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Eccolo il nuovo sindacato.

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Re: Eccolo il nuovo sindacato.

Messaggioda Robyn il 11/10/2010, 12:32

Naturalmente,bisogna far defluire l'assistenza sulla retribuzione e separare previdenza ed assistenza.Ma il costo del lavoro và sempre aggiornato all'inflazione per mantenere costante il potere d'acquisto.Questo secondo il modello di contrattazione decentrata avviene con l'indice Ipca.In passato in base all'inflazione programmata.Si è ritenuto che l'Ipca fosse migliore perche i precedenti metodi,come l'inflazione programmata,portassero in realtà ad una diminuzione del potere d'aquisto"bò non si sà qual'è il migliore".Se si riduce il costo del lavoro e quindi il lordo si riducono anche gli importi degli ammortizzatori,che invece portati all'80% del lordo,danno un sussidio più o meno simile all'ultima retribuzione percepita,leggermente inferiore e all'incirca al 90% Ciao Robyn
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Re: Eccolo il nuovo sindacato.

Messaggioda franz il 11/10/2010, 15:05

Robyn ha scritto:Ma il costo del lavoro và sempre aggiornato all'inflazione per mantenere costante il potere d'acquisto.

Ne sei sicuro? Secondo me questo è possibile solo se la produttività sale.
Se non sale e fai lo stesso aimentare i salari, allora le aziende, gravate da un incremento di costo, tenderanno a trovare altri modi per risparmiare. Per esempio assumendo di meno. Quindi avremo solo un vantaggio effimero, per un gruppo sempre piu' ristretto di lavoratori. Sono 15 anni che la produttività non sale. Ristagna. Tu tempo fa parlavi addirittura di una diminuzione. E come fai ad aggiornare i salari al costo della vita ed aumentare la base contributiva se non aumenta la produttività?

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Re: Eccolo il nuovo sindacato.

Messaggioda Robyn il 11/10/2010, 18:02

La produttività con l'aumento del costo della vita non c'entra proprio niente.Se aumenta il costo della vita aumenta tutto, quindi devono aumentare anche i redditi.La produttività è un'altra cosa.La produttività cresce se si fanno delle innovazioni sia nei sistemi di produzione che in quello che si produce,aumenta se c'è più formazione più ricerca,più investimenti.Per adeguare i redditi c'è l'Ipca"depurato dei prodotti energetici importati" che è un 'indice previsionale previsto nel modello di contrattazione decentrata che scatta alla fine del trienno.Gli eventiali costamenti e gli arretrati tra inflazione prevista e reale vengono recuperati successivamente al nuovo trienno.Anzi questi devono essere recuperati subito.La produttività è scesa per effetto della precarietà perche a basso costo del lavoro flessibile e corrisposta una bassa produttività unita alla mancanza di innovazione tecnologica,ricerca,formazione e investimenti.In realtà si è tentato il modello dei paesi emergenti che consiste in una diminuzione del costo del lavoro e di conseguenza in un aumento dei ritmi,dello straordinario,dei turni,sostanzialmente in un peggioramento delle condizioni del lavoro dipendente.La produttività procapite và limitata perche non solo limita la libertà e la possibilità di dedicare il tempo libero alla famiglia,ma perche limita la creazione di lavoro.Senza creazione di lavoro non c'è domanda,sviluppo.Fà bene ratzingher ,bisogna smascherare le bugie del neoliberismo Ciao Robyn
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Re: Eccolo il nuovo sindacato.

Messaggioda franz il 11/10/2010, 18:25

Robyn ha scritto:La produttività con l'aumento del costo della vita non c'entra proprio niente.Se aumenta il costo della vita aumenta tutto, quindi devono aumentare anche i redditi.La produttività è un'altra cosa.La produttività cresce se si fanno delle innovazioni sia nei sistemi di produzione che in quello che si produce,aumenta se c'è più formazione più ricerca,più investimenti.

Non c'entra, vero. Infatti io legavo l'aumento dei salari alla produttività, non al costo della vita.
Se la produttività aumenta, posso avere maggior guadagno e creare maggiori redditi, dare salari piu' alti.
Chiaramente questo avviene solo se i clienti comprano quello che produco. Se non comprano non ci sono santi.
Se devo aumentare lo stipendio (e lo faccio volentieri, sulla base del merito) devo anche licenziare qualcuno (e questo è molto piu' spiacevole ma va fatto per non far fallire tutta la baracca e lasciare tutti a casa). Si puo' resistere qualche mese, anche mezzo anno (e ci sono piccoli imprenditori che non si danno lo stipendio da mesi per non licenziare un operaio) ma dopo due anni si cede.

Quindi è giusto guardare al costo della vita ma prima bisogna vedere la produttività.
Se la produttività non sale (e in Italia succede da 15 anni) e i consumatori comprano meno (come succede nel mondo da 2 anni) è molto probabile che aumenti la disoccupazione. Secondo il motto: guadagnare meno, lavorare tutti (che in certi casi viene apprezzato) forse sarebbe meglio non dare aumenti per il costo della vita e licenziare un po' di meno.

Se avessi 100 dipendenti e fossi in assenza di aumenti di produttività da 10 anni, a fronte della richiesta di aumento di stopendio del 2% per ricuperare il potere d'acquisto proporrei ai lavoratori questo quesito: preferite il 2% di aumento ma sapendo che dovro' licenziare due di voi (e molti di piu' se le cose continuano ad andare male) oppure continuamo in 100 cosi' con questo stipendio? Fortunatamente non ho 100 dipendenti e quindi non ho l'imbarazzo di fare simili domende e di licenziare nessuno ma quando mi è stato proposto molti anni fa ho preferito non solo rinunciare agli aumenti, ma accettare una dimunizione del 5% per salvare capa e cavoli. Ed ha funzionato. Nel frattempo abbiamo ricuperato produttività e quindi inseguito sono arrivati anche gli aumenti.

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Re: Eccolo il nuovo sindacato.

Messaggioda Robyn il 11/10/2010, 19:41

Sinceramente non è che abbia capito a fondo il tuo ragionamento.La produttività non la fanno solo i dipendenti ,ma la produttività la fà soprattutto formazione,innovazione,investimenti,ricerca.Tra i dipendenti c'è chi lavora di più e chi di meno,o chi è lento ma è un'altra cosa.Si può premiare il merito di chi è più capace o più veloce ma non è un'aumento di stipendio.Può essere che il mese successivo per vari motivi si lavora meno per cause legati a crisi temporanee etc Può essere che il mese successivo sono un pò più lento e avrò meno premio produzione.La miglior cosa non è pensare a questo,tipo sono bravo,sono veloce etc.Si pensa solo a lavorare tutto il resto viene dopo Ciao Robyn
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Re: Eccolo il nuovo sindacato.

Messaggioda franz il 11/10/2010, 20:26

Robyn ha scritto:Sinceramente non è che abbia capito a fondo il tuo ragionamento.La produttività non la fanno solo i dipendenti ,ma la produttività la fà soprattutto formazione,innovazione,investimenti,ricerca.Tra i dipendenti c'è chi lavora di più e chi di meno,o chi è lento ma è un'altra cosa.Si può premiare il merito di chi è più capace o più veloce ma non è un'aumento di stipendio.Può essere che il mese successivo per vari motivi si lavora meno per cause legati a crisi temporanee etc Può essere che il mese successivo sono un pò più lento e avrò meno premio produzione.La miglior cosa non è pensare a questo,tipo sono bravo,sono veloce etc.Si pensa solo a lavorare tutto il resto viene dopo Ciao Robyn

Sicuramente la produttività è misurabile in tanti modi ed ha tanti fattori che la incrementano o la deprimono.
Non solo formazione, innovazione, investimenti, ricerca. Questi sono basilari ma a volte capita che una cosa molto semplice, anche molto banale, puo' comportare un incremento di produttività. E questo soprattutto quando si è in fondo alla scala.
Perché è chiaro che se uno ha una crescita notevole di produttività che dura da 20 anni, è difficile per l'ennesima volta riuscire a superarsi. Ma se siano da 15 anni fermi, allora basta anche un'idea semplice per fare grandi progressi.
E che sia un'idea semplice, che sia un'innovazione rivoluzionaria e complessa, che sia formazione o ricerca, alla base di tutto trovi sempre un essere umano o un gruppo che si impegna.
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Re: Eccolo il nuovo sindacato.

Messaggioda Robyn il 12/10/2010, 9:03

L'idea semplice e rivoluzionaria è avere fiducia,lasciare lavorare ,tutto il resto viene dopo.Ognuno fà la sua parte.L'azienda fà innovazione ,ricerca,investimenti,il lavoratore pensa a formarsi nel lavoro che più gli piace.La produttività aumenta anche se si fà un lavoro che piace e questo è anche contemplato nella costituzione"ognuno deve svolgere un lavoro e funzione secondo la propria scelta e possibilità per concorrere al progresso materiale e spirituale della società".Se poi c'è qualcuno che non lavora è un'altra cosa e questo comportamento è disciplinato dal primo livello"si può licenziare per scarso impegno nel lavoro"ciao robyn
PS Nel nord/est così è"ti,pensa a laorar"
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Re: Eccolo il nuovo sindacato.

Messaggioda franz il 12/10/2010, 11:09

Robyn ha scritto:L'idea semplice e rivoluzionaria è avere fiducia,lasciare lavorare ,tutto il resto viene dopo.Ognuno fà la sua parte.L'azienda fà innovazione ,ricerca,investimenti,il lavoratore pensa a formarsi nel lavoro che più gli piace.La produttività aumenta anche se si fà un lavoro che piace e questo è anche contemplato nella costituzione"ognuno deve svolgere un lavoro e funzione secondo la propria scelta e possibilità per concorrere al progresso materiale e spirituale della società".Se poi c'è qualcuno che non lavora è un'altra cosa e questo comportamento è disciplinato dal primo livello"si può licenziare per scarso impegno nel lavoro"

In effetti in Italia sarebbe rivoluzionario. Perché quasi nessuno fa la sua parte.
Fanno quasi tutti la parte dell'altro. :o :lol:
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Re: Eccolo il nuovo sindacato.

Messaggioda Robyn il 12/10/2010, 11:50

L'idea semplice e rivoluzionaria stà nel registrare quello che si fà .Si può registrare sui computer,sui deplians.Per i lavori materiali è semplice la registrazione e la verifica, per i lavori immateriali vanno ricercati altri sistemi di registrazione e verifica della produttività ciao robyn
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