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Il PDL invita al dialogo

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Il PDL invita al dialogo

Messaggioda Robyn il 26/06/2011, 13:40

Il PDL invita al dialogo sulle riforme che servono al paese.Inserisca nel DPEF l'abolizione del reintregro in sostituzione di una forte indennità e il pagamento di un corso di formazione,senza fare tanto casino e senza nominare l'art 18 dello statuto dei lavoratori.Le protezioni ,la formazione sono conseguenti a questa riforma.Poi l'opposizione potra votarla andare in ordine sparso o dire di no,ma l'importante è fare questa riforma come è avvenuto per la riforma delle pensioni.Togliere il reintegro significa togliere ai padri per dare ai figli.Questo ha determinato nel PD l'esistenza di due proposte alternative,quella di Fassina e quella di Ichino.Allora la linea di mediazione potrebbe essere che l'abolizione del reintegro vale solo per i nuovi assunti.Per le aziende al di sotto dei 15 non cambierebbe nulla nel senso che possono crescere e continuerebbe a non valere il reintegro.Per le aziende al di sopra dei 15 ci sarebbero i protetti dal reintegro dal momento che la modifica non ha effetto retroattivo per i padri e i giovani o nuovi assunti senza reintegro
ciao robyn
www.gazzettadellavoro.com/proposta-legg ... ore/68019/
Ultima modifica di Robyn il 27/06/2011, 17:06, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il PDL invita al dialogo

Messaggioda pianogrande il 27/06/2011, 12:45

Il PDL, visti i tragici problemi interni che ha, chiede "la collaborazione della opposizione".
Chiede la collaborazione dopo aver definito con gli epiteti più stravaganti l'opposizione ed i suoi elettori.
Chiede collaborazione dopo aver dichiarato che con questa sinistra non ci può essere nessun dialogo.
Qualche Dalema o Di Pietro ultima versione, sul mercato, si trova sempre.

A capo della maggioranza c'è un genio.
Il problema è che i geni non mancano neanche alla opposizione.

Vediamo, un po', cosa ne viene fuori.
Ormai, siamo abbastanza smaliziati e vaccinati.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il PDL invita al dialogo

Messaggioda Robyn il 27/06/2011, 20:49

Pianogrande
Il problema delle caratteristiche dimensionali delle aziende italiane è che le aziende sono proprio piccole per natura.La maggioranza sotto i 15 dipendenti hanno un numero di dipendenti fra 1 e 3 e fra 3 e 9 dipendenti.Solo una piccola parte si aggira intorno ai 15 dipendenti per cui l'eliminazione del reintegro non è che darebbe molto in fatto di occupazione.L'art 18 è soprattutto servito per ottenere redditi adeguati e condizioni di lavoro dignitose.Ma se vogliamo un mercato del lavoro flessibile e competitivo dobbiamo guardare al modello inglese che escluso le vessazioni sui posti di lavoro,ha il più basso tasso di flessibilità e più alti redditi,eppure,non c'è il reintegro e non c'è la frammentazione sindacale.Si è visto chiaramente in questi anni che il basso reddito e la precarietà danneggiano la produttività ,lo sviluppo e il welfare,la competitività.L'art 18 c'è anche in Inghilterra con la sola differenza che rispetto a quello italiano c'è il reintegro solo per motivi discriminatori ed ha applicazione universale a prescindere dal numero dei dipendenti così come hanno applicazione universale le protezioni da reddito.Reintegro o no la difesa dei diritti dei lavoratori passa oggi attraverso la crescita della democrazia e della coscienza civile.In merito alla competitività internazionale che può mettere in atto fenomeni di dumping sociale c'è da sottolineare che il futuro fà ben sperare perche i lavoratori cinesi si sono svegliati e chiedono miglioramenti del reddito e delle condizioni di lavoro.Diciamo che bisogna dire la verità,che le caratteristiche dimensionali e l'occupazione non c'entrano.Le esperienze di questi anni dimostrano semplicemente che il sistema ha rifiutato la rigidità nel lavoro.La soluzione stà nella maturazione della coscienza civile e democratica dei datori di lavoro da un lato e dall'altro la presa d'atto da parte dei lavoratori che il sistema ha rigettato la rigidità nel lavoro ciao robyn
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