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La Germania e l'export

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

La Germania e l'export

Messaggioda Robyn il 03/09/2010, 20:45

La Germania dà l'immagine di un cristallo molto splendente che emette luce bianca/dorata.In realtà un paese se punta solo sul mercato estero,quando il mercato etero non funzionerà più,se non ha rafforzato la sua domanda interna,chi è al secondo piano scenderà al primo piano,chi è al primo piano scenderà direttamente nel sottoscala che comporta una difficile risalità.Dal momento che l'Italia il mercato interno è prevalente non può pensare solo al mercato estero ma soprattutto al mercato interno di beni e servizi altrimenti pensare solo al mercato estero si rivelerà presto solo una grande furbata i cui effetti si vedranno quando non c'è più il mercato estero.In merito alle tasse c'è da calcolare che non c'è solo l'azienda tradizionale ma anche il terzo settore che puo essere competitivo ed insegnare a quello tradizionale che si può crescere senza toccare l'equilibrio competitività /utilità sociale Ciao Robyn
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Re: La Germania e l'export

Messaggioda franz il 03/09/2010, 21:58

Robyn ha scritto:La Germania dà l'immagine di un cristallo molto splendente che emette luce bianca/dorata.In realtà un paese se punta solo sul mercato estero,quando il mercato etero non funzionerà più,se non ha rafforzato la sua domanda interna,chi è al secondo piano scenderà al primo piano,chi è al primo piano scenderà direttamente nel sottoscala che comporta una difficile risalità.Dal momento che l'Italia il mercato interno è prevalente non può pensare solo al mercato estero ma soprattutto al mercato interno di beni e servizi altrimenti pensare solo al mercato estero si rivelerà presto solo una grande furbata i cui effetti si vedranno quando non c'è più il mercato estero.In merito alle tasse c'è da calcolare che non c'è solo l'azienda tradizionale ma anche il terzo settore che puo essere competitivo ed insegnare a quello tradizionale che si può crescere senza toccare l'equilibrio competitività /utilità sociale Ciao Robyn

Non è solo un problema di immagine.
Se la germania esporta il 35% della propria produzione significa che riesce a convincere veramente milioni di consumatori ed aziende estere che i propri prodotti sono migliori. Mi pare che la domanda interna della germania sia adeguata: non sono pezzenti. E poi esportando il 35% sono il 35% piu' ricchi e lavorano il 35% in piu'. Hanno bisogno di molta manodopera. Ecco perché gli italiani vanno in germania a lavorare e i tedeschi vengono da noi in vacanza.
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Re: La Germania e l'export

Messaggioda Robyn il 04/09/2010, 9:33

Il fatto che in Germania funzioni bene l'export non libera la Germania stessa e tutti gli altri partner europei nel rafforzare la domanda interna e quindi i redditi.Signfica che l'Italia può certo far crescere l'export ma non basta.Bisogna rafforzare la domanda interna.Evidentemente per questo servono partiti di cs.Solo questi possono farlo,solo questi possono occuparsi dei temi sociali.Se non si rafforza la domanda interna,quando la domanda estera scenderà questa strategia si rileverà solo una grande furbata.E bene che il terzo settore,si attivi ,si metta in competizione con il modello tradizionale soprattutto sui temi competitività,utililità sociale.Basta con orecchi da mercante Ciao Robyn
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Re: La Germania e l'export

Messaggioda franz il 04/09/2010, 10:01

Robyn ha scritto:Il fatto che in Germania funzioni bene l'export non libera la Germania stessa e tutti gli altri partner europei nel rafforzare la domanda interna e quindi i redditi.Signfica che l'Italia può certo far crescere l'export ma non basta.Bisogna rafforzare la domanda interna.Evidentemente per questo servono partiti di cs.Solo questi possono farlo,solo questi possono occuparsi dei temi sociali.Se non si rafforza la domanda interna,quando la domanda estera scenderà questa strategia si rileverà solo una grande furbata.E bene che il terzo settore,si attivi ,si metta in competizione con il modello tradizionale soprattutto sui temi competitività,utililità sociale.Basta con orecchi da mercante Ciao Robyn

Guarda che per rafforzare la domanda interna in Italia potrebbe bastare diminuire imposte e contributi in modo che il netto in busta sia piu' alto. Queste diminuzioni non hanno solo influsso sulla domanda interna ma anche su quella estera, perché a parità di qualità, diminuisce il prezzo del prodotto. Inoltre se scendessero le spese dello stato si potrebbe dimininuire l'IVA, che oggi pesa 1/5 del prezzo di vendita. Questo ha un effetto solo sulla domanda interna.
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Re: La Germania e l'export

Messaggioda Robyn il 04/09/2010, 10:16

Ecco esatto fare detassazioni Irpef "dal 23% al 13%"e far confluire sul reddito l'assistenza.Certo si può ridurre l'Iva ma è indispensabile ridurre la filiera che incide sul prezzo finale perche ci sono troppe intermediazioni.Diminuire i costi dei trasporti con la linea ferroviaria ad alta capacità e aumentando il trasporto aereo perche anche il tasporto incide sul prezzo finale.Non bisogna poi mai dimenticarsi che quando ci sono i rinnovi dei contratti di lavoro che si realizzazano con l'incontro delle parti sociali bisogna adeguare il reddito all'inflazione reale,perche il basso costo del lavoro porta ad un lavoro dequalificato,a bassa produttività,e dove non c'è stimolo per investimenti ed innovazioni tecnologiche.Bisogna capirsi sulla diminuzione delle tasse per la piccola media e grande industria.Se un maggior utile serve agli investimenti bene,se invece serve solo a portare utili nei paradisi fiscali oppure ad aquistare la ferrari la villa al mare e in montgna allora sono possibili solo detassazioni sugli utili reinvestiti.Il terzo settore è molto competitivo perche l'asse portante della sua strategia competitività sta nel riutlizzo degli utili ed è per questo che merita detassazioni strutturali e stabili Ciao Robyn
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Re: La Germania e l'export

Messaggioda franz il 04/09/2010, 12:08

Robyn ha scritto:Ecco esatto fare detassazioni Irpef "dal 23% al 13%"e far confluire sul reddito l'assistenza.Certo si può ridurre l'Iva ma è indispensabile ridurre la filiera che incide sul prezzo finale perche ci sono troppe intermediazioni.Diminuire i costi dei trasporti con la linea ferroviaria ad alta capacità e aumentando il trasporto aereo perche anche il tasporto incide sul prezzo finale.Non bisogna poi mai dimenticarsi che quando ci sono i rinnovi dei contratti di lavoro che si realizzazano con l'incontro delle parti sociali bisogna adeguare il reddito all'inflazione reale,perche il basso costo del lavoro porta ad un lavoro dequalificato,a bassa produttività,e dove non c'è stimolo per investimenti ed innovazioni tecnologiche.Bisogna capirsi sulla diminuzione delle tasse per la piccola media e grande industria.Se un maggior utile serve agli investimenti bene,se invece serve solo a portare utili nei paradisi fiscali oppure ad aquistare la ferrari la villa al mare e in montgna allora sono possibili solo detassazioni sugli utili reinvestiti.Il terzo settore è molto competitivo perche l'asse portante della sua strategia competitività sta nel riutlizzo degli utili ed è per questo che merita detassazioni strutturali e stabili Ciao Robyn

Nei paradisi fiscali si portano solo i soldi in nero, di solito, non il reddito dichiarato e tassato in modo equo.
Per il resto ti informo che le ferrari e le ville al mare ed in montagna, sono costruite da operai :o (metalmeccanici ed edili) per cui la tua osservazione è fuori luogo. O pensi che marchionne si monti lui la ferrari e la domenica si metta in canottiera per tirar su, mattone dopo mattone, la sua villa? Che uno reinvesta nell'azienda o reinvesta comprando beni di lusso, a loro volta prodotti da altre aziende, o che compri azioni o obbligazioni (che sono prestiti per altre aziende che cosi' possono investire) non cambia poi molto.
Le intermediazioni? Giusto, ma ci deve pensare il mercato.
Basta che possa apparire un concorrente che fa prezzi piu' bassi perché ha meno passaggi dal produttore al consumatore.
Certo che se lo stato impone per legge alcuni passaggi .... o agevola alcuni e blocca l'ingresso di altri ...
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Re: La Germania e l'export

Messaggioda annalu il 04/09/2010, 16:13

franz ha scritto:Per il resto ti informo che le ferrari e le ville al mare ed in montagna, sono costruite da operai :o (metalmeccanici ed edili) per cui la tua osservazione è fuori luogo. O pensi che marchionne si monti lui la ferrari e la domenica si metta in canottiera per tirar su, mattone dopo mattone, la sua villa? Che uno reinvesta nell'azienda o reinvesta comprando beni di lusso, a loro volta prodotti da altre aziende, o che compri azioni o obbligazioni (che sono prestiti per altre aziende che cosi' possono investire) non cambia poi molto.

Ho l'impressione che il gusto per la polemica stia portando Franz al paradosso.
Ogni cosa è prodotta dal lavoro umano, ma questo non significa che in un paese sia indifferente cosa si produce e cosa si compra, e soprattutto come si lavora e come il lavoro viene remunerato.
Portando all'estremo il tuo ragionamento, allora sarebbe "bellissimo" avere in Italia un piccolo numero di plutocrati che, vivendo nel lusso più sfrenato, danno lavoro ad una folla di indigenti pagandoli con salari sotto la soglia della sussistenza.
Torneremmo così ad un beato medioevo: pochi ricchi e moltissimi poveri, ed i poveri dovranno anche ringraziare i ricchi, che graziosamente permetteranno loro di servirli, in cambio di quattro spiccioli.
Mi sbaglio, o non è questo il futuro ideale cui aspiriamo?
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PS. Di solito non scrivo, ma leggo regolarmente. Sono curiosa di vedere sin dove arriveranno questi dibattiti, che all'inizio vedevano Franz e Ranvit contrapposti ad altri forumisti, ma ormai anche Ranvit mi sembra superato, e Franz mi pare solo contro tutti.
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Re: La Germania e l'export

Messaggioda franz il 04/09/2010, 16:56

annalu ha scritto:Ho l'impressione che il gusto per la polemica stia portando Franz al paradosso.
Ogni cosa è prodotta dal lavoro umano, ma questo non significa che in un paese sia indifferente cosa si produce e cosa si compra, e soprattutto come si lavora e come il lavoro viene remunerato.

Vero. Pensi che i lavoratori della Ferrari siano pagati uno sputo ed una cicca masticata? :o
Portando all'estremo il tuo esempio estremo (sul mio, che mi pareva normale) sarebbe ancora meglio avere un paese con 60 milioni di miliardari, ognuno con villa e ferrari. Ovviamente ricchi e sani. Ma lo aveva già detto il prof. Catalano in "quelli che la notte". ;)
Comunque scherzi a parte, quello che si compra e si produce, se è lecito (se non è penalmente proibito) credo che dovrebbe lasciare indifferente me, te ed il paese. Che uno fabbrichi preservativi o vetture sportive, forchette o palloncini per i bambini, non mi sembra un problema politico. Idem che si siano acquirenti per quei prodotti.
La qualità del lavoro e la qualità della vita invece si', ci riguardano tutti.
E tornando a bomba, la germania con il suo export di merci sta un bel po' meglio di noi che esportiamo molto meno e tanti cervelli.
Franz
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Re: La Germania e l'export

Messaggioda ranvit il 04/09/2010, 17:30

annalù : > ...ma ormai anche Ranvit mi sembra superato...<

???????????????????????????????????????'' :roll: :roll: :roll:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: La Germania e l'export

Messaggioda Robyn il 04/09/2010, 17:50

La Germania vuole la svalutazione dell'euro ,perche pensa che in questo modo svalutando i prezzi i lavoratori riacquistano potere d'aquisto e quindi si rimette in moto la domanda interna.Ma la svalutazione dell'euro danneggia gli scambi commerciali ,la bilancia dei pagamenti con Usa,Gran Bretagna e Giappone "che hanno monete diverse e rispettivamente dollaro,sterlina,yen"perche loro acquistano da noi,ma noi non acquistiamo da loro.Invece con questi paesi servirebbe un rapporto di cambi stabili.Si può crescere solo nella stabilità perche nella stabilità si possono fare programmi Ciao Robyn
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