pianogrande ha scritto:Io la vedo un po' diversamente.
Il fatto che i lavoratori siano sempre più facilmente ricattabili fa sì che, in numero sempre minore, si iscrivano ad un sindacato.
La dimostrazione di questo è che la maggior parte degli iscritti siano pensionati (non ricattabili) e ci sia una maggior adesione nel pubblico (nonostante tutto, tuttora meno ricattabile del privato).
Bisognerebbe capire cosa intendi per ricattabile e per ricatto.
Si vedevano i dati degli iscritti in europa (es: francia e Germania) e li visti gli elevati stipendi direi che è difficile parlare di ricatto.
Quando ho abbandonato l'Italia per vivere definitivamente all'estero, ho triplicato il mio stipendio (per fare le stesse cose) ed in questo caso, mille di questi ricatti

Comprendo perché milioni di lavoratori italiani vadano in europa e nel mondo.
Trovano lavoro (e già questo basta, visto che in Italia manca) e salari piu' elevati, un welfare migliore, ottime scuole per i loro figli.
Nessuno li ricatta, salvo per il fatto che a fronte di un'ottimo stipendio, devono lavorare bene e sodo.
Se tu questo lo chiami ricatto, allora hai ragione.
No, io ritengo che in europa si sia creata gradualmente dal dopoguerra quell'aristocrazia operaia che ha distrutto la coscienza di classe. Lavoratori specializzati, super specializzati, ben pagati, che trovano tutela e difesa dalla forza delle loro conoscenze tecniche, non da un sindacato che difende dei tesserati. In piu' è diminuita la grande industria ed è aumentata la piccola e micro impresa, milioni di piccoli imprenditori. Li' il rapporto lavoratore - imprenditore è diretto, non serve la mediazione di un sindacato. Se fosse vero quello che dici i lavoratori in Francia e Germania sarebbero piu' ricattati degli italiani e mi chiedo come mai non vengano in massa a lavorare qui

Franz