da pierodm il 26/01/2011, 1:16
Grazie Cardif, che hai fatto la cosa più normale e più semplice: rispondere ad una domanda semplice e normale.
Matthelm dovrebbe cortesemente giustificare l'uso dell'avverbio "incredibilmente": capisco che vuole essere offensivo, ma non capisco in che modo.
Forse non si riferisce a niente di preciso, ma vuole dare soltanto un esempio in concreto di ciò che significa "personalistico".
Tornando a Cardif e al "sei de coccio".
Siamo ben d'accordo che normalmente non si dovrebbe usare questa espressione, almeno non al di fuori di una conversazione amichevole tra romani, che non danno a questo genere di parole un senso ingiurioso.
Ma l'altenativa che propone Cardif non è esattamente equivalente, essendo più consona ad un dissenso ragionato, o meglio, ad un dissenso che segue ad un confronto di opinioni motivate e ragionate.
Quando per due, tre, quattro volte si cerca di spiegare il senso di una frase, e ci si deve sorbire una replica ottusa che manifesta solo sordità, o peggio, una specie di volontà di non capire, mi chiedo quale debba essere alla fine la risposta: certo, si può lasciar cadere la discussione quasi come uscendo dalla stanza- come ho detto una volta - sculettando e sbattendo la porta. Ma è una roba infantile.
Bisogna vedere, poi, se il ricorso a questo genere di fraseologia sia abituale, o se sia invece saltuaria, legata a particolari momenti della polemica.
Però, più in generale, io non penso che la personalizzazione sia un difetto in sé. Anzi è perfino assurdo vederla in questo modo negativo, essendo ogni conversazione o discussione una forma di rapporto personale - d'altra parte non siamo in una pisside sacramentale, dove bisogna sterilizzare ogni frase da ogni contaminazione "troppo umana".
Quella di cui stiamo parlando è l'offesa personale, specialmente quella sistematica e ripetuta come un mantra.
Un'offesa che non necessariamente si esprime con quelle che sono generalmente considerate male parole, ma anche - io direi soprattutto - con giri di frase maligni e vigliacchi , con allusioni gratuite e non scherzose, e altre meschinità.
In definitiva, comunque, qualunque frase, qualunque giudizio è accettabile, a patto che rientri in un discorso più ampio, in un'esposizione ragionata delle proprie idee, ossia che non sia fine a se stesso o fatto al solo scopo di ferire qualcuno, o semplicemente per non rispondere nel merito.