La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Dedicato agli ultimi Mohicani

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Dedicato agli ultimi Mohicani

Messaggioda ranvit il 10/09/2010, 11:29

Da repubblica.it :

IL CASO
Cuba, l'ultima scossa di Fidel
"Il socialismo non funziona"
Intervista shock del "lider maximo". L'ammissione potrebbe preludere a una nuova stagione di riforme economiche. "Il modello economico socialista non è più adatto all'isola. Dal suo ritorno in pubblico il capo della rivoluzione dispensa colpi di scena a raffica
di OMERO CIAI

E' davvero un Fidel Castro sorprendente quello che ha dapprima fatto mea culpa per le Umap, i "centri di rieducazione" dove venivano rinchiusi nella Cuba degli anni Sessanta gli omosessuali ed altri "parassiti" (testimoni di Geova, cattolici, evangelici e dissidenti), poi bacchettato l'iraniano Ahmadinejad sulla negazione dell'Olocausto e, infine, confessato che il modello economico socialista "non funziona". Tre colpi in una settimana. L'ultimo, il più dirompente, è stato rivelato ieri da Jeffrey Goldberg, un giornalista della rivista americana The Atlantic che ha trascorso diversi giorni a chiacchierare con l'ex presidente cubano.

La frase attribuita a Fidel Castro è la risposta ad una domanda sulla possibilità o meno dell'esportazione del modello cubano ad altri paesi. Castro dice a Goldsberg che la domanda non è pertinente, perché il modello economico "non funziona neppure sull'isola". Durante l'intervista Goldsberg non insiste sul tema, ma aggiunge una spiegazione fornitagli da Julie Sweig, una esperta americana di affari internazionali che lo ha accompagnato durante le conversazioni con Castro. Secondo la Sweig, Fidel Castro "non stava negando le idee della rivoluzione" ma piuttosto "riconosceva come nel modello cubano lo Stato ha un ruolo troppo grande nella vita economica del paese". Per la Sweig, con le sue dichirazioni Fidel Castro cerca di "creare uno spazio" affinché suo fratello, il presidente Raul Castro, possa mettere in moto "le riforme economiche necessarie di fronte alle quali incontrerà forti resistenze da parte dei comunisti ortodossi nel partito e nella burocrazia statale".

Quest'ultima è l'interpretazione più riduttiva della forza potenzialmente distruttiva delle parole dell'ex presidente. L'altra è quella che circolava ieri tra oppositori e nemici del castrismo. Un antico "eroe della rivoluzione" come Rafael del Pino, fuggito da Cuba nel 1987, ha scritto ad alcuni amici: "Abbiamo battuto Castro, noi lo sapevamo da un pezzo che il socialismo non funzionava". La blogger Yoani Sanchez, invece, ha dato scherzosamente il benvenuto a Fidel Castro nelle file dell'opposizione. L'improvvisa franchezza di Castro sulla situazione economica dell'isola ha sorpreso tutti. In una dichiarazione al Miami Herald, un importante storico di Cuba come Jaime Suchlicki, direttore del Centro studi cubani dell'Università di Miami, ha detto: "O è impazzito o ha problemi senili. Questo è certamente qualcosa che stando al potere non avrebbe mai detto. Se la dichiarazione è vera, allora vuol dire che si è reso conto, come tutti, che il sistema di governo marxista-leninista non funziona. Ma la vera domanda adesso è un'altra: cosa farà adesso? Lavorerà per il cambiamento? E quale?".

È presto per capire l'effetto delle parole di Castro a Cuba. Certo, se si pensa che solo qualche anno fa i cubani vennero convocati ad esprimersi in un referendum nazionale sull'immortalità del socialismo che ebbe un risultato "bulgaro" (quasi il 100 per cento dei sì), si può immaginare la sorpresa di coloro che, per il socialismo, hanno affrontato i durissimi anni del "periodo especial", dopo la caduta dell'Urss, quando lo spettro della fame s'impadronì dell'isola. Allora c'era chi scappava in cerca di un'altra vita, ma anche chi restava "per costruire il socialismo". Comunque vada, saranno i prossimi mesi a dare un senso a quest'ultima sortita di Fidel. Dal suo ritorno alla vita pubblica, due mesi fa, l'ex lider maximo aveva evitato qualsiasi allusione alla situazione interna di Cuba, dedicandosi soprattutto a parlare di politica internazionale. Mentre suo fratello Raul ha annunciato "cambiamenti strutturali" insistendo però sul fatto che Cuba non abbandonerà mai "il socialismo per il libero mercato".
(10 settembre 2010)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Dedicato agli ultimi Mohicani

Messaggioda gabriele il 10/09/2010, 12:48

Fidel Castro casts doubt on 'Cuban model'By the CNN Wire Staff
September 9, 2010 -- Updated 1533 GMT (2333 HKT)

(CNN) -- Fidel Castro told a visiting American journalist that the "Cuban model" no longer works, an apparent admission of failings in the communist economic model introduced by his revolution more than 50 years ago.

"The Cuban model doesn't even work for us anymore," Castro told Jeffrey Goldberg of The Atlantic in an interview last week. Goldberg published parts of the exchange on a blog Tuesday and Wednesday.

Castro's younger brother and successor, President Raul Castro, has said as much in numerous speeches since taking the reins of power in 2006.

More recently, he said that a full fifth of state jobs could be redundant and that the government would have to review its role in the country's economy.

A few small changes have already been introduced: allowing more private enterprise for farmers and barbers, for example.

Goldberg said that Castro's statement was in response to a question about whether the Cuban model was still worth exporting.

"Did the leader of the Revolution just say, in essence, 'Never mind?' " Goldberg wrote.

The comments come amid speculation that the two brothers are divided on the economic issue and that Fidel Castro might not wholly support Raul's changes.

Fidel Castro has studiously avoided domestic topics in his many public appearances over the last couple of months.

CNN's Shasta Darlington contributed to this report.

-----

http://edition.cnn.com/2010/WORLD/ameri ... &wom=false
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

El modelo cubano ya no funciona ni siquiera para nosotros

Messaggioda franz il 10/09/2010, 14:28

* ELPAIS.com >
* Internacional
Fidel Castro: "El modelo cubano ya no funciona ni siquiera para nosotros"
El ex mandatario admite que el sistema de la isla no es exportable en una entrevista con la revista 'The Atlantic'

Las últimas declaraciones de Fidel Castro han vuelto a sorprender. Y ya se va convirtiendo en un hábito: desde que el ex mandatario comunista reapareció en público hace dos meses, tras cuatro años de reclusión y enfermedad, cada vez el Comandante dispara más alto. Si la semana pasada dejó a más de uno perplejo al reconocer su responsabilidad en la política de persecución a los homosexuales en la década de los sesenta y setenta, ahora Castro ha dado muestras de un increíble realismo al admitir a un periodista estadounidense que "el modelo cubano" no se puede exportar porque "no funciona" ni en la isla.

Castro, de 84 años, fue entrevistado la semana pasada en La Habana por el periodista Jeffrey Goldberg, junto a la experta norteamericana en relaciones exteriores Julia Sweig. Fueron más de diez horas de conversaciones y encuentros durante varios días. En ese tiempo hablaron de los temas últimamente preferidos por el líder comunista, especialmente el conflicto arabe-israelí y la posibilidad del estallido de una guerra nuclear si continúan las tensiones con Irán.

En un momento de la conversación, los norteamericanos preguntaron a Castro sobre la vigencia del modelo cubano y su posible validez en otros países. Castro, cada vez más por encima del bien y del mal, contestó que tal cosa no era pertinente y añadió: "El modelo cubano ya no funciona ni siquiera para nosotros". Lo escribió el propio Goldberg en la revista The Atlantic, y tanta fue su sorpresa que incluso le preguntó a Sweig -una reputada experta en asuntos cubanos- cuál era su interpretación a las palabras del ex presidente cubano, que continúa siendo primer secretario del Partido Comunista de Cuba.

Según Sweig, Castro "no estaba rechazando las ideas de la revolución" sino que se trataba de "un reconocimiento de que bajo el modelo cubano el Estado tiene un papel demasiado grande en la vida económica del país". La analista interpretó que con sus declaraciones Castro buscaba "crear un espacio" para que su hermano, el presidente Raúl Castro, pudiera poner en marcha "reformas necesarias, frente a lo que seguramente encontrará resistencias de los comunistas ortodoxos dentro del partido y la burocracia".

La entrevista publicada este miércoles por la revista norteamericana es la segunda de una serie que resumirá los encuentros de Golberg con Castro en la isla, respondiendo a una invitación del ex jefe de Estado. En el primer trabajo Castro criticó al presidente de Irán, Mahmud Ahmadineyad, por sus declaraciones antisemitas, y le pidió que "deje de difamar a los judíos" y que trate de entender por qué los israelíes temen por su existencia.


Castro se disculpa por la homofobia de la revolución
Centenares de gays fueron obligados a trabajos forzosos - "Fue una gran injusticia", dice el ex presidente cubano

EMILIO DE BENITO - Madrid - 01/09/2010

Gracias, tu voto:
Sin interésPoco interesanteDe interésMuy interesante
Resultado Sin interésPoco interesanteDe interésMuy interesanteImprescindible 174 votos
Imprimir Enviar

No llega a pedir expresamente perdón, pero lo parece. En la primera entrevista concedida a un medio extranjero (el mexicano La Jornada) desde su reaparición pública, el ex presidente cubano, Fidel Castro, asume la persecución contra los homosexuales de hace medio siglo. Aquellas políticas fueron la causa de que centenares de homosexuales fueran enviados a las Unidades Militares de Ayuda a la Producción (campos de trabajo forzado) bajo la acusación de ser contrarrevolucionarios. Otros acabaron en el exilio. "Sí, fueron momentos de una gran injusticia, ¡una gran injusticia!, la haya hecho quien sea. Si la hicimos nosotros, nosotros... Estoy tratando de delimitar mi responsabilidad en todo eso porque, desde luego, personalmente, yo no tengo ese tipo de prejuicios", afirma.

"Nuestra sociedad no puede dar cabida a esa degeneración", afirmó Fidel en 1963

Más adelante asume que él fue el responsable de esa "injusticia". "Si alguien es responsable, soy yo", dice. Aunque se justifica: "En esos momentos no me podía ocupar de ese asunto. Nosotros no lo supimos valorar... Teníamos tantos problemas de vida o muerte que no le prestamos atención... Piensa cómo eran nuestros días en aquellos primeros meses de la Revolución: la guerra con los yanquis, el asunto de las armas, los planes de atentados contra mi persona...".

Pero que no lo supiera valorar no quiere decir que no le dedicara tiempo en sus discursos. Por ejemplo, en uno de 1963. "Nuestra sociedad no puede darles cabida a esas degeneraciones". También se permitió especular con por qué hay gays: "Yo no soy científico, pero sí observé siempre una cosa: que el campo no daba ese subproducto. Estoy seguro de que independientemente de cualquier teoría, hay mucho de ambiente y de reblandecimiento en ese problema. Pero todos son parientes: el lumpencito, el vago, el elvispresliano, el pitusa".

La situación, sin embargo, ha cambiado, al menos oficialmente. Como reconoce la Asociación Internacional de Lesbianas y Gays (ILGA por sus siglas en inglés), en este momento en la isla no están perseguidas legalmente las relaciones entre hombres o entre mujeres, aunque eso no evite una cierta discriminación social. Tampoco hay diferencia en la edad de consentimiento. Además, de la mano de Mariela Castro, hija del presidente Raúl Castro y directora del Centro Nacional de Educación Sexual (Cenesex), desde 2008 el Estado financia las operaciones de cambio de sexo.

http://www.elpais.com
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Dedicato agli ultimi Mohicani

Messaggioda pianogrande il 11/09/2010, 1:19

Fine della vacanza (rigorosamente senza internet).
Ciao a tutti.

Tutti gli stramaledetti dittatori del mondo hanno sempre abusato di parole che loro per primi non capivano.
Qualcuna a caso: rivoluzione, libertà, ordine, progresso etc. etc.
L'aspirante dittatorello di casa nostra si è riempito persino la bocca di "popolo sovrano".
Castro, dopo aver contribuito a sputtanare il socialismo per tutta la durata del suo personalissimo regime, gli dà il colpo di grazia dicendo che "non funziona".
Prima di fare di queste impegnative dichiarazioni, dovrebbe fare uno sforzo (alla sua età?!) per capire che cosa è (il socialismo).
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Dedicato agli ultimi Mohicani

Messaggioda franz il 11/09/2010, 7:29

pianogrande ha scritto:Fine della vacanza (rigorosamente senza internet).
Ciao a tutti.

Tutti gli stramaledetti dittatori del mondo hanno sempre abusato di parole che loro per primi non capivano.
Qualcuna a caso: rivoluzione, libertà, ordine, progresso etc. etc.
L'aspirante dittatorello di casa nostra si è riempito persino la bocca di "popolo sovrano".
Castro, dopo aver contribuito a sputtanare il socialismo per tutta la durata del suo personalissimo regime, gli dà il colpo di grazia dicendo che "non funziona".
Prima di fare di queste impegnative dichiarazioni, dovrebbe fare uno sforzo (alla sua età?!) per capire che cosa è (il socialismo).

Se non c'è riuscito lui, alla sua età, se non ci sono riusciti i sovietici ed i cinesi, mi chiedo chi mai potrebbe.
E caso mai prima si capisce cosa è, poi si cerca, se la maggioranza è democraticamente d'accordo dopo averlo capito anch'essa, di avvicinarsi al modello socialista. Liberi di cambiare democraticamente idea se si vede che non funziona.
Il mio giudizio è strettamente personale ma ritengo che oggi la maggioranza nel mondo occidentale ed anche in quello emergente abbia capito cosa è (è stato) il socialismo ed ora ci arriva anche Castro, ultimo di una serie. Forse non sa ancora cosa è ma ha capito che quello che lui credeva che fosse, non funziona piu'.
Franz

In ogni caso, oggi sotto il termine di socialismo vanno una pluralità di concezioni. Da quella marxista a quella socialdemocratica. Da quella che non accetta l'economia di mercato a chi la accetta totalmente, salvo qualche "aggiustatina", accettando anche la propretà privata ed il contesto democratico. E non sono differenze da poco. Chi non la accetta (massimalisti) ormai è sul piano del consenso praticamente sparito dalla scena politica. Chi la accetta (definiti dagli altri "revisionisti" e "traditori") è assai piu' vicino al riformismo borghese che al "socialismo scientifico"" ea sua volta presenta diverse sfumature, dalla socialdemocrazia classica fino al socialismo liberale. Questa pluralità di rami, rametti e sette è un indicatore che a furia di riflettere su cosa sia veramente il socialismo, ci si è divisi, non uniti.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Dedicato agli ultimi Mohicani

Messaggioda ranvit il 11/09/2010, 12:09

Ovviamente nell'accezione di Castro socialismo sta per comunismo.....anche se in salsa cubana.

Per me il socialismo è quello democratico e liberale all'europea.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Dedicato agli ultimi Mohicani

Messaggioda pianogrande il 11/09/2010, 12:45

Volevo, sopratutto, porre l'accento sul fatto che le dittature fanno riferimento a concetti buoni, anzi brillanti, anzi esaltanti. Restano, però, odiose come tutte le dittature e finiscono per sputtanare quegli stessi concetti di cui riempiono la loro propaganda.

Ora stiamo molto meglio che nell'ottocento.
Anche il concetto di giustizia sociale ha avuto la sua evoluzione.
Sicuramente "la bomba proletaria" e "la fiaccola dell'anarchia" cantate da quel bolognese con la barba suonano oggi alquanto anacronistiche.
A suo tempo, però, quando la gente moriva di fame e viveva (e crepava) in abitazioni miserabili l'idea che "gli uomini son tutti uguali" qualche buon risultato lo ha portato.

Di queste idee si sono appropriati (a parole) personaggi che vanno da Stalin Pol Pot.

Ve le immaginate le idee di un certo Gesù Cristo in mano a tipacci come Borgia e Torquemada?
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Dedicato agli ultimi Mohicani

Messaggioda lucameni il 11/09/2010, 13:39

Prendiamo atto però che Castro, il castrismo, Cuba a sinistra è ancora un mito intoccabile.
Una Fede.
Provate ad andare in qualche forum, azzardare qualche critica al regime e ti tireranno fuori l'embargo; provate a parlare della Sanchez e vi diranno che è un burattino in mano alla CIA e di cosa si lamenta visto che ha internet etc etc.
Tutto il repertorio classico della disinformatia di regime.
C'è da sperare che - appunto - a sinistra questa roba diventi sempre più minoritaria.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
lucameni
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1679
Iscritto il: 22/06/2008, 1:36

Re: Dedicato agli ultimi Mohicani

Messaggioda franz il 11/09/2010, 13:53

pianogrande ha scritto:A suo tempo, però, quando la gente moriva di fame e viveva (e crepava) in abitazioni miserabili l'idea che "gli uomini son tutti uguali" qualche buon risultato lo ha portato.

certo! ma non è stata un'idea unicamente socialista!
Se esaminiamo la storia occidentale (europa e nuovo mondo) vediamo che quello è stato per prima cosa un sogno borghese e liberale (la rivoluzione francese) ed anche un'aspirazione cristiana.
È stato un obiettivo condiviso da tutte le forze che allora lottavano contro il despotismo dell'aristrocrazia monarchica e del potere temporale della chiesa. Non puoi accreditare tutto il progresso alle sole idee socialiste.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Dedicato agli ultimi Mohicani

Messaggioda pianogrande il 11/09/2010, 18:24

Franz.
Do me ne guardi!
Tra l'altro, hai dato una ottima definizione del vituperato antiberlusconismo.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Prossimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 41 ospiti