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La questione morale è più attuale che mai

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

La questione morale è più attuale che mai

Messaggioda Robyn il 15/06/2011, 15:08

La lezione di Enrico Berlinguer è più attuale che mai
"Questi partiti hanno invaso le asl ,l'informazione,la scuola,gli enti pubblici"
Questo impedisce di premiare il merito e declina l'efficenza oltre che
aumentare la spesa.E' un fatto di democrazia
non solo di spesa ed efficenza,questo anche in relazione all'acqua
http://www.metaforum.it/berlinguer/questionemorale.htm
ciao robyn
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Re: La questione morale è MENO attuale che mai

Messaggioda Loredana Poncini il 20/06/2011, 19:11

Gli interessi, le palanche e le cadreghe ed i cadreghin son quelli che mantengono lo STATO QUO, nonostante tutti i referendum di questo mondo, temo ! :? 8-) :cry:
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Re: La questione morale è più attuale che mai

Messaggioda Robyn il 21/06/2011, 10:40

Loredana
Quella che viviamo è una specie di dittatura che si è inserita nei rapporti di lavoro che distrugge famiglie,giovani,merito e via discorrendo.Non credo che la situazione Europea sia paragonabile a quella italiana.In Europa il reintegro non c'è eppure non c'è precarietà ma flessibilità ben regolata,possibilità di emergere,rispetto dello stato di diritto.Bisogna capire cosa c'è che non funziona in Italia.Forse perche è un paese che non sà essere libero ciao robyn
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Re: La questione morale è più attuale che mai

Messaggioda Iafran il 22/06/2011, 8:21

Robyn ha scritto:Loredana
Quella che viviamo è una specie di dittatura che si è inserita nei rapporti di lavoro che distrugge famiglie,giovani,merito e via discorrendo.Non credo che la situazione Europea sia paragonabile a quella italiana.


http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... 40750/?rss

L'INCHIESTA P4
Il governo ombra al servizio di Berlusconi
così il sistema controllava l'intero Paese

Le indagini sulla nuova loggia che sconvolge e governa l'Italia: un doppio livello, quello ufficiale a palazzo Chigi e quello ombra in mano a Bisignani, che tesseva trame in tutti i palazzi. Per i pm si tratta un sistema criminale illegale "preordinato all'acquisizione e alla gestione, con modalità operative tipiche delle più sofisticate associazioni di stampo terroristico e mafioso" (Liana Milella e Francesco Viviano)
. . .

... e noi continuiamoli a trattare come se fossero politici veri!
Basterebbe percepire che sono la cancrena di ogni democrazia che si agirebbe di conseguenza: no discussioni, no talk show, no accordi, no larghe intese ma soltanto indignazione e rifiuto di qualsiasi rapporto.
I cittadini hanno dimostrato che non ne possono più di questi avventurieri, che sia adesso l'opposizione parlamentare a fare (una buona volta) la sua parte ... se vuole essere in armonia con la maggioranza degli italiani.
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Re: La questione morale è più attuale che mai

Messaggioda Robyn il 22/06/2011, 10:02

Da qui si capisce anche il problema di conquistare il potere a tutti i costi.La cosa è determinata dal fatto che la politica comanda troppo,nella PA,negli appalti,rendite parlamentari troppo alte.La politica è al servizio del cittadino senza che questa riceva in cambio nulla,voti di scambio,favori,raccomandazioni.I partiti devono conquistarsi il consenso con le idee,non con la pervasività .I magistrati vadano fino in fondo con la P4 ciao robyn
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Re: La questione morale è più attuale che mai

Messaggioda franz il 22/06/2011, 12:11

Robyn ha scritto:Da qui si capisce anche il problema di conquistare il potere a tutti i costi.La cosa è determinata dal fatto che la politica comanda troppo,nella PA,negli appalti,rendite parlamentari troppo alte.

Esatto. E' determinata dal fatto che lo stato maneggia risorse immense (la metà del PIL circa) e quindi puo' dispensare, tramite la politica, ottimi servizi e pochi favori oppure pessimi servizi e molti favori.
Credo che il tuo ragionamento sulla politica (I partiti devono conquistarsi il consenso con le idee,non con la pervasività) sia giusta ma ogni fatto ha due medaglie: il politico da una parte ed il "cliente" dall'altra. C'è una domanda e c'è un'offerta. Non puoi bloccare l'offerta (politica piu' etica) se non intervieni anche sulla domanda.

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Re: La questione morale è più attuale che mai

Messaggioda Iafran il 22/06/2011, 17:36

franz ha scritto:
Robyn ha scritto:Da qui si capisce anche il problema di conquistare il potere a tutti i costi.La cosa è determinata dal fatto che la politica comanda troppo,nella PA,negli appalti,rendite parlamentari troppo alte.

Credo che il tuo ragionamento sulla politica (I partiti devono conquistarsi il consenso con le idee,non con la pervasività) sia giusta ma ogni fatto ha due medaglie: il politico da una parte ed il "cliente" dall'altra. C'è una domanda e c'è un'offerta. Non puoi bloccare l'offerta (politica piu' etica) se non intervieni anche sulla domanda.

Questi avventurieri si sono fatte le loro "leggi" sovvertendo le regole del vivere civile: arricchimenti spropositati "leciti" ed illeciti per compari, padrini, picciotti e qualche elettore.

I servizi, i progetti politici e quant'altro per la collettività?

Vogliamo scherzare a fare queste richieste? :o
I cittadini esistono solo per essere raggirati e torchiati ... sono quelli dei piani sottostanti di un condominio ai quali si chiudono i rubinetti dell'acqua per riempire le piscine dei "lor signori" che abitano le terrazze dei piani alti.
Prima ce ne rendiamo conto e prima riusciremo a scrollarci dal loro parassitismo (sostenendo, nel frattempo, l'operato della Magistratura).
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Re: La questione morale è più attuale che mai

Messaggioda franz il 22/06/2011, 17:44

Iafran ha scritto:sono quelli dei piani sottostanti di un condominio ai quali si chiudono i rubinetti dell'acqua per riempire le piscine dei "lor signori" che abitano le terrazze dei piani alti.
Prima ce ne rendiamo conto e prima riusciremo a scrollarci dal loro parassitismo (sostenendo, nel frattempo, l'operato della Magistratura).

Magari fosse cosi' facile. Per sopravvivere devono dispensare acqua a molta gente (in democrazia devi convincere la maggioranza) e l'ideale è dispensarla al 51% togliendola al 49%. Il clientelismo annaffia parecchio, non solo pochi "lor signori" e per questo costa cosi' tanto.

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Re: La questione morale è più attuale che mai

Messaggioda flaviomob il 24/07/2011, 23:07

Vale sempre la presunzione di innocenza, però se i fatti sono quelli riportati dalla stampa....

Area Falck, riappare Binasco del compagno G
“Far arrivare 2 milioni al Pd di Penati” Una “triangolazione nel 2008-2010 per fare arrivare soldi al partito”. La procura di Monza ha iscritto nel regiostro degli indagati Bruno Binasco per aver finanziato illecitamente con 2 milioni di euro nel 2010 il leader del Pd lombardo, Filippo Penati, attraverso un meccanismo che ruota attorno a una caparra. Lo scrive il Corriere della Sera. Che ricorda come Bruno Binasco venne arrestato nel 1993 per aver finanziato illecitamente il Pci tramite “il compagno G”, Primo Greganti, con 150 milioni di lire di mancata restituzione di interessi su una caparra immobiliare. Dal Pci al Pd. Dalle lire agli euro.

Il quotidiano di via Solferino ricostruisce il flusso di finanziamenti. “Anche in questa vicenda, come già per i 4 miliardi di lire in contanti che il costruttore e consigliere comunale di centrodestra Giuseppe Pasini dice di aver dato all’estero nel 2001 a due fiduciari dell’allora sindaco ds di Sesto San Giovanni (il futuro capo di gabinetto Giordano Vimercati e l’imprenditore del trasporto urbano Piero Di Caterina), il percorso dei soldi ipotizzato dai pm Walter Mapelli e Franca Macchia non è rettilineo, ma triangolato: un finanziamento illecito perfezionato a fine 2010 (quando Penati era capo della segreteria di Bersani) benché ideato nel 2008 (quand’era presidente della Provincia di Milano), secondo lo schema di una simulata trattativa d’acquisto da parte di Binasco di un immobile dell’imprenditore Di Caterina, quello che ha rivelato ai pm di aver finanziato il partito di Penati nella seconda metà anni 90, a volte anche con 100 milioni di lire al mese”, scrive il Corsera.

Il finanziamento illecito, alla fine, avrebbe assunto la forma di una caparra immobiliare versata dal 66enne Binasco, più volte arrestato in Mani pulite ma quasi sempre sgusciato tra prescrizioni e assoluzioni. Storico braccio destro dello scomparso nel 2009 Marcellino Gavio, e amministratore “delegato della cassaforte del gruppo (che gestisce 1.200 km di autostrade, è primo azionista di Impregilo e macina 6 miliardi di euro di fatturato), Binasco firma nel 2008 un contratto preliminare per l’acquisto di un immobile di Di Caterina, valutato in partenza a un prezzo molto alto”. Ma, nel farlo, “Binasco verga a mano una clausola che prevede che Di Caterina incameri una caparra generosissima, di ben 2 milioni di euro, nel caso in cui Binasco non eserciti l’opzione d’acquisto entro il 2010. E’ esattamente quello che accadrà, ma che per gli inquirenti “doveva” accadere sin dall’inizio: Binasco nel 2010 lascia decadere l’opzione, e così effettua quello che l’accusa qualifica finanziamento illecito di 2 milioni al pd Penati, perché in questo modo estingue nel 2010 un «debito» che Penati nel 2008 si era visto reclamare dal finanziatore Di Caterina”.

Nelle mani degli inquirenti, infatti, è caduta una missiva molto aspra indirizzata nel 2008 da Di Caterina non solo all’ex sindaco ds di Sesto San Giovanni ma anche a Binasco, sequestratagli nel portafoglio dai finanzieri della polizia giudiziaria milanese nel luglio 2009: “Nel corso degli anni, a partire dal 1999, ho versato a vario titolo, attraverso dazioni di denaro a Filippo Penati, notevoli somme” di cui “il sottoscritto ha cercato di tornare in possesso, ma, salvo marginali versamenti, senza successo. Penati ha promesso di restituire, dopo estenuanti mie pressioni, proponendo nel tempo varie opzioni che si sono rivelate inconcludenti fino a quando ha proposto l’intervento del gruppo Gavio”. Ma “ad oggi non è stato effettuato nessun ulteriore versamento, e ciò mi ha costretto a ricominciare nuovamente ad effettuare pressanti azioni di sollecito”. Riporta il Corriere della Sera, ricostruendo la vicenda. Con Di Caterina che prende atto di come Binasco cerchi di “chiamarsi fuori” e così “sollecita” a rispettare gli “accordi raggioni” nella lettera a Penati a Binasco. E nel novembre 2008 la trattativa immobiliare produce il suo scopo: liquidare a Di Caterina 2 milioni dietro lo schermo della caparra di Binasco e con il contributo tecnico di un professionista di Binasco ritenuto vicino a Penati, Renato Sarno (tra gli otto perquisiti mercoledì). E alla fine del 2010, puntuale, arriva la rinuncia di Binasco a esercitare l’opzione d’acquisto: Di Caterina si tiene l’immobile e incamera i 2 milioni di euro di caparra. “Nella sua lettera del 2008, Di Caterina si congedava da Penati e Binasco non proprio leggiadramente, ‘diffidandovi dall’assumere atteggiamenti minacciosi e offensivi’ e ‘ricordandovi che non si può giocare cinicamente con la vita degli altri. Tutto ha un limite’”.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07 ... ti/147541/


Tangenti ex area Falck, “A Penati pagavo 20 milioni al mese per le spese locali del partito” Venti, trenta milioni di lire al mese versate a Filippo Penati per coprire le spese locali del partito. E’ quel che Piero Di Caterina, l’imprenditore di Sesto San Giovanni, titolare della Caronte, impresa operativa nel trasporto pubblico ha messo a verbale un anno fa, definendosi “concusso” e raccontando le “condizioni” che sarebbe stato costretto ad accettare per lavorare.

C’è anche questo particolare nell’inchiesta sul giro di presunte tangenti per favorire interventi edilizi nelle aree ex Falck e Marelli, coordinata dai pm di Monza Walter Mapelli e Franca Macchia, e nata dalle dichiarazioni rese alla magistratura milanese da Di Caterina e dal costruttore Giuseppe Pasini. Penati, ex capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani, fino a qualche giorno fa vice presidente del Consiglio Regionale e in passato Presidente della Provincia di Milano e sindaco di Sesto San Giovanni, è indagato per corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti. E assieme a lui sono inquisiti a vario titolo, oltre 15 persone, tra cui l’ex capo di Gabinetto a Palazzo Isimbardi Giordano Vimercati, l’assessore sestese Pasqualino Di Leva, i due stessi imprenditori che hanno denunciato, per dirla con le parole di Di Caterina, “un ambiente paludoso”, due architetti legati alle coop, ed anche Bruno Binasco, amministratore del gruppo Gavio (fu arrestato nel ’93, in piena Mani Pulite, per aver finanziato il Pci grazie a Primo Greganti), l’immobiliarista Luigi Zunino e il ‘re delle bonifichè Giuseppe Grossi.

Gli accertamenti della Procura monzese, oltre alla vicenda legata ai “favorì per ottenere i permessi edilizi e quant’altro relativi alle due aree industriali, riguardano anche la gestione del Servizio Integrato Trasporti Alto Milanese, e presunti finanziamenti, come è stato denunciato, finiti nelle casse locali del partito di Penati. Finanziamenti che Di Caterina avrebbe elargito a partire dal ’94 fino al 2003 – si sospetta che la cifra versata sia maggiore di quella denunciata -, e che poi, questa la ricostruzione, visti i continui ostacoli burocratici a cui è andato incontro (ha anche un contenzioso con l’Atm e a suo carico un procedimento per diffamazione), ha chiesto indietro.

La restituzione, in base a quanto ipotizzato nell’indagine, sarebbe avvenuta in due periodi e in due modi diversi: nel 2001, attraverso la riscossione da parte di Di Caterina di una tranche da 2 miliardi e mezzo di lire circa – pervenuti all’imprenditore in contanti da una banca lussemburghese – dei circa 5 miliardi e settecento milioni complessivi in tangenti che sarebbero stati pagati a Penati dal costruttore Giuseppe Pasini per l’area ex Falck; poi, tra il 2008 e il 2010, tramite Binasco, definito una sorta di Cavaliere bianco che avrebbe versato a Di Caterina, per l’accusa su indicazioni sempre di Penati, altri due miliardi come caparra per l’acquisto, mai avvenuto, di un immobile dell’imprenditore sestese valutato a un prezzo molto alto. Sull’episodio, agli atti, esiste una lettera sequestrata nel 2009 al titolare della Caronte.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07 ... to/147576/


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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