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Riforma della giustizia secondo D'Avanzo.

Garantire insieme: sicurezza e giustizia uguale per tutti; privacy e diritto del cittadino all'informazione

Riforma della giustizia secondo D'Avanzo.

Messaggioda ranvit il 22/10/2010, 10:45

http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... ref=HREA-1


Nel suo articolo di oggi su Repubblica.it (Il vero obiettivo è azzoppare i pm), D'Avanzo, fa le seguenti proposte :

Il catalogo delle necessità è noto. Revisione delle ottocentesche circoscrizioni giudiziarie (sono 165, potrebbero diventare 60). Riduzione dei tribunali (sono oggi 1.292). Introduzione della posta elettronica per l'esecuzione delle notifiche (cinquemila cancellieri ne consegnano brevi manu agli avvocati 28 milioni ogni anno). Depenalizzazione dei reati minori per riservare il processo penale - molto costoso - alle questioni di maggiore allarme sociale. Rinnovamento della professione forense: "più avvocati, più cause" e gli avvocati in Italia sono 230mila, 290 ogni 100 mila abitanti, contro 4.503 magistrati giudicanti in un rapporto avvocato/giudice strabiliante che demolisce il processo civile. Limitazione del ricorso in Cassazione (30 mila sentenze l'anno). E soprattutto la riforma di un processo penale che ibrida tutti i difetti dei possibili modelli (inquisitorio, accusatorio) trasformandolo in un gioco dell'oca interminabile e incoerente. Oggi gli atti dell'indagine non valgono per il dibattimento (in coerenza con la logica del processo accusatorio) però le garanzie del dibattimento sono state estese alle indagini preliminari (in contraddizione con la logica accusatoria). Così l'indagine - e non il processo - è un dibattimento anticipato mentre il rinvio a giudizio, più che essere una valutazione della necessità di un dibattimento, è diventato una sentenza sull'istruttoria (sul lavoro del pubblico ministero). Il processo ne è soffocato. La sovrabbondanza di assillanti formalismi lo disintegrano in una rosa di microprocessi. Giudizio sull'inazione (archiviazione). Giudizio sui tempi dell'azione. Giudizio sulle modalità dell'azione (misure cautelari). Giudizio sulla completezza delle indagini e sul fondamento dell'azione (udienza preliminare). Un processo, in cui ogni atto può generare un microprocesso, che richiede avvisi, notifiche, discussioni, deliberazioni e consente ripetute impugnazioni, non potrà avere mai una "ragionevole durata".

Non è il mio settore ma mi sembrano davvero azzeccate. E se è cosi' cosa aspetta il Pd a farlo suo ed a proporlo?.
Vorrei leggere il vostro parere.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Riforma della giustizia secondo D'Avanzo.

Messaggioda Iafran il 22/10/2010, 12:10

RIFORMA DELLA GIUSTIZIA. Questo è ciò che più sta a cuore all’attuale governo, vogliamo essere trascinati sulla strada voluta dal "capo", come se fosse l’unica preoccupazione che hanno gli italiani?

Resistere, resistere, resistere … per affrontare tutti i problemi, insieme a questo!

Ne ho pieno le tasche del arcigno piglio del piccolo "angelo" custode.
Ultima modifica di Iafran il 22/10/2010, 12:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: Riforma della giustizia secondo D'Avanzo.

Messaggioda franz il 22/10/2010, 12:20

ranvit ha scritto:Non è il mio settore ma mi sembrano davvero azzeccate. E se è cosi' cosa aspetta il Pd a farlo suo ed a proporlo?.
Vorrei leggere il vostro parere.

Vittorio

il settore non c'entra. Interessarsi di problemi politici, per un cittadino di oggi, informato, significa spaziare dalle biotecnologie ai problemi giuridici, dall'economia al commercio internazionale. Il che non significa esserre competenti come un economista, un avvocato, un diplomatico, un biologo, ma essere abbastanza informato da poter esprimere un parere adeguato alle decioni politiche da prendere sulla scuola, la sanità, il traffico.
Il fatto triste invece è duplice, da un lato questo "cittadino informato" è un puro prodotto della fantasia e si trova in tracce molecolari su alcuni blog e forum, dove cercano disperatamente i loro "gemelli". Dall'atro chi dovrebbe essere veramente competente, in quanto economista, esperto di scuola, sanità, riforme della giustizia, non ne azzecca mai una, proponendo riforme inconsistenti che che sembrano cambiare tutto senza in realtà cambiare mai nulla.
In questo caso un giornalista (ma poteva essere un parrucchiere o un tassista, che notoriamente, sono le persone piu' in grado di fare proposte ragionevoli, perché parlano con moltissime persone ogni giorno) ha prodotto un elenco ottimo che ovviamente sarà contestato dagli "esperti" che le bolleranno come non fattibli, sollevando mille obiezioni.

Io penso che nel merito le giurisdizioni (o circoscrizioni) potrebbero conicidere con le province (quindi poco piu' di un centinaio). A parte questa precisazione, conivido il resto.

Franz
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