pierodm ha scritto:Mi rivolgo a tutti.
Anche se ho le mi idee ben precise, sono curioso di sapere da chi vuol essere così gentile da rispondere: cosa si deve intendere per "personale"?
Penso che a ciascuno faccia piacere sentire la partecipazione degli altri (con propri punti di vista) alle riflessioni che propone; non fa più piacere, invece, quando questa partecipazione non è né totale né continua, cioè quando qualcuno si arroga, non tanto la presunzione di sapere (di più), quanto la presunzione di giudicare l'altro.
In quel momento ci si sente quasi "traditi" dall'abuso che qualcuno fa di un confronto supposto paritetico (anche se con tesi contrapposte), a cui doveva tendere la discussione.
Si finisce, così, per etichettare gli altri, quasi sanzionarli per le opinioni diverse che propongono.
In quel momento si va nel "personale" in modo negativo, non per ascoltare, convenire o dissentire, ma per giudicare, rimproverare, offendere.
Alla fin fine la discussione che doveva arricchirsi con il contributo di tutti rimane monca proprio degli altri contributi e ... degenera. E'
"il tallone d'Achille" di ogni forum, frutto senz'altro di risposte immediate e piccate (e probabilmente, di una "esagerata" autostima): il nostro forum non ne è esente ... per colpa di tutti, può però "immunizzarsi" con un po' di buona volontà e più disponibilità all'ascolto, anche di "idee balzane" (come Fazio ha definito quelle di Prodi).
PS - Poi non capisco perché si dovrebbe rimproverare qualcuno per i sogni ("strampalati"?) che coltiva. Questi non feriscono nessuno, anzi parlano di giustizia sociale ...
(cose da pazzi!)
