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Montezemolo : grande lista civica nazionale

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Montezemolo : grande lista civica nazionale

Messaggioda franz il 27/11/2010, 18:47

matthelm ha scritto:In aggiunta: se poi Montezemolo viene presentato da Cacciari vuol dire che è una cosa seria.

Ecco, apppunto, tornando alle cose serie, ecco cosa dice Massimo Cacciari sul tema.

Ciao,
Franz


http://www.blitzquotidiano.it/politica- ... lo-639970/
Massimo Cacciari: “Fini, Casini e Rutelli non bastano. Serve Montezemolo”

“Fini, Casini e Rutelli non bastano. Gli imprenditori come Luca Cordero di Montezemolo devono scendere in campo. Serve un processo costituente: non per il terzo Polo, ma per il Polo”. Non ha mezzi termini, Massimo Cacciari.

Intervistato dal Corriere della Sera, l’ex sindaco di Venezia rilancia sull’importanza di un impegno in politica della società civile.

“Per quanto intellettualmente onesti e capaci, Casini, Fini e Rutelli non sono sufficienti. Serve una forte partecipazione sulla base di un patto amplissimo per la creazione di un nuovo centro che faccia le riforme, dice. Ma rifiuta l’ipotesi di un partito centrista, rivendicando invece “una forza di centro nel senso della centralità, non del moderatismo e altri ferrivecchi”.

Di Montezemolo, Cacciari apprezza soprattutto il programma: “un programma anticorporativo, con una giusta analisi del fallimento del bipolarismo all’italiana, del berlusconismo e della dimostrata incapacità da parte di coalizioni come l’Ulivo a governare. La riforma del welfare, delle relazioni sindacali, della scuola, la sburocratizzazione reale, la chiusura di province e comuni”.

Obiettivi che si possono raggiungere con elementi sia del Pd sia del Pdl. Perché, sostiene il filosofo, “anche nel Pdl c’erano intenzioni seriamente riformatrici. E anche nella Lega c’è del buono: ci sono autentici federalisti come Maroni, mica solo Bossi e il “trota”. Ma tutti sono stati condizionati da forze giustizialiste, estremiste e massimaliste”.

Mentre promuove parti del Pdl, Cacciari boccia il Pd: “È stato diretto in modo folle. Veltroni ha sbagliato tutte le mosse, Franceschini ha fatto quello che ha potuto, Bersani ha dato al partito un’immagine socialdemocratica d’antan”. Ma neppure Nichi Vendola è nelle corde dell’ex sindaco: “I paragoni con Obama fanno ridere i polli. È esponente di una tradizione anche nobile, come Arci, Legambiente, Verdi. Ma è un’ideologia minoritaria che non sarà mai cultura di governo”. Nonostante questo, “spero che Pd e Pdl non crollino, sarebbe una tragedia peggiore di Tangentopoli”.
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Re: Montezemolo : grande lista civica nazionale

Messaggioda chango il 27/11/2010, 18:47

franz ha scritto:
Non dimentichiamo anche Romano Prodi, anche lui imprenditore, anche se pubblico, che proveniva dall'IRI.
(i suoi nemici di sinistra amavano definirlo "boiardo di stato")


Prodi prima di essere un "imprenditore" pubblico, è stato professore universitario e ministro dell'Industria in un governo Andreotti.
non verrà dal serbatorio tradizionale della politica, ma a quel serbatoi è stato strettamente legato e non lo ha mai considerato come qualcosa di negativo.


franz ha scritto:Capisco il tentivo di arrampicarsi sui vetri giocando sui termini tra classe politica e classe dirigente ;) ma in fondo chi mai dovremmo chiamare a dirigere il paese? Se la classe politica è cotta ed autorefenziale (e siamo in pieno disastro economico) non chiami a caso tra spazzini, becchini, parrucchieri, tassisti, iraulici e informatici (pur con tutto il rispetto per le categorie, visto che faccio parte di una di queste) ma attingi a chi in qualche altro settore ha dimostrato di saper dirigere e condurre una nave fuori dalle secche. Non è garanzia di successo (come fu positivamente con il caso di Prodi, che ci porto' nell'Euro) ma vista la situazione disperata ogni tentativo va fatto.

Franz


classe dirigente e classe politica non sono la stessa cosa: la seconda è un sottoinsieme della prima.

non chiami a caso tra spazzini e informatici, ma se per questo non si dovrebbe chiamare a caso qualcuno solo perchè è stato bravo a dirigere condurre una nave fuori dalle secche.
soprattutto perchè il livello di complessità della gestione di uno Stato è diverso da quello di un'azienda e le competenze necessarie sono diverse.
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Re: Montezemolo : grande lista civica nazionale

Messaggioda franz il 27/11/2010, 19:00

chango ha scritto:non chiami a caso tra spazzini e informatici, ma se per questo non si dovrebbe chiamare a caso qualcuno solo perchè è stato bravo a dirigere condurre una nave fuori dalle secche.
soprattutto perchè il livello di complessità della gestione di uno Stato è diverso da quello di un'azienda e le competenze necessarie sono diverse.

Vedendo lo stato attuale del paese direi che le competenze necessarie non sono presenti in chi ci governa da un bel po' di tempo. Non parlo di personaggi singoli (dove qalche eccezione si trova) ma dell'intera classe politica.
Per me poi le competenze pur non identiche sono molto simili; sono le conoscenze ad essere diverse. Ma un manager è appunto abituato ad acquisire le conoscenze che gli mancano e costruire la squadra, il team attono a lui, che sa raggiungere gli obbiettivi.
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Re: Montezemolo : grande lista civica nazionale

Messaggioda flaviomob il 28/11/2010, 2:00

Ultimamente i generali abbondano, ma le truppe? Armiamoci e partite? Certo, la credibilità del laicissimo Cacciari, da quando è dipendente di Don Verzè, ha conosciuto un exploit quasi ultraterreno. Del resto Montezemolo si presenta benissimo, attaccando Prodi, quando gli unici anni di respiro (e serietà) per la nostra economia, nel nuovo millennio, sono stati proprio quelli del travagliato biennio prodiano. Un altro casciaball.


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Re: Montezemolo : grande lista civica nazionale

Messaggioda flaviomob il 28/11/2010, 2:13

Le competenze della classe dirigente nell'ambito privato vengono verificate e valutate in base al raggiungimento di obiettivi decisi dalla proprietà dell'azienda, generalmente legate alla realizzazione di un utile o comunque di un miglioramento dell'assetto di bilancio. Per raggiungere quest'utile sarà quindi giocoforza realizzare prodotti (o servizi) di qualità, raggiungere efficienza ed efficacia nella loro produzione, restare sul mercato con prezzi competitivi in relazione alla fascia di consumatori a cui ci si intende rivolgere. I dirigenti che falliscono vengono 'rottamati' (non senza conseguenze paradossali, talvolta, viste le ambiguità del diritto del lavoro italiano in materia) dalla proprietà e tanti saluti.

Nel campo della politica, è proprio vero che la classe dirigente italiana è incompetente? Ovvero, chi ne fissa gli obiettivi? In un mondo perfetto, l'elettorato. O meglio, esso può scegliere tra obiettivi diversi nella pluralità dell'offerta politica. In un mondo perfettibile, l'elettorato è sottoposto a pressioni, informazioni enfatizzate o negate, manipolazioni, ma in un contesto democratico mantiene tuttavia un peso preponderante. Ora, se la manipolazione è talmente forte e pervasiva da far perdere la capacità di esame di realtà da parte di una grossa fetta di elettorato, vendendo illusioni a domicilio, è lecito pensare che la durata di questa 'devianza' del consenso possa durare al limite una legislatura, passata la quale i nodi dovrebbero venire al pettine e i cadaveri a galla. In Italia il delirio dura da vent'anni, quindi mi sembra legittimo cominciare a pensare che gli incompetenti principali siano i cittadini italiani o comunque una vasta e folta rappresentanza... diciamo di 'uomini qualunque'... o di quaqquaraqquà :lol:
Ultima modifica di flaviomob il 28/11/2010, 2:30, modificato 1 volta in totale.


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CVD

Messaggioda flaviomob il 28/11/2010, 2:22

navigando su wikipedia... categoria grossi personaggi... eccone un altro! Avanti al centro, c'è posto! :lol:

A proposito del passaggio alla Cinzano, Cesare Romiti dichiarerà al giornale La Repubblica nel 1985: "Abbiamo pescato, in Fiat, un paio di persone che pretendevano danaro per presentare qualcuno all'Avvocato. Uno dei due l’abbiamo mandato in galera, l'altro alla Cinzano"; e Montezemolo ammise: "È vero, ho sbagliato, per favorire il contatto con Gianni Agnelli mi sono fatto dare ottanta milioni nel cofanetto di un libro vuoto di Enzo Biagi".[4] Su questa tangente non verrà mai avviata alcuna indagine.


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Re: Montezemolo : grande lista civica nazionale

Messaggioda franz il 28/11/2010, 11:06

flaviomob ha scritto:Le competenze della classe dirigente nell'ambito privato vengono verificate e valutate in base al raggiungimento di obiettivi decisi dalla proprietà dell'azienda, generalmente legate alla realizzazione di un utile o comunque di un miglioramento dell'assetto di bilancio. Per raggiungere quest'utile sarà quindi giocoforza realizzare prodotti (o servizi) di qualità, raggiungere efficienza ed efficacia nella loro produzione, restare sul mercato con prezzi competitivi in relazione alla fascia di consumatori a cui ci si intende rivolgere. I dirigenti che falliscono vengono 'rottamati' (non senza conseguenze paradossali, talvolta, viste le ambiguità del diritto del lavoro italiano in materia) dalla proprietà e tanti saluti.

Nel campo della politica, è proprio vero che la classe dirigente italiana è incompetente? Ovvero, chi ne fissa gli obiettivi? In un mondo perfetto, l'elettorato. O meglio, esso può scegliere tra obiettivi diversi nella pluralità dell'offerta politica. In un mondo perfettibile, l'elettorato è sottoposto a pressioni, informazioni enfatizzate o negate, manipolazioni, ma in un contesto democratico mantiene tuttavia un peso preponderante. Ora, se la manipolazione è talmente forte e pervasiva da far perdere la capacità di esame di realtà da parte di una grossa fetta di elettorato, vendendo illusioni a domicilio, è lecito pensare che la durata di questa 'devianza' del consenso possa durare al limite una legislatura, passata la quale i nodi dovrebbero venire al pettine e i cadaveri a galla. In Italia il delirio dura da vent'anni, quindi mi sembra legittimo cominciare a pensare che gli incompetenti principali siano i cittadini italiani o comunque una vasta e folta rappresentanza... diciamo di 'uomini qualunque'... o di quaqquaraqquà :lol:

Complimenti, hai riassunto bene in pochi concetti, una verità molto semplice.
In campo privato, il mercato è fatto da milioni, miliardi di scelte ogni giorno. Di fatto consumatori, venditori, compratori (e tutti noi siamo spesso nella duplice veste) votiamo ogni qual volta compriamo qualcosa (beni o servizi). Di solito si tratta di scelte economiche (rapporto qualità prezzo) e raramente sono ideologiche (ci sono pochi casi e non vale la pena di elencarli qui). Questo comporta un rapido sviluppo dei prodotti, una spinta al miglioramento, una selezione dei peggiori.
In campo pubblico, la politica prevede il voto ogni 4 o 5 anni, non certo ogni giorno. L'ideologia domina alla grande, indirizzando piu' della metà delle scelte di voto. Meno di prima, in modo significativo, ma pur sempre determinante.
Il fatto che l'idelogia domini il voto consente (secondo me) quelle "pressioni, informazioni enfatizzate o negate, manipolazioni" che distorgono la percezione del votante ed il suo voto. Chiaro che se vota "a prescindere" turandosi il naso, non esiste selezione della classe politica. Senza selezione abbiamo molta stasi e scarso miglioramento. Buffo a questo punto che la politica abbia la presunzione di stabilire come l'economia possa funzionare meglio, quando lei stessa è ridotta in questo stato ed andiamo rapidamente verso un'astensione dal voto del 50%.

Chiarito questo, che mi sembra un dato di fatto e ben difficilmente modificabile, che fare?
Secondo me gli obbiettivi sono chiari: rilanciare la produttività e quindi i redditi, ammodernare il paese (scuola, welfare, strutture ferroviarie e viarie, pubblica amministrazione) far uscire il paese dal medioevo liberalizzandolo ed eliminando clientelismo e corporativismo. Se questi fossero gli obbiettivi accettati da una maggioranza di cittadini, credo che una classe imprenditoriale a cui fossero affidati questi compiti saprebbe raggiungerli in una o due legislature.
Se invece questi obbiettivi fossero affidati alla attuale classe politica, in larga parte incompetente (perché l'unica cosa in sono esperti è l'arte di attaccarsi alle poltrone) ed inaffidabile (voltagabbana) allora sarebbe un buco nell'acqua.

Come unica eccezione vedo positivamente l'aggancio con una parte della nuova classe politica emersa a livello locale in alcuni comuni dopo la riforma di 17 anni fa. Forse un asse Cacciari-Montezemolo potrebbe essere non solo un caso.

Franz
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Re: Montezemolo : grande lista civica nazionale

Messaggioda flaviomob il 28/11/2010, 11:43

In politica non basta condividere gli obiettivi, è anche necessario spiegare come si intende raggiungerli e trovare un'unità di intenti tra i deputati (le famose 'truppe') per farlo.
Io posso raggiungere gli obiettivi che hai posto licenziando due milioni di dipendenti pubblici e non assumendo giovani per un decennio, dopodiché che ne faccio di due milioni di famiglie e di tutti i giovani che rimangono a casa a carico di genitori o nonni in pensione?
Inoltre il nostro amico Montezemolo si è già trovato in stretto rapporto con le pubbliche amministrazioni, come riportato dal semipterno sito di wikipedia, quando organizzò i mondiali del 1990. I risultati, nel diluvio di soldi pubblici che si sono trasformati in stadi inutilizzati o dorati, li conosciamo benissimo. Cui prodest?

Infine la tua 'battuta' sulle capacità imprenditoriali... non abbiamo avuto un presidente imprenditore per due legislature? Dove sono i risultati...? Perché mai un imprenditore dovrebbe decidere di fare gli interessi collettivi (sì, anche quelli dell'operaio, anche quelli del caro vecchio proletariato) quando è così bravo (si è 'specializzato' si potrebbe dire) nel fare i propri, privati? Il conflitto non esiste più? Neghiamo anche quello?


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Re: Montezemolo : grande lista civica nazionale

Messaggioda franz il 28/11/2010, 12:47

flaviomob ha scritto:In politica non basta condividere gli obiettivi, è anche necessario spiegare come si intende raggiungerli e trovare un'unità di intenti tra i deputati (le famose 'truppe') per farlo.
Io posso raggiungere gli obiettivi che hai posto licenziando due milioni di dipendenti pubblici e non assumendo giovani per un decennio, dopodiché che ne faccio di due milioni di famiglie e di tutti i giovani che rimangono a casa a carico di genitori o nonni in pensione?

Invertendo l'ordine di fattori il risultato non cambia: non licenzio due milioni di dipendenti pubblici e assumo tutti i giovani che voglio. Da qualche altra parte nel paese ci saranno altri due milioni che staranno a casa (anzi, forse molti di piu') ed altri giovani non assunti. Il problema non è guardare chi deve stare a casa ma come rimettere in modto l'economia in modo che tutti lavarino. Come lo facciamo? Con meno o con piu' assunzioni statali?
flaviomob ha scritto:Infine la tua 'battuta' sulle capacità imprenditoriali... non abbiamo avuto un presidente imprenditore per due legislature? Dove sono i risultati...?
(sì, anche quelli dell'operaio, anche quelli del caro vecchio proletariato) quando è così bravo (si è 'specializzato' si potrebbe dire) nel fare i propri, privati? Il conflitto non esiste più? Neghiamo anche quello?

Eccola dimostrazione che senza berlusconi non sapreste cosa dire. Se non ci fosse, lo inventereste.
Berlusconi ha palesemente i suoi obbiettivi. Che sono diversi da quelli del paese.
Ma non tutti sono come lui.
Ti chiedi: Perché mai un imprenditore dovrebbe decidere di fare gli interessi collettivi. E perché mai un avvocato, un professore, un notaio, un ingegnere, un manager, un idraulico, un parricchiere, un oeraio, una commessa?
Se vogliamo chiederci perché dobbiamo farlo con tutte le figure professionali, indipendnetemente dalla loro capacità manageriale. Poi se prendiamo i maneger migliori è perché hanno già dimostrato di essere capaci di ottenere quello che vogliono (ed alcuni 30 anni fa erano pure operai, non professori).

Franz
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Re: Montezemolo : grande lista civica nazionale

Messaggioda flaviomob il 28/11/2010, 13:08

I giovani non li assume più nessuno. Per la stragrande maggioranza lavorano in contratti a termine o in contratti a progetto, se non in nero direttamente. Sugli ammortizzatori sociali hai glissato per la seconda volta in pochi giorni.
Sul conflitto sociale, che non è meno importante del conflitto d'interessi, nulla da dire. Berlusconi non è una mia ossessione: è la realtà. E' il premier più inguardabile di tutto il mondo occidentale e probabilmente di tutto il mondo democratico, eppure in Italia continua ad avere un'opposizione che definire morbida è più che eufemistico.
Nulla da dire, poi, sulla tangente di Montezemolo (da lui ammessa) e sulla disastrosa gestione di Italia 90, coi NOSTRI soldi, NOSTRI.
Complimenti. Buttiamoci nelle mani del primo 'big' che passa così, tanto per gradire, acriticamente.
Come diceva mia bisnonna: fatti un nome, piscia in letto, e diranno che hai sudato :lol:


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