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Il governo piace...

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Il governo piace...

Messaggioda ranvit il 16/09/2008, 9:45

Da Repubblica.it :

Sondaggio Ipr: "Sicurezza, prostituzione e scuola accrescono la popolarità"
Il gradimento per il presidente del Consiglio al 60%, 5 punti in più che a luglio
L'estate porta consenso al governo
in aumento la fiducia in Berlusconi
In caduta libera il centrosinistra: Pd (-4%) e Idv (-3%). Stabile l'Udc al 20%

di MARCO GRASSO


ROMA - Decreto antiprostituzione, giro di vite sulla sicurezza e riforma scolastica: sono questi i temi che spingono in alto la popolarità della maggioranza. Gli italiani hanno più fiducia nel governo, ma soprattutto nel presidente del Consiglio. Ad affermarlo è un sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica.it. Due mesi senza attività parlamentare non scalfiscono il consenso di cui gode l'esecutivo, che aumenta del 2%. E segnano un aumento del gradimento per la figura di Silvio Berlusconi, che registra un incremento di cinque punti percentuali e tocca quota 60%. Sempre secondo l'istituto guidato da Antonio Noto, nello stesso periodo è calata la fiducia nei confronti del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori, mentre rimane stabile l'Udc.

LE TABELLE

Maroni il più popolare. L'unico membro del governo a tenere il passo del premier è il titolare del Viminale Roberto Maroni, il più apprezzato tra i ministri. La sua popolarità è al 62%, due punti in più rispetto a sessanta giorni fa. Podio per Frattini e Tremonti, che nonostante una lieve flessione, sono al secondo e terzo posto con il 60 e il 58%. Chi ha registrato l'aumento più significativo è Mara Carfagna, il cui consenso passa dal 38 al 42%, forse in seguito alle nuovi leggi sulla prostituzione. In positivo anche il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, il cui apprezzamento è salito dal 35 al 38%. Perde e più di tutti il titolare del Welfare Maurizio Sacconi (-6%), forse per via della trattativa Alitalia.

Aumenta il consenso per Berlusconi. "Le maggiori oscillazioni - fa notare l'istituto di ricerca - Sono quelle che riguardano ministeri al centro del dibattito mediatico durante l'estate: Maroni per la sicurezza, Sacconi per l'Alitalia, Carfagna per la Legge sulla prostituzione e Gelmini per le riforme scolastiche". Ma se la popolarità del governo nel complesso ha conquistato due punti percentuali, il presidente del Consiglio aumenta il divario che lo separa dal suo esecutivo. Se a luglio il saldo era di +3 a favore del Presidente del Consiglio, a settembre risulta a +6.

Diminuisce la fiducia nel centrosinistra. Non naviga in buone acque l'opposizione. La perdita più pesante è quella del Pd, che dal 34% scende al 30%. Cala anche l'Idv, che dopo una crescita di due punti da giugno a luglio, nei due mesi successivi cala del 3%, dal 47 al 44%, un livello comunque alto. Rimane stabile invece l'Udc al 20%.

(16 settembre 2008)
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Forse ho ragione io....

Vittorio
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Re: Il governo piace...

Messaggioda Paolo65 il 16/09/2008, 13:26

Ogni giorno che passa mi rode nel vedere quanto avrebbe potuto fare il CS al governo, se solo avesse capito un pochino di più cosa frullasse nella testa del popolo italiano.

Ammetto che non è stata solo una questione di comprendonio, ma anche di reale impossibilità politica a svolgere una coerente azione di governo, con quel carrozzone sgangherato chiamato CS.

Non ci voleva molto a capire che la maggioranza silenziosa degli italiani voleva più rigore, maggiore sicurezza(anche apparente); in breve un maggior ordine al gran casino che è l'Italia.

La DX ha vinto per questo: ha inviato messaggi che avrebbe messo ordine(anche solo apparentemente), cioè ha dato l'immagine di se stessa come di una forza politica che avrebbe arginato quel gran casino che è il nostro paese.

Se l'ho capito io leggendo e vedendo la TV pochi minuti al giorno, come mai non lo hanno capito i vari leader del CS; quelli che 15 anni vengono spacciati per i migliori e più capaci?

L'esempio della legge Carfagna sulla prostituzione è palese: tutti noi sappiamo che sarà difficile se non impossibile combattere la prostituzione di strada, ma senza dubbio ognuno di noi si aspetterebbe che un governo cerchi di arginare lo schifo che assedia interi quartieri in moltissime città italiane.

So che i radicali andranno a manifestare insieme a vere prostitute sulle scale del Campidoglio:così facendo verranno visti come i difensori della prostituzione, degli sfruttatori ,ed i nemici di quella tanta gente che ogni sera torna a casa in mezzo ad uno schifo indescrivibile.

Sono sempre più convinto che a meno di un miracolo,anche quando andrà via Berlusconi la DX vincerà per molto tempo le elezioni.

Paolo
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Re: Il governo piace...

Messaggioda pagheca il 16/09/2008, 20:10

Paolo65 ha scritto:Ogni giorno che passa mi rode nel vedere quanto avrebbe potuto fare il CS al governo, se solo avesse capito un pochino di più cosa frullasse nella testa del popolo italiano.

Ammetto che non è stata solo una questione di comprendonio, ma anche di reale impossibilità politica a svolgere una coerente azione di governo, con quel carrozzone sgangherato chiamato CS.

Non ci voleva molto a capire che la maggioranza silenziosa degli italiani voleva più rigore, maggiore sicurezza(anche apparente); in breve un maggior ordine al gran casino che è l'Italia.

La DX ha vinto per questo: ha inviato messaggi che avrebbe messo ordine(anche solo apparentemente), cioè ha dato l'immagine di se stessa come di una forza politica che avrebbe arginato quel gran casino che è il nostro paese.

Se l'ho capito io leggendo e vedendo la TV pochi minuti al giorno, come mai non lo hanno capito i vari leader del CS; quelli che 15 anni vengono spacciati per i migliori e più capaci?

L'esempio della legge Carfagna sulla prostituzione è palese: tutti noi sappiamo che sarà difficile se non impossibile combattere la prostituzione di strada, ma senza dubbio ognuno di noi si aspetterebbe che un governo cerchi di arginare lo schifo che assedia interi quartieri in moltissime città italiane.

So che i radicali andranno a manifestare insieme a vere prostitute sulle scale del Campidoglio:così facendo verranno visti come i difensori della prostituzione, degli sfruttatori ,ed i nemici di quella tanta gente che ogni sera torna a casa in mezzo ad uno schifo indescrivibile.

Sono sempre più convinto che a meno di un miracolo,anche quando andrà via Berlusconi la DX vincerà per molto tempo le elezioni.

Paolo


Scusami Paolo, ma secondo me fai un errore logico.

Scrivi che "Non ci voleva molto a capire che la maggioranza silenziosa degli italiani voleva più rigore, maggiore sicurezza(anche apparente); in breve un maggior ordine al gran casino che è l'Italia.".

Ti faccio alcune domande:

1) se il centrosinistra mettesse al centro della sua politica queste priorita', perche' chi e' di (centro)destra dovrebbe votare la fotocopia e non l'originale? In linguaggio commerciale e' un classico problema di branding: se hai un marchio e ti metti a vendere un prodotto non adeguato fallisci anche se lo stesso prodotto ha fatto la fortuna di un produttore con un marchio diverso.

2) se anche fosse che qualcuno di destra lo facesse come dici te, perche' secondo te coloro che si dichiarano di sinistra, che ritengono l'emergenza sicurezza una fola e pensano che i problemi sono altri avrebbero continuato a votare CS? Hai letto cosa scriveva la gente su questo e altri forum l'indomani delle elezioni? Come pensi di poter convincere chi ha accusato il PD di eccessivo centrismo di votarlo con una politica ancora piu' di destra? Non credi che se il CS si fosse fatto portavoce di politiche repressive (contro i Rom, contro le prostitute) in nome della sicurezza un enorme numero di persone (io tra questi) non ci avrebbe pensato due volte a dirigersi verso altri lidi (Sinistra arcobaleno etc.)?

3) Hai tenuto conto di quanto sono diversificate le opinioni del cosiddetto popolo di sinistra? Non ti sembra che sia un po' troppo complesso per individuare in due minuti una politica di riferimento cosi' semplice?

Oggi siamo in una situazione in cui semplicemente non c'e' spazio per una politica seria, di destra o di sinistra, ma la destra in questi casi ha un vantaggio sostanziale: il fatto che il qualunquismo e' storicamente di destra e quindi ogni abbrutimento dell'elettorato torna a suo vantaggio. Con questo non voglio dire che ogni politica di destra e' qualunquista. Ci sono esempi di governi di destra che hanno fatto una politica non condivisibile e ingiusta per i ceti meno abbienti, ma seria, cioe' orientata ad un serio liberismo per esempio. Cioe' la destra ha davanti a se due possibilita', la sinistra di oggi una sola.

Certamente si potevano proporre temi piu' seri (perdendo ugualmente le elezioni), ma non concordo con chi sostiene che il problema di costruire una maggioranza sia semplice e scontato. Oggi possiamo solo perdere e l'aumento dei consensi di Berlusconi dimostra solo che il qualunquismo funziona quando c'e' aria di crisi, cosa che si sapeva gia'.

saluti,
pagheca
Ultima modifica di pagheca il 16/09/2008, 20:36, modificato 2 volte in totale.
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Re: Il governo piace...

Messaggioda lucameni il 16/09/2008, 20:34

la scarsa concretezza di gran parte della sinistra (dirigenza e militanti) riguardo temi come politica fiscale, sicurezza etc etc non mi pare in contraddizione con il limiti storici dell'elettorato italiano, a mio avviso incentivati da 40 anni di democrazia bloccata.
Sono concause che fanno volare B. quale inossidabile leader populista.
In merito ai sondaggi c'andrei comunque cauto: il fumo che viene dispensato è tanto ma poi nei mesi parecchi nodi giungeranno a termine.
Non si può mentire sempre e pensare di farla franca.
A quel punto un Cs, non "buonista" e non legato a retaggi del passato, avrà (avrebbe) le sue carte da giocare.


"Non credi che se il CS si fosse fatto portavoce di politiche repressive (contro i Rom, contro le prostitute) in nome della sicurezza un enorme numero di persone (io tra questi) non ci avrebbe pensato due volte a dirigersi verso altri lidi (Sinistra arcobaleno etc.)?"

Magari il Cs avesse proposto e attuato politiche repressive verso la grande e piccola criminalità, senza populismi e senza sparare nel mucchio; e senza provvedimenti ad effetto (forse pure contoproducenti come quelli sulle prostitute).
Possiamo discutere il fatto che la destra è abile a titillare le paure degli italiani ed è forte con i deboli e debole con i forti (corrotti e colletti bianchi), ma andando oltre l'accademia perchè pensare che reprimere sia qualcosa di destra?
Sinistra=buoni sentimenti?
Mah, molta perplessità, tanto più visti i risultati delle elezioni.
La sinistra arcobaleno, non la prendo minimamente in considerazione: oltre ad aspetti che non trovo etici (vedi la vicinanza culturale e politica a Stati dittatoriali) le sue proposte autolesionistiche rappresentano, oltre ad un danno per il paese, un elisir per la destra illiberale.
Povera Italia.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Il governo piace...

Messaggioda Paolo65 il 17/09/2008, 10:57

Caro Pagheca,

in parte do ragione alle tue considerazioni:parte del CS ed elettori del PD avrebbero voluto una politica ancora più spostata a SX.

Qui però c'è sempre quella mancata maturazione politica di parte dell'elettorato che vede temi come la sicurezza di DX,quando sono invece temi di carattere nazionale e generale.

Inoltre, questi stessi elettori non hanno capito che le situazioni relative ai nomadi, extracomuntari e prostituzione, lasciate allo sbando,non colpiscono il cittadino che vive al centro delle città, spesso con un buon reddito alle spalle,ma i ceti più deboli.

Basterebbe vedere quella gente che si lamenta in TV contro certe schifezze, per capire che non stiamo parlando di gente che vive a Via Veneto a Roma.

Insomma, mentre il CS si specchia in intellettualismi e si allontana dal concreto, la DX specula sulle paure della gente, fa la voce grossa(spesso solo quella)e vince tra l'elettorato.

Un detto che mi viene in mente per il CS è questo: o si cambia o si muore.

Paolo
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Re: Il governo piace...

Messaggioda pagheca il 17/09/2008, 12:14

Vediamo le cose in prospettiva.

I casi sono due: o abbiamo il terrore che le politiche berlusconiane siano realmente in grado di cambiare il paese (sulla scorta del caso Napoli o Alitalia), ma allora ammettiamolo. Ammettiamo che il soggetto e' bravo e che ha ragione chi dice che non ha importanza se ha delle pendenze con la giustizia, basta che sempre piu' gente risolva i suoi piccoli problemi (ovvero sicurezza, sicurezza, sicurezza).

Oppure i nodi verranno prima o poi al pettine e per le stesse ragioni per cui la gente si e' lasciata convincere da Berlusconi, si disinnamorera' di lui e vorra' qualcosa di diverso.

Il punto e' che se opti per la prima ipotesi, allora anche cambiando moriremmo. Se e' vera la seconda - e lo e' - allora basta aspettare e nel frattempo prepararsi, ma senza pretendere tutto subito e senza dimenticare che la storia e' famosa per la sua imprevedibilita'.
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Re: Il governo piace...

Messaggioda ranvit il 17/09/2008, 13:06

Purtroppo il popolo italiano è costretto a scegliere tra due mali....e sceglie il minore.

C'è tanta gente che potrebbe votare per il Cs, come ha fatto in parte con Prodi, ma che ultimamente ci ha definitivamente (almeno per un paio di legislature) abbandonati. E' quella parte di elettori centrali....non centristi nel senso di cattolici e moderati....
Questa parte di elettorato, in un sistema bipolare, è indispensabile per vincere le elezioni.
Questa parte di elettorato, pur tappandosi il naso, sta apprezzando molto l'azione del governo Berlusconi : piaccia o no risolve almeno per il momento problemi che assillano la gente quotidianamente.

Questa parte dell'elettorato non ha votato centrosinistra perchè abbiamo dimostrato (per ben due volte) che sappiamo discutere all'infinito ma non sappiamo mai decidere e mentre i problemi marciscono addirittura non sappiamo neanche restare al governo.....

Vittorio
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Re: Il governo piace...

Messaggioda pierodm il 18/09/2008, 0:16

Ancora una volta mi trovo molto in sintonia con Pagheca.
Su questo argomento c'è molta confusione, nel senso che si tratta di una questione complessa che si cerca di strizzare dentro giudizi sintetici, e troppo spesso ultimativi: una tipica sinfrome da "sondaggio d'opinione", nel quale - come sucecde quasi sempre - le opinioni sono nemiche delle idee, come la moneta cattica che scaccia quella buona.

Innanzi tutto c'è un equivoci di fondo, che personalmente vado sottolineando da tempo: quello per cui nelle elezioni contano i "programmi".
Quello che conta in modo prevalente sono le "identità".
L'identità di destra è associata all'ordine pubblico, così all'idea di "decoro", della disciplina, etc.
E' un'associazione antica, consolidata e accuratamente coltivata, senza nemmeno speciali calcoli, ma per sincera natura delle forze di destra: poco importa (o forse molto importa, ma in altra sede) che quell'ordine e quel decoro siano in massima parte un'ipocrisia, un accozzata di perbenismo e di repressione, sostanzialmente rivolta a nascondere i problemi più che a risolverli.
AN, in particolare, in questi anni ha largamente dimostrato di non avere altro da proporre, se non i temi della droga, delle prostitute e della "sicurezza": diciamo, incidentalmente, che la "svolta democratica" di Fini consiste anche in questa limitatezza di orizzonti, laddove ha ereditato soltanto lo spirito piccolo borghese del fascismo, essendo facile e vantaggioso depurarsi della sua carica eversiva, della quale si occupa il piccolo Peron di Mediaset, in forme più aggiornate.
Per far incontrare le identità con le attese del "popolo" basta (ma non è opera da poco) coltivare adeguatamente il "pubblico" per due o tre anni, con uno stillicidio quotidiano che crei allarme: ho sentito mettere come servizio d'apertura del TG5 una tentata rapina a Brescia, che non aveva fatto vittime o danni di alcun genere, insomma una robetta da giornale locale, se non di quartiere.
E non avete idea di che cosa sono stati capaci di fare a Roma, e non bisogna tener conto solo dei TG nazionali, ma anche delle emittenti locali, schierate quasi tutte a destra.
Quello che ha costruito un tale genere di comunicazione non è una coscienza della sicurezza e dei suoi problemi reali, ma una psicosi modellata sulla mediocrità degli Alemanno, dei Gasparri, dei Fini, e in definitiva di quella identità di destra maturata negli anni.

La sinistra, se avesse voluto corrispondere a questa psicosi avrebbe commesso due errori.
Uno, quello di adeguarsi alla psicosi, avallandone le distorsioni.
Due, quello di mostrasi in contraddizione con la propria storia, senza per altro riuscire a competere efficacemente sul piano della credibilità, per le ragioni accennate da Pagheca.
La sinistra, in realtà, non ha commesso fino in fondo questi errori, ma ne è stata gravemente tentata, e in qualche modo si è parzialmente adeguata.
Uno dei risultati è anche questo argomento del forum, nel quale si vede bene che il suo comportamento ha generato confusione anche tra i suoi stessi elettori, là dove le idee erano sempre state abbastanza chiare.

E' vero che la sicurezza non è patrimonio della destra: sono di destra (o di sinistra) semmai le soluzioni, oltre che la lettura delle cause che generano l'insicurezza e i fenomeni stessi che bisogna individuare come sedi di questa insicurezza.
Nel guardare a questi temi, tuttavia, il problema che si pone non riguarda solo la sinistra, in quanto portatrice di soluzioni più o meno efficaci, ma riguarda la democrazia, da un lato, e le società post-industriali, dall'altra.
Nel caso specifico dell'Italia, a questa complessità si aggiungono le disfunzioni che investono ogni settore dello ststo, dalla polizia alla giustizia, dalla burocrazia al mondo del lavoro.
Pretendere, per esempio, di impiantare i "centri di accoglienza" per immigrati che siano civili e funzionali, è un'utopia, quando non si riesce a far funzionare gli ospedali, le scuole, le università, e le varie funzioni degli EE LL non sono in grado di fornire catasti aggiornati, piani regolatori, vigilanza sull'inquinamento, dati in tempo utile sugli occupati e disoccupati, sui redditi dei residenti, su cave, pozzi, sorgenti, e quant'altro vi viene in mente di andare a chiedere in un municipio medio. E parliamo solo delle disfunzioni colpose, e non di quelle dolose, legate al malaffare.

In questo grande guazzabuglio, l'idea storica della sinistra, di una sicurezza inserita in un quadro "sociale", è ovviamente non solo inattuabile nella sua interezza, ma anche difficilissima da comunicare e da impostare come politica di governo: per cominciare a riuscirci, sarebbe necessario tirare i fili di una riforma di molte istituzioni, una riforma di quelle serie e profonde ... altro che "piccoli passi".
I governi di sinistra, o le opposizioni uguali, non l'hanno fatto, lasciandosi andare all'illusione di provvedimenti che (forse) sarebbero stati efficaci in un quadro complessivo assai diverso, ossia in quell'Italia "normale" molto vagheggiata, ma purtroppo inesistente.
C'è da chiedersi se una democrazia, sempre alle prese con elezioni e consenso, sia in grado di affrontare qualunque problema di lungo respiro, senza che la maggioranza dei cittadini abbia una visione delle cose che lo consenta, a prescindere dall'appartenenza partitica e ideologica.
La storia delle democrazia occidentali non lascia spazio a molto ottimismo: ogni volta che prevale la psicosi della sicurezza e del decoro, prevale la destra, con le sue ricette repressive e paternalistiche, specialmente dove la destra è in grado di mettere sulla bilancia la spada di brenno di massicce campagne "informative".

In definitiva, tra i tanti errori che si possono attribuire alla sinistra, non c'è certamente quello di non aver fatto proprie le "soluzioni" della destra, la sua lettura del fenomeno e le sue parole d'ordine, per quanto convincenti siano state per una parte dell'elettorato: sarebbe stata un'abdicazione alla propria storia, oltre che un tradimento di tutto quel vasto popolo di elettori che non condivide affatto la visione della destra.
Un'idea vincente non per questo è un'idea giusta: vale la pena spendersi per far diventare vincente l'idea giusta, piuttosto che prendere in leasing quella sbagliata, anche perché non stiamo parlando di vendere salami, ma di governare una nazione.
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Re: Il governo piace...

Messaggioda Paolo65 il 18/09/2008, 8:42

Non mi trovo d'accordo e come me milioni di cittadini, che certi temi, quali sicurezza o droga, siano una psicosi o solo una strategia usata dalla DX per ottenere consenso.

Ogni cittadino chiede allo Stato per prima cosa sicurezza e difesa contro i violenti e contro tutto ciò che è riconducibile all'illegalità.

La droga,sia lo spaccio che il consumo, minano la legalità, la sicurezza e hanno effetti devastanti a livello sociale, soprattutto tra i giovani.

Non a caso sempre più genitori sono terrorizzati, perchè hanno capito che anche i migliori educatori possono poco se il loro figlio ci cadesse dentro.

La SX ed il CS dimostrano una incapacità, forse una vera lacuna culturale, nel comprendere appieno il problema.

Questo sta portando molti cittadini a ritenere che il CS sia debole ed inaffidabile su questi temi che invece sono di primaria importanza.

Il punto a livello politico non è rincorrere o copiare la DX ,ma comprendere e fare suoi certi temi, che restano bipartisan nel senso pieno del termine.

La cosa peggiore che possa fare il PD è attendere solo i passi falsi della DX.

Il PD deve fare una riflessione seria e proporre la sua politica su questi temi tanto cari ai cittadini,ma se il messaggio,ad esempio, è quello di liberalizzare le droghe leggere,o fare solo un'analisi sociale sull'uso degli stupefacenti e sul perchè ci si droga, il cittadino continuerà a ritenerlo sempre inaffidabile.

Paolo
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Re: Il governo piace...

Messaggioda franz il 18/09/2008, 8:57

Paolo65 ha scritto:Non mi trovo d'accordo e come me milioni di cittadini, che certi temi, quali sicurezza o droga, siano una psicosi o solo una strategia usata dalla DX per ottenere consenso.

Ogni cittadino chiede allo Stato per prima cosa sicurezza e difesa contro i violenti e contro tutto ciò che è riconducibile all'illegalità.

Il problema ha una sua base reale ed una volta che la destra ha capito che poteva usarlo per il consenso è chiaro che lo ha gonfiato. Ora che la destra governa e non ha piu' interesse a gonfiare un fenomeno, si comprende che esso esiste ancora ed è tutt'ora un problema (non è sparito, come leggiamo sui giornali).
Rimene il problema e rimangono le soluzioni.
A noi indicare che le soluzioni che la destra propone ed ha attuato, non funzionano.
A noi spetta fare proposte diverse e migliori.
Non certo solo sul problema della sicurezza.

Ciao,
Franz
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