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La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda Iafran il 04/10/2010, 12:45

ranvit ha scritto:E, a proposito di "realisti" :

A CHE TEMPO CHE FA DI FABIO FAZIO
Blair: «Berlusconi amico mai noioso Come batterlo? Parlare di politica»
«Forse ora diventerò per alcuni impopolare, ma non dico più solo le cose che le persone vogliono sentirsi dire»
...

Blair quando era primo ministro britannico non poteva non rispettare i governanti degli altri Stati, certo non si sarebbe mai sognato di fare "cucù" o "le corna con le mani" in una foto di gruppo o rompere ... il silenzio (non "altro"!) in un summit internazionale per "chiamare ad alta voce qualcuno": "noblesse oblige" al rispetto della forma, del cerimoniale e dell'altrui persona.
Non penso che poteva dire che la "tamarraggine" (da "tamarro") abitava lì (nelle riunioni fra capi di Stato e di Governi)!

Poi, non mi sento di confermare che la sinistra italiana sia stata sconfitta dal centrodestra italiano, perché il centrodestra in Europa non ha niente a che fare con i "valori" portati da quello attualmente al governo in Italia.
"Non facciamo di tutte le erbe un fascio" basandoci solo sull'aspetto esteriore o su quel che dicono di essere!
Il "berlusconismo" è finalizzato al suo ideatore (e "capo") e si basa sulla particolare tendenza degli italiani di "salire sul carro del vincitore" e di "chiamare babbo chi si corica con la mamma".
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda pierodm il 04/10/2010, 18:23

L'intervista di Blair, se vogliamo trovargli un significato, sta a dimnostrare principalmente che lui non è Berlusconi: educato, gentile, non fa il pagliaccio e ha il senso dei rapporti politici, in questo caso internazionali.

A voler essere, però, maliziosi sarebbe facile leggere nei suoi giudizi sul Papi "divertente" un'allusione tutt'altro che benevola.
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda ranvit il 04/10/2010, 19:01

Sempre a proposito di "realisti" :

http://www.corriere.it/politica/10_ottobre_04/bersani-nuova-legge-elettorale_4274b8e4-cfcd-11df-8a5d-00144f02aabe.shtml

UDC D'ACCORDO. LOMBARDO: «PUR DI NON VOTARE CON QUESTA LEGGE, FAREI SALTI MORTALI»
«Pronti a una nuova maggioranza per cambiare la legge elettorale»
Bersani apre ai finiani: «Le leggi elettorali non le fanno le maggioranze di governo ma le fa il Parlamento»

MILANO - Una nuova maggioranza (e forse un nuovo governo) per cambiare la legge elettorale? Il suggerimento lanciato dal finiano Italo Bocchino trova immediatamente una sponda nel Pd. «Sulla legge elettorale non si stabilisce una maggioranza di governo, ma una maggioranza parlamentare che si esprime sulle regole» sottolinea il segretario del Pd Pierluigi Bersani, commentando le dichiarazioni di Bocchino.
PRONTI ALLA NUOVA LEGGE - «Le leggi elettorali - ha aggiunto Bersani - non le fanno le maggioranze di governo ma le fa il Parlamento con chi è disposto a convergere». «Da sempre - ha continuato il segretario del Pd - diciamo che abbiamo una legge elettorale vergognosa, che ha portato e può portare un sacco di guai al Paese». «Se c'è una maggioranza - ha concluso Bersani - che dice che la legge elettorale è intollerabile, allora sarà il parlamento a decidere sulla modifica delle regole».

UDC: PARLA ADORNATO - Anche l'Udc, per bocca di Ferdinando Adornato sostiene di «non essere favorevole a elezioni anticipate perchè il governo ha il dovere di portare avanti il suo programma come esposto in Parlamento», in ogni caso non le teme ed è contraria ai cosiddetti ribaltoni. Ma, come spiega Adornato, «se vi saranno forzature volte a imporre il ritorno anticipato alle urne, non credo che possa essere inclusa nella logica dei ribaltoni una soluzione volta a dare al Paese in tempi brevi una nuova legge elettorale».

LOMBARDO - Ad affiancare la posizione di Bocchino è anche il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo che con i finiani ha stretto un'alleanza in Parlamento e nella Regione sicialiana: «Personalmente mi associo a chi, pur di non votare con questa legge elettorale, farebbe salti mortali» conclude Lombardo.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda flaviomob il 05/10/2010, 0:33

La lettera scarlatta
4 ottobre 2010

Oggi Ilvo Diamanti scrive cose che alcuni di noi ripetono da mesi. A sinistra del Pd, fermo al 26%, ormai c’è l’11% dei consensi, contando – e qui Diamanti fa un’operazione al limite del regolamento, perché Grillo non è esattamente a sinistra del Pd – anche il 4% a cui è dato il Movimento 5 Stelle.

Di questo 11%, il 7 potrebbe allearsi con il Pd, mentre il 4 andrebbe perduto. Una cifra considerevole, non molto distante, per fare un paragone, con l’apporto che potrebbe dare l’Udc all’alleanza democratica di cui stiamo parlando da mesi, anzi, da anni.

Diamanti consiglia al Pd una linea più chiara e una maggiore riconoscibilità della sua leadership. Sicuramente corretto. Quello che chiedo, però, ai vertici del Pd, come ho fatto anche in occasione dell’ultima direzione nazionale, è di cercare di indagare le ragioni profonde di questo voto, che si somma a quello di chi sceglie di non andare a votare, consapevolmente, spesso da persona istruita e colta. Non per cazzeggio o disinteresse, insomma, ma per delusione.

L’annosa questione della casta, in primo luogo, argomento demagogico quanto si vuole, ma fondato su una banale considerazione: i politici si sono arricchiti più dei cittadini, in questi anni, e molti scelgono la politica per diventare benestanti, in una logica di potere da quattro soldi (che poi sono molto di più).

Ancora: alcuni temi della contemporaneità, come l’ambiente (si vedano Francia e Germania, ma anche il Brasile), andrebbero forse meglio rappresentati dal Pd. Lo stesso vale per i diritti, per la rete, per la finanza (per dirla volgarmente: dove vanno a finire i nostri soldi). Non si capisce bene il Pd da che parte stia e il sospetto che sia dalla parte sbagliata è forte.

Da ultimo, c’è la questione morale, che è anche una questione estetica, dell’affezionarsi alle posizioni di potere, di chiudere il ceto politico in una stanza e di non farlo uscire più. Certo, i professionisti ci vogliono: resta da chiedersi se il professionismo riguardi la politica o le carriere di ciascuno. Perché diventare professionisti di se stessi poi porta inevitabilmente ad allontanarsi dagli altri. E gli altri, in questo caso, sono i cittadini. Questione di stile e di sostanza, insieme.

Ragioni che portano a votare Grillo, a scegliere un leader più riconoscibile, come Vendola, ma che spingono alcuni (e sono molti) a rinunciare. E la maggioranza, da silenziosa, ammutolisce. E sceglie l’astensione militante. L’iniziale è scarlatta, ma non va vissuta come un adulterio, da parte di politici che si sentano traditi dagli elettori, ma come una domanda di politica, rivolta proprio a quei politici democratici che dovrebbero farsene carico, come si dice in quel politichese che è forse la prima cosa da superare.

http://www.ilpost.it/pippocivati/2010/1 ... scarlatta/


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(Stephen Hawking)
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda ranvit il 05/10/2010, 10:20

Tutto l'11% (sinistra-sinistra) deve restare fuori da una coalizione che ambisce al governo del Paese! La loro presenza fa perdere voti e semmai si dovesse vincere non ti fanno governare! Fine del discorso!
Astensionismo? E' inevitabile, c'è sempre stato e sempre ci sarà. E comunque chi non vota....non conta. D'altra parte se li costringessimo a votare scopriremmo ( :o ) che sono di destra di sinistra e di centro...una volta un po' piu' di qua una volta di là....

Viceversa, molti dei temi della sinistra-sinistra vanno ripresi e ri-sbandierati dal Pd. Perchè sono i temi che fanno riferimento ai valori di sempre della sinistra tout court!
Ho detto "molti"....non "tutti".

L'Udc vale meno dell'11% che si perde? Certo! Ma chi ha detto che dobbiamo allearci stabilmente con l'udc. L'Udc è un partito aderente al Ppe e quindi centrodestra. Una coalizione elettorale temporanea necessaria per stabilire un nuovo sistema elettorale e semmai fare qualche riforma istituzionale....poi ognuno per la sua strada!

Noi i voti li dobbiamo prendere dagli elettori "centrali". E' li' il grosso dell'elettorato!
Perchè, se vogliamo mettere in pratica tante soluzioni cosi' sbandierate anche dalla sinistra-sinistra, dobbiamo semplicemente tornare al governo!

Vittorio
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda pierodm il 05/10/2010, 10:57

Perchè, se vogliamo mettere in pratica tante soluzioni cosi' sbandierate anche dalla sinistra-sinistra, dobbiamo semplicemente tornare al governo!

Caz...spiterina ! E chi ci aveva mai pensato!

Noi i voti li dobbiamo prendere dagli elettori "centrali". E' li' il grosso dell'elettorato!

Vedi, quando si dice l'utilità del "mercato", il suo straordinario valore intellettuale: il grande flusso di traffico che c'è alla Stazione Centrale, il gran numero di clienti del Bar Centrale, e poi le vie centrali, i centri storici, i centri commerciali ...
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda chango il 05/10/2010, 11:15

ranvit ha scritto:
Noi i voti li dobbiamo prendere dagli elettori "centrali". E' li' il grosso dell'elettorato!
Perchè, se vogliamo mettere in pratica tante soluzioni cosi' sbandierate anche dalla sinistra-sinistra, dobbiamo semplicemente tornare al governo!

Vittorio


l'importante è capire chiaramente chi è questo elettore "centrale".
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda ranvit il 05/10/2010, 15:43

pierodm ha scritto:Perchè, se vogliamo mettere in pratica tante soluzioni cosi' sbandierate anche dalla sinistra-sinistra, dobbiamo semplicemente tornare al governo!

Caz...spiterina ! E chi ci aveva mai pensato!

Noi i voti li dobbiamo prendere dagli elettori "centrali". E' li' il grosso dell'elettorato!

Vedi, quando si dice l'utilità del "mercato", il suo straordinario valore intellettuale: il grande flusso di traffico che c'è alla Stazione Centrale, il gran numero di clienti del Bar Centrale, e poi le vie centrali, i centri storici, i centri commerciali ...




:D :D :D
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda ranvit il 05/10/2010, 15:58

chango ha scritto: l'importante è capire chiaramente chi è questo elettore "centrale".



Semplice! Ne ho parlato tante volte : a occhio e croce un terzo degli elettori vota sempre a sinistra, un terzo sempre a destra e l'ultimo terzo ondeggia (in un sistema bipolare) tra le due fazioni. Per la naturale propensione degli italiani al conservatorismo ed all'individualismo, per non parlare dell'influenza che ha la presenza sul ns territorio della Chiesa, questo ultimo terzo vota molto piu' facilmente nel centrodestra (una volta era la Dc).
Ad influenzare questa scelta c'è poi la credibilità in termini di garanzia di governabilità..... molti di questi elettori pretende la governabilità, qualunque essa sia, dando per scontato che comunque chi governa fa i cazzi suoi....
Insomma l'elettore "centrale" è quello che puo' votare sia a destra che a sinistra.....
Nel '96 e nel 2006 hanno piu' o meno votato a maggioranza per il Cs (Prodi dava l'idea di poter garantire la governabilità e poi è un democristiano...). negli altri casi sono tornati al piu' rassicurante, per loro, centrodestra.

Vittorio
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Re: La sinistra divisa tra realisti e sognatori

Messaggioda franz il 05/10/2010, 16:42

ranvit ha scritto:Semplice! Ne ho parlato tante volte : a occhio e croce un terzo degli elettori vota sempre a sinistra, un terzo sempre a destra e l'ultimo terzo ondeggia (in un sistema bipolare) tra le due fazioni.

Questo per chi vota, che se va bene è il 65-70% dell'elettorato. Quindi 2/3 e oltre.
Non dimentichiamoci quindi di quel 1/3 di elettorato, in rapida crescita, che non vota. Ma votava.
E che non è statico. Ogni tanto chi vota smette di farlo e chi non vota si riaffaccia alle urne.
Franz
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