Le immagini sono simboli, tanto più se utilizzate in manifesti che dovrebbero rappresentare in una unica icona un messaggio che il maggior partito di opposizione, in attesa di guadagnarsi sul campo i gradi di primo partito italiano, trasmette a tutto l'arcipelago del proprio elettorato di riferimento, ed anche al di fuori.
Ora, oltre ad essere anacronistico come rileva correttamente Annalu, il messaggio non può essere avulso dal contesto. Dallo stillicidio di scandali, di mignottopoli, dalla D'Addario a Bertolaso, da Ruby alle olgettine, a ministri, sottosegretari, deputati e consiglieri regionali "nominati" tali grazie a performances sessuali o ad azioni atte a procurarne, a "beneficio" dell'utilizzatore finale. Dalla grande mobilitazione delle donne, che sono state le prime ad autoorganizzarsi e a occupare a centinaia di migliaia le piazze italiane, fino a diventare un caso anche per tutta la stampa mondiale, senza che alcun partito potesse metterci il "cappello" sopra.
No, i politici del Pd hanno veramente perso il polso del paese. Non è un caso che a Milano si sia vinto con un candidato proveniente dall'area di Rifondazione e a Napoli con un eurodeputato (inizialmente indipendente) di IDV, mentre il PD non vedeva neppure il ballottaggio... O si siano vinti quattro referendum su cui il Pd ha detto tutto e il contrario di tutto.
E questi dirigenti non hanno ancora capito nulla!