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Bari - E come potrebbe il Pd non dividersi???

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Bari - E come potrebbe il Pd non dividersi???

Messaggioda ranvit il 09/04/2011, 10:12

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/ ... tegoria=11




Pd, doppio strappo all’evento di Bari


di BEPI MARTELLOTTA

BARI - Doppio «strappo» nel Pd pugliese all’alba della manifestazione «Mezzogiorno di fuoco» che radunerà, oggi e domani, centinaia di delegati del Sud e alcuni big del partito. Non è forse casuale che le due vicende, diverse tra loro, accadano proprio a ridosso della kermesse di Bari, cui hanno lavorato a lungo il presidente del partito Michele Emiliano e il segretario Sergio Blasi. Proprio a quest’ultimo si rivolge in una garbata lettera il deputato Francesco Boccia, annunciando le sue dimissioni dalla segreteria regionale (causa gli impegni nel partito nazionale) e rinnovando sostegno al segretario nella battaglia per il rinnovamento che, però verrebbe frenato dai gruppi dirigenti sia nel Pd pugliese sia ai vertici della sanità. Da un lato, spiega il deputato, le «ambizioni dei singoli» hanno prevalso sul progetto collettivo del partito, nel quale è giunta l’ora (donde la mossa di sfilarsi dalla segreteria) di fare spazio a «forze fresche». Dall’altro, la battaglia per il ricambio nella sanità, perseguita da Blasi e dal gruppo consiliare con l’ordine del giorno depositato in consiglio regionale ma che avrebbe trovato un muro sia nel governatore Vendola sia negli assessori regionali Pd, assai più vicini al presidente della Regione che al partito nelle strategie messe in campo.

«Dopo le ultime vicende era necessario azzerare tutti i vertici della sanità - dice Boccia - ci sono alcuni direttori generali che non possono più ritenersi idonei, non solo perchè hanno misure di interdizione sulle spalle ma anche perchè rappresentano la fine di una stagione politica. Non è più ammissibile che nelle Asl ci siano persone che hanno un rapporto con la politica invece di averlo con i pazienti. Tutto ciò è eticamente vergognoso e la politica deve dare delle risposte, a partire dal Pd. In Puglia, dalle vergognose vicende legate alla Sanità Service in provincia di Foggia, passando per la stragrande maggioranza dei direttori generali delle Asl, per non parlare poi della scarsa rispondenza degli amministratori regionali e degli assessori regionali al Pd, penso sia necessario aprire un confronto politico serio dentro al partito».

Boccia preannuncia così il suo intervento senza peli sulla lingua nella due giorni di Bari e raccoglie l’immediato plauso dei dipietristi pugliesi. «Bravo Boccia, non si può restare indifferenti davanti ai problemi che attanagliano la sanità pugliese - dice il segretario regionale Idv Sebastiano De Feudis - sulle tante ombre che aleggiano sulle Asl della regione e sulle indagini a carico di quasi tutti i manager che le dirigono, così come non ci si può più rifiutare di azzerare i vertici delle Asl preferendo mantenere lo status quo ».

Ma sull’appuntamento «sudista» convocato dal Pd incombe anche l’assenza del vicecapogruppo al Senato Nicola Latorre, diserzione originata da una sorta di ostracismo nei suoi confronti che avrebbero manifestato i vertici del partito pugliese. In particolare, il ritrovato «asse» tra i due ex rivali alle primarie, Blasi e Emiliano, starebbe mettendo nell’angolo chi - come lui - negli ultimi tempi ha lanciato segnali di avvicinamento al leader di Sel Vendola nel percorso dell’alleanza «anti-berlusconiana». E, probabilmente, gli starebbe causando anche una sorta di isolamento tra le fila dell’area «dalemiana» del partito, da sempre diffidente nei confronti del governatore della Puglia. Il che sta riproponendo una domanda circolata qualche tempo fa sui rapporti tra D’Alema e il suo braccio destro. E, forse, agli occhi di Latorre sta confermando la fondatezza di un asse tra i dalemiani guidati da Blasi e l’ex rivale sindaco di Bari.

Di più, Latorre non avrebbe gradito il progetto «Mezzogiorno di fuoco», visto come una sorta di spinta autonomistica del partito meridionale verso un modello federale del Pd i cui esiti potrebbero rivelarsi pericolosi. Blasi prova a spegnere i fuochi, respingendo l’immagine di un partito le cui iniziative sembrano essere i perenni litigi tra i dirigenti. «Sono sbigottito per la presa di posizione di Latorre, qui non c’è una manifestazione mia e di Emiliano ma u n’iniziativa di tutto il Pd meridionale. Sono anni che il più grande partito del centrosinistra non si convoca per discutere di Sud, se c’è stato un ostracismo è proprio quello della politica nei confronti di questo tema». Quanto a Boccia, Blasi rivendica l’impegno per il rinnovamento (anche in sanità) ma ribadisce che la proposta di ricambio nelle Asl del Pd «non è conflittuale con quella del governo regionale. Sono fiducioso che a fine aprile, terminato il processo di selezione avviato da Vendola, romperemo con il sistema clientelare e politicizzato del passato».



09 APRILE 2011
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Re: Bari - E come potrebbe il Pd non dividersi???

Messaggioda ranvit il 09/04/2011, 10:13

http://www.quotidianodipuglia.it/artico ... =ATTUALITA



Mezzogiorno di fuoco, il Pd del Sud si riunisce a Bari/Programma




BARI - Riportare la questione meridionale al centro del dibattito politico nazionale: è questo l'obiettivo di "Mezzogiorno di Fuoco" la prima assemblea del Pd delle regioni meridionali che è stata convocata per sabato 9 e domenica 10 aprile a Bari e alla quale parteciperà, tra gli altri, la presidente nazionale del partito, Rosy Bindi.
Emiliano. «Mezzogiorno di fuoco è la rivolta mite e composta dei democratici del Sud nei confronti di chi crede che la questione meridionale non sia più una questione nazionale», ha detto il presidente regionale pugliese del Pd e sindaco di Bari, Michele Emiliano, presentando l'iniziativa insieme con il segretario regionale, Sergio Blasi. «E' la protesta civile e costituzionale - ha aggiunto - di chi non accetta di essere considerato un peso o peggio un disonore per l'Italia. E' la speranza di tutti quegli uomini e quelle donne del Sud che hanno sempre lottato contro la mafia, contro la corruzione, contro i legami troppo stretti tra l'impresa e la politica, e contro il professionismo di chi pensa che iscriversi a un partito significhi aver trovato un lavoro».

Blasi. «Noi - ha aggiunto Blasi - non vogliamo più parlare di gruppi dirigenti che litigano ma di gruppi dirigenti che lavorano, vogliamo parlare di un Sud diverso da come lo si racconta, e soprattutto di un Pd del Mezzogiorno che vuole confrontarsi con tanta parte della societ… e che, con spirito di rivolta dice al Pd nazionale: ecco! noi siamo questo, vogliamo in qualche modo dare il nostro contributo al progetto nazionale del partito confrontarci con azioni concrete, fare le nostre proposte». L'assemblea è organizzata in cooperazione con la segreteria nazionale del Pd. Al centro della discussione ci saranno le proposte contenute nel documento programmatico sul Mezzogiorno approvato nell'ultima Assemblea Nazionale, e saranno affrontati temi come «Legalit… e nuovo patto di cittadinanza», «Nuove regole pubbliche per le autonomie locali» e «Giovani, donne nuova democrazia e partecipazione».

Vi parteciperanno componenti delle assemblee elettive regionali di Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. È prevista, tra gli altri, la partecipazione del presidente del Copasir, Massimo D'Alema. All'incontro di oggi ha partecipato anche la presidente dell'assemblea Pd di Basilicata, Pasquina Bona.

Programma

Sabato 9 aprile

Ore 9.30 arrivi e accrediti

Ore 10.30 Apertura lavori Michele Emiliano, Presidente PD Puglia e Sindaco di Bari
Relazione introduttiva Enzo Amendola, segretario reg. Campania

Intervento Rosy Bindi – presidente assemblea nazionale PD

Ore 11.30 Prima sessione "per la legalità e un nuovo patto di cittadinanza"
Introduce Giuseppe Lupo, segretario reg. Sicilia
Interventi (8 da 7min a cura dei segretari regionali)

Ore 15.00 Seconda sessione “per l'Europa, per l’Italia, per il Sud”
Introduce Danilo Leva, segretario reg. Molise
Intervento di Vito De Filippo, presidente regione Basilicata
Intervento di Giuseppe Fioroni

Ore 17.30 Terza sessione "nuove regole pubbliche per le autonomie, l'economia e il lavoro"
Intervento di Stefano Fassina


Domenica 10 aprile

Ore 9.30 Quarta sessione "per i giovani e le donne"
Introduce Silvio Paolucci, segretario reg. Abruzzo
Intervento Salvatore Scalzo, candidato sindaco di Catanzaro

Ore 11.00 Quinta sessione "nuova democrazia e partecipazione "
Introduce Roberto Speranza, segretario reg. Basilicata
Intervento Franco Marini

Ore 12.30 Sintesi e adozione odg finale Sergio Blasi, segretario reg. Puglia
Intervento Massimo D’Alema

Giovedì 07 Aprile 2011 - 19:26 Ultimo aggiornamento: 19:27
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Re: Bari - E come potrebbe il Pd non dividersi???

Messaggioda ranvit il 09/04/2011, 10:16

http://www.quotidianodipuglia.it/artico ... =ATTUALITA



Il Pd, il Sud e le nuove idee
A Bari "Mezzogiorno di fuoco"



di Francesco G. GIOFFREDI
BARI - Scomparso dai radar della politica nazionale, spesso senza mappe e bussole per individuare la rotta dello sviluppo, eppure portatore sano di energie sul punto di sprigionarsi: il Sud letto con gli occhiali del Pd è questo.
Dopo la diagnosi, occorre però la cura: i dirigenti meridionali del partito hanno così pensato a “Mezzogiorno di fuoco”, metafora cinematografica con inequivocabile strizzata d’occhio a sceriffi, colt fumanti e impetuose ribellioni. Una due giorni, domani e domenica, che riunirà sotto lo stesso cielo - Bari, PalaMartino - le assemblee regionali dem di Puglia, Campania, Sicilia, Sardegna, Basilicata, Calabria.

Non uno strappo nelle viscere del partito, nè una corrente autonoma, ma un’area di confronto, un laboratorio di idee, un collettore di proposte, uno spazio di condivisione di buone pratiche. Il seme era stato gettato in Puglia, Michele Emiliano (sindaco di Bari e presidente regionale Pd) ha poi fatto da detonatore, il tiro - inizialmente puntato su un più tranciante “Terroni democratici” - è stato calibrato, e alla fine il programma è stato sfornato. Un programma presentato ieri a Bari, imbastito attorno a cinque sessioni monotematiche, e con tanto di ospiti da copertina - la qual cosa certifica che, in fondo, la dirigenza nazionale dopo qualche iniziale perplessità s’è sciolta.

Dunque: ci saranno Rosy Bindi e Massimo D’Alema, Giuseppe Fioroni e Stefano Fassina, Franco Marini e tutti i segretari regionali. La locandina dell’evento stilizza una piazza del Sud, come sottopancia al titolo c’è lo slogan che solca la strada: “Le energie del Sud che fanno partire l’Italia”. Immaginifico Emiliano: «È la rivolta mite e composta dei democratici del Sud nei confronti di chi crede che la questione meridionale non sia più una questione nazionale. È la protesta civile e costituzionale di chi non accetta di essere considerato un peso o peggio un disonore per l’Italia. È la speranza di tutti quegli uomini e quelle donne del Sud che hanno sempre lottato contro la mafia, contro la corruzione, contro i legami troppo stretti tra l’impresa e la politica, e contro il professionismo di chi pensa che iscriversi a un partito significhi aver trovato un lavoro».

«Noi - aggiunge il segretario regionale Sergio Blasi - non vogliamo più parlare di gruppi dirigenti che litigano ma di gruppi dirigenti che lavorano, vogliamo parlare di un Sud diverso da come lo si racconta, e soprattutto di un Pd del Mezzogiorno che vuole confrontarsi con tanta parte della società e che, con spirito di rivolta dice al Pd nazionale: ecco, noi siamo questo, vogliamo in qualche modo dare il nostro contributo al progetto nazionale del partito confrontarci con azioni concrete, fare le nostre proposte».

Niente ammutinamenti: il programma ha la benedizione della segreteria nazionale democratica. E non a caso dipanerà i temi proposti nel documento programmatico sul Mezzogiorno approvato nell’ultima Assemblea nazionale: legalità e nuovo patto di cittadinanza (domani, 11,30: introduce il segretario siciliano Giuseppe Lupo); Europa, Italia Sud (domani, alle 15, con il segretario regionale del Molise Danilo Leva, il presidente della Basilicata Vito De Filippo e con Giuseppe Fioroni); regole pubbliche per le autonomie, l’economia e il lavoro (domani, 17,30, a cura di Stefano Fassina); giovani e donne (domenica alle 9,30 con il segretario del Pd abruzzese Silvio Paolucci); nuova democrazia e partecipazione (domenica alle 11, introduce il segretario della Basilicata Roberto Speranza e interviene Franco Marini).

A Emiliano e al segretario campano Enzo Amendola toccherà aprire i lavori domattina, poco prima dell’intervento della presidente nazionale del partito Rosy Bindi. Blasi invece tirerà le fila e svilupperà l’ordine del giorno finale: domenica a mezzogiorno, immancabilmente mezzogiorno, quando poi toccherà a Massimo D’Alema infiocchettare la due giorni col suo discorso. Di fuoco, sperano i “terroni democratici”.

Venerdì 08 Aprile 2011 - 13:47
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Re: Bari - E come potrebbe il Pd non dividersi???

Messaggioda flaviomob il 12/04/2011, 19:55



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Re: Bari - E come potrebbe il Pd non dividersi???

Messaggioda cardif il 13/04/2011, 12:49

flaviomob ha scritto:Intervento di Pippo Civati

C'erano anche altri.
Enzo Amendola, trentacinque anni, segretario PD della Regione Campania; Salvatore Scalzo, ventisette anni, candidato sindaco a Catanzato per il CS; il giovanissimo Giuseppe De Palma, coordinatore PD di Alberobello; e tanti altri giovani.
C'erano pure Bindi, Fioroni, Marini, D'Alema.
Si sarebbe potuto discutere dell'evento dopo che fosse avvenuto; sulla base di quello che si è detto là.
Questo argomento è stato aperto con tre articoli scritti prima dell'evento, senza aggiunta di commenti.
Ognuno ci legge quello che vuole, naturalmente.
Nel primo, sulla base di una manciata di condizionali, si fanno ipotesi di "doppio strappo"; a me pare scritto così, tanto per scrivere. La prima parte non c'entra con l'evento. La seconda imbastisce ipotesi del tutto in contrasto con l'evento, e comunque di irrilevante entità.
Negli altri due leggo chiare e semplici esposizioni.
Quello che non capisco è il titolo dell'argomento: mi sono sforzato di capire che cosa porta, dalla lettura degli articoli, alla conclusione che il PD si deve dividere; e poi dividere chi da chi?
I giovani dai vecchi? Le donne dagli uomini? Il Sud dal Nord? Gli ex DS dagli ex Margherita?
(100 miliardi di neuroni: ce ne fosse stato uno che me l'ha spiegato!)
Marini e D'Alema, Civati e Bindi hanno ritenuto positiva l'iniziativa, sottolineando che non si tratta di una separazione dal Nord; non è la costituzione di una Lega del Sud, che spaccherebbe ancora di più l'Italia, ma solo la formazione di un coordinamento per meglio agire sul piano politico in difesa degli attacchi che la politica di questo governo sta facendo al Sud.
Marini ha testimoniato che nella DC c'erano le correnti, ma l'appartenenza al partito (DC) era comunque prevalente.
D'Alema ha detto che anche in una democrazia avanzata come l'Inghilterra il premier può essere sostituito da un giorno all'altro dal Partito, che quindi ha più peso del premier stesso.
Ma l'hanno detto in senso lato, non in riferimento all'iniziativa, per invitare a partecipare con un maggior senso di appartenenza ad un Partito in cui credere e da sostenere dovunque in Italia.
Ho sempre l'impressione che qua è necessario sparare sul CS. E' d'obbligo applaudire chi lascia il PD: guai a trovare da ridire. Si traggono conclusioni da un evento prima che accada.
Boh...
Mi sembra di vedere un manipolo di soldati (i dirigenti dell'attuale opposizione) che sparano contro il nemico invasore (come i soldati siriani che difendevano le alture del Golan dal preponderante Israele), mentre questo nemico sta facendo strame della democrazia (con l'acquisto, non la conquista, della maggioranza) e sta minando la società alla base (col processo interrotto che lascerà liberi delinquenti di oggi e di domani). Tanto per citare qualcosa.
E mi sembra di vedere chi critica un soldato perché ha i lacci sciolti, chi ne critica un altro perché ha le unghia sporche, o perché ha la camicia sbottonata ...
E intanto il nemico avanza ...
Boh
cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
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Re: Bari - E come potrebbe il Pd non dividersi???

Messaggioda ranvit il 13/04/2011, 13:20

Ogni tanto ricompare questo ritornello del "si spara sul Pd invece che criticare l'attuale maggioranza"...

A parte il fatto che di critiche alla maggioranza qui se ne leggono in modo preponderante (anche da parte del sottoscritto), è secondo me evidente che nel nostro ambito....centrosinistra.... è del tutto superfluo e inutile stare solo a rimpallarci le malefatte del centrodestra al governo....siamo già, per definizione, tutti d'accordo....o no? E allora a che serve parlare solo delle malefatte di cui sopra e non della debolezza a 360 gradi del Pd, del centrosinistra e della sinistra???

Nel caso specifico, come del resto per le primarie di Napoli e per le candidature doppie al Comune di Napoli (Morcone-De Magistris) e di Salerno (De Luca-Masullo), mi pare evidente sin dal primo articolo riportato che ci sono stati mal di pancia, distinguo, assenza....ma anche partecipazioni, etc, che evidenziano il clima di divisione che c'è sempre e costantemente nel Pd e nel centrosinistra. Non si è d'accordo? Ognuno ha la sua idea...


Vittorio
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