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C'è una strana aria di violenza in giro ...

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Re: C'è una strana aria di violenza in giro ...

Messaggioda pierodm il 13/10/2010, 16:42

Mi sembrava strano che questo argomento non degenerasse, anch'esso, nella solita brodaglia di luogocomunismo.

Ed anche il giustificazionismo (sociologico ma non solo) per cui non è mai colpa del delinquente ma della famiglia, della scuola, della società, del segno zodiacale, dello stress, ... e chi più ne ha più ne metta.

Il delinquente: da che cosa è mai costituito "il delinquente", o meglio da cosa è costituita la ragione per cui una persona che delinque si differenzia da una che non delinque?
Dal DNA? Dall'educazione? Dall'habitat? Dal segno zodiacale? Da una mutazione dello stato psichico?
Non c'è una spiegazione valida per tutti, per ognuno ne vale una diversa, ma certo una qualche spiegazione dev'esserci.
Invece no: quelli che hanno le palle - in senso intellettuale, intendo, cioè in testa - non ammettono spiegazioni, che sarebbero un vile cedimento.
Il delinquente delinque perché è un delinquente: sembrerebbe un'inclinazione verso il DNA, ma nemmeno il DNA va bene, perché quelli con le palle in testa lo giudicherebbero ugualmente una scappaoia giustificazionista.
Inutile discutere con quelli che hanno le palle in testa.

Cristianamente vorrei però offrirle loro una mano tesa, e proporre una "colpa" che potrebbe mettere d'accordo tutti: la colpa di appartenere al genere umano.
Lo so, lo so, apparteniamo tutti al genere umano e quindi siamo tutti esposti al rischio - anche non diventare delinquenti, così come il diventarlo, ha le sue spiegazioni, e quelli che hanno le palle non hanno di che proccuparsi: il loro DNA, la loro educazione, la loro saldezza di nervi, insomma la loro impermeabilità alle miserie del mondo a quelcosa finalmente servirà...
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Re: C'è una strana aria di violenza in giro ...

Messaggioda franz il 13/10/2010, 17:36

pierodm ha scritto:Il delinquente: da che cosa è mai costituito "il delinquente", o meglio da cosa è costituita la ragione per cui una persona che delinque si differenzia da una che non delinque?
Dal DNA? Dall'educazione? Dall'habitat? Dal segno zodiacale? Da una mutazione dello stato psichico?

La responsabilità è individuale (a parte le associazioni a delinquere) e quindi se uno delinque è colpa sua, non della società.
Che dire infatti di chi non delinque? Degli onesti? Merito loro (oh, ritornamo sul merito!) o merito della società?
Insomma se ogni cosa che facciano o non facciamo non è merito nostro o colpa nostra, giustifichiamo ogni disimpegno e ogni nefandezza.
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Re: C'è una strana aria di violenza in giro ...

Messaggioda trilogy il 13/10/2010, 22:46

IL COMMENTO
La violenza dentro di noi
di MICHELE SERRA

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/1 ... o-7999293/

DUE LITI di strada, due pugni micidiali, un tassista in fin di vita a Milano 1, una ragazza gravissima a Roma 2. Del secondo crimine esiste un video dei carabinieri (è avvenuto in una stazione videosorvegliata). Immagini che diffondono all'infinito lo scandalo della violenza e ce ne rendono partecipi quasi in tempo reale. Poiché lo scandalo è scandalo (fortunatamente), la prima reazione è di pancia, di repulsione e di allarme. La seconda è provare a dare un peso razionale ai due episodi. È legittimo domandarsi, per esempio, quanto l'aumento della "violenza percepita" sia suffragato dai fatti, e quanto sia influenzato dalla pervasività dei media: anche la violenza è nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, e la cronaca nera lievita, nel nostro Paese, molto più rapidamente e potentemente di quanto lieviti la sua materia prima, che è il crimine (vedi lo studio di Ilvo Diamanti 3 pubblicato lunedì scorso su questo giornale).

A fronte di questa constatazione, che ci invita a includere anche la "vendibilità" della violenza tra i suoi connotati più rilevanti, e più contemporanei, non c'è dubbio che l'aggressività spicciola, specie nelle metropoli, sembra in costante aumento a chiunque viva in mezzo agli altri. E l'aggressività è una paglia che avvampa alla minima scintilla. Nel traffico, ai semafori, nei parcheggi, nei centri commerciali, ovunque il fluido della folla si raggrumi, quella che comunemente definiamo "maleducazione" - sopravvalutazione dei propri comodi e disprezzo degli altri - aleggia nei comportamenti, negli atteggiamenti (perfino nell'abbigliamento trucido) più di quanto eravamo abituati a rilevare, e soprattutto a sopportare.

Anche quando non sfoci in veri e propri atti di violenza, l'aggressività intossica, rende vulnerabili, alimenta la catena dell'ostilità. Nell'humus di una asocialità diffusa, l'istinto di sopraffazione germina con speciale vigore, e l'idea stessa delle regole diventa sfocata, sempre più sfocata: a Milano qualche abitante del quartiere dove è caduto il tassista ha accolto la polizia al grido di "sbirri ebrei", saldando in uno slogan ripugnante la cultura di camorra e quella ultras.

La cocaina e altre droghe, oramai generi di largo consumo popolare, sono ulteriore benzina sul fuoco. Ci sono zone di Milano dove, la sera, le sgommate dei gipponi suonano "drogate" quanto la truce frenesia dei loro driver. L'aggressività, specie nei maschi giovani, è ovviamente sempre esistita: ma non c'è dubbio che in molti aspetti della vita contemporanea abbia trovato facili varchi, quando non un vero e proprio sdoganamento culturale.

Nello stessissimo novero (un impressionante collasso del concetto di legge e di legalità) vanno iscritte le reazioni isteriche di chi vorrebbe "armare i tassisti". E perché allora non armare le ragazze, i tramvieri, i postini, i passanti, le massaie, tutti gli inermi che escono di casa senza immaginare di potere incappare nel pugno di un iracondo, o nella coltellata di un delinquente? Ogni sbrego della vita quotidiana richiama, ormai, torme di profittatori politici che cercano di allargarlo, come chirurghi al contrario, perché più sangue e paura ne escono, più potente è la zoomata sul fattaccio, maggiore è il profitto politico. A costo di falsare statistiche (è accaduto) e di gonfiare dolore e insicurezza (è accaduto, accade continuamente).

Si tratterebbe, piuttosto, di disarmare i prepotenti, i guappi, i sopraffattori. Attraverso la repressione e il controllo, ovviamente. E poi, molto meno ovviamente, con un lungo lavoro (lungo e per giunta mai definitivo) che faccia leva su socialità, spirito civico, solidarietà, rispetto delle regole, tutta merce controcorrente che qualche sciagurato, un po' di anni fa, ebbe la pessima idea di chiamare in blocco "buonismo", lanciando una delle mode culturali di maggior successo, e di maggiore perniciosità, degli ultimi decenni.

Quanto ai media, le stesse telecamere che diffondono a dismisura i gesti della violenza, servono a incastrare i colpevoli, e a diffondere l'idea che non l'occhio di Dio, ma almeno quello del commissariato più vicino possa aiutare le vittime e perseguire i colpevoli. È l'opinione pubblica, siamo noi spettatori che dovremmo imparare la giusta distanza, non quella del solo sgomento, non quella della sola ragione. La violenza è sempre esistita, delitti orribili, sevizie immonde sono state inflitte all'oscuro di qualunque telecamera, di qualunque sguardo. Questo ci deve servire a evitare il panico: quando diciamo "non ci sono mai state epoche più violente", diciamo una sciocchezza. Per contro, il quasi obbligo di vedere e di sapere, la replica infinita di gesti ferini antichi come l'uomo, ma oggi quasi impossibili da nascondere, ci impedisce di far finta di niente, di ignorare il dolore degli altri. La riproducibilità tecnica della violenza ha i suoi svantaggi e i suoi vantaggi. Dipende da noi evitare i primi per non diventare paurosi, usare i secondi per non diventare cinici.
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Re: C'è una strana aria di violenza in giro ...

Messaggioda pianogrande il 13/10/2010, 23:04

Se ci facciamo bloccare dal trabocchetto per cui cercare le cause della violenza significa cercare scuse e/o attenuanti per i violenti il discorso non può decollare e, effettivamente, scadiamo nella ripetizione delle banalità (nel conformismo che non è il miglior metodo di ricerca).
Per me, l'impunità (o, se vogliamo dirla più modernamente la percezione dell'impunità), resta la causa principale.
Un'altra causa che vedo è il livello culturale.
Una volta soddisfatti i mitici bisogni primari, solo la cultura (che crea bisogni e gratificazioni di livello più elevato) ci salva dalla noia.
Una testa vuota che ha mangiato, bevuto e dormito al calduccio, come userà le energie sue e del corpo a cui presiede?
Cercherà di "divertirsi" e cercherà gratificazioni nel gruppo (o branco) il che è un istinto animale che ha perso la sua ragione d'essere cioè la sopravvivenza.
Solo un adeguato livello culturale può darci consapevolezza e portarci fuori da questi istinti ormai obsoleti ma ancora operanti e pericolosi.

Non ho cercato scuse per nessuno.
Accuso, anzi, questa società di aver relegato il discorso culturale a roba "che non si mangia".
Fotti il sistema. Studia.
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Re: C'è una strana aria di violenza in giro ...

Messaggioda trilogy il 14/10/2010, 11:22

Un paio di episodi accaduti ieri e oggi nel lazio:

VIGILANTE AGGREDITO PER PARCHEGGIO,GRAVE
E' accaduto davanti all'ospedale Umberto I di Frosinone
(ANSA) - FROSINONE, 14 OTT - Un vigilante dell'Umberto I di Frosinone e' stato aggredito per aver detto di non parcheggiare nel posto riservato alla polizia.L'uomo, che e' in condizioni critiche, si e' sentito male dopo dopo l'aggressione.

L'aggressore e' un cittadino che si e' qualificato come dirigente della Asl. Sceso dall'auto prima ha aggredito verbalmente la guardia giurata, poi ha cominciato a spintonarla con la pancia ed e' fuggito. Ora e' ricercato. La vittima, infatti, e' riuscita a fotografare l'auto.

Paga il conto e prende a testate il dentista: arrestato
ROMA (13 ottobre) - Dopo aver pagato il conto ha aggredito con una testata il dentista che lo aveva curato: l'aggressore, un romano di 47 anni, è stato arrestato dai carabinieri chiamati dallo stesso dentista dolorante al volto.

Il cliente, ancora nello studio medico all'arrivo dei militari, ha aggredito anche uno dei carabinieri della stazione Roma Centocelle. Il dentista e il carabiniere sono stati visitati al policlinico Casilino e se la caveranno con prognosi rispettivamente di 6 e 8 giorni. L'aggressore dovrà rispondere di lesioni aggravate, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale nelle aule di piazzale Clodio dove sarà processato per direttissima.
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Re: C'è una strana aria di violenza in giro ...

Messaggioda franz il 14/10/2010, 12:05

Non mi sembrano casi di stress ma di ira, di rabbia.
Cosa che sfocia in modo spontaneo nella violenza, se non trattenuta.

<<Lo stress rappresenta la "pressione" di eventi psicologici che causano, nell'organismo, una reazione generale di adattamento agli stessi. L'adattamento può prendere varie forme, più funzionali o più disfunzionali, e si articola a vari livelli: cognitivi, emotivi, comportamentali, psicofisiologici. Attualmente, in psicologia clinica, si utilizza il termine generico stress per significare la dinamica di pressione ambientale/adattamento dell'organismo, specificando poi in distress lo stress "negativo" e disadattativo, che può condurre anche a reazioni patologiche, ed in eustress lo stress "positivo", che deriva dall'attivazione ed energia che gli impegni derivanti dalle pressioni ambientali stimolano nel soggetto.>>

<<Con il termine ira (o impropriamente rabbia) si indica uno stato psichico alterato, in genere suscitato da uno o più elementi di provocazione, capace di rimuovere alcuni dei freni inibitori che, normalmente, stemperano le scelte del soggetto coinvolto. L'iracondo è caratterizzato da una profonda avversione verso qualcosa o qualcuno.>>

A me piu' che razione da stress pare un eccesso d'ira.

Franz
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Re: C'è una strana aria di violenza in giro ...

Messaggioda Iafran il 14/10/2010, 12:29

trilogy ha scritto:Un paio di episodi accaduti ieri e oggi nel lazio:

Questi due esempi forse la dicono lunga sugli abusi che i cittadini ricevono da coloro che a loro volta "chiedono giustizia"!
Il vigilante ed il dentista possono fare quel che vogliono (hanno il coltello dalla parte del manico), anche "approfittarsi" della situazione (peggiorandola: cadere al primo contatto, farsi medicare e allarmare su ipotetici dolori) e chiedere danni fisici, morali ... insomma "arrotondare le entrate" sulla pelle di quello che non sa trattenersi e reagisce istintivamente a vedersi vittima di un'ingiustizia o di un abuso di autorità!
Io andrei a controllare la figura "dell'uomo col berretto" e la congruità della cifra chiesta dal dentista.
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Re: C'è una strana aria di violenza in giro ...

Messaggioda franz il 14/10/2010, 14:36

Io andrei a controllare la figura "dell'uomo col berretto" e la congruità della cifra chiesta dal dentista.

Ma sei proprio sicuro che la vittima debba essere per forza il carnefice?
I dentisti di solito fanno prima un preventivo e comunque anche un prezzo esagerato (fosse il caso) non giustifica una testata in faccia. Ma francamente non ti sembra di esagerare?
O stai solo scherzando e sono cosi' tardo da non capirlo?

Franz
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Re: C'è una strana aria di violenza in giro ...

Messaggioda pianogrande il 14/10/2010, 14:37

Iafran ha scritto:
trilogy ha scritto:Un paio di episodi accaduti ieri e oggi nel lazio:

Questi due esempi forse la dicono lunga sugli abusi che i cittadini ricevono da coloro che a loro volta "chiedono giustizia"!
Il vigilante ed il dentista possono fare quel che vogliono (hanno il coltello dalla parte del manico), anche "approfittarsi" della situazione (peggiorandola: cadere al primo contatto, farsi medicare e allarmare su ipotetici dolori) e chiedere danni fisici, morali ... insomma "arrotondare le entrate" sulla pelle di quello che non sa trattenersi e reagisce istintivamente a vedersi vittima di un'ingiustizia o di un abuso di autorità!
Io andrei a controllare la figura "dell'uomo col berretto" e la congruità della cifra chiesta dal dentista.


Possiamo anche lamentarci e protestare per la giustizia che non funziona ma non, per questo, sostenere la giustizia fai da te.
Possiamo ragionare sulla violenza per cercarne le cause ma per vedere cosa si può fare per rimediare non per fare, di queste cause, una giustificazione.
Se affermiamo che, in qualche caso, la violenza è ammissibile, non resta che accettare che, per altri, sia ammissibile in altri casi e la frittata (tanto di moda in questo periodo) è fatta.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: C'è una strana aria di violenza in giro ...

Messaggioda Iafran il 14/10/2010, 15:44

franz e pianogrande, lo so che non siamo nel Far West e che la "giustizia fai da te" non può essere della nostra civiltà, però, il clima di questi giorni spinge a esprimere sentenze sulla base di quello che riportano i giornali (e gli altri media).
(Non dimenticate che nei fatti di Erba quasi quasi i media mettono in discussione quanto affermato dall'unico testimone vivente, per dare più risalto alle figure dei carnefici, Rosa e Olindo, solo per avere ... più lettori).

I giornali da sempre (e lo sapete meglio di me) riportano quello che fa più presa sull'immaginario collettivo.
Ho voluto solo sottolineare che le cose potrebbero essere andate anche diversamente da come pubblicizzato e non sempre quella che appare vittima (per i media) lo sia veramente alla luce dell'inchiesta giudiziaria.
Solo che per ora si dà più credito alla versione di quelli che si sono rivolti alle strutture ospedaliere.
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