franz ha scritto:Ma è evidente che uno è libero di non accettare le transazioni che non gli piacciono, a meno che non sia in una condizione di estemo bisogno ed abbia di fronte un solo fornitore.
No che non è evidente invece,e una pluralità di aziende non significa per forza avere libertà di scelta (si chiamano lobbies e trust).
Secondo te se la sanità pubblica fosse abolita e totalmente privatizzata,uno che debba farsi operare al cuore o altrove è
assolutamente certo che sarebbe libero di scegliere in base alle sue tasche tra aziende ospedaliere private in libera concorrenza ?
Secondo te è
assolutamente certo che le aziende non si accorderebbero invece sui prezzi per tosare per bene le pecorelle approfittandosi bassamente della peculiarità di necesssità data da quel tipo di mercato,e chissenefrega di chi resta fuori ?
Secondo te se la sanità fosse gestita esclusivamente con sistemi assicurativi privati è
assolutamente certo che le società di assicurazione non si accorderebbero sottobanco su un prezziario minimo (altissimo) come già fanno nel settore auto ?
Chiunque non sia un allocco nato ieri sa benissimo qual'è la risposta.
Ed esiste un unico modo per evitare uno scempio del genere:rovinare il giochino degli speculatori eliminando il carattere di necessità e il connesso ricatto fornendo un servizio pubblico.
Lo Stato sociale,utilizzato da ogni paese occidentale,anche da quelli più conservatori e meno sinistrorsi.
Non capisco perchè solo in Italia si debba venire bollati di comunismo o di statalismo non appena ci si azzarda a dire che il mercato è veramente libero di dare benefici enormi
solo se si controlla che la logica del profitto non diventi fine a se stessa e si sbrani la gente.