognite, il dittatore: "Temo che la capitale brucerà"

TRIPOLI - Tripoli è insorta, è quasi tutta in mano ai ribelli, ai quali si sono arresi la Guardia repubblicana di Muammar Gheddafi e tre dei suoi figli, fra i quali Seif al Islam, mentre del rais non ci sono notizie, tranne un messaggio diffuso in tv intorno alla mezzanotte. Nella frammentarietà delle notizie che in nottata hanno cominciato ad accavallarsi a ritmo vertiginoso, emerge il quadro di una capitale che ha smesso di combattere, che non offre resistenza agli insorti, che hanno cominciato a entrare a ondate in città al tramonto, con la fine del digiuno giornaliero del Ramadan.

Appostati da giorni a pochi chilometri attorno alla capitale, sono entrati da est dopo aver preso la base aerea di Mitiga, nel sobborgo di Tajoura, dove si combatteva duramente da ieri. Sono entrati in città anche da ovest e da sud, dai monti Nafusa, dove a notte fonda l'ANSA ha constato l'afflusso continuo di mezzi carichi di ribelli. Sono penetrati anche via mare, arrivando da Misurata, per unirsi ai loro fratelli di Tripoli. Sulla strada dei combattenti, dopo la violenza e le centinaia di morti di ieri sera, non sembrava esserci nessuno ad opporsi. A tarda sera qualche fonte dei ribelli ha dichiarato, "siamo nella Piazza Verde", la piazza scelta da Gheddafi come simbolo della sua "rivoluzione" e teatro di tante sue uscite pubbliche, anche in piena guerra.

Ovunque le folle festanti sono scese ad accoglierli. Poco dopo, annunciata dal tam-tam dei blogger prima, e poi confermata dallo stesso Cnt, il governo provvisorio degli insorti a Bengasi, la notizia che la famigerata Guardia repubblicana del Colonnello, i suoi pretoriani, si sono arresi, deponendo le armi. Le notizie sono in crescendo e subito dopo, come le tessere di un domino, gli annunci clamorosi, tutti fatti dal Cnt, degli arresti di tre dei figli del rais: Mohammad, che non aveva cariche ufficiali nel regime, e soprattutto Saif al Islam, imprenditore televisivo ed ex "voce moderata del regime", divenuto poi, con l'inizio della rivolta, uno delle voci più forti a sostegno della dittatura: la notizia della cattura di quest'ultimo è stata data di persona dal presidente del Cnt, Mustafa Abdel Jalil, che ha citato "notizie certe" parlando in diretta al canale satellitare Al Jazeera. Poi la conferma della Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja, che ha incriminato lui, come il padre, di crimini contro l'umanità e contro di lui ha emesso un mandato di cattura internazionale. Mentre non ci sono per ora conferme sulla cattura - la notizia è apparsa brevemente su Al Jazeera - di Saadi, famoso per aver militato come calciatore nel campionato di serie A in Italia.

Mentre per le strade di Tripoli cominciava la festa e per le strade di Bengasi esplodeva di nuovo il giubilo, il portavoce del regime, Mussa Ibrahim, andato in onda sulla tv di regime, ha lanciato un ultimo appello ai ribelli: "Siamo pronti a negoziare direttamente con il Cnt", ha detto in una conferenza stampa, chiedendo ai ribelli e alla Nato di sospendere le loro operazioni su Tripoli e parlando di 1.300 morti e 5.000 nella capitale solo nelle ultime 11 ore. Immediata la risposta del "governo" ribelle da Bengasi: pronti a cessare subito le ostilità, a patto che Gheddafi annunci la sua partenza. Un concetto, questo ribadito anche dal ministro degli esteri italiano, Franco Frattini, secondo cui Gheddafi si deve "arrendere e abbandonare il potere, non ci sono assolutamente alternative": questa è "l'unica possibilità" per evitare una situazione che "può trasformarsi in un bagno di sangue".

Ma quella che appare a tutti gli effetti la caduta di Tripoli è in realtà carica di incognite: a notte fonda, nel marasma di informazioni e di immagini, si apprende che scontro violenti, forse combattimenti armati, sono in corso nel centro di Tripoli, nella Piazza Verde. Non si sa se nella città le forze fedeli a Gheddafi abbiano disseminato trappole, appostato cecchini o preparino improvvise controffensive. E risuona ancora sinistra la "preoccupazione-minaccia" lanciata nel pomeriggio dallo steso Gheddafi, "Ho paura che tripoli brucerà". Per ora del rais, che in serata che si presume sia rintanato nel bunker di Bab al-Azizia, nessuna traccia, se non un breve messaggio audio andato in onda sulla tv di regime lancia un appello ai suoi partigiani perchè "ripuliscano" la capitale dai ribelli, ieri da lui definiti "traditori" e "ratti". E in piena notte, a infittire il mistero che circonda il rais assediato, l'atterraggio di due non meglio precisati "aerei sudafricani". Il Sudafrica ha fatto per mesi da mediatore fra i ribelli e il regime senza ottenere risultati concreti.

(22 agosto 2011)
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Re: Se Geddafi cade, poi toccherà ad Assad?

Messaggioda trilogy il 22/08/2011, 12:47

può darsi... ma in Siria non ci sono grossi giacimenti di petrolio da mettere sotto controllo e le incognite religiose sono molteplici, anche l'instabilità che si è creata nelle relazioni tra Egitto e Israele non aiuta. Difficile credere ad un intervento occidentale su un terreno del genere in questo momento.
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Re: Se Geddafi cade, poi toccherà ad Assad?

Messaggioda ranvit il 22/08/2011, 13:09

Penso anche io come Trilogy.
Tra l'altro abbattendo questi regimi laici, corriamo il rischio di ritrovarci con tanti regimi islamici :twisted: :twisted: :twisted:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Se Geddafi cade, poi toccherà ad Assad?

Messaggioda franz il 22/08/2011, 13:22

ranvit ha scritto:Penso anche io come Trilogy.
Tra l'altro abbattendo questi regimi laici, corriamo il rischio di ritrovarci con tanti regimi islamici :twisted: :twisted: :twisted:

Bisogna vedere se è meglio una dittatura laica e socialisteggiante (come libia e siria) o una moderna democrazia pur religiosa (come fu la nostra DC). Nel senso che non è affatto detto che un governo democratico ispirato da un'etica religiosa sia sempre deleterio. Per me potrebbe essere preferibile ad una dittatura laica.
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Re: Se Geddafi cade, poi toccherà ad Assad?

Messaggioda trilogy il 22/08/2011, 14:43

Sembra una barzelletta, tra le competenze assegnate all'Italia in libia c'è: "l'indipendenza dei media"...poveri libici, dai monologhi di Gheddafi a quelli Berlusconi (con sottotitoli in arabo) :mrgreen: :mrgreen:

[..]l’Italia ha già iniziato a operare per riattivare i settori destinati a essere di sua competenza: sicurezza dei porti, dogane, sanità e indipendenza dei media. La principale preoccupazioneresta tuttavia la sicurezza. Il generale canadese Vance ammonisce a «non accelerare il ritiro della Nato in assenza di una chiara composizione politica», mentre fonti militari britanniche temono di «andare incontro a una disastrosa vittoria», se la caduta di Gheddafi finirà per innescare una «resa dei conti tra le fazioni dei ribelli, a cominciare da berberi e cirenaici».[..]

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplr ... sezione=58
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Re: Se Geddafi cade, poi toccherà ad Assad?

Messaggioda ranvit il 22/08/2011, 16:21

franz ha scritto:Bisogna vedere se è meglio una dittatura laica e socialisteggiante (come libia e siria) o una moderna democrazia pur religiosa (come fu la nostra DC). Nel senso che non è affatto detto che un governo democratico ispirato da un'etica religiosa sia sempre deleterio. Per me potrebbe essere preferibile ad una dittatura laica.



Concordo.... ma conosci un governo democratico ispirato da un'etica religiosa che si rifà all'islamismo???

(dico uno...e non mi rifilare la Turchia, perchè non è ancora detto ;) . Ci vuole un po' di tempo dopo tanti decenni di laicità diffusa soprattutto nelle forze armate ;) )
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Re: Se Geddafi cade, poi toccherà ad Assad?

Messaggioda franz il 22/08/2011, 23:43

ranvit ha scritto:Concordo.... ma conosci un governo democratico ispirato da un'etica religiosa che si rifà all'islamismo???

No, ma diamo tempo al tempo.
Un islamismo moderato e democratico è il miglior modo per sconfiggere per bossi e tanti altri destri fascisti e razzisti.
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Re: Se Geddafi cade, poi toccherà ad Assad?

Messaggioda flaviomob il 31/08/2011, 22:48

Vedremo che classe dirigente ci sarà in Libia.
A pensar male, si può prevedere un governo di marionette in mano alle multinazionali occidentali.
E' il petrolio, bellezza.... 8-)


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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