Cari amici del forum, tolgo il disturbo.
L'atmosfera di questo forum è diventata fastidiosa e il nervosismo non consente - almeno, non consente a me, che ho evidentemente dei limiti - una discussione utile e interessante.
La responsabilità di questa atmosfera ha nomi ben precisi - pochi - dato che il mio disagio non riguarda la gran parte, direi la quesi totalità, degli interlocutori.
Ma non voglio approfittare dell'occasione per prendermi qualche licenza, sventagliando giudizi personali - stavolta sì, veramente personali - che pure certe "firme" meriterebbero.
Voglio invece fare un ultimo tentativo di discorso che forse non è "politico" nel modo che piace al Collegio Giudicante del forum, ma che per me è assai più politico di tante discussioni sulle primarie o sulle leggi elettorali.
Discorso breve, che salta molti passaggi che sono stati già ampiamente espressi nel corso di passate discussioni.
In questo partito, il PD, e in questa area di centro-sinistra qualunque persona dotata di una quantità minima di razionalità sa bene che è confluita la gran parte - la parte sicuramente più consolidata, convinta e meno casuale - del tradizionale elettorato di sinistra. Anzi, più che di elettorato, parlerei di correnti di pensiero e di cultura progressiste.
Per quanto mi riguarda, io credo che sarebbe un partito o una coalizione di centro-sinistra anche senza l'afflusso di centristi e transfughi di varia estrazione, dato che la sinistra che io ho conosciuto e praticto dall'adolescenza in poi è sempre stata assolutamente moderata, costituzionale e istituzionale.
Rimane comunque il fatto che solo uno sciocco, uno sprovveduto - o uno che fa il finto tonto - può "meravigliarsi" di trovare in questo partito, e in questo forum, persone che hanno una cultura e delle radici definibili "di sinistra".
Tuttavia, essere sciocchi o sprovveduti non è in fondo un gran peccato. Un peccato, semmai, facilmente perdonabile.
Il guaio è che alcuni non si limitano alla meraviglia - più o meno "ingenua" - ma ne fanno un pretesto per offese, illazioni, giudizi vergognosi, sia di carattere personale sia di carattere politico.
Viene allora da chiedersi: perché state qui? Perché volete a tutti i costi far parte di quest'area? Cosa vi lega a questa gente che tanto disprezzate?
La mia non è una domanda che nasce (solo) dal fastidio, ma dalla logica.
Basta leggere gli interventi di alcuni iscritti al forum, per constatare che le loro idee, le loro posizioni, i loro giudizi collimano perfettamente con quelli dell'UDC di Casini, o del PDL berlusconiano, o di quella buffa parodia di partito che è l'API di Rutelli: come mai questi iscritti di cui parliamo non trovano più naturale confluire in tali collocazioni assai più coerenti con il loro pensiero? Perché preferiscono stare qui, in nostra pessima compagnia?
Ho tentato di intavolare un dialogo su questo tema, ma inutilmente.
Credo che il destino del PD - finora accidentato e gramo - sia legato alla soluzione di questo problema, non tanto sul piano polemico, ma culturale e politico, sia per ciò che riguarda le diverse componenti "strutturate" del partito, sia (di riflesso) per ciò che riguarda il rapporto con l'elettorato, e la costituzione di un'identità.
Io, intanto, preferisco levare le tende: mi arrendo, non ho più voglia di leggere certe frasi, certi giudizi, di respirare quest'aria malevola.