Da Repubblica
VERSO IL BALLOTTAGGIO
Leggende metropolitane e fotomontaggi
i trucchi del centrodestra contro Pisapia
La campagna elettorale è costellata da bufale e sgambetti architettati dai sostenitori della Moratti
Segnalati nel metrò sedicenti nomadi e punkabbestia che ostenterebbero materiale del centrosinistra
di PAOLO BERIZZI
Un fotomontaggio di Giuliano Pisapia in versione Bin Laden
Che Pisapia sia la reincarnazione milanese di Bin Laden ormai lo sanno anche i ciottoli di corso Magenta. Gira anche una foto diffusa da simpatizzanti del Pdl e ritenuta attendibile dagli apparati di sicurezza. Va da sé pure il fatto che, come annunciato in diversi colloqui — per ora solo privati — in cima alle priorità del pericoloso terrorista Pisapia in caso di elezione a sindaco di Milano ci sia la trasformazione del Duomo in una Mecca (su questo punto nel programma si è preferito sfumare un po’). Altre notizie certe, invece, sono arrivate negli ultimi giorni. Alcune sono degne di nota. Proprio perché — se Pisapia manterrà fede agli impegni — a cambiare non sarà solo la geografia della città ma proprio le abitudini di chi la abita. Per dire: le moschee e il nuoto. Due concezioni notoriamente opposte della vita.
A sentire l’assessore pidiellino allo Sport, Alan Rizzi, i luoghi di culto islamico che verranno costruiti dal competitor qaedista di Letizia Moratti, decine, a questo punto, divoreranno intere fette di città: piscine comprese. Già. A lanciare l’allarme, nelle ore tribolate che hanno visto la madre di Rizzi cadere vittima di un misterioso agguato politico, è lo stesso assessore. «Pisapia ha in mente di fare una moschea al posto della piscina olimpionica di via Bentivoglio», ha avvertito i milanesi. Che la megavasca, per ora, sia solo un progetto sulla carta (dell’assessorato di Rizzi) è un dettaglio di fronte alla funesta eventualità che trampolini e corsie vengano spazzati via, che peccato, da minareti e stuoie.
Ma c’è di più. Per la gioia degli islamici le nuove moschee saranno raggiungibili non solo a piedi, in auto o in bicicletta: anche, meraviglioso, in motoscafo. Attraverso i Navigli. La novità assoluta è stata propagata via Facebook da alcuni giovani atleti della storica Canottieri Milano. Tra gli iscritti della polisportiva — l’ambiente è destrorso ma pare che la Moratti non faccia proprio strage di cuori e infatti al primo turno è prevalsa l’astensione — regna la preoccupazione. «Pisapia ha detto che vuole rendere navigabile ai motoscafi il Naviglio... fottendoci a mille», ha scritto uno su Fb. Pura bufala, ovviamente. Ma la cosa ha preso piede. Tanto che molti, temendo di essere costretti a doversi allenare all’idroscalo, peraltro regno dei non amici del kayac, si dicono pronti a appoggiare «persino» una come la Moratti. Miracoli della dea dell’acqua?
Chiuso l’argomento moschee e affini, nel frullatore azionato dalla fantastica e fantasiosa propaganda pidiellina si può trovare molto altro. Colpi bassi. Veri e verosimili. Volantini al curaro, furbate informatiche, pagine facebook taroccate, spot ingannevoli. Alcuni trucchi sono chicche formidabili. Notevoli, per esempio, i finti nomadi. Da qualche giorno su tram e metropolitana si aggirerebbe una nuova etnia gitana: zingari che trascinano borsoni maleodoranti, sacchetti vari e, sorpresa, una borsetta di tela arancione pro Pisapia. È chiaro: l’aspirante sindaco non solo è amico di Al Qaeda come sostiene la Lega ma pensa prima agli zingari che ai milanesi. Faremo in tempo prima di domenica a vedere spuntare almeno una baraccopoli tinta arancio
Nell’attesa ci si accontenti dei volantini. Quello infilato nelle cassette postali dai volenterosi del comitato civico “Milano pulita” (dagli stranieri) ha un’intestazione gagliarda: «Fate copia e distribuite». La chiosa è raffinata: «Se votate Pisapia, l’amichetto degli islamici, consegnerete ai vostri figli una Milano di merda». Più sobri quelli diffusi dal comitato elettorale di Letizia Moratti, da Cl e dai Milan club. «Fate una croce sul simbolo del Pdl, un gesto decisivo per fare di Milano una città sempre all’altezza della nostra squadra di calcio!!». A proposito di squadre. Quella ingaggiata da Letizia Moratti per la sfida del primo turno avendo accusato qualche defaillance è stata sostituita: e così, da quando sono arrivati i nuovi strateghi guidati da Paolo Glisenti, per correre ai ripari si punta molto sulla Rete. Strategia aggressiva. La comunicazione di Pisapia viene praticamente clonata. Nella rincorsa sono spuntate finte pagine con la foto dell’avversario da rimontare.
E poi le pubblicità. Alcune sono veri specchietti per le allodole: anzi, per gli amanti dei cani. I profili FB di migliaia di milanesi vengono annaffiati con spot strappacuore. Cliccando su una pubblicità dal titolo «non abbandoniamo gli animali tante iniziative per loro a Milano» con tanto di fotografia di due cuccioli si diventa amici di Letizia Moratti. Il meglio del meglio però lo offre un videospot anti Pisapia prodotto dalla Lega. Ci sono un ragazzo e una sciura seduti su una panchina. Fa lui: «Questo Pisapia qua è amico dei nomadi». E lei: «Prima o poi ce li troveremo anche a guidare i tram». Poi scatta una musica araba.