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L'INTERVENTO DI VELTRONI (I CARE)

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: L'INTERVENTO DI VELTRONI (I CARE)

Messaggioda lucameni il 29/09/2008, 20:07

"La legalità in Italia è garantita da varie istituzioni, nazionali ed anche europee, e aldilà delle fisime di molti a sinistra non mi pare (e non pare neanche al Presidente della Repubblica) che sia stata violata."

Il fatto è che ritengo che il cervello portato all'ammasso sia di chi fa finta di non vedere e ritiene che in Italia si stia vivendo nella "legalità". E che quanto è accaduto e sta accadendo sia "normale".
Come se le Istituzioni non si possano danneggiare con leggi e comportamenti.
Non mi offendo di quanto scritto sopra.
Un post sconcertante e fuori da ogni realtà, che non ha bisogno di commenti.
Viste certe frasi, sopratutto se si guarda chi le dice, non è proprio il caso.
Mi fa solo molta tristezza pensare che a sinistra si ragiona (o si fa finta di ragionare) in questo modo.
Con le fette di salame sugli occhi, appunto.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: L'INTERVENTO DI VELTRONI (I CARE)

Messaggioda ranvit il 29/09/2008, 20:35

Mettiamola cosi' : ognuno vede le cose come gli piace vederle...
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L'INTERVENTO DI VELTRONI (I CARE)

Messaggioda lucameni il 29/09/2008, 21:32

L'ho notato, purtroppo.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: L'INTERVENTO DI VELTRONI (I CARE)

Messaggioda borghinolivorno il 29/09/2008, 22:07

Dunque possiamo ben interrogarci se quello che conta è quello che pensiamo, oppure è quello che possiamo produrre contro l'avversario che ci ha vinto.
Perchè di una sinistra che ragiona in termini moralistici di quello che pensa o che intenderebbe fare , il Cavaliere vincente è ben contento, mentre di una sinistra che non lo fa dormire, per ora, si vede ben poco.
Mettiamo in campo un programma e delle cose che lo insidino, altrimenti ci sconfiggerà ancora una volta!


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PS il punto non è assolutamente se è un nuovo Putin (cosa per altro esagerata!), ma perchè la sinistra glielo consente in termini d potere.
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Re: L'INTERVENTO DI VELTRONI (I CARE)

Messaggioda lucameni il 29/09/2008, 22:24

borghinolivorno ha scritto:Dunque possiamo ben interrogarci se quello che conta è quello che pensiamo, oppure è quello che possiamo produrre contro l'avversario che ci ha vinto.
Perchè di una sinistra che ragiona in termini moralistici di quello che pensa o che intenderebbe fare , il Cavaliere vincente è ben contento, mentre di una sinistra che non lo fa dormire, per ora, si vede ben poco.
Mettiamo in campo un programma e delle cose che lo insidino, altrimenti ci sconfiggerà ancora una volta!


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PS il punto non è assolutamente se è un nuovo Putin (cosa per altro esagerata!), ma perchè la sinistra glielo consente in termini d potere.


Su questo sono perfettamente d'accordo.
L'importante è soltanto non sottovalutare le iniziative di B. e non inciuciare; pena per davvero lo svuotamento delle nostre Istituzioni per venire incontro agli interessi di pochi.
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Re: L'INTERVENTO DI VELTRONI (I CARE)

Messaggioda pierodm il 30/09/2008, 1:06

" E chi vive OGGI senza salame sugli occhi...dovrebbe riconoscere che decenni di prese di coscienza non sono bastate alla sinistra di provenienza Pci di piantarla con quella "puzza al naso" che ancora oggi, dopo 15 anni di pesanti sconfitte elettorali e di governo, alimentano quell'antiberlusconismo fine a se stesso (che anche Veltroni ha rispolverato ancora ieri....poverino è messo proprio male!), che è causa prima di un mancato consenso nel Paese. Che aumenta ancora. "


Che cos’è l’antiberlusconismo-fine-a-se-stesso?

E come attuare quello che Luca chiede, cioè battagliare contro le malefatte berlusconiane, senza fare un paio d’etti di antiberlusconismo?

In che cosa consiste la puzza sotto al naso?

Com’è che, quando si parla di sconfitte della coalizione di centro-sinistra, si cita la sinistra, ma non i post-democristiani, Prodi, Rutelli?

In ogni caso - preso atto che decenni di prese di coscienza nella sinistra etc etc - quand’è che avremo il bene di assistere a cinque minuti di presa di coscienza di quel settanta per cento d’italiani che hanno votato e sostenuto il pentapartito della prima repubblica, intestatario e primo artefice del debito pubblico fuori controllo, dello sfacelo burocratico, dei servizi deviati, e di tutto il cucuzzaro?

A questo proposito, mi viene bene citare una riflessione che facevo qualche tempo fa sulla strana abitudine che vige nella comunicazione giornalistica su Roma e i romani. Una riflessione d’origine calcistica, per la cronaca..
Quando accade un episodio spiacevole – per esempio un giocatore che ne manda affanculo un altro, o che reagisce in malo modo ad un fallo – si scatena una canizza di commenti moraleggianti, quando si tratta di un giocatore romano: la romanità, i bulli, l’educazione popolare ossia la maleducazione, il fanatismo, l’arroganza …
Quando gli stessi comportamenti sono opera di altri – dico a caso, di Verona, o di Ascoli Piceno, o di Pordenone – scompare ogni relazione con l’origine, il territorio, la città, e ogni illazione sulla presunta cultura familiare: è l’età, sono i soldi, la trance agonistica, la fallibilità umana.
Bah.
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Re: L'INTERVENTO DI VELTRONI (I CARE)

Messaggioda ranvit il 30/09/2008, 11:29

>Che cos’è l’antiberlusconismo-fine-a-se-stesso?

E come attuare quello che Luca chiede, cioè battagliare contro le malefatte berlusconiane, senza fare un paio d’etti di antiberlusconismo?

In che cosa consiste la puzza sotto al naso?

Com’è che, quando si parla di sconfitte della coalizione di centro-sinistra, si cita la sinistra, ma non i post-democristiani, Prodi, Rutelli?

In ogni caso - preso atto che decenni di prese di coscienza nella sinistra etc etc - quand’è che avremo il bene di assistere a cinque minuti di presa di coscienza di quel settanta per cento d’italiani che hanno votato e sostenuto il pentapartito della prima repubblica, intestatario e primo artefice del debito pubblico fuori controllo, dello sfacelo burocratico, dei servizi deviati, e di tutto il cucuzzaro?<


L'antiberlusconismo fine a se stesso?
E' la politica di gridare "al lupo al lupo", riferendosi a Berlusconi (chiarisco senno' poi mi si chiede a chi mi riferivo), che va avanti da 15 ani e che, in mancanza di una alternativa programmatica ....che non sia il libro dei sogni di 280 pagine...di comportamenti efficaci e trasparenti nella gestione delle comunità locali e soprattutto di governo nella soluzione dei problemi della gente, ha determinato il convincimento nell'elettorato che il centrosinistra non è meglio, anzi è peggio, del "malandrino" Berlusconi.
Ed è anche l'unico collante per stare insieme di gruppi politici che, una volta chiamati al governo, non solo non risolvono i problemi ma addirittura non riescono neanche a restare al potere.

La puzza al naso invece è quella di sentirsi "superiori" al popolo chè dà la maggioranza oggi a Berlusconi e ieri al pentapartito..... ma guarda un po'!

Vittorio
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Re: L'INTERVENTO DI VELTRONI (I CARE)

Messaggioda pierodm il 01/10/2008, 0:31

Questo sarebbe un malinconico battibecco, se non fosse che il suo contenuto costituisce la sostanza dei discorsi che occupano la politica italiana - sia pure debitamente dilatato per riempire lo spazio a disposizione.

La puzza sotto la naso, ben spiegata da Vittorio, è a suo modo l'equivalente del "culturame" di infausta memoria.
Io non credevo di averla, ma dopo la spiegazione me ne sento pervaso come un'illuminazione.
Sarebbe il caso di smetterla con i contorcimenti: siamo migliori di quelli che votavano Dc senza nemmeno turarsi il naso.
Non siamo più belli, e nemmno più furbi, e nemmeno più forti, e nemmeno più bravi a fare il pane, a disegnare, a montare una caldaia, a tenere la contabilità del condominio.
Ma, cazzo, ci sarà pure qualcuno che fa una scelta migliore di un'altra, che ha idee o un punto di vista migliore di altri, in politica.
Una delle sciocchezze più vacue dellla retorica democraticistica è il lecchinaggio nei confronti del "popolo": dopo aver condotto, magari, sei mesi di campagna elettorale per dimostrare che le posizioni della controparte erano delle puttanate, delle bugie e delle truffe ideologiche, dopo le elezioni si dichiara che i sedici milioni di votanti che hanno appoggiato quelle puttanate sono degni del massimo rispetto. Rispetto politico, e rispetto intellettuale. Non ha senso.
La democrazia non è un minuetto fatto d'inchini e di svenevolezze, tanto meno quella dichiaratamente liberale: la democrazia è scontro d'interessi e di idee.
Non me ne frega niente, se sembra che io abbia la puzza sotto al naso: so per certo che le mie idee, la mia attenzione, la mia comprensione del mondo in cui vivevo era migliore a quella di tanta gente che ho conosciuto, e alla quale ho talvolta voluto bene, o che ho ammirato per virtù diverse da quelle intellettuali o politiche.
Questo, che è un fenomeno minimo e assolutamente personale, può essere allargato a intere categorie di persone, sia sul piano dei comportamenti civili, sia su quello ideale o elettorale: l'Italia di quelli che facevano la fila nell'anticamera del parroco o del vescovo, o del sottosegretario o dell'assessore, per ottenere "il posto" per figli e nipoti, e quelli che non hanno mai chiesto niente; quelli che hanno sempre pensato che "franza o spagna, purché se magna", e lo dicevano apertamente, e quelli che si facevano licenziare per non rinunciare alle proprie idee; quelli che votavano senza battere ciglio per il più chiacchierato traffichino, e quelli che riuscivano a sentire un senso di colpa se uno per cui avevano votato non si comportava bene; quelli che cercavano di capire, e quelli che ti dicevano che "nella vita conta solo la panza e la saccoccia".
Ci sono quelli che la puzza la sentono, e quelli che non la sentono - o che non la vogliono sentire.
E ci sono quelli che la puzza la fanno.

Sull'antiberlusconismo, continuo a non capire che significa"fine a se stesso".
L'anti è anti, non c'entra niente con il programmatico.
Che, poi, il programmatico sia fiacco e sgangherato è in buona parte vero, ma il trionfo berlusconiano non è da imputare ai programmi: è un discorso fatto tante volte, e preso da tante angolazioni, e lo rifaremo ancora e ancora.
Ma leviamoci dalla testa che si possa fare a meno di avvertire rèfoli di puzza sotto al naso.
pierodm
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Re: L'INTERVENTO DI VELTRONI (I CARE)

Messaggioda borghinolivorno il 01/10/2008, 7:21

pierodm ha scritto:Questo sarebbe un malinconico battibecco, se non fosse che il suo contenuto costituisce la sostanza dei discorsi che occupano la politica italiana - sia pure debitamente dilatato per riempire lo spazio a disposizione.


Sull'antiberlusconismo, continuo a non capire che significa"fine a se stesso".
L'anti è anti, non c'entra niente con il programmatico.
Che, poi, il programmatico sia fiacco e sgangherato è in buona parte vero, ma il trionfo berlusconiano non è da imputare ai programmi: è un discorso fatto tante volte, e preso da tante angolazioni, e lo rifaremo ancora e ancora.
Ma leviamoci dalla testa che si possa fare a meno di avvertire rèfoli di puzza sotto al naso.


strabiliante...da una discussione sul PD (che passava per gli interventi del Segretario), si passa ad un ragionamento del tutto teorico (credetemi!) sull'antiberlusconismo...per poi arrivare ad un bel ragionamento sull'essenza e le radici del centro-sinistra e del PD e per poi mettere girare il mestolino sulla DC e il Pentapartito, ricordando che ci siamo fatti sconfiggere............ma non l'entità e i motivi di chi ci ha sconfitto.
Nel frattempo di politiche per contenere il berlusconismo (cosa diversa dall'eccitarsi e consolarsi contro esso!) e di ragionamenti programmatici sul come salvare l'Italia e gli Italiani nemmeno l'ombra.......e ovviamente la discussione sulle linee illustrate del segretario si è persa per la strada.
Peccato che il destino dei Laburisti sconfitti alleati con i minatori del Galles lo abbiamo già visto per ben 17 anni, e vi assicuro che una cosa è cambiare una classe dirigente e una politica, e un'altra ritrovarsi implacabilmente a testimoniare che si sia pochi e all'opposizione ( non basta salvare bandiere e tradizione entre tutto il paese prende le forme che l'avversario riesce a dargli).
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Re: L'INTERVENTO DI VELTRONI (I CARE)

Messaggioda ranvit il 01/10/2008, 15:44

pierodm ha scritto:Questo sarebbe un malinconico battibecco, se non fosse che il suo contenuto costituisce la sostanza dei discorsi che occupano la politica italiana - sia pure debitamente dilatato per riempire lo spazio a disposizione.

La puzza sotto la naso, ben spiegata da Vittorio....,
Ma, cazzo, ci sarà pure qualcuno che fa una scelta migliore di un'altra, che ha idee o un punto di vista migliore di altri, in politica.
Una delle sciocchezze più vacue dellla retorica democraticistica è il lecchinaggio nei confronti del "popolo": dopo aver condotto, magari, sei mesi di campagna elettorale per dimostrare che le posizioni della controparte erano delle puttanate, delle bugie e delle truffe ideologiche, dopo le elezioni si dichiara che i sedici milioni di votanti che hanno appoggiato quelle puttanate sono degni del massimo rispetto. Rispetto politico, e rispetto intellettuale. Non ha senso.
La democrazia non è un minuetto fatto d'inchini e di svenevolezze, tanto meno quella dichiaratamente liberale: la democrazia è scontro d'interessi e di idee.
Non me ne frega niente, se sembra che io abbia la puzza sotto al naso: so per certo che le mie idee, la mia attenzione, la mia comprensione del mondo in cui vivevo era migliore a quella di tanta gente che ho conosciuto, e alla quale ho talvolta voluto bene, o che ho ammirato per virtù diverse da quelle intellettuali o politiche.
Questo, che è un fenomeno minimo e assolutamente personale, può essere allargato a intere categorie di persone, sia sul piano dei comportamenti civili, sia su quello ideale o elettorale: l'Italia di quelli che facevano la fila nell'anticamera del parroco o del vescovo, o del sottosegretario o dell'assessore, per ottenere "il posto" per figli e nipoti, e quelli che non hanno mai chiesto niente; quelli che hanno sempre pensato che "franza o spagna, purché se magna", e lo dicevano apertamente, e quelli che si facevano licenziare per non rinunciare alle proprie idee; quelli che votavano senza battere ciglio per il più chiacchierato traffichino, e quelli che riuscivano a sentire un senso di colpa se uno per cui avevano votato non si comportava bene; quelli che cercavano di capire, e quelli che ti dicevano che "nella vita conta solo la panza e la saccoccia".
Ci sono quelli che la puzza la sentono, e quelli che non la sentono - o che non la vogliono sentire.
E ci sono quelli che la puzza la fanno.

Sull'antiberlusconismo, continuo a non capire che significa"fine a se stesso".
L'anti è anti, non c'entra niente con il programmatico.
Che, poi, il programmatico sia fiacco e sgangherato è in buona parte vero, ma il trionfo berlusconiano non è da imputare ai programmi: è un discorso fatto tante volte, e preso da tante angolazioni, e lo rifaremo ancora e ancora.
Ma leviamoci dalla testa che si possa fare a meno di avvertire rèfoli di puzza sotto al naso.



A me il battibecco, malinconico o meno, interessa davvero poco. Per quanto mi riguarda se sono qui a discutere è solo perchè ho visto avverarsi quanto presagivo ad inizio anni '80. Quasi certamente non vedro' la rifondazione di un centrosinistra da me sempre vagheggiato....ma sono qua e dico la mia (anche se sono un pessimo "scrittore").


Certo che c'è chi fa una scelta migliore etc....ma qual'è la migliore?
Io per esempio ho scelto di votare Pci per 30 anni....anche se forse non ho avuto scelta (non ero comunista ma non potevo votare Dc)....è stata la migliore?

Ancora oggi la mia scelta è stata di votare Pd perchè al Lingotto Veltroni aveva lasciato intravvedere un nuovo centrosinistra e perchè, pur avendo dubbi sulla caratura del Pd appena nato... non avevo scelta...non potevo certo votare per Berlusconi.

Per me le posizioni della controparte non erano e non sono puttanate. Ma apprezzo che stanno facendo le cose...necessarie, nell'ambito della normale gestione della cosa pubblica. Certo a modo loro.

La puzza al naso (parlo di quella della classe dirigente), oltre che sinonimo di iattanza, impedisce di risolvere i problemi quotidiani della gente con il risultato di isolarsi in una torre d'avorio.... Una cosa che in politica è davvero poco intelligente...

Anche io non ho fatto "file" e ho pagato e sto pagando....per questo.
Solo che oggi le file si fanno anche presso i politici e gli assessori ex Pci in gran numero al comando di enti locali.

Vittorio
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