Ecosistema Urbano; Città italiane in caduta libera bene Salerno che entra tra i primi 20
Salerno ed Avellino che entrano tra le prime 30 città sostenibili, Caserta che risale. Benevento scende lievemente. Tira brutta aria a Napoli, peggiore tra le grandi metropoli italiane.
Questo il quadro della cinque città capoluogo di provincia della Campania descritto dalle centinaia di dati della XVII edizione di Ecosistema Urbano, l'annuale ricerca di Legambiente e Ambiente Italia sullo stato di salute ambientale dei comuni capoluogo italiani realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore.
Buone notizie sono la conferma di Salerno (19ª, era 34ª nella passata edizione) e la comparsa di Avellino (29ª era 80ª lo scorso anno) tra le prime trenta e che avviene principalmente per un impressionante balzo in avanti nei numeri della raccolta differenziata dei rifiuti, messo insieme a performance complessivamente buone.
Segno indiscutibile che qualcosa di buono, con fatica, riesce ad emergere tra le tante difficoltà in un Campania che continua ad essere travolta dall’emergenza rifiuti .Partiamo da Salerno, regina della Campania sul piano della qualità ambientale che migliora di 15 posizione la classifica dello scorso anno, risultando al diciannovesimo posto.
Con il 60% di raccolta differenziata dimostra la capacità di pianificare il futuro cercando di gestire le emergenze del presente con un sistema porta a porta , recupero dell'umido e coinvolgimento delle associazioni e operatori locali..
La qualità dell'aria migliora con livelli del Biossido di azoto che raggiungono i valori di 32 ug/mc al di sotto dei limiti previsti dalla legge che prevede obiettivo di qualità di 40ug/mc. Al di sotto del limite di legge di 40 ug/mc il Pm10 dove a Salerno presenta una media di 33,4 ug/mc.
All'aumento della raccolta differenziata si associa una parallela diminuzione delle produzione di rifiuti procapite: si passa da 510kg per abitanti del 2008 ai 476 del 2009. Buona l' estensione procapite di mq per estensione di area Ztl con circa 2mq per abitanti e ottima la capacità di depurazione con il 97% e diminuiscono i consumi idrici procapite.
Dalla prima città campana all'ultima. Napoli perde altre sette posizioni 96ª era 89ª nella scorsa edizione , peggiore tra le grandi metropoli italiane,superata solo da Palermo, a dimostrazione che i problemi storici di cui soffre la città non sono ancora "efficacemente risolti".
Qualità dell'aria che non migliora con una concentrazione media di biossido di azoto pari a 57,4 ug/mc molto al di sopra dell'obiettivo del 40ug/mc. Pm10 che sfora con una media di 45,7 ug/mc, peggio anche di Milano. Qualcosa si muove nella raccolta differenziata 18,6% ma senza un minimo di diminuzione nella produzione annua pro capite di rifiuti urbani, 580kg/ab.
Non meglio nel trasporto pubblico dove Napoli peggiora di poco rispetto allo scorso anno con 191 passeggeri trasportati annualmente per abitanti annui, Roma ne trasporta 541 e Milano 445. Tra le grandi città è quella con la minore superficie pedonalizzata con 272mila metri quadrati e non arriva ad un metro quadrato di area Ztl per abitante.
E dove in quei metri quadrati pedonalizzati , spesso sono i motorini e auto che la fanno da padrone. Entra tra le prime trenta Avellino29ª era 80ª lo scorso anno. Performance nella raccolta differenziata dove raggiunge il primato regionale con 62,8% , quarta città italiana con una diminuzione della produzione dei rifiuti procapite passando dai 442kg per abitanti del 2008 ai 431Kg del 2009.
Gli impianti di depurazione presenta una copertura completa con il 100% dei cittadini allacciati al sistema di depurazione. Aumentano lievemente le isole pedonali ed i metri quadrati per abitanti di zone a traffico limitato.Migliora anche Caserta che passa dal 83a posizione alla 59a di quest'anno.
La qualità dell'aria migliora con livelli del Biossido di azoto che raggiungono i valori di 38 ug/mc lievemente al di sotto dei limiti previsti dalla legge che prevede obiettivo di qualità di 40ug/mc. Al di sotto del limite di legge di 40 ug/mc il Pm10 dove a Caserta presenta una media di 33,7 ug/mc.
La capacità di depurazione è totale. Scatto in avanti nella raccolta differenziata con il 47,3% e con una notevole diminuzione della produzione annua dei rifiuti procapite 457kg/ab nel 2009, erano ben 526 nel 2008. Benevento scende lievemente la sua posizione passando dalla 71 posto dello scorso anno all'83 di quest'anno. Paga un problema strutturale sulla capacità di depurazione che con il 21%, risulta ultima tra i 103 capoluoghi italiani.
Aumenta la produzione dei rifiuti per abitante, mentre aumenta lievemente la raccolta differenziata pari al 19,5%. Risultanti incoraggianti per isole pedonali e zone a traffico limitato mentre con 6 "metri equivalenti" ogni 100 abitanti è la prima città campana per piste ciclabili.
Quest anno registriamo- ha commentato Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania- segnali incoraggianti sul fronte della qualità ambientale soprattutto nelle medie città campane con passi lievi ma costanti e che arrivano soprattutto nella raccolta differenziata che dimostra che in Campania è possibile. Certo le emergenze sono ancora qui, soprattutto a Napoli: inquinamento, traffico, consumo del suolo, degrado delle periferie. Oggi la qualità della vita in città passa per un aumento del verde, corretta gestione dell'energia, della mobilità, dei rifiuti, un misurato consumo del suolo e una battaglia incisiva allo smog.
C'è bisogno di volontà politica- ha concluso il presidente di Legambiente Campania- di sindaci coraggiosi e lungimiranti perché il cambiamento delle nostre città, il loro rinnovamento e la loro modernizzazione può avvenire solo nel segno della qualità ambientale. "
Fonte Legambiente