Tanto per conoscere quello che bolle in pentola metto in rete questa elaborazione di ichino sul mercato del lavoro.......come si vede si puo' predisporre una linea di resistenza al Centro Destra (in particolare a cose dette e pensate da Sacconi nel suo libro verde su Lavoro, Welfare e Sanità) proponendo riforme a dir poco rivoluzionarie, come quelle di mettere mano alla relazione tra garantiti e precari riunificando il mercato dei lavori e graduando tutele e diritti (cosa che ovviamente la Destra si guarda bene dal proporre).
Il punto debole di ogni ragionamento è pero' dato dalla difficile convergenza dello Stato Sociale, del Welfare e degli Ammortizzatori Sociali (e aggiungerei anche della Concertazione e Contrattazione sociale) su una rotta di azioni per l'inclusione sociale, superando l'assistenzialismo e il corporativismo tutt'ora dominanti a favore dei pochi fortunati che godono dell'azione pubblica.
E' anche questa una criticità da dover affrontare....ma la logica di redistribuzione delle risorse previdenziali e assistenziali ( oneri e onori) si ferma sul baratro di uno Stato Sociale Italiano che riduce la lotta alla povertà ad un po' di carità, e la lotta contro l'esclusione sociale alla recitazione dei sacri testi comunitari, a qualche emendamento a favore di quello o di quell'altro senza nemmeno sfiorare il tema del 20% di popolazione sotto la soglia di povertà e della disoccupazione strutturale al Sud.
Qui occorre che la fiscalità......e che fiscalità (come in tutta Europa), e un nuovo rapporto tra tutela e comportamenti richiesti agli assistiti/tutelati.....diano vita ad un nuovo stato sociale inclusivo
paolo borghi - livorno