da pianogrande il 11/05/2011, 10:01
Il sindacato non è una organizzazione di diritto (non fa parte delle istituzioni, nel nostro paese).
Il sindacato è una organizzazione di fatto.
C'è, si impone con la sua forza (quando ce l'ha) e le altre parti sociali lo accettano e lo ascoltano, normalmente, solo sulla base di rapporti di forza.
Questo vale anche per lo sciopero.
Il diritto di sciopero è riconosciuto e regolamentato.
Nella pratica, i condizionamenti che si ricevono, tendenti a farci partecipare o non farci partecipare sono la componente preponderante sulla misura della adesione.
Basti pensare al precariato ed a come abbia squilibrato questi rapporti di forza.
Se, tra una settimana, mi scade il contratto, sai quanto me ne frega dello sciopero e della trattativa per .....
Nei fatti, l'adesione allo sciopero, riceve pesanti condizionamenti e non può essere usata per misurare il consenso dei lavoratori per gli obiettivi che i sindacati si prefiggono.
Non poteva essere usata, neanche, quando le adesioni erano oceaniche ma con condizionamenti per la partecipazione, all'interno delle fabbriche, con i quali c'era poco da scherzare.
Anche lo sciopero è, quindi, prevalentemente, un diritto di fatto.
Cambia con le situazioni ambientali più che con la vera volontà del singolo lavoratore.
Una evoluzione della pratica di questo diritto verso una scelta veramente libera è una pura utopia.
Fotti il sistema. Studia.