http://www.linkiesta.it/blogs/nel-mirin ... o-e-bruttaFesta dell'Unità: la verità è che la foto è bruttaTorna la festa dell'Unità a Roma dal 23 giugno al 24 luglio. Ed è subito polemica sul manifesto che la pubblicizza.
Nel Poster dell'evento uno slogan efficace -“cambia il vento” - è stampato su un paio di gambe che a me sembrano adolescenziali con una microgonna che si accorcia ulteriormente per un refolo.
Lo slogan “cambia il vento” mi piace e cavalca la voglia di rinnovamento che si percepisce in tutto il paese, peccato invece per l'immagine che con l'idea di rinnovamento ha ben poco a che fare.
Il primo commento, seguito da polemiche che rimbalzano negli ambienti politici e sul web, arriva dal comitato nazionale "Se non ora, quando", che esprime "sconcerto": "L'abbinamento fra lo slogan e l'ennesima immagine strumentale del corpo femminile ci lascia stupite e attonite. Il comitato protesta ancora una volta di fronte all'uso del corpo delle donne come veicolo di messaggi che nulla hanno a che fare con esso e invita il Pd romano a ritirare la campagna, anche per rispetto verso milioni di donne italiane il cui voto è stato fondamentale nelle amministrative e nei referendum nazionali del 12 e 13 giugno".
Volendo anche soprassedere su questo aspetto che non mi sembra sinceramente il vero punto che emerge dalla foto (resta aperta la domanda sul perché mai porzioni più o meno vaste di corpi femminili nudi dovrebbero essere adatte a fare bere più caffè, scegliere una certa assicurazione o utilizzare una certa colla) la verità è che l'immagine è proprio bruttina, triste, vecchia.
Avrei tante idee per illustrare "cambia il vento": vele sul mare, panni stesi (vi ricordate che al G8 Berlusconi li aveva fatti togliere da tutta Genova?), una manica a vento, un segnavento, capelli scompigliati, foglie che volano, un cappello che vola via (magari dalla testa di qualcuno), un ventaglio...
Ad esempio questa foto di Matteo Felici, che avevo scelto come foto del giorno la scorsa domenica su Photo Vogue.

Scrivete anche voi qui sotto come illustrereste il claim "cambia il vento" .
Commenti
Inviato da Alessandro de Ang... il 23 giugno 2011 - 17:17
Lo illustrerei con una tenda (o una stuoia leggera, ancora meglio, di quelle avvolgibili) che sventola fuori da una finestra aperta (sta succedendo in questo momento proprio in redazione!).
Ale
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Inviato da Alessandro de Ang... il 23 giugno 2011 - 17:20
Lo illustrerei con una tenda (o ancora meglio una stuoia di cannicci, sai di quelle avvolgibili) che sventola fuori da una finestra aperta (sta succedendo in questo momento proprio in redazione!).
Ale
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Inviato da ludo il 23 giugno 2011 - 17:35
se qualcosa era cambiato davvero dovevano strumentalizzare quantomeno il corpo maschile, se proprio di corpi si deve parlare...
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Inviato da letneo il 23 giugno 2011 - 17:38
per giocare direi questa, l'unico difetto è il colore della sdraio...
http://www.flickr.com/photos/mokambo/4105050259/ rispondi
Inviato da Costa il 23 giugno 2011 - 17:51
Suggirirei di non raffigurare il "cambiamento" con i "panni stesi", che rendono solo un idea di disperazione, povertà e gente del terzo mondo senza il dryer.
Se il PD mette una foto di "panni stesi" sui cartelloni io voterei Fiamma Tricolore, come minimo.
Complimenti per il blog, comunque.
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Inviato da Simone T. Simone il 23 giugno 2011 - 17:55
Leggendo la "sollevazione" del popolo rosa del PD hp pensato: "suvvia, un po' di levità!". Che oggettivamente, dico io, questo veterofemminismo integralista che neanche i collettivi degli anni 70 a volte si prende così tanto sul serio dal sembrare quasi ridicolo (come tutte le ortodossie). Questo post invece mette davvero in luce il problema di questa campagna. L'indecenza della fotografia, la sua volgarità e offensività, passa proprio dalla bruttezza dello scatto. Fuori tempo massimo, esteticamente mediocre e del tutto decontestualizzata, la metafora sessuale esplode in tutto lo squallore tipico di certe scollature da balera. In questo sì che l'immagine è disgustosa. La riflessione vale la lettura del post.
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Inviato da Ben il 23 giugno 2011 - 18:01
@ Simone T. : ho dei dubbi che se la foto fosse stata piu patinata sarebbe stato meglio. forse l effetto rétro è voluto. una immagine piu "contemporanea" come dici tu avrebbe fatto ancor di piu un effetto olgettina, no?
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Inviato da Anonimo il 23 giugno 2011 - 18:17
Costa, la dryer consuma e inquina.
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Inviato da Simone T. Simone il 23 giugno 2011 - 18:31
@Ben: la stessa foto più patinata sarebbe stata decisamente TROPPO olgettina (a quel punto che differenza con i senoni rifatti strizzatti in camicette a cui ci ha abituati il PDL?). Quello che manca è il buon gusto che sposti tutto su un piano più ironico (cosa che la foto avrebbe voluto essere ma che in realtà ha perduto). Insomma: se ti vai a impegolare nel ginepraio dei temi di genere, devi saperlo fare senza offendere.
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Inviato da Margherita il 23 giugno 2011 - 18:48
Ci vedrei bene la faccia di Jack Nicholson da un fotogramma del film "Qualcosa è cambiato". E' sufficientemente "sinistra"
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Inviato da Michele il 23 giugno 2011 - 19:41
O, più semplicemente, la foto di Matteo Felici non è per nulla chiara; quella del manifesto del Pd sì, la capisci subito. Trattandosi di un manifesto, più rapida è la ricezione del messaggio, meglio è.
Panni stesi, capelli o cappello o foglie al vento, segnavento, vele sul mare... onestamente sono tutti brutti clichè. Non è che le gambe del manifesto siano un'immagine più fresca e originale, ma un più spiritosa e colorita sì.
Quanto alle polemiche da collettivo sul patriarcato sono noiose e fuori luogo: ma lo sa il comitato nazionale "se non ora quando" cosa signifcano "sconcerto" e "restare attonito"?
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Inviato da Ale il 23 giugno 2011 - 22:06
Questa pubblicità ha sollevato tante polemiche per il semplice fatto che siamo in Italia e visto il contesto sembra davvero una presa in giro! Fosse stata usata in Iran ci sarebbe piaciuta un sacco! (l'idea, non la foto che è oggettivamente brutta)
I panni al vento perché no, rispecchiano un ritorno alla semplicità e sono ecologicamente ok.
io forse ci avrei messo una piccola girandola colorata. messaggio semplice, diretto, sicuramente non polemico e molto allegro.
big thumb Up for The blog.
Ale
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Inviato da Massimo Sorci il 23 giugno 2011 - 22:59
Ho cercato di dire alcune là da me... cmq a me la foto non dispiace
http://www.linkiesta.it/blogs/attential ... ozione-m...
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Inviato da Alessia Barbiero il 24 giugno 2011 - 00:23
I panni stesi sono nostalgici, rimandano ad altri tempi, a un passato a cui il Pd è fin troppo ancorato, quindi non lo userei per esprimere il concetto "cambia il vento". Lasciando perdere il discorso di strumentalizzazione dell'immagine femminile, sono convinta che il Pd avrebbe dovuto puntare su qualcosa di nuovo, di fresco, e non su qualcosa visto e rivisto in ogni salsa. Ogni tanto mi diverto con la mia Canon, ecco come rappresenterei io il vento che cambia:
http://www.blipfoto.com/view.php?id=801 ... &year=2010http://www.blipfoto.com/view.php?id=819 ... &year=2010 rispondi
Inviato da Gianni il 24 giugno 2011 - 01:30
Il problema non è lo scatto. È proprio una campagna sbagliata. Il vento (che cambia) è un fatto positivo. vuol dire "finalmente le cose andranno meglio". E cioè? Vogliono forse dire che finalmente si puó girare a gambe scoperte? Che è finito il governo dei talebani. E io scemo che pensavo ci stessimo liberando del governo bunga-bunga!
ragazzi, scusate l'arroganza, ma sono un pubblicitario e questa è una classica campagna sbagliata. Puoi cambiare la foto, puoi metterci anche Cartier-Bresson ma l'accostamento tra lo slogan e ciò che l'immagine rappresenta è sbagliato. Punto.
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Inviato da Gabriella il 24 giugno 2011 - 03:33
Io la trovo allegra e per niente sessista. Ragazze, non è che stiamo esagerando? Tra ammiccamento e sfruttamento c'è una bella differenza. O vogliamo buttare nel canale tutta la sfera sessuale tout court? Così si danno argomenti a quelli che dicono che le femministe sono delle mai godute...
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http://www.linkiesta.it/blogs/nel-mirin ... o-e-brutta
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)