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Polemica sul poster della Festa dell'Unità

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Polemica sul poster della Festa dell'Unità

Messaggioda ranvit il 25/06/2011, 17:46

:( :( :(
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Polemica sul poster della Festa dell'Unità

Messaggioda franz il 26/06/2011, 8:07

http://www.linkiesta.it/blogs/nel-mirin ... o-e-brutta

Festa dell'Unità: la verità è che la foto è brutta

Torna la festa dell'Unità a Roma dal 23 giugno al 24 luglio. Ed è subito polemica sul manifesto che la pubblicizza.

Nel Poster dell'evento uno slogan efficace -“cambia il vento” - è stampato su un paio di gambe che a me sembrano adolescenziali con una microgonna che si accorcia ulteriormente per un refolo.

Lo slogan “cambia il vento” mi piace e cavalca la voglia di rinnovamento che si percepisce in tutto il paese, peccato invece per l'immagine che con l'idea di rinnovamento ha ben poco a che fare.

Il primo commento, seguito da polemiche che rimbalzano negli ambienti politici e sul web, arriva dal comitato nazionale "Se non ora, quando", che esprime "sconcerto": "L'abbinamento fra lo slogan e l'ennesima immagine strumentale del corpo femminile ci lascia stupite e attonite. Il comitato protesta ancora una volta di fronte all'uso del corpo delle donne come veicolo di messaggi che nulla hanno a che fare con esso e invita il Pd romano a ritirare la campagna, anche per rispetto verso milioni di donne italiane il cui voto è stato fondamentale nelle amministrative e nei referendum nazionali del 12 e 13 giugno".

Volendo anche soprassedere su questo aspetto che non mi sembra sinceramente il vero punto che emerge dalla foto (resta aperta la domanda sul perché mai porzioni più o meno vaste di corpi femminili nudi dovrebbero essere adatte a fare bere più caffè, scegliere una certa assicurazione o utilizzare una certa colla) la verità è che l'immagine è proprio bruttina, triste, vecchia.

Avrei tante idee per illustrare "cambia il vento": vele sul mare, panni stesi (vi ricordate che al G8 Berlusconi li aveva fatti togliere da tutta Genova?), una manica a vento, un segnavento, capelli scompigliati, foglie che volano, un cappello che vola via (magari dalla testa di qualcuno), un ventaglio...

Ad esempio questa foto di Matteo Felici, che avevo scelto come foto del giorno la scorsa domenica su Photo Vogue.
Immagine
Scrivete anche voi qui sotto come illustrereste il claim "cambia il vento" .

Commenti
Inviato da Alessandro de Ang... il 23 giugno 2011 - 17:17

Lo illustrerei con una tenda (o una stuoia leggera, ancora meglio, di quelle avvolgibili) che sventola fuori da una finestra aperta (sta succedendo in questo momento proprio in redazione!).
Ale

rispondi

Inviato da Alessandro de Ang... il 23 giugno 2011 - 17:20

Lo illustrerei con una tenda (o ancora meglio una stuoia di cannicci, sai di quelle avvolgibili) che sventola fuori da una finestra aperta (sta succedendo in questo momento proprio in redazione!).
Ale

rispondi

Inviato da ludo il 23 giugno 2011 - 17:35

se qualcosa era cambiato davvero dovevano strumentalizzare quantomeno il corpo maschile, se proprio di corpi si deve parlare...

rispondi

Inviato da letneo il 23 giugno 2011 - 17:38

per giocare direi questa, l'unico difetto è il colore della sdraio...

http://www.flickr.com/photos/mokambo/4105050259/

rispondi

Inviato da Costa il 23 giugno 2011 - 17:51

Suggirirei di non raffigurare il "cambiamento" con i "panni stesi", che rendono solo un idea di disperazione, povertà e gente del terzo mondo senza il dryer.
Se il PD mette una foto di "panni stesi" sui cartelloni io voterei Fiamma Tricolore, come minimo.
Complimenti per il blog, comunque.

rispondi

Inviato da Simone T. Simone il 23 giugno 2011 - 17:55

Leggendo la "sollevazione" del popolo rosa del PD hp pensato: "suvvia, un po' di levità!". Che oggettivamente, dico io, questo veterofemminismo integralista che neanche i collettivi degli anni 70 a volte si prende così tanto sul serio dal sembrare quasi ridicolo (come tutte le ortodossie). Questo post invece mette davvero in luce il problema di questa campagna. L'indecenza della fotografia, la sua volgarità e offensività, passa proprio dalla bruttezza dello scatto. Fuori tempo massimo, esteticamente mediocre e del tutto decontestualizzata, la metafora sessuale esplode in tutto lo squallore tipico di certe scollature da balera. In questo sì che l'immagine è disgustosa. La riflessione vale la lettura del post.

rispondi

Inviato da Ben il 23 giugno 2011 - 18:01

@ Simone T. : ho dei dubbi che se la foto fosse stata piu patinata sarebbe stato meglio. forse l effetto rétro è voluto. una immagine piu "contemporanea" come dici tu avrebbe fatto ancor di piu un effetto olgettina, no?

rispondi

Inviato da Anonimo il 23 giugno 2011 - 18:17

Costa, la dryer consuma e inquina.

rispondi

Inviato da Simone T. Simone il 23 giugno 2011 - 18:31

@Ben: la stessa foto più patinata sarebbe stata decisamente TROPPO olgettina (a quel punto che differenza con i senoni rifatti strizzatti in camicette a cui ci ha abituati il PDL?). Quello che manca è il buon gusto che sposti tutto su un piano più ironico (cosa che la foto avrebbe voluto essere ma che in realtà ha perduto). Insomma: se ti vai a impegolare nel ginepraio dei temi di genere, devi saperlo fare senza offendere.

rispondi

Inviato da Margherita il 23 giugno 2011 - 18:48

Ci vedrei bene la faccia di Jack Nicholson da un fotogramma del film "Qualcosa è cambiato". E' sufficientemente "sinistra"

rispondi

Inviato da Michele il 23 giugno 2011 - 19:41

O, più semplicemente, la foto di Matteo Felici non è per nulla chiara; quella del manifesto del Pd sì, la capisci subito. Trattandosi di un manifesto, più rapida è la ricezione del messaggio, meglio è.
Panni stesi, capelli o cappello o foglie al vento, segnavento, vele sul mare... onestamente sono tutti brutti clichè. Non è che le gambe del manifesto siano un'immagine più fresca e originale, ma un più spiritosa e colorita sì.
Quanto alle polemiche da collettivo sul patriarcato sono noiose e fuori luogo: ma lo sa il comitato nazionale "se non ora quando" cosa signifcano "sconcerto" e "restare attonito"?

rispondi

Inviato da Ale il 23 giugno 2011 - 22:06

Questa pubblicità ha sollevato tante polemiche per il semplice fatto che siamo in Italia e visto il contesto sembra davvero una presa in giro! Fosse stata usata in Iran ci sarebbe piaciuta un sacco! (l'idea, non la foto che è oggettivamente brutta)
I panni al vento perché no, rispecchiano un ritorno alla semplicità e sono ecologicamente ok.
io forse ci avrei messo una piccola girandola colorata. messaggio semplice, diretto, sicuramente non polemico e molto allegro.
big thumb Up for The blog.
Ale

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Inviato da Massimo Sorci il 23 giugno 2011 - 22:59

Ho cercato di dire alcune là da me... cmq a me la foto non dispiace
http://www.linkiesta.it/blogs/attential ... ozione-m...

rispondi

Inviato da Alessia Barbiero il 24 giugno 2011 - 00:23

I panni stesi sono nostalgici, rimandano ad altri tempi, a un passato a cui il Pd è fin troppo ancorato, quindi non lo userei per esprimere il concetto "cambia il vento". Lasciando perdere il discorso di strumentalizzazione dell'immagine femminile, sono convinta che il Pd avrebbe dovuto puntare su qualcosa di nuovo, di fresco, e non su qualcosa visto e rivisto in ogni salsa. Ogni tanto mi diverto con la mia Canon, ecco come rappresenterei io il vento che cambia:

http://www.blipfoto.com/view.php?id=801 ... &year=2010

http://www.blipfoto.com/view.php?id=819 ... &year=2010

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Inviato da Gianni il 24 giugno 2011 - 01:30

Il problema non è lo scatto. È proprio una campagna sbagliata. Il vento (che cambia) è un fatto positivo. vuol dire "finalmente le cose andranno meglio". E cioè? Vogliono forse dire che finalmente si puó girare a gambe scoperte? Che è finito il governo dei talebani. E io scemo che pensavo ci stessimo liberando del governo bunga-bunga!
ragazzi, scusate l'arroganza, ma sono un pubblicitario e questa è una classica campagna sbagliata. Puoi cambiare la foto, puoi metterci anche Cartier-Bresson ma l'accostamento tra lo slogan e ciò che l'immagine rappresenta è sbagliato. Punto.

rispondi

Inviato da Gabriella il 24 giugno 2011 - 03:33

Io la trovo allegra e per niente sessista. Ragazze, non è che stiamo esagerando? Tra ammiccamento e sfruttamento c'è una bella differenza. O vogliamo buttare nel canale tutta la sfera sessuale tout court? Così si danno argomenti a quelli che dicono che le femministe sono delle mai godute...

rispondi

... continua su http://www.linkiesta.it/blogs/nel-mirin ... o-e-brutta
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Re: Polemica sul poster della Festa dell'Unità

Messaggioda Manuela il 26/06/2011, 12:52

Quanto ti sbagli stavolta a non scandalizzarti, Franz. Sarà pure indice di una cultura decadente scandalizzarsi per questa immagine; ma a mio parere è indice più sensibile di decadenza, l'evidente incapacità del PD di usare stilemi radicalmente alternativi alla sub-cultura maschilista e celodurista che ci ha sopraffatto in questi anni di berlusconismo.
Intendiamoci, l'uso della donna per vendere qualsiasi cosa - birra, automobili, festedell'unità... - non l'ha mica inventata Berlusconi; ma nel ventennio berlusconiano abbiamo assistito ad un arretramento talmente evidente rispetto alle conquiste (parlo sempre di conquiste culturali) degli anni precedenti, da lasciarci senza fiato. Un'orgia (non sempre solo metaforica) di culi e di tette, di labbra e di gambe ci ha sopraffatto. Linguaggi scurrili spacciati per "chiamare le cose col loro nome", misspadanie e celosempreduro sono entrati di forza nelle nostre case. Abbiamo smesso di scandalizzarci. Abbiamo perfino tollerato gli insulti alle donne non più belle e non giovani (nonché disperate e patetiche battaglie per mantenersi tali!).
E ora, "il vento cambia". Sembra che cambi davvero, speriamo che cambi davvero. Ma quale cambiamento può essere, se non è un cambiamento radicale, di linguaggio, di cultura, di immagini? Se non comporta una liberazione, insieme da berlusconi e dal berlusconismo (olgettine comprese), insieme da Bossi e dal celodurismo?
C'erano infinite immagini che potevano dare l'idea di un vento che ci porta la liberazione: ma cosa c'è di libero, in una gonna che, alzandosi, scopre gambe di adolescente (un'adolescente, con l'apostrofo), gambe senza testa annessa? Ammiccano ai maschi, provocano nostalgie per quello che si era e non si è più (forse non si è mai state, forse gambe così belle non esistono, se non nei manifesti) nelle donne, e, soprattutto, vendono: per quello sono nate.
E infine, l'immagine è vecchia, la citazione di Marilyn è stata talmente usata ed abusata in 50 anni, da essere stucchevole... e più che Marilyn, poi, ricordano Silvana Pampanini, ma dove vai bellezza in bicicletta le gambe al vento..., ecc.ecc.. Gli anni '50. Questa è la cultura che ci offre oggi il PD? Questi sono gli uomini e le donne (visto che qualcuna si scandalizza che qualcun'altra si scandalizzi?) che devono costruire il futuro? Ahimé...
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Re: Polemica sul poster della Festa dell'Unità

Messaggioda franz il 26/06/2011, 18:29

Manuela ha scritto:Quanto ti sbagli stavolta a non scandalizzarti, Franz. Sarà pure indice di una cultura decadente scandalizzarsi per questa immagine; ma a mio parere è indice più sensibile di decadenza, l'evidente incapacità del PD di usare stilemi radicalmente alternativi alla sub-cultura maschilista e celodurista che ci ha sopraffatto in questi anni di berlusconismo.
Intendiamoci, l'uso della donna per vendere qualsiasi cosa - birra, automobili, festedell'unità... - non l'ha mica inventata Berlusconi; ma

Francamente si scandalizza il moralista e io reputo di non essere tale (poi prima o poi scopriro' di esserlo, ... l'età avanza e prima o poi mi capiterà). Togliamo donna e mettiamo altro. Avessero usato un neonato con il pugno (come fece il Manifesto con il celebre "la rivoluzione russa) qualcuno avrebbe detto che si usavano i neonati? Qualsiasi essere umano (un nero, un ebreo, un palestinese, un napoletano, un bergamasco) sarebbe stato "usato" in modo steretipato, come una donna, se avesse avuto un pezzo di pelle ben visibile: schiena, gambe, torace? La pubblicità commerciale lo fa per vendere (seguendo meccanismi psicogici che qui non è il caso di approfondire) ma qui il PD non lo fa per vendere. Lo fa per comunicare un concetto. Lo fa male? Mi sta bene, sono anche d'accordo. La foto è bruttina ma richiama gli anni 60 e forse questo dice qualcosa. Lo fa per provocare una discussione, come si conviene ad un manifesto politico? Mi pare ci siano riusciti. Immancabilmente, come con le provocazioni di Toscani, mi pare che ci sia qualcuno che invece di vedere la Luna, guarda il dito.

Franz
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Re: Polemica sul poster della Festa dell'Unità

Messaggioda lucameni il 26/06/2011, 19:12

Dove sarebbe lo scandalo? Al più una dimostrazione di gusto non strepitoso.
Ma da questo a pensare che sia il frutto avvelenato di una nostra assuefazione alle golosità del "sultano" e della cultura televisiva del mercimonio, ce ne corre.
Abbiamo ancora chiara la differenza tra un poster bruttarello e il letamaio di lenoni e prostitute trasformati/e in onorevoli per meriti di leccaggio.
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Re: Polemica sul poster della Festa dell'Unità

Messaggioda Manuela il 26/06/2011, 23:32

Siete talmente assuefatti che non vedete che la differenza non c'è: almeno non c'è differenza qualitativa, ma solo quantitativa fra il corpo femminile esibito volgarmente nelle tv di B. e quello esibito maliziosamente nel manifesto della festa dell'unità. Vengono tutti dalla stessa cultura maschlista, che altro non sa che usare in questo modo le donne.
E non è proprio lo stesso usare un neonato o un cagnolino (l'immagine del Manifesto era geniale, come tante altre): pensarlo significa decontestualizzare quello che si vede, in modo tale da impedirsi di valutare le cose non solo per quello che sono ma per il significato che hanno.
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Re: Polemica sul poster della Festa dell'Unità

Messaggioda lucameni il 26/06/2011, 23:59

Vabbè sarò maschilista. A mia insaputa magari (la cosa è di moda).
Tant'è, nella considerazione che mi colpiscono ben altre mignotaggini, ne prendo atto e non mi dispero.
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Re: Polemica sul poster della Festa dell'Unità

Messaggioda Robyn il 27/06/2011, 6:57

Forse il messaggio di quel manifesto era che il "vento cambia" grazie alle donne.Ma era meglio mettere un'altra immagine.Per esempio una bella rosa i cui petali erano esposti al vento ciao robyn
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Re: Polemica sul poster della Festa dell'Unità

Messaggioda ranvit il 27/06/2011, 10:42

Robyn ha scritto:Forse il messaggio di quel manifesto era che il "vento cambia" grazie alle donne.Ma era meglio mettere un'altra immagine.Per esempio una bella rosa i cui petali erano esposti al vento ciao robyn




Bravo Robyn!!!

Vittorio
Ps
Comunque...Oliviero Toscani e le sue genialate non mi sono mai piaciuti.
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Re: Polemica sul poster della Festa dell'Unità

Messaggioda annalu il 27/06/2011, 13:17

Dunque, ho letto con attenzione tutti i messaggi, e devo dire che sono riuscita ad essere d'accordo su tutto e sul contrario di tutto, nel senso che la foto in sé non mi scandalizza e contemporaneamente non mi convince, non mi era sembrata così rilevante da imbastirci su tutta questa polemica.

Poi sono passata davanti all'ingresso della festa, ed ho visto i due manifesti affiancati, la versione femminile e quella maschile del vento che cambia, e devo ammettere che mi sono veramente cascate le braccia.
Dunque, la versione femminile presenta una ragazza giovane o giovanissima, che di fronte al vento che le alza le gonne si appoggia al muro e cerca di abbassarsela con entrambe le mani: l'avete mai vista nel presente una ragazzina che si comporti così? Ammesso che non indossi una minigonna ascellare o dei pantaloncini, una ragazzina di oggi se la gonne vola per il vento al massimo l'abbassa con noncuranza con una mano perché le da impiccio, e difficilmente si vergogna di mostrare parte della sua biancheria intima, che spesso anzi esibisce, e spesso è fatto per essere esibita.
Il ragazzo invece, anche lui senza faccia (c'è una mezza testa, ma non si vedono né occhi né espressione del viso) è vestito compuntamente con camicia abbottonata sino al collo ed ai polsini, e l'unica cosa che vola mossa dal vento è una cravatta ben annodata.
Bene, direi che una coppia così mi può ricordare gli anni cinquanta, mi riporta a tempi in cui le figure maschili e femminili erano ingessate e stereotipate, anche se la gonna relativamente corta fa presagire un futuro sessantotto (ancora lontano però) come anche il fatto che il giovanotto ingessato abbia osato togliersi la giacca.

Insomma, per dire che il vento è cambiato, questo ritorno ad un passato remoto mi sembra una nostalgia dei "bei tempi andati" che può andar bene per miei coetanei (soprattutto maschi, perché io come donna di quei tempi penso di aver poco da rimpiangere), ma per dei giovani non saprei, forse lo possono prendere per uno scherzo.

Dunque, da queste immagini direi che il Pd aspetta il futuro con la mente rivolta al passato ... ai bei tempi in cui le ragazzine erano modeste e pudiche ed i giovanotti erano giovanotti per bene.Se questo è il futuro che dobbiamo auspicare ... che malinconia!

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