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Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda Stefano'62 il 04/01/2011, 3:35

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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda Manuela il 04/01/2011, 10:04

Aggiungiamo all'elenco di Vittorio: "le cose su cui non c'è accordo", anche alcune questioni attinenti alla sfera delle libertà individuali.
Mi chiedo come si faccia a parlare di alleanze, prima ancora di parlare di un progetto politico che prefiguri il paese che vorremmo. Ma come si fa a parlare di un progetto che guardi al futuro, se le cose che ci dividono sono frutto del peccato originale del PD: il mancato superamento delle culture che gli hanno dato vita. Così che dentro il PD continuano a stare affiancati chi vorrebbe veder applicate le teorie di Ichino e chi lo considera un traditore, "maanche" chi vorrebbe poter sposare il compagno dello stesso sesso e chi vorrebbe imporre a tutti la sua morale... e tutto ciò, trasportato sul piano delle alleanze, non può portare che ad alleanze di ex: ex-comunisti, ex-democristiani, ex-fascisti. La cosa che accomuna tutti è, appunto, quella di fare riferimento a culture superate e, soprattutto, badateci, sconfitte dalla storia.
Per mettere assieme un progetto nuovo, fortemente riformista (restituendo alla parola "riformista" tutta la sua carica di innovazione), liberal ed europeo, occorre prima di tutto liberarsi di una classe politica "vecchia": vecchia per età e per cultura, incapace di confrontarsi con i problemi posti dalla modernità (le reazioni di tutta la classe politica, di destra e di sinistra nei confronti della sfida della Fiat, lo dimostra: o Marchionne è il diavolo, o è la clava con cui finalmente colpire i comunisti.... tutte cose che non c'entrano nulla con il problema vero, che è di dare risposte alle sfide della globalizzazione).
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda ranvit il 04/01/2011, 10:45

flaviomob ha scritto:Il centrosinistra, tra Prodi, D'Alema, Amato & c ha governato 7 anni sugli ultimi 14, ottenendo risultati inferiori alle nostre aspettative ma certamente migliori alle varie compagini guidate da Berlusconi, semplicemente inguardabili.

Chi tiene tanto ad allearsi col 'nuovo' centro, mi potrebbe spiegare che cosa avrebbero in comune l'ex segretario della FGCI D'Alema e il delfino di Almirante, Gianfranco Fini? Oppure, come si potrebbero conciliare le politiche antimafia di cui ci siamo sempre fatti portatori con elementi come Cuffaro, Lombardo e dintorni? O la laicità con Buttiglione?



Assolutamente vero che nei 7 anni ci siamo comportati meglio, ma solo sul piano istituzionale e di politically correct. Per il resto non abbiamo inciso minimamente nei problemi strutturali del Paese.
Troppo poco direi ma indubbiamente consideriamo tutti che Berlusconi sia malefico nel senso che fa da catalizzatore dei peggiori difetti degli italiani. Come governo a differenza del centrosinistra....merita piu' o meno la stessa insufficienza.

Ma qui cio' che volevo evidenziare è l'impossibilità a stare insieme tra la sinistra "europea" (socialdemocratica, riformista e liberale) e quella "italiana" (..."infantile e velleitaria" nella visione della società e nelle soluzioni che propone).

Ha colto bene Manuela : come si fa a stare insieme quando sulle idee di Ichino siamo addirittura agli opposti? E non è cosa da poco. E su questioni come missioni all'estero, sulla Tav (e cose simili), etc siamo molto piu' vicini (noi sinistra europea) al centro che alla sinistra da Vendola in poi.

Cuffaro, Lombardo etc? Anche noi abbiamo parecchi scheletri....da riseppellire sia chiaro! E comunque un'alleanza del genere dovrebbe essere solo temporanea : il tempo di cancellare il berlusconismo. Poi, loro sono il centrodestra europeo, noi il centrosinistra europeo. La sinistra radicale? Eternamente all'opposizione....dove ci stanno benissimo e godono,, godono tanto! Perchè farli soffrire portandoli, non si sa mai, al governo?


Vittorio

Ps A me dispiace che persone intelligenti e sensibili (come Flavio e Piero per esempio) non siano con noi (almeno cosi' sembra), ma dipende da loro.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda Stefano'62 il 04/01/2011, 12:51

Manuela,pur condividendo quello che dici se fossimo in una situazione normale,quello che invece intendo dire io (e mi pare di capire più o meno anche altri) è che in questo Paese non è in pericolo il futuro remoto e lontano,ma quello prossimo e vicinissimo,cioè domani stesso.
E per riuscire a farci qualcosa la cosa peggiore sarebbe incaponirsi a voler costruire progetti complessi e iper-sofisticati che richiedano tempi lunghissimi per essere elaborati e poi discussi e moderati e poi fatti digerire ai nostri più simili politicamente,figuriamoci se poi dobbiamo discuterli su un piano di alleanze,necessarie perchè in soli quattro gatti non si vince e dunque rimarrebbero chiacchiere.
Al futuro perfetto e come piace a noialtri tre o quattro ci potremo pensare quando la situazione si sarà normalizzata e una eventuale prolungata infruttuosa perdita di tempo non determini guai troppo gravi.
Oggi è un lusso che non ci possiamo permettere,c'è una barca che affonda e bisogna tappare i buchi da cui imbarca acqua,non metterci a discutere sul colore delle tendine attorno agli oblò.
Dunque le alleanze vanno valutate sulla base della loro idoneità a tappare quei buchi,e solo su quello,e non sulla base del loro colore politico.

Ciao
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda chango il 04/01/2011, 13:33

ranvit ha scritto:Assolutamente vero che nei 7 anni ci siamo comportati meglio, ma solo sul piano istituzionale e di politically correct. Per il resto non abbiamo inciso minimamente nei problemi strutturali del Paese.
Troppo poco direi ma indubbiamente consideriamo tutti che Berlusconi sia malefico nel senso che fa da catalizzatore dei peggiori difetti degli italiani. Come governo a differenza del centrosinistra....merita piu' o meno la stessa insufficienza.

Ma qui cio' che volevo evidenziare è l'impossibilità a stare insieme tra la sinistra "europea" (socialdemocratica, riformista e liberale) e quella "italiana" (..."infantile e velleitaria" nella visione della società e nelle soluzioni che propone).

Ha colto bene Manuela : come si fa a stare insieme quando sulle idee di Ichino siamo addirittura agli opposti? E non è cosa da poco. E su questioni come missioni all'estero, sulla Tav (e cose simili), etc siamo molto piu' vicini (noi sinistra europea) al centro che alla sinistra da Vendola in poi.

Cuffaro, Lombardo etc? Anche noi abbiamo parecchi scheletri....da riseppellire sia chiaro! E comunque un'alleanza del genere dovrebbe essere solo temporanea : il tempo di cancellare il berlusconismo. Poi, loro sono il centrodestra europeo, noi il centrosinistra europeo. La sinistra radicale? Eternamente all'opposizione....dove ci stanno benissimo e godono,, godono tanto! Perchè farli soffrire portandoli, non si sa mai, al governo?


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Ps A me dispiace che persone intelligenti e sensibili (come Flavio e Piero per esempio) non siano con noi (almeno cosi' sembra), ma dipende da loro.


Ma le idee di Ichino possono essere discusse e criticate o sono la nuova bibbia del "novello" riformista?
una riflessione seria sulla loro concreta applicazione in Italia e sulla loro reale efficacia la si può fare senza essere considerati dei conservatori?
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda lucameni il 04/01/2011, 14:27

Il problema non mi pare sia sempre destra versus sinistra o riformismo contro conservatorismo.
Spesso sono termini usati a sproposito su argomenti che non si conosce o non si vuole conoscere: una fucina di semplificazione.
Quando semmai alla base ci sono problemi relativi all'informazione, alla partecipazione, alla legalità; e dove destra e sinistra sono argomenti atti a sviare ben altro.
Penso solo alle grandi opere inutili, alle cementificazioni selvagge che vengono brandite come “riformismo”, mentre succede che siano solo strumenti per arricchirsi e arricchire gli amici degli amici.
E' da massimalisti di sinistra e conservatori opporsi - ovviamente motivando - ad opere enormemente costose e inutili?
Un discorso che voglia pensare alla sostenibilità ambientale (e ai costi), praticamente un costi-benefici, non mi pare sia poi sintomo di conservatorismo o massimalismo di sinistra. No?
E’ semmai un’argomentazione usata per non discutere e zittire cittadini perplessi e incazzati.
Lo dico per quello che sto vedendo ora a Firenze, dove tra poco sarà iniziata un’opera costosissima, fortemente impattante, inutile a detta di esperti, ingegneri, uomini di buon senso, ma quanto mai remunerativa per imprese legate alle coop rosse e ad imprenditori legati al pdl. Una speculazione che viene spacciata per progresso, mentre lo stesso risultato (nella specie alta velocità) potrebbe essere raggiunto con progetto in superficie (sul quale non ci sarebbero contestazioni), meno impattante, anche per la stabilità di case e opere d’arte: e con costi enormemente minori.
La replica ai cittadini incazzati (di destra e di sinistra)?
Fissazioni di massimalisti estremisti no global. Quando poi i comitati sono fatti di sessantenni e i docenti universitari e politici (vedi API!!) che si oppongono al progetto non hanno niente di estremista.
Quindi – questo piccolo esempio – temo che troppo spesso le parole di destra sinistra riformismo conservatorismo siano usate per semplificare argomenti su cui si preferisce non discutere; e spesso per prenderci per il culo.
Quando si va nel concreto ci si rende conto come certe etichette, oltre che essere false, facciano solo ridere.
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda flaviomob il 04/01/2011, 14:51

Pienamente d'accordo con Luca. Aggiungo solo che le coop rosse sono presenti in maniera massiccia nei grossi appalti della TAV nazionale (anche in quella contestata in Val Susa): eppure i politici 'rossi' non ci spiegano perché da noi il costo chilometrico della AV è molto maggiore che nei paesi confinanti...


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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda lucameni il 04/01/2011, 15:13

Già la TAV è un esempio: all'estero viene gestita, pur tra contestazioni, in maniera diversa, con una maggiore partecipazione delle popolazioni interessate, su un territorio diverso e senza quei costi assurdi come da noi. Un caso? Non credo.


Oltretutto proprio l'attenzione ai costi, all'erario, ad un sano bilancio, senza sprechi di sorta, è un qualcosa difficilmente definibile "di estrema sinistra". Anzi è qualcosa che altrove passerebbe sotto le forche caudine degli estinti destrorsi liberali. Altro elemento che contraddice la consueta vulgata che vuole solo gli estremisti no global contrari a certe cementificazioni colossali.
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda flaviomob il 04/01/2011, 17:15

Intervista di Civati al Manifesto.

Civati: Se bloccano Primarie serve Referendum tra gli elettori. Vendola o Bersani? Vendola è di Gran Levatura.

Il «rottamatore» Civati: invece di continuare ad inseguire l’Udc, dovremmo decidere qual è la nostra idea da proporre all’Italia.

Accusato insieme al sindaco di Firenze, Renzi, di fare il rottamatore del Pd, il quarantenne Giuseppe Civati le primarie non vuole affatto buttarle via. Anzi.

Secondo lei perché il Pd sta pensando di abolire le primarie?
Intanto mi pare un po’ curioso che il primo dell’anno o giù di lì i primi due giornali ci dedichino tanto affetto, con tutto questo spazio dedicato a criticare le primarie. Detto questo, di per se la questione non esiste, o meglio esiste solo perché il Pd sta pensando di cambiare l’alleanza in cui si trova. Il problema è cosa vuole essere il Pd, in che coalizione vuole stare. Rinunciare alle primarie per un bieco calcolo elettorale non mi pare molto sensato.

Però è vero che Casini non vuole le primarie.
Casini, appunto. Pensavo di essermi iscritto al Pd non all’Udc.

E se poi perde il segretario Bersani?
Se io fossi il segretario non avrei paura a confrontarmi nelle primarie. Se le primarie sono solo una conta in effetti possono essere sbagliate, se servono a discutere di politica invece funzionano. Basti pensare che a Milano oggi Pisapia e Boeri stanno collaborando, per provare a vincere le elezioni. E se poi il segretario perde vuol dire che il partito ha sbagliato candidato e
non che sono diventati tutti vendoliani. E se poi sono diventati tutti vendoliani beh, ci sarà un motivo. Non è che un istituto democratico si sospende perché non ci piace.

Pare che i sondaggi diano vincente la coalizione ampia.
I sondaggi che ho io dicono che con il centrodestra siamo pari.
E che c’è il presunto terzo polo inmezzo. Proviamo a vincere e se in una camera non abbiamo i numeri faremo poi le valutazioni del caso. Diciamoci la verità, nel 2006 c’era l’esigenza di allargare lamaggioranza perché avevamo vinto di poco. Eppure non si fece anzi, occupammo le principali cariche dello stato finendo poi per perdere. E’ l’impostazione che è sbagliata: il partito va sempre peggio, ormai tocca il 22% e invece di cambiare rotta ci sentiamo deboli e insicuri, facciamo le scelte sulla base della paura, pur sapendo che le larghe alleanze non sempre garantiscono la vittoria.
Eppoi stiamo sottovalutando i nostri elettori.

In che senso?
Io credo che vogliano saper se se possono scegliere il loro leader oppure no. E la loro reazione, almeno on line, è già stata dura.
Se tocchiamo la natura del Pd su un punto così decisivo io dico che ci vuole un referendum tra gli elettori, istituto previsto e regolato dallo statuto del partito.

Lei tra Vendola e Bersani chi sceglie?
Allo spareggio non ci sto, però penso che Vendola sia una persona di grande levatura, che governa l’unica regione del sud rimasta a sinistra, da interrogare. Solo gli consiglierei di non passare troppo tempo a pensare al Pd.

http://lascarpadikrusciov.blogspot.com/ ... serve.html


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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda ranvit il 04/01/2011, 17:23

Ma le idee di Ichino possono essere discusse e criticate o sono la nuova bibbia del "novello" riformista?
una riflessione seria sulla loro concreta applicazione in Italia e sulla loro reale efficacia la si può fare senza essere considerati dei conservatori?


Certamente....ma se le conosci dovresti sapere che sono opposte a quelle della Cgil/Sinistra radicale e che quindi la loro completa applicazione non puo' essere "ruotata" di 180 gradi.....
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