Facciamoci un esame di coscienza. Perché a noi le rivelazioni di Wikileaks su Berlusconi non fanno né caldo né freddo, mentre altri paesi sono in fibrillazione?
Dopotutto cosa abbiamo saputo, se non, finora, le opinioni sincere" dei diplomatici americani su vari paesi e uomini di stato. Per quanto ci riguarda, neinte che non sapessimo già: o forse qualcuno non aveva intuito che Berlusconi e Putin o Berlusconi e Gheddafi, facessero gli affari propri più che delle loro nazioni? Per non parlare dei festini, cosa che, non solo sapevamo, ma che suscitava l'invidia di un bel po' di maschi nostrani.
E poi siamo abituati, no? è la nostra ipocrita cultura, quella "non sappia la mano destra ciò che fa la sinistra", quella delle pubbliche virtù e dei vizi privati, che ci induce a digerire tutto perché tanto, "chi non ha peccato scagli la prima pietra'...
Forse è un po' diverso nei paesi di cultura protestante, quelli del politically correct, in cui i presidenti sono inquisiti perché hanno mentito alla nazione e dove è molto più imbarazzante scoprire che i diplomatici dicono certe cose in pubblico e certe altre in privato. Anche se sono cose banali, come Sarkozy è vanitoso, la Merkel non è creativa,ecc.
La diplomazia ottocentesca come quella che conosciamo non ha retto all'impatto delle nuove tecnologie. Dovrà cambiare, come siamo cambiati tutti. Non è poi detto che cambi necessariamente in peggio.