La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Cento punti per mille passi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Cento punti per mille passi

Messaggioda trilogy il 15/11/2010, 14:28

flaviomob ha scritto:Altra proposta:
Tobin tax - tassazione delle transazioni finanziarie. Divieto di trattare derivati e altri titoli potenzialmente 'tossici'. Criteri più rigidi di trasparenza e tutela a favore di chi investe in prodotti finanziari.


Tassare le "transazioni finanziarie" in quanto tali è quasi impraticabile per un solo paese. Se pensiamo al mercato delle valute è ormai completamente de-materializzato, non c'è un paese o un luogo fisico di scambio. Sono reti di computer che consentono l'accesso agli scambi. In Italia ad esempio a parte il circuito interbancario, l'accesso dei piccoli operatori avviene in massima parte tramite piattaforme di broker nel Regno Unito, Stati Uniti, Cipro. Non puoi imporre a questi di fare i sostituti d'imposta per l'Italia.

L'altro problema è che una tassa sulle transazioni è mirata a diminuire gli scambi di breve periodo considerati speculativi. Le operazioni di breve periodo (speculative e non) contribuisco a formare il numero e il volume complessivo degli scambi che sono due parametri importanti per valutare la rischiosità di un mercato e di un prodotto finanziario. Questo aumento del rischio di mercato entrerebbe nelle considerazioni degli investitori e degli speculatori con effetti poco prevedibili sui prezzi delle attività finanziarie soggette alla tassa. Ad esempio su cross valutari importanti come euro/dollaro potresti avere effetti minimi, su cross poco trattati, ad esempio, corona svedese/dollaro australiano potresti avere cambiamenti rilevanti nelle condizioni di mercato.

Nell'ultima crisi finanziaria è stata proprio la riduzione della liquidità di alcuni prodotti finanziari a provocare un effetto domino e il crollo di varie istituzioni finanziarie.
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Cento punti per mille passi

Messaggioda franz il 15/11/2010, 18:16

Il mio primo punto: privatizzare e soprattutto liberalizzare. Ferrovie, trasporti, poste, energia, professioni, gas, televisione, mercato del lavoro, autostrade, trasporto aereo, ....

Come casi di studio porto questo articolo:

il treno privato dei pendolari arriva a Milano in anticipo di 10 minuti

Chiaro che si puo' anche dire che privatizzare e liberalizzare è di destra ma poi non ci si deve meravigliare se i pendolari, decidono di non votare chi dice queste castronerie.


Ferrovie, il treno privato dei pendolari
arriva a Milano in anticipo di 10 minuti

Il convoglio di Arenaways, partito da Torino, è arrivato a Porta Garibaldi alle 9.10 invece delle 9.20
A bordo è anche possibile fare la spesa: si scelgono tutti i prodotti e si ritira poi la borsa in stazione

Ferrovie, il treno privato dei pendolari arriva a Milano in anticipo di 10 minuti

E' arrivato alle 9.10, alla stazione Milano Porta Garibaldi, con 10 minuti di anticipo rispetto all'orario previsto, il treno di Arenaways, il primo convoglio privato italiano per i pendolari, partito da Torino Lingotto alle 7.10. Il treno si è fermato una decina di minuti nei pressi della stazione di Novara perché largamente in anticipo: a ridurre i tempi del viaggio ha contribuito il fatto che il treno per ora non può effettuare fermate intermedie tra i due capoluoghi.

Il treno privato Arenaways

A bordo del treno è anche possibile fare la spesa. Si ritira la scheda prenotazione prodotti nella carrozza con snack bar e minimarket, si fa la crocetta accanto ai prodotti scelti, si paga il conto e la borsa si ritira al ritorno in stazione. Si può scegliere fra prodotti da forno, pasta, affettati, formaggi, minestre e passati, verdura, carni e dolci. L'idea di dare la possibilità di effettuare la spesa a bordo - spiega Patrizia De Bernardi, coordinatrice dei servizi sui treni Arenaways - ci è venuta perché abbiamo visto, da una indagine effettuata, che la maggioranza dei pendolari è single. Offriamo anche il servizio di lavanderia: si lasciano i vestiti e si ritirano tre giorni dopo sul treno o in tre punti in città".

A bordo, fra i passeggeri, anche l'amministratore delegato della società, Giuseppe Arena. "Si pensa che la concorrenza si possa vincere con un'opera di sfiancamento - osserva - ma ce l'abbiamo fatta lo stesso, anche se non è la partenza che avremmo voluto: non possiamo effettuare le fermate intermedie. I passeggeri sono pochi, ma ci faremo conoscere. E' una giornata storica perché per la prima volta sui binari delle ferrovie presta servizio un operatore privato". Oggi stesso Arena presenterà tre ricorsi: all'Antitrust, all'Ufficio di regolazione dei servizi ferroviari del ministero dei Trasporti e alla Commissione europea.

"Nessun ostruzionismo" replica l'amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti. "Noi non abbiamo fatto ostruzionismo, ci atteniamo alle regole: non siamo noi che diamo le licenze", assicura Moretti. "La concorrenza è sempre positiva, ma il problema è che le istituzioni che firmano i contratti di servizio devono avere equilibrio". A suo avviso in sostanza, se vengono a mancare risorse su tratte remunerative, a causa della concorrenza, allora devono essere trovate più risorse per quelle tratte che rendono poco e che quindi non possono più essere compensate dalle tratte più remunerative.

http://www.repubblica.it
Foto: http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... 9133163/1/
Costo del biglietto 17 euro (tariffa unica)
Sito http://www.arenaways.com/
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Cento punti per mille passi

Messaggioda flaviomob il 16/11/2010, 2:09

Sulla Tobin tax abbiamo discusso molto, in passato, anche su Gargonza: per questo motivo ho semplicemente riportato il punto senza approfondire ulteriormente. E' evidente che non ha senso come tassa imposta da un singolo stato, ma deve necessariamente intervenire in un contesto globale.

Il concetto di privatizzazione è di destra? Dipende se consideriamo il fine o il mezzo. Se l'utente può avere beni o servizi di qualità, affidabili, efficienti a un costo inferiore e se esiste un intervento correttivo dello stato o di un ente pubblico che garantisce l'accesso al bene - se necessario - ai ceti meno abbienti, si può costruire una forma di privatizzazione virtuosa che estenda i diritti invece che comprimerli, fatti salvi ovviamente i diritti dei lavoratori (perché se per privatizzare creo precari e distruggo posti di lavoro garantiti... ti saluto!). Esiste un rischio, però. Se privatizzo un bene pubblico e poi sono bravo a gestirne politicamente l'accesso a tutti, creo ricchezza. Se però chi viene dopo di me, come esponente del potere politico intendo, difende solo gli interessi della proprietà, distruggo una ricchezza condivisa e accessibile a tutti per concentrarla nelle mani di pochi. In questo senso, privato diventa un participio passato...

La libera concorrenza, se leale e giusta, cioè con basi di partenza uguali per tutti, non è un concetto di destra ma è il termine del pensiero liberale per eccellenza. Liberal in America viene identificato con progressista, da noi un po' meno...
Il partire da una condizione di 'pari', perché la concorrenza sia leale, richiama comunque un concetto di eguaglianza a monte. Garantito questo, sarà la qualità del prodotto o del servizio (il 'merito' che piace tanto a Franz) a fare la differenza. Se invece non garantisco l'eguaglianza delle condizioni inziali (es. se esiste una mafia che boicotta alcuni negozi e ne difende altri che pagano il pizzo) è evidente che perdo anche la libertà.

Infine, sull'esempio citato da Franz, bisogna ammettere che è un po' debole. Sappiamo bene che i trasporti pendolari su rotaia hanno un costo che viene coperto solo per un terzo, circa, dal prezzo del biglietto (o dell'abbonamento). E' abbastanza utopistico pensare alla privatizzazione come soluzione, a meno che troviamo dei pendolari disposti a pagare il triplo di quanto spendono attualmente...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Precedente

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 30 ospiti