....ma anche i Consiglieri Regionali, Provinciali, Comunali, Circoscrizionali, le Municipalizzzate, le Comnità Montane, i Consorzi di bacino etc etc
http://www.corriere.it/politica/11_agos ... da8e.shtml
COSTI DELLA POLITICA
Veltroni ai capigruppo Pd: «Ridurre il numero dei parlamentari»
L'ex segretario:«Ridare capacità di velocità e decisione alla democrazia». D'accordo Finocchiaro e Franceschini
MILANO - «Presto una riduzione del numero dei parlamentari». Se lo augura Sergio Romano, che sul Corriere di venerdì, invita la classe politica a dare il buon esempio e ad ascoltare gli umori del Paese. Reagisce l'ex segretario del Pd Walter Veltroni, che lancia una proposta concreta attraverso una lettera ai presidenti Pd dei gruppi di Camera e Senato. Nel messaggio inviato a Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, Veltroni ha ribadito la sua richiesta: il dimezzamento dei parlamentari sia condizione per l'apertura della discussione sull'articolo 81 della Costituzione. I capigruppo: «Pronta la proposta in parlamento».
MISURA «ESSENZIALE» - Veltroni ha ribadito una linea già espressa alla riunione del coordinamento del partito dello scorso 10 agosto, nonché a quelle dei gruppi parlamentari e in varie posizioni pubbliche a partire da un'intervista rilasciata il 6 agosto. Una misura che Veltroni giudica «essenziale» non solo per ridurre il peso improprio della politica, «ma per ridare capacità di velocità e di decisione alla democrazia» e portare fuori «dal paralizzante immobilismo» la macchina politico-istituzionale. «Per questo - scrive Veltroni nella lettera - ribadisco a voi la richiesta che i nostri gruppi parlamentari pongano come condizione per la discussione e il consenso ad una revisione dell'art.81 che introduca in Costituzione il pareggio di bilancio (al netto, ovviamente, dei cicli economici e di eventi straordinari) e l'approvazione immediata del puro e semplice dimezzamento del numero dei parlamentari, senza ulteriori appesantimenti».
RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE - Così si potrebbe delineare un accordo, è il ragionamento di Veltroni, per ottenere sulle due questioni un consenso tale da abbreviare le procedure parlamentari di riforma costituzionale e approvare in novanta giorni due provvedimenti che corrispondono all'emergenza e alla drammaticità della situazione. Per Veltroni un'intesa simile avrebbe, come effetto positivo, la necessità di approvare una nuova legge elettorale. «Questa posizione, più volte ribadita anche dal segretario Bersani, dovrebbe a mio avviso essere sostenuta con la necessaria forza e decisione, davvero condizionando la disponibilità dell'opposizione a concorrere alle revisioni costituzionali proposte dal governo, fatto salvo l'inutile e retorico riferimento all'art.41. È al tempo stesso una sfida positiva - si legge ancora nella lettera - e una proposta rivolta a tutte le forze parlamentari. Sono convinto che l'impegno limpido, coerente e determinato dei nostri gruppi potrà contribuire ad ottenere un risultato che avrebbe un valore storico per la nostra democrazia».
LE REAZIONI - La proposta di Veltroni è stata ben accolta. «È positivo che nel partito prenda piede questa strada - è il commento del vicepresidente del Senato Vannino Chiti - che, se vi sarà una volontà comune di maggioranza e opposizione, potrà essere portata a termine nel giro di pochi mesi. Credo che la questione debba essere affrontata con urgenza». È convinta Anna Finocchiaro, che assicura: «Nei prossimi giorni, quando comincerà la discussione sulla ulteriore manovra presentata dal governo, il Pd sosterrà questa proposta con atti parlamentari concreti per cercare di arrivare in breve tempo a coniugare, nell'ambito della riduzione dei costi della politica, dimezzamento del numero dei parlamentari e revisione dell'articolo 81 della Costituzione». Le fa eco Dario Franceschini: «Alla Camera sono depositati da inizio legislatura due proposte di legge del Pd per il dimezzamento del numero dei parlamentari e nelle ultime due conferenze dei capigruppo ho chiesto la calendarizzazione per settembre». Anche il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, in previsione della discussione della manovra in parlamento auspica maggior coraggio: «Da tempo Futuro e libertà sostiene che bisogna abolire tutte le province, accorpare i piccoli comuni, ridurre il numero dei parlamentari. Occorre - conclude - che la politica dia l'esempio. C'è un buco nella sanità fatto di sprechi, di corruzione, di clientelismo, di sperpero, così come c'è nei fondi che sono in mano alle regioni. Bisogna modificare il sistema pensionistico, investire per la crescita a favore delle imprese e per il lavoro, in particolare quello giovanile e femminile». «La proposta del Pd di dimezzare il numero dei parlamentari è ottima - ha detto Enrico La Loggia (Pdl), presidente della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale -. Peccato che il Governo Berlusconi l'aveva già concretizzata nel 2005 con la riforma costituzionale, trovando, però, l'opposizione della sinistra che si era schierata contro».
CONTRARIO - Critica la proposta, invece, il deputato del Pd Angelo Merlo: «Sul tema del dimezzamento dei parlamentari adesso occorre uscire dagli equivoci - sostiene il vicepresidente della commissione di Vigilanza della Rai -. E, per evitare che gli illustri politologi continuino a bacchettare, che gli opinionisti milionari lo ripetano a giorni alterni e che svariati esponenti politici giochino al rialzo, si potrebbe da subito procedere non al dimezzamento ma al sostanziale azzeramento della rappresentanza parlamentare. E questo per evitare che, dal giorno dopo l'ipotetico dimezzamento, non parta l'ormai collaudata e già nota corsa al rialzo dei nemici storici del Parlamento e dei campioni dell'antipolitica».
Redazione online
19 agosto 2011 20:09