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Sono rientrati per rimandare

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Sono rientrati per rimandare

Messaggioda pianogrande il 10/08/2011, 20:46

Altro che vergogna!
Consiglio dei ministri con tanto di "parti sociali" e conferenza stampa (mancata) finale.
I buffoni furboni a cui paghiamo ricchissimi stipendi per interessarsi del "bene del paese" si sono riuniti ed hanno discusso ed hanno comunicato a tutti i curiosoni rompiballe (tra cui i soliti giornalisti) che tutto è rimandato a dopo ferragosto.
Sono anni che rimandano.
C'era bisogno di far finta di lavorare?
Le agenzie di rating, per quanto bastarde e inaffidabili, scatteranno sull'attenti davanti a tanto spessore.
I mercati si affretteranno a scommettere sull'Italia, a partire dalle "sue aziende".
Ci sono ancora dubbi sul fatto che vadano presi a calci nel culo?
La resa dei conti, normalmente, arriva all'improvviso.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Sono rientrati per rimandare

Messaggioda Robyn il 11/08/2011, 9:55

Il Titanic è affondato,siamo tutti sulla stessa barca dataci da Trichet.In questo momento serve coesione sociale quindi no patrimoniale no toccare lo stato sociale.Il problema è che alla guida di questa barca ci si vuole mettere SB.L'Europa,la Merkel e Sarkozy hanno cominciato a lamentarsi.Giustamente dicono:Perchè dobbiamo pagare noi i debiti dell'Italia?l'Europa ci chiede quindi di cambiare la leadership.Il Financial Time dice chiaramente che non abbiamo una leadership capace.Allora esistono diversi scenari.La prima e che SB si dimette con scusa che è vecchio non ce la fà più,la seconda è un voto di sfiducia e una crisi lampo.La conseguenza dev'essere quindi un governo diverso guidato dalla stessa maggioranza.Per esempio Angelino Alfano con alcuni cambi ai dicasteri,per esempio cambiare Sacconi e mettere la Brambilla.La stessa cosa fecero i conservatori con la Tatcher e la stessa cosa hanno fatto i laburisti con Blair.E' finito il tempo del bipolarismo equivoco,ma non la democrazia dell'alternanza.Se governa la destra bisognerà che si preoccupi della coesione sociale.Se governa la sinistra bisognerà che si preoccupi della coesione sociale.Siamo ragionevoli ma non stupidiIl berlusconismo è finito ciao robyn
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Re: Sono rientrati per rimandare

Messaggioda franz il 11/08/2011, 10:08

Robyn ha scritto:Allora esistono diversi scenari.La prima e che SB si dimette con scusa che è vecchio non ce la fà più,la seconda è un voto di sfiducia e una crisi lampo.La conseguenza dev'essere quindi un governo diverso guidato dalla stessa maggioranza.Per esempio Angelino Alfano con alcuni cambi ai dicasteri,per esempio cambiare Sacconi e mettere la Brambilla.

Credo che oggi risulti evidente l'incompetenza abissale di Tremonti (quello che continuava a dire che aveva previsto tutto ma da un po' ha smesso di sparare simili idiozie) e di Berlusconi. I mercati quindi apprezzerebbero un governo tecnico autorevole (Draghi, Ciampi) in attesa di elezioni ma che faccia subito cose importanti per sistemare il debito ed arginare l'emorragia.
non credo quindi che basti un semplice cambio di dicasteri. Niente cerotti o cosmesi. La situazione è grave e servono cambiamenti radicali.

Qui non è il problema del titanic che affonda. Fosse solo cosi', capiterebbe che uno scafo con difetti di progettazione o materiali scadenti affonda coinvolgendo equipaggio e passeggeri. Non so se si è capito ma qui l'analogia è come se l'affondamento di una nave provocasse una sorta di effetto domino che via via fa affondare le altre o fa imbarcare tantissima acqua (recessione o superinflazione).
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Re: Sono rientrati per rimandare

Messaggioda Robyn il 11/08/2011, 10:15

Sono d'accordo.L'Italia non può affondare,perche se affonda l'Italia affonda l'Europa.Quindi l'Europa ci chiede un cambio di leadership.Ma perche non abbiamo una leadership e una classe dirigente capace?Perche in passato abbiamo affondato la meritocrazia ciao robyn
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Re: Sono rientrati per rimandare

Messaggioda ranvit il 11/08/2011, 10:37

I mercati quindi apprezzerebbero un governo tecnico autorevole (Draghi, Ciampi) in attesa di elezioni ma che faccia subito cose importanti per sistemare il debito ed arginare l'emorragia.
non credo quindi che basti un semplice cambio di dicasteri. Niente cerotti o cosmesi. La situazione è grave e servono cambiamenti radicali.



Credo anche io che i mercati apprezzerebbero un cambio autorevole.
Ma le ricette non sarebbero molto diverse....come Amato e Ciampi nei primi anni novanta solo stangate e nessuna riforma radicale, semmai anche una tassa ridicola come quella del medico di famiglia (85.000 per ogni persona....poi restituite...).

Le cose sono complicate assai.... e non credo che un Cs al governo avrebbe fatto meglio di Tremonti (al di là delle sue sparate).

Vittorio
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Re: Sono rientrati per rimandare

Messaggioda franz il 11/08/2011, 12:05

ranvit ha scritto: solo stangate e nessuna riforma radicale

Ecco un concetto saggio. Hai ragione. Ma ti rendi conto che gli italiani in questi 20 anni hanno preferito tutto sommato le stangate alle riforme radicali? Non è questo che alla fine dei conti noi possiamo affermare, amaramente?
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Re: Sono rientrati per rimandare

Messaggioda ranvit il 11/08/2011, 12:11

franz ha scritto:
ranvit ha scritto: solo stangate e nessuna riforma radicale


Ecco un concetto saggio. Hai ragione. Ma ti rendi conto che gli italiani in questi 20 anni hanno preferito tutto sommato le stangate alle riforme radicali? Non è questo che alla fine dei conti noi possiamo affermare, amaramente?



Grazie :D

Certo che si!
E' per questo che dicevo "Le cose sono complicate assai.... e non credo che un Cs al governo avrebbe fatto meglio di Tremonti (al di là delle sue sparate)."



Nel frattempo Tremonti ha elogiato il disegno di legge costituzionale di Nicola Rossi (Pd) per l'art. 81 e Bersani ha chiesto, come deciso nella direzione Pd, il dimezzamento dei parlamentari con una legge ordinaria di un solo articolo.
Bene!
http://www.repubblica.it/economia/2011/ ... ref=HREA-1

CAMERA
Crisi, Tremonti: "Licenziamenti, tasse e tagli"
Napolitano a Roma, vedrà Berlusconi
Il ministro dell'Economia davanti alle commissioni parlamentari per illustrare la strategia anti-crisi del governo: "L'articolo 81 va cambiato, serve spirito costituente". "Si valutano decurtazioni degli stipendi degli statali, interventi sulle pensioni e anche un contributo straordinario di solidarietà". Nel pomeriggio incontro tra il capo dello Stato e il premier. Il segretario del Pd Bersani: "Chi ha di più deve dare di più"

Crisi, Tremonti: "Licenziamenti, tasse e tagli" Napolitano a Roma, vedrà Berlusconi
ROMA - Tocca a Tremonti. Che prende la parola davanti alle commissioni parlamentari per illustrare la strategia anti-crisi 1 del governo. E annuncia le misure che il governo ha in mente. Misure che passano dai tagli agli stipendi degli statali, agli interventi sul mondo del lavoro, alla modifica dell'articolo 81 della Costituzione, a più tasse sui titoli. Senza escludere "un contributo di solidarietà". Una ricetta dura che il segretario del Pdl, Angelino Alfano, prova a mitigare: "Non tutto quello che ci viene chiesto verrà fatto..".

Dopo che dal confronto fra esecutivo e parti sociali 2di ieri non sono emersi dettagli sulle misure urgenti che saranno adottate la prossima settimana, Tremonti ci riprova. Stavolta con i parlamentari. E la situazione è seria al punto che Giorgio Napolitano è rientrato in anticipo dalle vacanze a Stromboli. Nel pomeriggio il capo dello Stato vedrà Berlusconi per fare il punto sulle misure che il governo intende mettere in campo per fronteggiare la crisi. Mentre Il decreto legge sulle misure anticrisi chieste all'Italia dalla Banca centrale europea sarà anticipato al 16 agosto.

Tremonti. Premessa: "la crisi ha preso un corso diverso, non ancora finito e non facile da prevedere nella sua dinamica". Ricette? Eccole. A partire dall'articolo 81 della Costituzione (che disciplina le regole del bilancio dello Stato ndr): "Non costituisce un caso di successo e va cambiato anche perché c'è un vincolo europeo. Ora abbiamo il terzo quarto debito pubblico nel mondo - dice il ministro davanti alla commissioni - La situazione del debito pubblico Italiano e' oggettivamente straordinaria". Per questo, continua Tremonti l'introduzione del vincolo obbligatorio del pareggio di bilancio è "necessaria". Una scelta che segna "la fine di un'epoca nella quale l'Occidente poteva piazzare titoli ai valori che voleva". Oggi viviamo in un' epoca, continua il ministro, "che costringe a scelte di maggior rigore: non puoi spendere più di quello che prendi soprattutto se con riluttanza prendono i tuoi titoli". Un lavoro che necessita "di uno spirito costituente" e un "disarmo unilaterale". Partendo dalla proposta di riforma dell'articolo 81 dell'ex parlamentare del Pd Nicola Rossi.

Il ministro, poi, torna a legare l'accelerazione della crisi al brusco cambiamento delle mosse del governo. Passato dal voto della Camera sul decreto che poneva il pareggio di bilancio al 2014 - a metà luglio - alla necessità di correre ai ripari in tempi brevissimi: "Da allora l' intensificazione verticale della crisi, l'anticipo del pareggio di bilancio (dal 2014 al 2013) e le richieste delle parti sociali hanno modificato il corso delle nostre attività". Per questo "dobbiamo fare una manovra molto forte sul 2012 e 2013".

Sul lato della crescita, continua il ministro, serve "la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali, dei servizi professionali e la privatizzazione su larga scala dei servizi locali". Inoltre il governo ipotizza di "accorpare sulle domeniche le festività" e si dice disponbile ad un intervento sulle rendite. Ovvero più tasse sui titoli: "Fermi i titoli di Stato, prevediamo una riduzione della tassazione della raccolta postale che è al 27%, mentre tutti i titoli finanziari verrebbero tassati dal 12,5% al 20%". Tra le ipotesi allo studio figurano interventi sulle pensioni di anzianità e su quelle delle donne nel settore privato (che, nella maggioranza, la Lega osteggia). Non escluso, infine, un "contributo di solidarietà".

Per il mercato del lavoro l'ipotesi da mettere in campo è "una spinta alla contrattazione a livello aziendale, con il superamento del sistema centrale rigido" ma anche "il licenziamento del personale compensato con meccanismi di assicurazione più felici", una sorta di "diritto di licenziare" annuncia Tremonti. Che rivela come tra i suggerimenti all'Italia formulati dalla Bce c'è anche la riduzione degli stipendi nel pubblico impiego. Solo un accenno al taglio dei costi della politica: "Dobbiamo intervenire perchè ci sono eccessi".

Le ipotesi in campo. Al momento l'unico punto fermo sembra essere la decisione del governo di convocare un consiglio dei ministri la prossima settimana per varare un decreto con gli interventi per anticipare il pareggio di bilancio al 2013. Nessuna indicazione certa ancora nel merito dei contenuti del provvedimento, ma difficilmente si riusciranno a recuperare le risorse necessarie soltanto con l'accelerazione di alcune norme previste dalla manovra varata a luglio. Le ipotesi che si rincorrono sono tante. A partire da un'eurotassa 3per i redditi al di sopra dei 60-100mila euro. Le più contestate sia dai sindacati che da alcune parti della stessa maggioranza sono l'eventuale nuova stretta sulle pensioni e l'introduzione della tassa patrimoniale ("roba di sinistra" per Berlusconi e Bossi). Si parla poi dell'aliquota unica al 20% sulle rendite finanziarie con l'esclusione dei titoli di stato.

L'opposizione. Ad ascoltare il ministro, d'altronde, c'erano tutti i big dell'opposizione e della maggioranza. E dal leader del Pd Pier LuigI Bersani arrivano i primi messaggi al ministro. Il primo è politico: "La situazione politica italiana è il cuore del problema". Poi: "Al governo non deve tremare il polso: per noi chi ha di più deve dare di più". Chiaro anche l'atteggiamento verso il governo: "Se dobbiamo discutere di cose e proposte sì, se dobbiamo fare dei balletti comunicativi, questo non è il mio mestiere". Infine la proposta del Pd: "Dimezziamo il numero dei parlamentari". Antonio Di Pietro chiede al governo cosa voglia fare "di concreto". "Noi siamo disponibili ad aiutare il governo senza preconcetti, ma castelli di sabbia non ne vogliamo più vedere" dice il leader dell'Italia dei Valori.



(11 agosto 2011)
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Re: Sono rientrati per rimandare

Messaggioda ranvit il 11/08/2011, 15:40

http://www3.lastampa.it/politica/sezion ... tp/415415/


Politica
11/08/2011 - IL GOVERNO STILA GLI INTERVENTI CORRETTIVI
Tassa sulle rendite e lotta all'evasione
La ricetta di Tremonti contro la crisi

Il ministro dell'Economia Tremonti durante l'intervento alla Camera

Tra le ipotesi il contenimento dei costi della politica e la piena liberalizzazione dei servizi pubblici. Ma la Bce chiede
sacrifici anche sulle pensioni

ROMA
«Dobbiamo fare una manovra molto forte». È quanto ha annunciato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti davanti alle commissioni Bilancio e Affari costituzionali di Camera e Senato. In particolare le misure più forti, ha detto, saranno sul 2012 e il 2013. I numeri di dettaglio sono in corso di elaborazione, la scelta politica di come baricentrarsi sul 2012 e sul 2013 è ancora scelta che dobbiamo fare e la presenteremo al consiglio dei ministri. E oggi - ha aggiunto Tremonti - c'è un incontro con il capo dello Stato». Il ministro dell'Economia ha poi illustrato i settori e gli ambiti d'intervento.

Costi della politica
«Bisogna intervenire con maggior incisività sui costi della politica» ha spiegato Tremonti. «Dobbiamo tornare sulla materia non solo sui costi dei politici - ha aggiunto - non solo su quanto prendono ma anche su quanti sono. C'è un effetto di blocco, di manomorta».

Liberalizzazione dei servizi pubblici
Per rilanciare la crescita serve «la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali», dei "«servizi professionali e la privatizzazione su larga scala dei servizi locali».

Modifica dell'art.81
Per Tremonti la modifica dell'articolo 81 della Costituzione per l'introduzione del vincolo obbligatorio del pareggio di bilancio è necessaria. «Dobbiamo cambiarlo perchè esiste un vincolo in tutta Europa. L'articolo 81 - ha spiegato - non costituisce un caso di successo, siamo arrivati a fare il terzo-quarto debito pubblico del mondo, un record che viene avvicinato da altri paesi. Tuttavia la nostra è posizione oggettivamente straordinaria in rapporto al Pil».

Tassa sulle rendite finanziarie
«L'aliquota sulle rendite finanziarie potrebbe essere aumentata dal 12,5% al 20%».L'incremento progettato dal governo, ha spiegato, toccherà i titoli finanziari e non i titoli di Stato.

Lotta all'evasione
Allo studio del governo ci sono anche «forme più forti di contrasto all'evasione fiscale» in particolare nei casi di omessa fattura o scontrino.

Contributi di solidarietà
Dal lato delle entrate nel decreto che il governo varerà la prossima settimana possono essere previsti dei «contributi di solidarietà».

Diritto di licenziare
Sul mercato del lavoro ci sono le ipotesi di mettere in campo «una spinta verso la contrattazione a livello aziendale, il superamento di un sistema aziendale rigido e il licenziamento e la dismissione del personale compensato con meccanismi di assicurazione più felici», una «sorta di diritto di licenziare», ma «compensato con migliori posti di lavoro».

Pensioni d'anzianità e innalzamento dell'età minima delle donne
Il ministro dell'Economia ha elencato tutte le misure chieste dalla Bce, ma ha precisato che il governo non ha preso ancora nessuna decisione in merito. Tra queste ce n'è una che riguarda le pensioni d'anzianità e l'innalzamento dell'età di pensionamento delle donne nel settore privato.
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Re: Sono rientrati per rimandare

Messaggioda flaviomob il 11/08/2011, 20:01

Ecco un concetto saggio. Hai ragione. Ma ti rendi conto che gli italiani in questi 20 anni hanno preferito tutto sommato le stangate alle riforme radicali? Non è questo che alla fine dei conti noi possiamo affermare, amaramente?


Ci sono italiani e italiani. Una parte degli italiani non avevano gli strumenti per capire l'inganno di B e ci sono cascati in pieno. Un'altra parte aveva gli strumenti culturali (e i mezzi economici per procurarseli) e ha preferito votare B per difendere i propri privilegi e il proprio tenore di vita. Una parte, dicendo di non votare B votava comunque i suoi amici, oggi pentiti, Casini e Fini, di fatto avallando il potere di B.
Una grande parte, schifata da tutto questo, ha cercato di coalizzarsi come poteva, cercando di votare il meno peggio per salvare il salvabile, dovendo però scendere a compromessi con personaggi discutibili a sua volta per ottenere la maggioranza.
Tutto sommato, il centrodestra proponeva un modello di vita irrealizzabile, utopistico, illusorio ai piu' poveri per ottenerne il voto; preso questo consenso nelle classi meno abbienti lo sfruttava per difendere le classi più abbienti, evasori, corrotti, nemici dei magistrati, furbetti e tutto il cucuzzaro.

Il centrosinistra, debole e diviso, perdeva progressivamente la credibilità che la sinistra aveva acquisito negli anni di opposizione prima della caduta del muro, senza riuscire a condividere un programma di governo forte; comunque, riuscendo sempre a ottenere risultati positivi, anche se lentamente, nei bilanci pubblici e nel contenimento del debito.

Agli Italiani che volevano un'alternativa al declino identificato - giustamente - nel berlusconismo è stato detto: cari, per governare dovete scendere a compromessi perché se no rimanete minoranza.
Agli altri è stato propinato direttamente Berlusconi. Difficile dire che gli Italiani "potevano scegliere", oltretutto ingannati da una retorica neoliberista propinata dai grandi mezzi di comunicazione da Craxi (primo e principale responsabile dell'esplosione del debito) in poi...

Questo si chiama REGIME.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Sono rientrati per rimandare

Messaggioda ranvit il 11/08/2011, 21:22

Mamma mia... :oops: :oops: :oops:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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