Se permettete la licenza poetica, l'idea di avere un parlamento in una città (per definizione la capitale) e ministeri sparsi sul territorio appartiene alla categoria delle idiozie. È evidente che necessità istituzionali (anche il solo dover spesso riferire in parlamento o nelle commissioni) implica che ministero e ministri abbiano sede nella stessa città in cui c'è il potere legislativo. Il fatto di avere ministeri a roma, milano, monza, napoli e palermo implica forse, nella mente dell'ideatore, che i ministri siano dei nulla facenti per cui non avendo nulla da fare, ogni posto va bene.
Forse costoro sono abituati che tanto con qualche telefonata (anche in questura) si sistema tutto.
Infatti osserviano come è ridotto il paese.
Franz