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Il PD guadagna davvero col Terzo Polo?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Il PD guadagna davvero col Terzo Polo?

Messaggioda flaviomob il 22/12/2010, 0:39

http://giovannacosenza.wordpress.com/20 ... erzo-polo/

Il Pd guadagna col Terzo Polo?
21 12 2010

«Il Pd guadagna col Terzo Polo» è uno dei titoli di Repubblica oggi. L’affermazione si basa sui risultati di dicembre del sondaggio che Ipr-Marketing conduce ogni mese per la testata. Poiché non credo affatto che il Pd guadagnerebbe consensi e voti, se si alleasse col cosiddetto Terzo Polo (composto da Udc, Alleanza per l’Italia (Api), Futuro e Libertà (Fli) e Movimento per le autonomie), anzi, perderebbe voti, sono andata a guardare meglio.

Dai dati del sondaggio Ipr-Marketing risulta che il centrosinistra raggiungerebbe il 39% di voti, se Casini, Rutelli e Fini accettassero la proposta di alleanza che Bersani ha fatto loro (ma Fini, nota bene, ha già detto no), mentre arriverebbe a 39,5% se il Pd si alleasse a sinistra a non al centro, e cioè con l’Italia dei valori e con Sinistra e Libertà (trovi QUI la tabella coi dettagli). La coalizione che regge l’attuale governo, invece, pur in calo di consensi, si mantiene al 43%.

Certo, il titolo di Repubblica è motivato dal fatto che, nella prospettiva di un’alleanza al centro, il Pd prenderebbe il 26,5% di voti; nella prospettiva di un’alleanza a sinistra, si fermerebbe invece a 25,5%. Un punto in meno.

Strettamente parlando, dunque, è vero che il Pd ci guadagnerebbe. Ma il centrosinistra ci perderebbe.

Detto questo, è chiaro che le differenze sono talmente piccole che una cosa sola è certa: il quadro è molto instabile. Per tutto il centrosinistra. Meno per il centrodestra, come al solito.

E tuttavia, un’altra cosa secondo me è certa: Fini e i suoi non accetteranno mai di allearsi col Pd. Perderebbero troppi voti nel loro elettorato. Infatti hanno già detto di no.

Ma allora perché i dirigenti del Pd insistono a infilarsi in questo vicolo cieco? Per paura che Vendola se li mangi, se si spostano a sinistra. Una paura talmente forte – terrore! – da indurli a scegliere il suicidio.

Perché parlo di suicidio? Perché credo che la perdita di voti del Pd, se davvero si alleasse col Terzo Polo, non solo ci sarebbe, al contrario di quanto emerge dal sondaggio di Repubblica, ma sarebbe molto più forte di quanto lo stesso sondaggio ci fa immaginare oggi.

A tal proposito, ricordo una delle regole che George Lakoff suggeriva ai democratici americani dopo che, nel 2004, avevano perso contro Bush. Per non tornare a perdere:

«Non spostarsi a destra. Lo spostamento a destra è pericoloso per due motivi: allontana la base progressista e aiuta i conservatori attivando il loro modello [cioe il loro frame] negli elettori indecisi» (G. Lakoff, Non pensare all’elefante!, Fusi Orari, 2006, pp. 56-58).


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Re: Il PD guadagna davvero col Terzo Polo?

Messaggioda ranvit il 22/12/2010, 11:21

Avevo notato anche io questo (sciocco) titolo di Repubblica.

In effetti il risultato del sondaggio mi sorprende per il basso consenso previsto per Fli sia nel caso di alleanza con il Pd che in autonomia. Sorprende anche la quasi impercettibile perdita di consensi del Pdl.

Francamente ci credo poco....vedremo nel prossimo sondaggio...

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Re: Il PD guadagna davvero col Terzo Polo?

Messaggioda pianogrande il 22/12/2010, 11:25

I dirigenti del PD non vogliono capire che il centro non si alleerà con nessuno.
Tiene tutti sulla corda e vende ogni singolo voto.
La lezione l'ha imparata dalla campagna acquisti di Berlusconi.
Adesso, è superato il discorso della fiducia o sfiducia una volta per tutte.
Adesso, il governo dovrà contrattare ogni singolo voto.
Il centro è una posizione per valorizzare al massimo tutto questo.
Sempre nel rispetto del lavoro di Bersani, naturalmente.
Le cose, in seguito, potrebbero cambiare e mai disprezzare i possibili alleati.
Quelli che hanno aspettato l'ultimo momento a dare la fiducia pensavano di essere i furbi del paese.
Non avevano fatto i conti con Casini che continuerà ad aspettare in eterno e deciderà volta per volta, caso per caso.
Pagando, s'intende.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il PD guadagna davvero col Terzo Polo?

Messaggioda Iafran il 22/12/2010, 14:18

pianogrande ha scritto:Non avevano fatto i conti con Casini che continuerà ad aspettare in eterno e deciderà volta per volta, caso per caso.
Pagando, s'intende.

Perché "Pierferdi" guarda soprattutto a non pregiudicare i rapporti con "coloro che promettono benefici per l'eternità!"
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Re: Il PD guadagna davvero col Terzo Polo?

Messaggioda matthelm il 22/12/2010, 14:34

La situazione è evidentemente complessa.
Se il Pd si allea con il terzo polo perderà dei voti a sinistra mentre se si allea con la sinistra perderà voti alla sua destra.
Considerato che il nuovo polo dovrebbe togliere più voti a destra (che ne ha di più...) che non quelli eventualmente persi a sinistra la scelta dovrebbe essere scontata anche per le solite argomentazioni (sinistrasinistra inaffidabile).

Vediamo prima le proposte-programma di Bersani .. e chi le accoglie.
Premesso che non abbiamo bisogno di "narrazioni"... ma di voti.
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Re: Il PD guadagna davvero col Terzo Polo?

Messaggioda flaviomob il 24/12/2010, 0:49

giovedì, dicembre 23, 2010
Le castagne, il bambino e l'acqua sporca

Bersani chiarisce la posizione del Pd nella conferenza stampa di fine anno. Dice che non toglieremo le castagne dal fuoco a B e non butteremo via il bambino con l'acqua sporca a proposito delle primarie (l'acqua sporca probabilmente è rappresentata dalla vittoria di Vendola in Puglia e Pisapia a Milano).

Bersani non spiega come vorrebbe riformarla, l'acqua delle primarie, e non ricorda che le primarie sono appena state riformate dalla sua maggioranza, come le voleva lui, per altro (maggio 2010) e conferma che quello che scrivevo un anno fa era vero. E lo dico, credetemi, con dispiacere, perché questo costituisce un problema.

In sostanza, non chiediamo le elezioni (e va così così) e le primarie si faranno, ma se vi partecipa una forza che non le vuole, non si faranno (e non va bene per niente).

Tradotto in italiano, significa che se c'è il Terzo Polo, o anche solo Casini, le primarie non si faranno. E che, ma questo lo aggiungo io, saremo anche costretti a candidare un esponente del Terzo Polo. O anche solo Casini.

Buon Natale a tutti.

http://civati.splinder.com/post/23778170


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Re: Il PD guadagna davvero col Terzo Polo?

Messaggioda cardif il 24/12/2010, 16:22

Io spero che si lasci stare il Terzo Polo (non ho mai capito la logica della sua esistenza nel sistema bipolare) e si parli di PdN, Polo della Nazione, come si è chiamata la nuova aggregazione di CD (UDC + FLI + altri). Spero che si parli, a cominciare dal CS come azione di convincimento, di Polo alternativo e sostitutivo del Polo berlusconiano, detto anche PdL+fcp ( Partito della Libertà di fare il cavolo che gli pare). Questo dopo aver capito, una volta per tutte, che Casini, con Fini, rappresenta l'area di centrodestra moderata e 'conservatrice', se ancora si può usare questo termine. Che è un'alleanza improvvida contra personam, non politica, quella tra PD e PdN.
E l'SS Berlusconi? Che si arrangi con Santanchè, La Russa, Gasparri, Storace, e gli amanti Bondi e Cicchitto (acc.... mi sono ripetuto )
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Il PD guadagna davvero col Terzo Polo?

Messaggioda flaviomob il 24/12/2010, 19:48

http://civati.splinder.com/post/23781207

un po' di sorprese, nei sondaggi...


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Re: Il PD guadagna davvero col Terzo Polo?

Messaggioda ranvit il 24/12/2010, 20:14

Interessante....c'è da ragionarci sopra un bel po'.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il PD guadagna davvero col Terzo Polo?

Messaggioda lucameni il 24/12/2010, 20:26

"io spero che si lasci stare il Terzo Polo (non ho mai capito la logica della sua esistenza nel sistema bipolare)"


Io invece l'ho capito da sempre perchè in una democrazia chiunque può presentarsi alle elezioni, salvo impedimenti di tipo penale.
Nei sistemi cosidetti bipolari, prima di tutto democrazie - repetita iuvant - alle elezioni si presentano terzi poli, quarti poli, quinti poli, terzi partiti, quarti partiti, quinti partiti, tutti con l'ambizione di diventare quanto meno i secondi partiti o poli che poi concretamente si giocheranno nei fatti la possibilità di andare al governo. O quanto meno con l'ambizione di conquistare dei seggi.
Basta controllare cosa avviene nelle altre democrazie.
Quindi dove sarebbe l'incapacità a capire?
L'unica cosa che capisco è che anni di berlusconismo, incentivati da un'idea sballata dil centrosinistra (pompata moltissimo dai prodiani alla Parisi), hanno spacciato all'elettorato la favola che fosse quasi una lesa maestà del "bipolarismo", delle elezioni con contendenti maggiori di due.
Certa idea fasulla di bipolarismo ha fatto comodo anche alle ambizioni del Cs, di alcuni suoi stranamore e - con poca onestà - è stata spacciata come un dogma ai cittadini elettori; ovviamente spacciando emerite bufale riguardo i tanto decantati sistemi europei ( e per loro fortuna ben diversi dal nostro osceno bipolarismo).
Mentre nei tanto citati "altri paesi" anche nei sistemi bipolari il bipolarismo funziona anche senza particolare legge elettorale maggioritaria e senza la presenza di soli due "poli" (alle elezioni).
Quindi se il cosidetto "terzo polo" non piace per la sua ambiguità e strategia (non piace neppure a me) sarebbe il caso di contestarlo per questo e non certo per la sua legittima ambizione, propria di un quarto, di un quinto, di un sesto "polo" di presentarsi alle elezioni.
Fino a prova contraria siamo in democrazia.
Quindi massimo rispetto per le idee altrui, presenti in questo forum, ma francamente dopo anni ed anni in cui Rovati, Parisi e compagnia ci hanno raccontato che "questo" bipolarismo era irreversibile, almeno nel senso di "costituito con questi soggetti politici", assolutamente ingessato, pena l'accusa di voler "tornare indietro", e dopo aver visto che bella fine ha fatto la politica italiana (Unione compresa) francamente questa storia che nel bipolarismo italiano sarebbe incomprensibile proporre diverse soluzioni politiche, siano essi terzi, quarti, quinti poli, mi disturba alquanto.
Ad oggi ben venga un centro sinistra, si spera decente, il più possibile coeso, ma se altri soggetti politici volessero presentarsi alle elezioni e scalzare un altro "polo" o partito dalla possibilità di conquistare più seggi possibile, non vedo cosa ci sia - ad esempio - di poco democratico. Anzi.
Diverso discorso la necessità contingente di fare fronte tra le opposizioni al fine di conquistare una maggioranza, impedire al PDL di governare da minoranza e poi rifare la legge elettorale: come una sorta di CNL.
Questo è qualcosa che trascende la legittimità o meno che alle elezioni si presentino più di due "poli"; tanto più con elezioni che sono fatte col sistema proporzionale.
In altri termini: non vi seguo e sopratutto, in merito alla legittimazione dei "poli" di presentarsi o meno alle elezioni.
Il fatto che i "terzo polo" non piaccia, sopratutto per come è fatto, non vuol dire negare una sua legittimità.
Altrimenti medesimo discorso, ad essere coerenti, dovrebbe essere fatto e doveva essere fatto col "polo anticapitalista" della Fed e compagnia rossa.
Non mi pare ci sia da aggiungere altro.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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