............e con cui finalmente si poteva dialogare come in una democrazia compiuta.
Eccolo.
"''Nessun dialogo col Pd''
Un fiume in piena il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che prima di lasciare il centro benessere in Umbria, dove ha trascorso qualche giorno, ha parlato con i giornalisti. ''Dialogo con il Pd? Impossibile dialogare con gente del genere'', ha chiarito il Premier. Su Alitalia, invece, assicura: ''Escludo che la maggioranza vada a stranieri, anche fra cinque anni la compagnia di bandiera rimarrà italiana''. Infine, sul Lodo Alfano: ''o passa, o ci sarà una riflessione sulla giustizia''
Il Premier a ruota libera: Silvio Berlusconi esclude che un gruppo straniero possa, anche fra cinque anni, detenere la maggioranza di Alitalia. Ai cronisti che, davanti ai cancelli del centro benessere umbro dove è da qualche giorno, gli chiedevano un commento sulla presunta intenzione di Lufthansa di avere una quota significativa di oltre il 40% nel capitale della futura compagnia di bandiera e delle sue dichiarazioni sulla necessità che il partner straniero restasse di "assoluta minoranza", il presidente del Consiglio ha risposto: "Sì, ho detto questo perchè c'è una clausola che impone ai partecipanti di non cedere la maggioranza per un periodo di almeno cinque anni. Ma successivamente - ha aggiunto - la decisione di cedere la maggioranza dovrebbe essere approvata dai due terzi. Quindi - ha sottolineato - io escludo, perchè questo è stato proprio il significato della nostra azione di governo su Alitalia, che la nostra compagnia di bandiera possa essere detenuta in maggioranza da gruppi o compagnie straniere".
LODO ALFANO "Sono assolutamente convinto che il Lodo Alfano passerà il vaglio della Consulta. Se non passasse, allora ci sarebbe da fare una profonda riflessione su tutto il sistema giudiziario e su tutto ciò che abbiamo visto accadere recentemente a Milano", ha spiegato Berlusconi.
PD "Noi abbiamo una maggioranza a cui gli italiani hanno dato il mandato di governare il Paese. Quindi, non parliamo più di dialogo, per favore, perchè con quello che dicono, hanno detto, e per come si sono comportati, è una cosa addirittura ridicola pensare che con gente del genere si possa collaborare". Chiude il confronto il Premier. "Il signor Veltroni si illustra da sè, basta leggerlo. Le persone che hanno buonsenso leggono Veltroni e non c'è da aggiungere alcun commento a quello che lui ha detto a ''Porta a porta'' l'altro giorno e a quello che ha detto oggi sul ''Corriere della Sera'', ha concluso. "
E il solito D'Alema.
Sindrome da patto della crostata che ogni tanto riappare in tutta la sua devastazione.
"Intanto, però, la scalata al Quirinale di Berlusconi ha già trovato rinforzi con il via libera di Umberto Bossi: «Noi lo voteremo». Più cauto invece il segretario della Dca, il ministro Rotondi, che giudica «inopportuno parlare di Berlusconi al Quirinale perchè c'è un impegno assunto con gli elettori a governare cinque anni e inoltre il Quirinale è occupato da un presidente degnissimo e gradito agli elettori di centro-destra». Non esclude l’ipotesi, però, nemmeno Massimo D’Alema, secondo il quale «se si arrivasse a un sistema presidenziale, Berlusconi potrebbe concorrere alla massima carica dello Stato perchè ci sarebbero quei pesi e quei contrappesi che consentirebbero anche a lui di governare meglio il paese».
Davvero una gran bella Italia.
La solita di sempre, che non cambierà mai.