Firmiamo e facciamo firmare la seguente petizione ai nostri politici.
Per firmare:
http://www.firmiamo.it/corruzione--dall ... e-ai-fatti
CORRUZIONE: DALLE PAROLE AI FATTI
Agli onorevoli P.L. Bersani, A. Di Pietro, N. Vendola
Alle Segreterie e Direzioni Nazionali PD, IdV, SeL
Nel suo discorso di insediamento, il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, ebbe a dichiarare: "Gli episodi di corruzione e dissipazione delle risorse pubbliche, talvolta di provenienza comunitaria, persistono e preoccupano i cittadini ma anche le istituzioni il cui prestigio ed affidabilità sono messi a dura prova da condotte individuali riprovevoli".
Secondo la stessa Corte, la corruzione costa, in Italia, fra i 50 e i 60 miliardi l'anno, più di quanto previsto in tre anni dalla manovra "lacrime e sangue" presentata dall'attuale governo.
Inoltre, secondo la classifica stilata da Transparency International, l'Italia nel 2010 è risultata al 67° posto, con un punteggio di 3,9 (in una scala da zero=alta corruzione a 10=bassa corruzione). Si tratta di un valore peggiorato rispetto al 2009, quando era al 63° posto - con il punteggio di 4,3 - e al 2008, quando era al 55° posto, con il punteggio di 4,8.
Combattere in maniera seria e decisa il fenomeno della corruzione è dunque non solo un dovere etico, ma una necessità economica. Non può esserci alcuna seria azione di risanamento finanziario, che non ponga al centro del programma di governo un forte impegno in tal senso.
Il settore di maggiore criticità è stato individuato in quello della sanità, nel quale, secondo il Procuratore Generale della stessa Corte, Ristuccia, «si intrecciano con sorprendente facilità veri e propri episodi di malaffare con aspetti di cattive gestioni».
Sempre il Pg denuncia una «compressione delle potenzialità di giurisdizione contabile» che riguarda «l’effettivo recupero del danno subito dal pubblico erario, sia in termini di iniziativa di indagine del pm, sia in termini di danno perseguibile». Ma il problema deriva anche da una serie di scelte legislative del passato e tra queste la legge Cirielli del 2005 che, nell’aver dimezzato i termini di prescrizione per il reato di corruzione da 15 a 7 anni e mezzo, ha avuto come risultato che «molti dei relativi processi si estingueranno poco prima della sentenza finale».
La legge presentata dall'attuale governo, in fase di discussione, è una ridicola presa in giro.
Vi chiediamo pertanto un esplicito e documentato impegno per addivenire finalmente ad un complesso di norme, a cominciare dal reato di falso in bilancio e dall'abrogazione della legge ex-Cirielli sulle prescrizioni, alla completa revisione delle fattispecie penali ed alle relative previsioni di pena in materia di corruzione, fino ai criteri di nomina e di incompatibilità dei manager pubblici, in particolare della sanità, che recepiscano la Convenzione penale del Consiglio d’Europa sulla corruzione, sottoscritta a Strasburgo dagli stati membri nel 1999 e mai ratificata dall’Italia.
Nel rivolgerVi tale invito, riteniamo che siate consapevoli che sull'argomento c'è un'elevata e diffusa sensibilità dei nostri concittadini e che dai Vostri concreti impegni e comportamenti sull'argomento dipenderanno in larga misura i consensi nelle prossime elezioni politiche.