http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/sfo ... r=43&vis=GL’affondo alla convention Sel: gli eletti alla Regione sono «insaponatori», contrattano con la maggioranza
De Luca: «Pd, fate cadere le braccia»
Con un intervento a sorpresa al congresso regionale di Sel al Grand Hotel, il sindaco Vincenzo De Luca ha sferzato il suo Pd, definito a più riprese «partito di anime morte». «Quando vedo in tv le facce dei vecchi dirigenti mi intristisco», ha detto il primo cittadino bocciando anche i giovani dirigenti: «Mi fanno cadere le braccia». Pronta la replica del segretario regionale Amendola: «L’opposizione non si fa a chi strilla di più». Duro anche Scotto, nominato coordinatore regionale Sel
Il sindaco Vincenzo De Luca aveva detto che ci andava ma che non avrebbe parlato all’assemblea di Sel a Salerno. Invece non ha resistito e così è salito sul palco e ha raccontato la sua visione del Pd, il tutto in puro stile deluchiano. «Siete un partito di anime morte - ha detto quasi rivolgendo ad Enzo Amendola e Nicola Landolfi, il segretario regionale e quello provinciale, seduti in platea - la situazione in Italia è molto triste». Aggiungendo, stavolta rivolto a quelli di Sel: «Ho deciso di parlare di cose mie, così non potrete dire che sono venuto qui a criticarvi». E va giù duro: «
Il Pd è incapace di formulare una proposta politica alternativa a Berlusconi. Fino ad oggi non ho sentito una proposta concreta Solo ”conferenze programmatiche”; quando vedo in tv le facce dei vecchi dirigenti del partito mi intristisco» (la frase tuttavia arriva quando Amendola non è ancora in sala, ndr). Poi la vis polemica del primo cittadino non risparmia più davvero nessuno: «Quando invece vedo quelle dei giovani dirigenti... mi cadono le braccia». De Luca è un fiume in piena, l’affondo contro il suo stesso partito è di una durezza senza precedenti: «
Continuiamo a vantare una presunta superiorità morale ma non è più possibile fare questo, mentre in effetti era un ragionamento che poteva essere ancora valido al tempo del modello amministrativo dell’Emilia. Oggi da quelle parti c’è toccato Del Bono, condannato e costretto a dimettersi», dice riferendosi al sindaco di Bologna finito nel ”Cinziagate”. Venendo ai fatti della Campania, in particolare a quel che è accaduto dopo l’ultima debacle elettorale, De Luca continua: «Qui il partito non ha ritenuto di mandare via nessuno di questi scienziati, oggi in Regione Campania quelli dell’opposizione sono degli insaponatori che contrattano con la maggioranza». In serata, all’incontro dedicato a «Salerno quale futuro» promosso dal circolo Pd salernitano guidato da Dario Loffredo, il primo cittadino sotterra invece l’ascia di guerra con il partito. A parte un accenno all’era Bassolino alla Regione, che arriva quando De Luca dice che in Campania «abbiamo pagato per anni un disastro per colpa del centrosinistra e - dico solo una parola - di Casal di Principe». Poi, nel discorso pronunciato dinanzi alla platea democrat riunita al Grand hotel Salerno, il sindaco si concentra sugli obiettivi futuri. Il primo messaggio è per la battaglia elettorale centrata sul Comune capoluogo. Una battaglia da vincere, altrimenti «quello che abbiamo fatto rischiamo di perderlo in due mesi». De Luca annuncia che in settimana incontrerà Caldoro per parlare della metropolitana bloccata, e che vuol fare una «festa della primavera» a piazza della Libertà non appena sarà pronta la pavimentazione.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.