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Dove sono?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Dove sono?

Messaggioda pinopic1 il 03/10/2008, 11:16

Dove sono quelli che negavano una deriva razzista e fascistoide? Hanno ancora il coraggio di negare? O non glòi basta ancora quello che vediamo e sentiamo?
Dove sono i paladini del liberismo globalizzato che avrebbe reso felice il mondo intero? Hanno ritirato dalla banca i loro sudati risparmi?
Dove sono quelli del dialogo? E quelli che... il governo sta facendo bene?
Niente da dire?
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Re: Dove sono?

Messaggioda ranvit il 03/10/2008, 11:31

Il governo sta facendo bene. Ovviamente con soluzioni di centrodestra. Ma almeno affronta i problemi della vita quotidiana della gente senza perdere troppo tempo in chiacchiere, tormenti e lacerazioni inconcludenti.

La crescita del razzismo è interamente dovuta allla mancata gestione dell'immigrazione : troppi immigrati senza condizioni di vita accettabili = tendono a delinquere = reazione degli italiani di tipo razzistico.

Non mi pare che in Italia trionfi il liberismo, neanche a destra.

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Re: Dove sono?

Messaggioda pinopic1 il 03/10/2008, 13:00

Si vede che ancora non ti è bastato.
Del resto non è che il fascismo debba dispiacere a tutti, altrimenti non esisterebbe. Non hai detto assolutamete niente di nuovo rispetto agli immigrati della secolare propaganda razzista. Sono sempre stati esattamente quelli gli argomenti.
Di liberismo non ce n'è tanto perché i liberisti di destra hanno capito prima degli altri che stavano raccontando un mucchio di cavolate.
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Re: Dove sono?

Messaggioda franz il 03/10/2008, 14:08

pinopic1 ha scritto:Dove sono quelli che negavano una deriva razzista e fascistoide? Hanno ancora il coraggio di negare? O non glòi basta ancora quello che vediamo e sentiamo?
Dove sono i paladini del liberismo globalizzato che avrebbe reso felice il mondo intero? Hanno ritirato dalla banca i loro sudati risparmi?
Dove sono quelli del dialogo? E quelli che... il governo sta facendo bene?
Niente da dire?

Non so chi siano i paladini del liberismo globalizzato ma so chi è - in questa situazione - chi ritira dalla banca i suoi sudati risparmi: uno sprovveduto. In effetti se ha un deposito di azioni, obbligazioni e fondi (come circa 1/3 degli italiani) ha appunto un "deposito" e quindi sono soldi che non fanno parte della massa fallimentare della banca. Per i contanti invece un certo importo è garantito dal fallimento (varia di paese in paese) per cui basta investire la parte che eccede la liquidità (tra l'altro viste le basse quotazioni è chiaro che è il momneto giusto). Se ritira tutto credo che il rischio di un furto in casa sia superiore alla possibilità reale di perdere quanto depositato in banca e quindi pagherebbe a caro prezzo la sua sfiducia.

A me pare che tu stia facendo un gran minestrone di cose diverse, cosa che non va bene in una discussione politica costruttiva.

Ciao,
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Re: Dove sono?

Messaggioda annalu il 03/10/2008, 15:19

franz ha scritto: [...]
A me pare che tu stia facendo un gran minestrone di cose diverse, cosa che non va bene in una discussione politica costruttiva.

Ciao,
Franz

Forse Pino ha fatto un gran minestrone, ma io il suo grido di dolore lo capisco e condivido. Soprattutto per quel che riguarda la deriva razzista e fascistoide, che a molti evidentemente da poco fastidio.

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Re: Dove sono?

Messaggioda pinopic1 il 03/10/2008, 17:17

Un governo che fa il suo dovere nel garantire l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini lo fa senza clamore, senza uscite teatrali e senza alimentare la paura che produce odio, razzismo e fornisce alibi ai violenti e ai razzisti per natura.
Se la gente ha paura non c'è alcun bisogno di andargli a dire "avete ragione c'è proprio da avere paura ora ci pensiamo noi", questa è demagogia populista, in poche parole fascismo.
Un governo che fa il suo dovere sul problema degli immigrati favorisce l'integrazione e l'uscita dalla clandestinità.
Un governo che ha visto aumentare il numero dei clandestini e gli episodi di violenza non si può dire che abbia "operato bene".
Un presidente del Consiglio che dichiara candidamente di voler aumentare i suoi poteri e rendere sempre più marginale il Parlamento è un capo del governo fascista. Si chiama così, non l'ho inventato io il termine. Il fascismo è questo, non il folklore in orbace; anche si di camicie nere ha fatto anche una notevole ostentazione.
Anche l'altra dittatura non è iniziata nel 1921 ma nel 1926 dopo anni di demolizione graduale delle regole democratiche. Anche allora tanti dicevano che il governo "stava operando bene".
Ammesso e non concesso neanche per sbaglio che operi bene, a me non me ne importa un fico secco che un governo operi bene se lo fa ignorando e facendosi beffe delle regole della democrazia e delle istituzioni democratiche, alimentando l'odio razziale e insolentendo l'opposizione. Non so che farmene. Non m'interessa.
(In un sistema democratico è normale che l'opposizione critichi anche duramente la maggioranza e il governo. Non lo è per niente normale che il capo del governo critichi e snobbi l'opposizione; non è normale e avviene solo nei momenti che precedono un regime fascista).
Se invece di perdere tempo nel forum andassimo a leggerci un pò di libri di storia tanto per ripassare la genesi dei regimi fascisti e delle ondate di razzismo? Non sarebbe più produttivo?
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Re: Dove sono?

Messaggioda pinopic1 il 03/10/2008, 17:38

franz ha scritto:
pinopic1 ha scritto:Dove sono quelli che negavano una deriva razzista e fascistoide? Hanno ancora il coraggio di negare? O non glòi basta ancora quello che vediamo e sentiamo?
Dove sono i paladini del liberismo globalizzato che avrebbe reso felice il mondo intero? Hanno ritirato dalla banca i loro sudati risparmi?
Dove sono quelli del dialogo? E quelli che... il governo sta facendo bene?
Niente da dire?

Non so chi siano i paladini del liberismo globalizzato ma so chi è - in questa situazione - chi ritira dalla banca i suoi sudati risparmi: uno sprovveduto. In effetti se ha un deposito di azioni, obbligazioni e fondi (come circa 1/3 degli italiani) ha appunto un "deposito" e quindi sono soldi che non fanno parte della massa fallimentare della banca. Per i contanti invece un certo importo è garantito dal fallimento (varia di paese in paese) per cui basta investire la parte che eccede la liquidità (tra l'altro viste le basse quotazioni è chiaro che è il momneto giusto). Se ritira tutto credo che il rischio di un furto in casa sia superiore alla possibilità reale di perdere quanto depositato in banca e quindi pagherebbe a caro prezzo la sua sfiducia.

A me pare che tu stia facendo un gran minestrone di cose diverse, cosa che non va bene in una discussione politica costruttiva.

Ciao,
Franz



Le azioni, i fondi, le gestioni patrimoniali, i fondi assicurativi hanno lo stesso valore di quando sono stati sottoscritti? Forse sono stati sprovveduti a sottoscriverli; ma appunto a causa della grande opera di incitrullimento liberista globalizzato che è stata fatta in questi anni.
Supponiamo che uno non veda il fallimento del suo fondo. Quanti anni ci vorranno per recuperare il valore perso se la situazione si normalizza?
I depositi in contanti sono garantiti (fino a 110.000 euro in Italy). Ma se, per assurdo ma mica tanto per assurdo, la banca di Tizio fallisse, cosa succede? Si presenta il giorno dopo e l'usciere gli consegna i suoi soldi garantiti? Quanti anni dovrà aspettare per rivederli? E se ne avesse bisogno? No, perché i soldi si risparmiano in vista di un bisogno non per giocare a monopoli.
Più in generale, secondo te alla fine chi pagherà?

Ma la mia era una provocazione (ritirare i sudati risparmi). Però mi sa che sei rimasto il solo a non vedere il fallimento di una filosofia economica.
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Re: Dove sono?

Messaggioda ranvit il 03/10/2008, 18:07

Invece io non so che farmene di un governo che non affronta i problemi. L'attuale lo fa con clamore? Non mi sta bene, ma meglio di chi non ci prova neanche paralizzato dalla propria litigiosità, verbosità e incapacità.

La deriva razzista e fascistoide (per quanto non mi sembra ci sia una situazione tale al momento), dà fastidio e preoccupa anche a me. Ma le ragioni le ho indicate prima. Bisognava preoccuparsene per tempo.
Una delle cause principali della pesante sconfitta elettorale è stata proprio l'incapacità di capire che stava montando la preoccupazione dell'elettorato verso la microcriminalità. Per non parlare della monnezza per strada, della deriva anarcoide nella scuola, dell'insostenibile spreco di soldi nelle comunità locali, delle infrastrutture arenate, etc.

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Re: Dove sono?

Messaggioda franz il 03/10/2008, 18:26

pinopic1 ha scritto:Le azioni, i fondi, le gestioni patrimoniali, i fondi assicurativi hanno lo stesso valore di quando sono stati sottoscritti?

Dipende da quando sono stati sottoscritti.
Se uno li ha sottoscritti 15 anni fa direi che oggi hanno un valore maggiore. Se li ha sottoscritti nel 2006 no.
Sicuramente per uno speculatore che volesse realizzare oggi quanto comprato nel 2006 essi sarebbero una perdita ma per un risparmiatore che guarda lontano non esiste periodo di 40 anni che non comporti in media un guadagno del 3-4% all'anno. Questo è matematicamente dimostrato.

Sicuramente per uno che, spaventato, vendesse oggi, sarebbe sicuro di fissare la perdita.
Se non vende la perdita è puramente virtuale.
Le perdite (virtualmente enormi) del 2001, prossime al 50% della capitalizzazione di borsa, erano già state assorbite nel 2003 e nel 2007 si viaggiava sui vette ancora piu' alte (realizzate solo da chi ha venduto allora). Per chi non ha venduto, i guadagni erano solo virtuali. Con tutti i casini di questi mesi la borsa italiana è tornata a 5 anni fa (ottobre 2003) ma chi ha investito 10 o 20 anni fa sta ancora guadagnando. Le altre borse europee in questi 5 anni sono andate meglio.
FTSE vale piu' oggi di 5 anni fa. Stesso discorso per DAX, SMI e CAC.
Anche il DJ americano è leggermente piu' alto oggi di 5 anni fa, malgrado i crolli del 2008.

Ovviamente grazie alla globalizzazione che tanto non piace ai suoi detrattori, oggi è possibile investire ovunque per cui se uno ha investito in quella italiana (quella che tutto sommato ha perso di piu' ma che in 5 anni è in pari) sono fatti suoi.
Mi pare che una volta non fosse possibile per un italiano investire nelle altre Borse.
Qualche esperto conferma?

Io noto una cosa: quando la borsa crolla molti si disperano e piangono miseria.
Quando la borsa sale (come tra il 2003 ed il 2007) stanno tutti zitti e si fregano le mani senza darlo a vedere.

Se prendi un buon sito di dati statistici sulla borsa e vedi l'andamento del valore azionario e/o obbligazionario nell'arco di 30 o 40 anni vedrai perchè un risparmiatore serio ed informato non si preoccupa.

"Distrutti 350 miliardi" srillano i giormali. Ma non è vero. Solo le guerre distruggono il valore delle cose.
La borsa, il mercato, non distrugge: rialloca. Rialloca e riparte.
Nessun venditore tiene il gruzzolo sotto il mattone. Nel giro di poche ore o un giorno compra altro.
Le cose vendute eccessivamente perdono valore, altre in seguito ne acquisteranno.
Spesso sono gli stessi asset, che il giorno dopo ricuperano tutto o parte del valore.

Per il fallimento, mi pare che non serva andare dall'uscere ma che si possa agire direttamente da Internet, almeno nel mondo civile. È poi buona norma non tenere mai tutti i soldi nella stessa banca.

L'economia non è - e non ha - una filosofia.
Sono gli umani che hanno comportamenti virtuosi o immorali, a seconda delle regole e dei controlli (carenti o inesistenti).
E su qzuestio fanno considerazioni filosofiche. Gli ideologi poi ci mettono il carico da 4, ripetendo le stesse cose sul fallimento e crisi ultima del capitalismo che vanno dicendo da 150 anni. Solo che prima usavano una penna intinta a mano di inchiostro, oggi usano il computer.

Ciao,
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Re: Dove sono?

Messaggioda pinopic1 il 03/10/2008, 23:06

Controlla bene i dati per chi ha investito in fondi comuni 15 anni fa. Quelli reali. Prendi un campione di fondi più popolari e guarda quanto valevano 15 anni fa.
Anche per le azioni dovresti fare la stessa operazione. I titoli che trovi negli indici oggi non sono esattamente gli stessi di 15 anni fa. I risparmiatori per lo più investono in pochi titoli "famosi", non nell'indice.
Le statistiche sia per i fondi che per le azioni includono anche ciò a cui il piccolo risparmiatore è estraneo.

Prima mi ero dimenticato dei mutui: le rate aumentano o diminuiscono?
Cosa spende Bush per tamponare? 700 milioni di dollari? Intanto deve essere uno sprovveduto visto che non c'è niente da preoccuparrsi... E poi, questa crisi non è nata per i subprime, ovvero i mutui concessi a clienti a rischio solvibilità?
Ma con 700 milioni di dollari quante case popolari potevano costruire per i clienti a rischio solvibilità? Così non infestavano il mondo intero? Troppo socialista?

Rimango dell'idea che conviene investire nel raccolto delle patate e le banche dovrebbero finanziare chi coltiva le patate. Vanno bene anche i derivati: patatine fritte e purè di patate.
Lo so che dirai che il raccolto può andare a male: ma almeno si tratta di evento naturale non di una truffa.


Dimenticavo: anche i fondi non sono gli stessi di 15 anni fa. Lasciamo perdere gli indici.
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