da pierodm il 04/12/2010, 13:28
Leggendo il testo, quando sono arrivato a "Lo zelo, il fanatismo, la vocazione a dividere più che a unire, e altre nefandezze ..." mi sono reso conto che forse ci sono altri fenomeni sociali, oltre alla religione, a condurre verso l'integralismo
E dovevi leggere il mio testo per renderti conto di questa ovvietà?
Rimane il fatto che stavamo parlando della religione: se i sui meccanismi integralistici sono simili o dissimili da altri possiamo parlarne a parte.
Questo spostare sempre la mira su "altro" credevo che fosse un espediente da talk show, per non rispondere mai alle obiezioni e ributtare sistematicamente la palla in un altro campo.
qualcuno sostiene che, per fare un solo esempio, il comunismo fosse una sorta di religione, con tanto di casta sacerdotale e libri sacri, sette, fanatismi, continue scissioni e frantumazioni
Quasi non ci credo: come può essere successo che ti sia venuto in mente proprio nientedimenoché il comunismo?
In ogni caso, mi sembra che l'indiscrezione di quel "qualcuno" confermi che la religione sia una specie di archetipo, quando si parla di caste, sette, fanatismi, etc., il che ci riporta alla casella di partenza, dopo questo inutile giro.
Anche in questo caso "i vari distinguo che sono doverosi alla luce dell'esperienza e della storia non modificano un giudizio di massima". A meno che in questo casi qualcuno non affermi che i distinguo sono importanti.
Vedi tu quale risposta preferisci darti.
La mia è semplice semplice: non è che i distinguo siano una categoria da prendere o lasciare in blocco.
Sono importanti se producono una migliore spiegazione di un fenomeno complesso.
Se sono pretestuosi, se non producono risultati significativi, non sono importanti.
Ci sono distinguo pregiudiziali, e quelli - appunto - "doverosi alla luce dell'esperienza etc".
Ci sono quelli che modificano un giudizio, e quelli che non lo modificano, o ne modificano l'estensione.
Come vedi, i distinguo circa i distinguo sono importanti.
.
[i]Che il "potere" politico, religioso, economico, laicista e di altra natura si comporti, appunto, da potere e agisca di conseguenza, prevaricando, non dovrebbe essere una scoperta per nessuno.
…Far ricadere tutto sul "potere" è il solito scaricabarile tipico specialmente di noi italiani campioni nell'incolpare la parte avversa di ogni malefatta...[i]
Matthelm, mettiti d’accordo con te stesso.
[i]Che poi le religioni vengano strumentalizzate in tutti i modi, spesso e volentieri, dal potere politico dovrebbe far riflettere i "comunque contro" che a volte la religione non c'entra per niente. Basta togliersi il paraocchi ideologici e tutto è più chiaro![i]
Il potere politico strumentalizza la religione, come strumentalizza ogni cosa gli torni vantaggiosa.
Altrettanto fa la religione che utilizza il potere politico per imporre i suoi dogmi e precetti.
Senza contare che per lunghissimi periodi i due poteri sono coincisi, nelle istituzioni, negli uomini e nei principi. Ci sono volute le bombe e le baionette – reali e virtuali – per separare questo stretto connubio, e la Chiesa non si è mai veramente rassegnata, e non si sono rassegnati i suoi fedeli.
Amen.