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Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria

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Re: Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria

Messaggioda franz il 18/08/2011, 15:45

trilogy ha scritto:
franz ha scritto:.............Ma questi credono ancora alla favola degli speculatori?
Le vendite, come spiega anche Trilogy, vengono dai risparmiatori, non sono vendite allo scoperto.
Ed il salvataggio (nel 2008) delle banche piene di titoli tossisi non c'entra una beata fava....................


Un esempio interessante sui falsi miti, l'abbiamo oggi. La borsa di Milano è il calo di quasi il 5% , le sospensioni per eccesso di ribasso si sprecano, ma le vendite allo scoperto sono state proibite dalla consob dal 12 di agosto :geek:

Tutta colpa delle tempese solari http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... bb4e.shtml oppure di una potenza oscura, anonima, che (novella spectre) ci ha dichiarato guerra. Oppure i risparmiatori fanno i conti con la credibilità di governi incapaci e spendaccioni.
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Re: Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria

Messaggioda trilogy il 18/08/2011, 16:01

franz ha scritto:
trilogy ha scritto:
franz ha scritto:.............Ma questi credono ancora alla favola degli speculatori?
Le vendite, come spiega anche Trilogy, vengono dai risparmiatori, non sono vendite allo scoperto.
Ed il salvataggio (nel 2008) delle banche piene di titoli tossisi non c'entra una beata fava....................


Un esempio interessante sui falsi miti, l'abbiamo oggi. La borsa di Milano è il calo di quasi il 5% , le sospensioni per eccesso di ribasso si sprecano, ma le vendite allo scoperto sono state proibite dalla consob dal 12 di agosto :geek:

Tutta colpa delle tempese solari http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... bb4e.shtml oppure di una potenza oscura, anonima, che (novella spectre) ci ha dichiarato guerra. Oppure i risparmiatori fanno i conti con la credibilità di governi incapaci e spendaccioni.


Di indicatori "esoterici" sull'andamento del mercato ce ne sono molti, questo è uno dei miei preferiti :mrgreen:

[..]il professor Paul H. Nystrom scrisse un libro intitolato The Economics of Fashion in cui, abbastanza seriamente, faceva notare come la distanza dell'orlo delle gonne dal suolo (in percentuale dell'altezza della donna) aumentava o calava a seconda degli andamenti del mercato azionario: più le gonne di accorciavano, più il mercato saliva e viceversa.[..]
http://www.simonemariotti.com/News-file ... d-152.html

quello delle tempeste solari può trovare un parallelo con un altro indicatore finanziario: "l'aspirin count theory". Questa teoria dice che l'andamento dei mercati finanziari è inversamente proporzionale alla produzione di aspirine. Quando la produzione di aspirine sale i mercati scendono e viceversa :?

ore 16:00 ....nel frattempo siamo sprofondati a -6%
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Re: Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria

Messaggioda trilogy il 19/08/2011, 12:25

Italia: Morgan Stanley rivede al ribasso stime di crescita, Pil 2012 atteso in calo dello 0,3%

Ieri, 18:04 - Dopo il +0,7% del 2011,l’anno prossimo l’economia italiana arretrerà dello 0,3%. È quanto si legge in un report diffuso da Morgan Stanley relativo la Zona Euro. In precedenza gli analisti della banca Usa avevano previsto una crescita complessiva nel biennio dell’1,1%. La revisione è attribuibile alle recenti misure annunciate dall’esecutivo, "che probabilmente innescheranno una recessione”. Secondo MS un andamento simile a quello dell’economia tricolore dovrebbe essere registrato anche dagli altri Paesi del Club Med.
Fonte: Finanza.com
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Re: Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria

Messaggioda flaviomob il 14/09/2011, 23:22

Spread record, ma non è che siamo già falliti?

Articolo di Fabrizio Goria

La differenza di rendimento e di affidabilità tra i titoli di debito italiani e tedeschi, lo spread Btp-Bund, ha di nuovo superato quota 400. E, a questi livelli, secondo Royal Bank of Scotland, il debito italiano è già insostenibile. Per un’altra banca poi, Hsbc, la differenza coi Bund tedeschi al netto degli acquisti della Bce, dovrebbe essere innalzata di altri 80 punti. Il che significa che saremmo già ben oltre la soglia di emergenza. Nel nel nostro articolo e nella nostra infografica scopri come siamo passati da quota 125 punti base di cinque mesi fa a superare quota 400.

Immagine

L’Italia prende la via di Grecia, Irlanda e Portogallo, almeno nel mercato obbligazionario. Lo spread fra titoli di Stato italiani e tedeschi hanno superato quota 400 punti base. Il differenziale di rendimento fra Btp decennali e Bund di pari scadenza ha toccato quindi «la soglia del bailout». Così infatti era stato definito da Goldman Sachs il livello di 400 punti base di spread di un bond con il corrispettivo tedesco. Ed era stato così per Atene, Lisbona e Dublino. Nel frattempo, ad aumentare sono anche i Credit default swap (Cds) sul debito italiano. I derivati a protezione dal fallimento hanno registrato nuovi massimi a 530 punti base, con una percentuale implicita di default entro cinque anni del 38 per cento. Non deve quindi stupire che sia proprio l’Italia il settimo Paese al mondo più a rischio insolvenza.

L’asta di Btp di oggi martedì ha mostrato tutta la debolezza italiana. Il rendimento promesso agli investitori è stato del 5,60%, in netto rialzo rispetto all’ultima asta di luglio, quando i Btp erano stati collocati al 4,93 per cento. In questa tornata sono stati emessi 6,485 miliardi di euro, oltre 500 milioni sotto il target massimo del Tesoro, che era fissato a sette miliardi. A preoccupare è stato soprattutto il coefficiente bid-to-cover, benchmark dell’appeal presso gli investitori, è calato quasi del 50%, passando dall’1,93 di luglio all’1,279 di oggi. A nulla sono valse le voci, uscite dal ministero dell’Economia e riprese nella scorsa serata dal Financial Times, di un interesse di Pechino nell’acquisto di asset italiani e Btp. Sebbene l’asta del Tesoro non sia stata facile, il risultato è stato ottenuto ugualmente, anche se a un prezzo mai sperimentato prima.

C’è una certezza. A questi livelli, sopra la soglia dei 400 anche, se oggi lo spread ha poi ritracciato tormando sotto questa quota, il debito italiano è già insostenibile. «La soglia dei 400 punti base di spread è stato il parametro oltre il quale sono arrivati i salvataggi di Grecia, Irlanda e Portogallo», spiega la Royal Bank of Scotland in un report dello scorso giugno sulla situazione italiana. Tre mesi fa, tuttavia, la situazione era ben differente. Lo spread Btp/Bund veleggiava ai massimi, anche se questi erano intorno a quota 220 punti base. Oggi martedì, dopo cinque versioni della manovra correttiva di bilancio e dopo l’intervento della Bce a sostegno del mercato obbligazionario, l’Italia ha superato i 400 punti base. «Le azioni della Banca centrale europea, proprio per via del carattere straordinario e limitato nel tempo, non devono essere prese in considerazione in modo significativo nel calcolo del differenziale fra Btp e Bund», spiega la banca Hsbc in un report della scorsa settimana.

Secondo l’istituto di credito, tuttavia, «è possibile calcolare, in base all’esperienza dell’utilizzo del Smp (Securities markets programme, l’acquisto di bond da parte dell’Eurotower, ndr) per Grecia, Irlanda e Portogallo, che il differenziale di rendimento fra i bond italiani e tedeschi, al netto delle operazioni della Bce, debba essere innalzato di 80 punti base». In altre parole, senza Francoforte, l’Italia sarebbe allo stesso punto in cui era Atene a metà aprile 2010, un mese prima del piano di salvataggio da 110 miliardi di euro. Ma sarebbe anche sugli stessi livelli dell’Irlanda nel novembre 2010, pochi giorni prima del bailout da 85 miliardi di euro. Inutile rimarcare che anche per il Portogallo, in marzo, era avvenuto lo stesso iter.

Nei prossimi due anni l’Italia, secondo i dati del Tesoro, vedrà andare a scadenza circa 500 miliardi di euro di debito. Il costo di un incremento di 100 punti di spread, secondo Goldman Sachs, è pari a circa 18 miliardi di euro per il nostro Paese. In altre parole, da giugno a oggi Roma paga 36 miliardi di euro in più di interessi sul rifinanziamento. E questo valore è destinato ad aumentare di pari passo con l’escalation sulla crisi ellenica. Del resto, gli operatori finanziari stanno già prezzando l’eventualità di un avvitamento della situazione italiana. I Cds sull’Italia il 13 aprile erano a quota 135 punti base, secondo i calcoli di Markit. Nello stesso giorno il Portogallo era a 574 punti, l’Irlanda a 536 e la Grecia a 1047. Dopo cinque mesi, Roma ha superato i 500 punti base, toccando un massimo a 530 punti. Questa performance gli sta valendo il settimo posto nella classifica mondiale più a rischio insolvenza e il quarto a livello europeo, dopo Atene, Lisbona e Dublino.

fabrizio.goria@linkiesta.it

http://www.linkiesta.it/spread-btp-bund


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