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Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda matthelm il 08/05/2011, 11:25

Bravi, continuate a parlare del nulla. Parlate del dito e non della luna.
Entrate invece nel merito dell'articolo che forse è più utile.

Senza drammatizzare, non è il caso, ma le vostre osservazioni fanno cadere le braccia... come esempio tipico del parlare, parlare... Vabbé.
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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda louiseb il 08/05/2011, 11:51

matthelm ha scritto:Bravi, continuate a parlare del nulla. Parlate del dito e non della luna.
Entrate invece nel merito dell'articolo che forse è più utile.

Senza drammatizzare, non è il caso, ma le vostre osservazioni fanno cadere le braccia... come esempio tipico del parlare, parlare... Vabbé.


Sinceramente a me non appassiona affatto giocare a chi ha torto o ragione sul passato, preferisco l'Ichino che guarda al futuro, che progetta una nuova visione sindacale che sia in grado davvero di tutelare tutti i lavoratori e non salvaguardare solo la parte ormai in minoranza visti tutti i contratti atipici o false partite iva.
Mi piace molto infatti la sua teorizzazione da molti osteggiata, anche all'interno del suo partito.
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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda ranvit il 08/05/2011, 16:13

...preferisco l'Ichino che guarda al futuro, che progetta una nuova visione sindacale che sia in grado davvero di tutelare tutti i lavoratori e non salvaguardare solo la parte ormai in minoranza visti tutti i contratti atipici o false partite iva.
Mi piace molto infatti la sua teorizzazione da molti osteggiata, anche all'interno del suo partito.



Molto bene louiseb, condivido.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda matthelm il 08/05/2011, 17:08

louiseb ha scritto:Sinceramente a me non appassiona affatto giocare a chi ha torto o ragione sul passato, preferisco l'Ichino che guarda al futuro, che progetta una nuova visione sindacale che sia in grado davvero di tutelare tutti i lavoratori e non salvaguardare solo la parte ormai in minoranza visti tutti i contratti atipici o false partite iva.
Mi piace molto infatti la sua teorizzazione da molti osteggiata, anche all'interno del suo partito.


Dare uno sguardo al passato non è mai sbagliato per non ripetere gli stessi errori.
Ichino però fa riflettere sul comportamento presente dei sindacati.
Speriamo bene per tutti, servono nuovi approcci ai grandi temi della globalizzazione.
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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda Robyn il 08/05/2011, 20:04

Infatti bisogna guardare avanti non indietro.Sono le donne che devono prendere il passo perchè sono più affidabili.Serve un'idea di paese sempre che gli italiani capiscano che la destra non funziona,non c'è niente da fare ciao robyn
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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda franz il 08/05/2011, 21:11

matthelm ha scritto:Non sto dicendo che il sindacalismo Cisl sia esente da difetti: ne ha almeno altrettanti quanti ne hanno gli altri. Sto dicendo soltanto che occorre riconoscere alla Cisl di avere visto giusto su alcune questioni cruciali, sulle quali la Cgil ha registrato invece un rilevante ritardo.

Questo il senso profondo. Nessuno puo' avere sempre tutte le ragioni, nessuno puo' avere sempre tutti i torti, ma non per questo torti e ragioni sono distribuite al 50%. Ichino dice (e matthelm raccoglie) che su alcune questioni cruciali (ripeto: su alcune questioni cruciali ... ripeto su alcune questioni cruciali) i torti vanno alla CGIL e le ragioni vanno alla CISL (e per mettere i puntini sulle classiche "i", aggiungo la UIL).

Io in questo non ci vedo alcuna distorsione sostanziale (ripeto: sostanziale ) del pensiero di Ichino in un titolo che qui deve per forza di cose essere sucinto ed inferiore ad un certo numero di caratteri.

Ma per capire meglio, vorrei andare oltre. Sono stato assente e lontano un paio di giorni, per turismo e relax, e mentre cercavo di mantenermi aggiornato via Internet, sono stato colpito da una delle news che il mio palmare mi segnalava: lo sciopero della CGIL di venerdì è stato un flop. Al ritorno alla base, poche ore fa, ho provato a cercare maggiori informazioni in merito e non ho trovato molto. Si', alla voce "flop sciopero CGIL" trovavo decine di stimoli (classicamente le solite cose copia&incollate, come anche voi potete verificare) ma pochissimo in campo opposto, se non alcune nervose smentite. Il che mi ha indotto a supporre che forse la cosa aveva un fondo di vertità.
A questo punto chiedo a voi, senza necessariamente aprire un nuovo thread.
Come è andata veramente? Fosse vero che meno del 60% degli iscritti al sindacato ha aderito, non sarebbe anche questo un (grave) sintomo di disagio per le posizioni politiche della CGIL?

Franz
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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda flaviomob il 08/05/2011, 23:47

Il sito CGIL elenca le adesioni allo sciopero per ogni regione.
Ad esempio, in Lombardia:

Piena soddisfazione della Cgil Lombardia per la riuscita, oltre ogni aspettativa, delle manifestazioni territoriali svoltesi oggi in tutta la regione per lo sciopero generale (13 nella mattinata, mentre a Sondrio la manifestazione si svolge nel pomeriggio).

Nino Baseotto, Segretario generale regionale ha dichiarato:

“per valutare appieno la riuscita dello sciopero occorre attendere i dati sulle astensione dal lavoro.
Per ora dico soltanto che siamo molto soddisfatti per la ottima riuscita di tutte le manifestazioni territoriali che si sono tenute in Lombardia.
Il loro successo è sotto gli occhi di tutti.
Sottolineo soprattutto la forte presenza di giovani (non solo di studenti) e di donne, come da tempo non si vedeva nelle piazze lombarde.
Altro dato incontrovertibile è che il consenso ed il sostegno alle ragioni dello sciopero è andato ben oltre la sola forza organizzata degli iscritti alla CGIL:
Da questa giornata – ha concluso Baseotto – escono più forti le nostre proposte su economia, fisco, contrattazione, welfare e democrazia nei luoghi di lavoro.
Mi auguro che in Lombardia possano verificarsi le condizioni per un rilancio ed un ampliamento del lavoro comune con CISL e UIL”.

Ecco alcune percentuali relative all’adesione allo sciopero in alcune importanti aziende lombarde:

per il commercio, Deposito Decathlon Milano 70%, CGT-CLS Carugate 80%, Ikea Corsico 85%, Ricoh Italia 60%, Rinascente Duomo 80%, SMA Via Padova 70%, Zara Italia C.so Buenos Aires 90%, per il tessile e chimico alla Lubiam di Mantova il 75%, alla Bormioli di Trezzano l’85%, per il settore edile e del legno alla Pecora di Pavia l’80%, alla Giorgetti arredo di Meda il 75%, alla Bottoli di Mantova il 70%, il 60% alla MC Prefabbricati di Varese, per il settore metalmeccanico, il 95% alla Candy in Brianza, l’80% alla Peg Perego, l’85% alla Fomas di Lecco, il 90% alla Same di Bergamo, l’80 alla Lonati di Brescia, il 60% alla Fiocchi munizioni di Como, l’80% alla ABB di Legnano, il 100% alla Marcegaglia Ponteggi Dalmine di Lodi e il 70% a quella di Mantova, dove hanno fatto registrare il 90% delle astensioni dal lavoro la Belleli e la Bondioli & Pavesi, l’80% all’Ansaldo di Sesto e alla Electrolux, l’85% alla Microfusione di Milano, l’85% alla Cimbali; partecipazione particolarmente significativa tra gli operai metalmeccanici di Milano: 95% alla Astom Ferroviaria, alla Alstom Power di Sesto, alla Lobo di Cornaredo, 90% alla BCS di Cusago e alla Weir Gabbioneta di Sesto, 100% alla Kone ascensori di Pero e alla Greif di Melzo. Il 95% alla Imes di Varese, il 50% alla Bticino di Varese e il 50% alla Whirlpool; gran parte del settore dei trasporti sciopera in orari diversi e nel pomeriggio, ma sono da segnalare il 90% alle autolinee di Pavia e il 45% di Trenitalia Milano. Buona la partecipazione negli istituti di credito, mentre nell’industria alimentare il 79% alla Carslberg di Varese, l’85% alla Levoni di Mantova, il 55% alla Barilla, il 65% alla Sperlari di Cremona, il 70% tra gli operai della Star brianzola, il 60% all’Avicola San Martino di Brescia, il 50% alla Sammontana di Milano40% Sanpelllegrino di Bergamo.
Partecipazione alta in tutta la Funzione Pubblica, con un dato complessivo che risulta doppio rispetto al numero degli iscritti alla CGIL: Comune di Milano, anagrafe chiusa in Via Larga e su 16 delegazioni 12 erano chiuse e 4 aperte con una percentuale del 70%, Comune di Gorgonzola 75%, Comune di Brescia 40%, Agenzie delle Entrate di Mantova 37%, Ospedale Niguarda 50%, Casa di Riposo Gleno di Bergamo il 60%, Igiene ambientale pubblica di San Giuliano (Genia) 70%, Asl Brianza 60%, Ospedale di Vimercate 55%, Igiene ambientale di Cesano Maderno 35%, Asl Bergamo 38%, nelle cartiere di Bergamo: Paolo Pigna, 50% Istituto Arti Grafiche, 60%; Tenaris, 60% tra gli operai, alla Burgo di Mantova il 30%, mentre alla Telecom di Mantova, per il settore telecomunicazioni, il 40%. Alta partecipazione, anche se non ancora quantificabile nel mondo della scuola. Ecco le percentuali in alcuni istituti: il circolo Rosmini di Bollate con il 75%, il IX circolo didattico di Brescia con il 45,37%, l’Istituto Comp. Mantova con il 61%, e l’Ist. Comp. Suzzara al 43%. A Bergamo l’Istituto Comprensivo di Sovere, 41,8% e l’Istituto Comprensivo di Verdellino, 48,7%.

http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=16400

Qui l'elenco di tutte le regioni

http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=16388

Infine il dato nazionale

Sciopero generale: confermato il 58% di adesione. I dati ricavati da un campione predisposto da una società specializzata

La CGIL si appresta a concludere l'analisi dei dati sull'adesione allo sciopero generale contro la politica economica del governo Berlusconi.

L'adesione media su tutto il territorio nazionale e in tutti i settori si conferma al 58%. Lo comunica la stessa CGIL, che precisa anche la fonte di questi dati: un campione rappresentativo dal punto di vista statistico, predisposto da una società specializzata alla quale è stato affidato il compito di predisporre il campione stesso composto da 900 aziende, reti, uffici, servizi pubblici e commerciali. La percentuale del 58% si conferma anche alla luce dell'impossibilità per molti lavoratori di scioperare 'comandati' per garantire i servizi pubblici essenziali.

http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=16406


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Flop o successo? Come sempre i conti non tornano

Messaggioda franz il 09/05/2011, 7:28

Sciopero generale: flop o successo? Come sempre i conti non tornano
(Teleborsa) - Roma, 6 mag - Un flop o un successo lo sciopero generale indetto dalla CGIL? Come sempre, alla fine della fiera si tirano le somme e, come sempre, i conti non tornano.

Secondo la CGIL, l'adesione allo sciopero generale indetto dal sindacato per protestare contro la politica economica e occupazionale del Governo è stata del 58%. La Confederazione sindacale diffonde, soddisfatta, il monitoraggio su un campione di circa 870 aziende, dislocate sull'intero territorio nazionale e rappresentativo di tutti i settori. Inoltre, la confederazione considera in questo calcolo l'impossibilità di scioperare di molti lavoratori, "comandati" per garantire i servizi pubblici essenziali".

E mentre a Napoli, Susanna Camusso, ha guidato il corteo nel giorno del suo primo sciopero generale da segretario del sindacato spiegando che "un Governo che dice solo bugie, è un Paese senza prospettive", si levano voci discordanti sul numero dei pertecipanti alla protesta.

Il presidente di Federmeccanica, Pier Luigi Ceccardi afferma che "la partecipazione dei lavoratori metalmeccanici allo sciopero generale risulta in media pari a circa il 16% e in diminuzione rispetto al 18% del precedente sciopero del gennaio scorso".

Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in una nota dichiara: "la bassa adesione allo sciopero che si sta registrando tanto nel pubblico quanto nel settore privato mi auguro che induca la Cgil a riflettere davvero sulla linea fin qui seguita". Per il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta si tratta di una protesta "allunga-weekend...La scarsissima adesione dei dipendenti pubblici allo sciopero(in tutto analoga a quella negli altri 4 scioperi generali degli ultimi 3 anni) certifica il fallimento di un'iniziativa di cui non si capiscono gli obiettivi e della quale i cittadini non sentivano certo l'esigenza".

Comunque, dichiarazioni a parte le maggiori criticità hanno riguardato il traffico, a causa dello stop dei mezzi pubblici, soprattutto a Roma dove si sono verificate congestioni nella circolazione. Il Gruppo Ferrovie dello Stato, invece dal canto suo tranquillizza dicendo che in occasione dello sciopero hanno circolato tutti treni della lunga percorrenza, ad eccezione della tratta siciliana dell'Intercity 721, e oltre il 90% dei treni regionali.


Numeri a parte, non so cosa ne pensiate voi della foto qui sotto. Io la trovo assolutamente di pessimo gusto e tra l'altro perfettamente velleitaria (a meno che qualcuno non pensi veramente di realizzarla e ammesso che sia vera).
Immagine
Secondo Libero, e quindi con beneficio d'inventario, la "Cgil lascia spazio alle espressioni di dissenso più folkloristiche e radicali. Come a Venezia, dove tre forestali hanno messo in scena in piazza Roma la decapitazione di Silvio Berlusconi (nella foto). Uno indossa la maschera del premier, un secondo lo tiene fermo e un terzo impugna una motosega e la avvicina al collo del Cavaliere."
Fosse vero, Berlusconi dovrebbe ringraziare, anche economicamente, questi tre.
Fanno campagna per lui.

Franz
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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda Loredana Poncini il 09/05/2011, 10:22

"MA CHE COSA CI STAI A FARE NELLA CGIL ? "
Dopo il mio articolo sul corriere (...) ho ricevuto vari messaggi di approvazione, ma anche diversi messaggi di duro dissenso, come questi due. Segue la mia risposta ad entrambi. f.to Pietro Ichino
www.pietroichino.it/?p=14462
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Re: Ichino: i torti della CGIL e le ragioni della CISL

Messaggioda matthelm il 09/05/2011, 10:40

Grazie per aver proposto questi passaggi.

Sottolineo, perché condivido, in particolare "so bene che dentro la Cgil ci sono ancora tantissimi iscritti e militanti che disapprovano questa sua deriva inconcludente. Per questo resto membro della Cgil e cerco di lavorare perché prima o poi in essa una svolta maturi. E perché nel frattempo ritorni almeno un clima di rispetto nei confronti degli altri sindacati; e un po’ di quella ragionevolezza che risparmierebbe alla confederazione sindacale maggiore altri errori clamorosi come quest’ultimo commesso alla Fiat. (p.i.)"

Ichino, come Biagi come altri, vede lontano ed è una preziosa risorsa per i lavoratori.
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