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Meno male che a Prato non c'è solo qualche disallineato...

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Meno male che a Prato non c'è solo qualche disallineato...

Messaggioda ranvit il 08/05/2011, 9:31

Ieri mia figlia ha nuovamente portato cuccioli di cani al nord. Questa volta due a Prato, due a Viareggio e uno vicino Savona. E' una volontaria (come la madre) dell'Enpa e spesso (nonostante lavori tutta la settimana) fa questi viaggi della speranza....per i cuccioli interessati. Gratuitamente. I cuccioli in questione sono tutti dotati di microchip e di scheda sanitaria regolarmente emessa, con le vaccinazioni fatte etc etc.
Oggi di ritorno da Savona si fermerà nuovamente a Prato invitata a pranzo dalle persone che hanno adottato i due cuccioli.
Le persone che adottano questi cuccioli sono la parte migliore del Paese.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Meno male che a Prato non c'è solo qualche disallineato...

Messaggioda pianogrande il 08/05/2011, 9:53

Sia la parte migliore che la parte peggiore del paese stanno dappertutto.
Stanno in ognuno di noi.
Per questo che è importante coltivare in ognuno di noi la parte migliore.
Questo è il primo compito della cultura e dovrebbe essere (quasi in parallelo con i bisogni primari) una preoccupazione più che doverosa della politica.

I casi della vita, l'educazione ricevuta, la volontà di chi ci vuole asservire, possono tirare fuori, da noi, la parte peggiore.

Un auspicio, un augurio, può essere che chi non ha avuto la sua parte migliore servita su un piatto d'argento, si adoperi per cercarsela da solo.
Nella certezza che questa esiste, ne vale la pena.
Fotti il sistema. Studia.
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Prato: citta' laboriosa

Messaggioda disallineato il 10/05/2011, 6:53

Un argomento che ha poco senso.
Prato è una città laboriosa e accogliente ove negli anni 50 c'è stata una massiccia "immigrazione" ( io lo definisco uno spostamento) di gente del sud che ha contribuito a far crescere la nostra città laniera. In poco più di 20 anni Prato ha quasi triplicato la sua popolazione ed è diventato il polo tessile più importante d'europa.
Una città dove tutti coloro che hanno avuto voglia di lavorare, hanno avuto modo di crearsi il proprio benessere.
Operai, artigiani, commercianti, tutti hanno avuto la possibilità di aver ela loro fetta di ricchezza.
Le fabbriche che erano aperte a turno continuo e chiudevano solo la domenica pomeriggio. Piccoli magazzini ove gli artigiani ( tessitori, roccatori, rifinitori ) tenevano accesi i loro macchinari anche la domenica e facevano pausa solo per andare alla messa ( i credenti ovviamente ).
C'era la possibilità di un enorme giro di "nero", quello tanto vituperato che ha permesso anche agli operai di farsi la casa.
Nelle filature glioperai lavoravano tantissimo.
Con lo stipendio delle 8 ore provvedevano alle esigenze primarie delle proprie famiglie, con lo straordinario invece ( altre 4 ore minimo giornaliere e poi il sabato 10 ore e la domenica 4 ore ) extra busta protetto dalla voracità del fisco, veniva messo da parte fino a quando il gruzzoletto iniziava a permettere di pensare alla casa, ai soldi per le ferie, a metter via due lire per il figlio quando mettera' su famiglia ecc.
Qualcuno in questi forum obiettava che lavorare il sabato è pesante e toglie la libertà. Una volta, quando la gente pensava davvero al lavoro ( e c'erano maggiori opportunità per tutti ) lavorare il sabato era una cosa normalissima. Prima si pensava al alvoro e a costruire qualcosa per se e per i propri figli, e poi si pensava al tempo libero.
Molti operai sono diventati artigiani, molti si sono comprati il magazzino che avevano in affitto, il telaio, la filanda, il garzo, la roccatrice. Si pensava poco al tempo libero e molto a produrre.
Gran parte di quelle ricchezze sono venute dal giro a nero che ha sostenuto l'economia ed ha permesso a tutti di crescere.

Oggi Prato ha subito la colpevole invasione dei cinesi, una comunità che evade il fisco ( quella si che evade davvero) quasi totalmente. Il loro modo di operare è stato giustamente definito un cancro per la società. Tutti i giorni partono da Prato 6 milioni di euro ( sui avete capito bene ) di capitali che sfugggono al controllo dell'erario e vanno in altri paesi ( nazioni ) a sostenere le altre comunità cinesi e le loro attività illegali o clandestine.
E' difficle arginare questi cinesi, che dispongono di capitali ingenti e politiche che sostengono le loro invasioni, ma se poi anche le ns amministrazioni sono conniventi o inefficienti trovano vita facile.

Purtroppo a Prato abbiamo avuto sindaci ( in particolare Fabrizio Mattei ) che durante le sue due amministrazioni non ha fatto niente per contrastare l'illegalità palese dei cinesi. INoi cittadini allora ( 20anni fa ) chiedevamo che venissero controllate le attività cinesi e dove abitavano perchè era evidente che ci fossero illegalità, violazioni di norme igeniche, disagi alla cittadinaza e al vicinato. Puzzi nauseanti, rumori fino a tarda notte, opere edili illegali, costrizione alla schiavitù dei loro connazionali, erano cose conosciute da tutti. Ma quando chiedevamo controlli, ci veniva risposto che eravamo razzisti.
I nostri amministratori si sono riempiti la bocca con quelle parole, senza aver eil minimo senso di cosa significasse quella parola e sopratutto cosa volesse dire quell'invasione e quel permessivismo che la giunta Mattei tollerava.
Oggi a Prato vive una delle più grandi comunità cinesi ( se nn la maggiore ) d'europa in rapporto cittadini locali/cinesi .

Prato è una città accogliente e multirazziale, ma è stata invasa dall'illegalità cinese. Da un paio di anni c'è un assessore, Milone, che tenta di contrastare le illegalità di questa comunità. Sequestri di beni, cappanoni, attività controlli sistematici e blitz ove operano cinesi, sono fatti molto ricorrenti. Purtroppo ci sono politici locali, che per puro scopo ideologico, non appoggiano il contrasto all'illegalità, tirando fuori sempre ed il solito "benaltrismo" ( ci vuole ben altro ). Dimenticando che per 20 anni non è stato fatto niente di concreto se non chiacchere chiacchere chiacchere.
Questa è Prato, cari amici del forum.
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Re: Meno male che a Prato non c'è solo qualche disallineato...

Messaggioda Stefano'62 il 10/05/2011, 11:50

Ma io davvero non capisco.
Vittorio ha testimoniato che a Prato c'è bravissima gente (e nessuno lo metteva in dubbio).
Poi arrivi tu e dici che a Prato c'è il cancro dell'evasione fiscale,ma che invece di estirparla tutta si cerca di contrastare solo quella dei non-italiani.
Non stai rendendo un bel servizio all'immagine della tua città.
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Re: Meno male che a Prato non c'è solo qualche disallineato...

Messaggioda flaviomob il 10/05/2011, 11:59

Oggi Prato ha subito la colpevole invasione dei cinesi, una comunità che evade il fisco ( quella si che evade davvero) quasi totalmente. Il loro modo di operare è stato giustamente definito un cancro per la società.


Disallineato, hai appena fatto l'apologia del vecchio sistema Prato: lavoro nero, straordinari in nero, possesso integrale del tempo-vita da parte del lavoro ('solo per andare a messa', l'hai scritto tu: peccato che ebraismo e cristianesimo impongano anche il riposo per un giorno alla settimana, non solo la liturgia).
Questa è l'esatta descrizione del nuovo modello cinese: per questo a Prato si sono trovati a casa loro, gli immigrati orientali: messa a parte, il terreno era già stato preparato a dovere...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Meno male che a Prato non c'è solo qualche disallineato...

Messaggioda disallineato il 10/05/2011, 19:00

Stefano'62 ha scritto:Ma io davvero non capisco.
Vittorio ha testimoniato che a Prato c'è bravissima gente (e nessuno lo metteva in dubbio).
Poi arrivi tu e dici che a Prato c'è il cancro dell'evasione fiscale,ma che invece di estirparla tutta si cerca di contrastare solo quella dei non-italiani.
Non stai rendendo un bel servizio all'immagine della tua città.



Caro Stefano,
a Prato non c'è il cancro dell'evasione fiscale, se non quella cinese.
Nei tempi passati, quando c'era lavoro, come in tantissimi altri posti d'Italia, la gente ha cercato di tutelare il proprio patrimonio dalla voracità del fisco. E grazie a questo sistema, sono state pagate le tasse e salvaguardato il proprio borsellino. Così facendo, un buon mucchio di soldi sono state ributtate sull'economia locale, facendo star bene un pò tutti.
Ti facevo l'esempio dei tanti operai che si sono potuti costruire qualcosina.

Il cancro del sistema cinese, è che i soldi evasi ( quelli sono veramente evasi ) dalla loro comunità, vengono spediti nelle comunità gialle di altre nazioni che a sua volta alimentano sistemi illegali.

Sai caro ragazzo che tutti i giorni partono da Prato 6 milioni di euro evasi all'erario dalla comunità cinese? Non è un cancro questo?
Stefano il tuo modo di vedere e pensare ( legittimo, come tutti le opinioni ) impedisce di capire che quando una comunità paga le tasse e si riserva di salvaguardare un pò il proprio patrimonio alimentando le economie locali, questa comunità prospera e cresce apportando benessere x tutti.
Oggi il livello di tassazione è assurdo e insostenibile. Tu pensa che noi artigiani abbiamo minio il 63% di prelievo fiscale. E questa è una stima in difetto, perchè la tassazione probabilmente è più alta.
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Re: Meno male che a Prato non c'è solo qualche disallineato...

Messaggioda disallineato il 10/05/2011, 19:05

flaviomob ha scritto:
Oggi Prato ha subito la colpevole invasione dei cinesi, una comunità che evade il fisco ( quella si che evade davvero) quasi totalmente. Il loro modo di operare è stato giustamente definito un cancro per la società.


Disallineato, hai appena fatto l'apologia del vecchio sistema Prato: lavoro nero, straordinari in nero, possesso integrale del tempo-vita da parte del lavoro ('solo per andare a messa', l'hai scritto tu: peccato che ebraismo e cristianesimo impongano anche il riposo per un giorno alla settimana, non solo la liturgia).
Questa è l'esatta descrizione del nuovo modello cinese: per questo a Prato si sono trovati a casa loro, gli immigrati orientali: messa a parte, il terreno era già stato preparato a dovere...


Caro Flavio, nell'immediato dopoguerra e fino agli inizi degli anni 70, il nostro paese ( tutta l'Italia ) era da ricostruire e in alcuni posti, come a Prato, si crearono siti industriali. Quindi c'erano opportunità di benessere per tutti e la gente prediligeva l'operosità al tempo libero, che comunque era presente vivo e vegeto, seppur in misura minore.

I cinesi sono arrivati in massa agli inizi degli anni 90, quando oramai il sistema artigianale di Prato era già venuto meno. I turni di lavoro erano fino alle 18,00 del sabato. La comunità cinese attecchisce dappertutto dove ritengono di invadere. Hanno ingenti capitali provenienti da illegalità e possono colonizzare tutto ciò che vogliono. Specialmente se trovano, come a Prato, amministrazioni che stendono il tappeto rosso invece di cercare il contrasto all'illegalità come sta facendo l'assessore Milone da due anni a questa parte.
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Re: Meno male che a Prato non c'è solo qualche disallineato...

Messaggioda Stefano'62 il 11/05/2011, 0:36

In spiaggia è pieno di extracomunitari che vendono centinaia di cose differenti.
E' lavoro nero.
Quello che i meno dotati non capiscono è che non sono (solo) loro che vendono in spiaggia ad evadere le tasse,ma anche e soprattutto gli acquirenti cui non pare vero di acquistare oggetti a prezzo minore perchè mancano le tasse.

Se a Prato i cinesi lavorano in nero,non sono gli unici a giovarsene,a prescindere dal fatto che mandino i soldi sulla Luna (cosa che fanno anche gli stranieri che lavorano in regola);se dunque la loro attività nera è un cancro allora lo è pure quella degli italiani che evadono,nella stessa misura.
Quindi non è il caso di demonizzare qualcuno non perchè ruba ma solo perchè è cinese.
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Re: Meno male che a Prato non c'è solo qualche disallineato...

Messaggioda flaviomob il 11/05/2011, 0:49

La comunità cinese attecchisce perché a qualcuno fa comodo comprare prodotti a prezzi minori da loro. A qualcuno fa comodo lo sfruttamento, da sempre. Ed è qualunquismo di destra becero e ottuso attaccare per questo gli sfruttati e i proletari (sì, il caro vecchio proletariato, ora globalizzato) senza preoccuparsi degli sfruttatori e degli affamatori di turno, che mettono il povero contro il povero. Inoltre, se in Italia per il comodo dei soliti noti (evasori, malavitosi, corrotti) si è strutturato un sistema in cui l'illegalità è diffusa e dilagante, non prendiamocela con i cinesi.


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Re: Meno male che a Prato non c'è solo qualche disallineato...

Messaggioda Stefano'62 il 11/05/2011, 1:04

flaviomob ha scritto:La comunità cinese attecchisce perché a qualcuno fa comodo comprare prodotti a prezzi minori da loro. A qualcuno fa comodo lo sfruttamento, da sempre. Ed è qualunquismo di destra becero e ottuso attaccare per questo gli sfruttati e i proletari (sì, il caro vecchio proletariato, ora globalizzato) senza preoccuparsi degli sfruttatori e degli affamatori di turno, che mettono il povero contro il povero. Inoltre, se in Italia per il comodo dei soliti noti (evasori, malavitosi, corrotti) si è strutturato un sistema in cui l'illegalità è diffusa e dilagante, non prendiamocela con i cinesi.

Ben detto !
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