La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

"l'Ulivo è morto e gli eredi non fanno che litigare"

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

"l'Ulivo è morto e gli eredi non fanno che litigare"

Messaggioda trilogy il 03/05/2011, 9:28

Romano Prodi: "l'Ulivo è morto
e gli eredi non fanno che litigare"


Il professore durante la presentazione del libro "Dove andremo a finire" di Alessandro Barbano ha risposto con una battuta a chi gli chiedeva un giudizio sugli eredi politici dell'esperienza dell'Ulivo
di BEPPE PERSICHELLA

Romano Prodi: "l'Ulivo è morto e gli eredi non fanno che litigare"

Romano Prodi recita il requiem sulla stagione dell’Ulivo: "Quando uno è morto gli eredi non fanno che litigare e più grosso è il patrimonio che lascia, più litigano". Il professore ha così risposto a chi gli chiedeva come si stessero comportando i politici che hanno raccolto il suo testimone.

L'occasione è la presentazione del libro "Dove andremo a finire" di Alessandro Barbano, otto interviste sul futuro immediato e inevitabile ad altrettante autorevoli personalità, da Giuliano Amato a Nicola Cabibbo, da Umberto Eco a Sergio Romano. In questo contesto, nell'aula magna di Scienze politiche all'Università di Bologna, Barbano ha interrogato il professore su temi di stretta attualità, dagli scenari politici internazionali al futuro dell'Italia. Inevitabile la domanda sull'Ulivo. Inattesa la risposta che è stata accolta dalla platea, formata da un centinaio di studenti, con un applauso.

Invitato al dibattito assieme al politologo Paolo Pombeni, l’ex premier ha posto l'accento su quello che, a suo dire, è il problema più urgente: "Tornare ad avere visioni di lungo periodo, avere un riformismo su temi concreti, a cominciare dal lavoro e dall'immigrazione. Invece nella politica di oggi è tutto concentrato su problemi più stretti, ma che non coinvolgono l'ansia di tutte le famiglie".

Parlando degli interessi diffusi "che sono sempre deboli" mentre quelli "concentrati di pochi sono molto più forti", l'ex premier ha dichiarato: "Non crediamo che l'Italia sia così anomala rispetto agli altri paesi". Insomma, "la normalità di una democrazia debole è quella delle categorie che fanno prevalere i loro interessi". La differenza, però, è la debolezza del governo. "In Italia è semplicemente più debole il potere del governo e quindi gli interessi di categoria sono più forti". Di fronte alle osservazioni di Barbano che ha sostenuto come nessuno, neanche a sinistra, si prenda davvero a cuore la difesa delle donne e la disoccupazione giovanile, Prodi ha risposto: "E' il governo che deve capire quelli che sono i drammi futuri della società, quale deve essere il cammino della società. È Il governo che ha il compito di proporlo e poi di imporlo. Se il governo non è forte, gli interessi diffusi chi li può difendere?".

Il ragionamento è lo stesso, secondo il professore, anche per il primo maggio, dove si contrappongono gli interessi della grande distribuzione (pochi ma forti) e quelli diffusi di lavoratori e famiglie. Se dal governo non arriva la battaglia per la difesa degli interessi diffusi, come è successo in altri paesi europei, allora è chiaro che la questione si ferma alla prevalenza degli interessi della grande distribuzione, a cui sono solo il sindacato si oppone. "Viene lasciata la lotta in questi termini, in questo momento in Italia è questo quello che avviene - dice Prodi - non c'è arbitrato forte da parte del governo" quindi ci sono questi scontri, "che sono assolutamente normali".

Altro tema al centro del dibattito il federalismo fiscale, che "fino a due anni fa era una torta che tutti volevano mangiare" salvo poi rendersi conto "che i problemi sono più grossi delle soluzioni". Una contraddizione che coinvolge anche la Lega: "Non ha cambiato il vocabolario, ma ha cambiato i contenuti. Si diceva che tutte le regioni ci avrebbero guadagnato, ma non può esistere una percentuale superiore al 100%".

http://bologna.repubblica.it/cronaca/20 ... ef=HREC1-7
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: "l'Ulivo è morto e gli eredi non fanno che litigare"

Messaggioda franz il 03/05/2011, 10:00

Alcune considerazioni.
Che l'Ulivo che abbiamo conosciuto sia ormai morto è cosa triste ma nota.
Il problema è che gli eredi, oltre a litigare per l'eredità, proprio non sanno che fare per portare avanti in modo serio quel patrimonio ideale. Invece di proporre qualche cosa di nuovo e valido, litigano per l'eredità.

Per quanto riguarda il governo, vero che è debole ma non pensiamo che per questo sia debole lo Stato.
Anzi, lo Stato (con i milioni di funzionari pubblici) fa parte di quelle "categorie che fanno prevalere i loro interessi".
In questi casi se non comanda il governo, comanda la burocrazia, la macchina statale.

Per quanto riguarda la contrapposizione tra interessi della grande distribuzione, famiglie e lavoratori, il problema mi sembra molto piu' complesso, se consideriamo anche l'esigenza dei consumatori. Nel senso che vorremmo tutti, come lavoratori, stare a casa sabato e domenica ma ci fanno comodo i negozi aperti il sabato ed anche la domenica oppure il prolungamento serale. Quindi il vero conflitto non è tra distribuzione e lavoratori ma tra consumatori e lavoratori (che sono solo in parte le stesse persone). È interesse di chi vende e di chi compra avere la possibilità di comprare beni e servizi fuori dall'orario di lavoro. Questo è l'interesse prevalente, perché i consumatori sono molti di piu' dei lavoratori del commercio.

Infine una precisazione sul federalismo fiscale. Se impostiamo l'economia come un gioco a somma zero, ovvio che se qualcuno ci guadagna allora altri devono per forza perderci. Ma se c'è creazione di valore aggiunto (favorito per esempio da ottimizzazioni locali negli sprechi pubblici) allora possiamo avere situazioni win-win, in cui tutti ci guadagnano. Per esempio se il PIL cresce del 5% abbiamo appunto una somma del 105%. Certo che possono esserci percentuali superior al 100% :!: Non dubito quindi che se si lavora bene (ma non è il caso del federalismo fiscale leghista) si possano avere percentuali superiori al 100% in cui tutti possano guadagnarci.

Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

PRODI: L'ULIVO E' MORTO

Messaggioda Giovigbe il 03/05/2011, 11:07

...................E GLI EREDI NON FANNO CHE LITIGARE"


analisi ineccepibile .........e (perdonatemi) ampiamente dimostrata anche dalla esistenza di due forum separati!!


Con dispiacere osservo che non siamo ancora a livello della Chiesa (divisa in Cattolici, Ortodossi, e Riformati) .....ma siamo sulla buona strada

Facciamo TUTTI un pensiero a quanto tanto di personale c'è in queste divisioni e quanto poco di politico

Ciao
Ci sono uomini che usano le parole all'unico scopo di nascondere i loro pensieri. VOLTAIRE
Giovigbe
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 807
Iscritto il: 23/05/2008, 20:52

Re: PRODI: L'ULIVO E' MORTO

Messaggioda ranvit il 03/05/2011, 11:49

Di personale c'è, come sempre ma, appunto, è fisiologico.

Invece il problema è politico! Basta leggere anche solo su questo forum per capire. (...lasciamo perdere l'altro ormai solo un insopportabile sfogatoio).
Il Pd è composto da una sinistra tendenziamente riformista e una componente decisamente piu' vicina alla sinistra radicale. Le soluzioni ai problemi ipotizzate sono spesso contrapposte : politica estera, politica economico-industriale etc.

Allargando il discorso al resto del Cs poi abbiamo un Vendola che tenta di fare da "mediatore" tra le due sinistre, Di Pietro che sarebbe bene scomparisse (nel senso che o stai con Vendola o con il PD). Tralscio appositamente l'arcipelago infinito della sinistra....in fondo a sinistra.


Vittorio


Ps Ma forse questo 3d dovrebbe stare nel forum dedicato all'Ulivo.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: "l'Ulivo è morto e gli eredi non fanno che litigare"

Messaggioda ranvit il 03/05/2011, 11:51

OT Nell'altro forum è stato aperto un 3d sullo stesso argomento (dove sono anche intervenuto). Forse è il caso di unificarli.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: "l'Ulivo è morto e gli eredi non fanno che litigare"

Messaggioda franz il 03/05/2011, 12:14

ranvit ha scritto:OT Nell'altro forum è stato aperto un 3d sullo stesso argomento (dove sono anche intervenuto). Forse è il caso di unificarli.

Sicuramente. Questo thread è stato iniziato prima e poi questo forum è piu indicato.
Portero' quell'argomento qui.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: "l'Ulivo è morto e gli eredi non fanno che litigare"

Messaggioda flaviomob il 03/05/2011, 13:19

In buona parte d'accordo con Francesco, bisogna anche dire che non è che ai tempi dell'Ulivo si andasse tutti d'amore e d'accordo e in ogni caso l'Ulivo costituiva prevalentemente un'alleanza di partiti più un "valore aggiunto" dovuto ad elettori esterni ai due partiti principali (PDS e Margherita-PPI).

Elettori che, in presenza di un sistema elettorale maggioritario, volevano premiare una coalizione alternativa a Berlusconi anche se non si riconoscevano nei partiti che la componevano.

Ora de facto i due partiti si sono fusi, o meglio "confusi" :lol: in uno solo, ma rimane la dipendenza da quel valore aggiunto (oggi IDV SEL ed altri elettori indecisi o demotivati) senza il quale ogni ambizione maggioritaria è (tié!) infantile e velleitaria.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: "l'Ulivo è morto e gli eredi non fanno che litigare"

Messaggioda ranvit il 03/05/2011, 16:09

Ora de facto i due partiti si sono fusi, o meglio "confusi" :lol: in uno solo, ma rimane la dipendenza da quel valore aggiunto (oggi IDV SEL ed altri elettori indecisi o demotivati) senza il quale ogni ambizione maggioritaria è (tié!) infantile e velleitaria.


Sono d'accordo.
Ma lo è altrettanto pensare di vincere le elezioni e governare insieme (tié) :lol:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: "l'Ulivo è morto e gli eredi non fanno che litigare"

Messaggioda lucameni il 03/05/2011, 19:06

Io so solo che una sinistra, si spera non costituita da noti inciucisti e mummie con la testa rivolta al socialismo reale, avesse a cuore le sorti del paese, dovrebbe rendersi disponibile a mettere almeno per un po' in soffitta le discussioni sul centro-sinistra con o senza trattino e le note ed estenuanti strategie ad uso di D'Alema e Veltroni.
Uno stand by di qualche mese, contribuire a mandare a casa B. e compagnia e poi finalmente ognuno a casa sua: chi con la sinistra cosidetta radicale, chi con un polo si spera autenticamente di destra liberale e chi con una sinistra socialista.
Ho votato 17 anni i partiti del centro-sinistra contro voglia, per pura disperazione, sapendo che il mio voto di cattolico e di liberale non era gradito in quanto inquinava una pretesa purezza ideologica di uno schieramento. Salvo venire regolarmente accusato di essere un infiltrato berlusconiano, a fronte del mio naso turato e delle mie mai smentite polemiche contro certo modo di fare politica.
Vorrei finalmente votare non per la disperazione e magari votare in compagnia di persone con cui condividere idee e valori più vicini ai miei.
Non so proprio a chi potrei dare il voto, ma spero di arrivarci presto a non tapparmi ancora il naso. O almeno a tapparmi una narice soltanto.
Però fin tanto la sinistra si perderà nelle consuete beghe e strategie questo piacere, ovvero mandare a casa B, non me lo farà mai.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: "l'Ulivo è morto e gli eredi non fanno che litigare"

Messaggioda lucameni il 03/05/2011, 19:11

l'Ulivo?
Onestamente non ho mai capito più di tanto cosa volesse dire.
So che alcuni ulivisti sono stati i più convinti sostenitori di questo bipolarismo granitico che non ammetteva un centrosinistra diverso e specularmente un centrodestra diverso.
Convinzione, dogma oppure strategia per gestire il potere?
Non a caso uno di questi personaggi era quel Rovati che, convinto ulivista, dichiarava la sua stima per Berlusconi in quanto artefice di questo bipolarismo.
Ora Rovati sostiene la Moratti sindaco.
E la sinistra chiama alla santa alleanza per abbattere (ora) il regime berlusconiano.
O in questi anni mi è sfuggito qualcosa, oppure qualcuno, anche a sinistra, per tanto tempo nel glorificare il nostro intoccabile bipolarismo ci ha raccontato tante balle.
Propenderei per la seconda ipotesi.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Prossimo

Torna a Ulivo e PD: tra radici e futuro

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron