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Il silenzio del forum

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Re: Il silenzio del forum

Messaggioda pierodm il 29/08/2010, 2:29

Io c'ero e ne ho conosciuti di quelli che una tempo votavano PCI e oggi "si sono resi conto".
Quante discussioni, nel corso degli anni.
Quelli che non si limitavano a votare PCI, ma ti rimandavano sempre all'ultimo articolo su Rinascita, e parlavano della "visone marxista della storia", e della visione marxista dell'architettura, del cinema, della pittura e dell'insegnamento scolastico, e pure delle figurine dei calciatori.
I pasdaran. Quelli che non avevano trovato un partito, ma una religione e si comportavano come gli zeloti.
C'è gente che ha bisogno di un padrone mentale, una paranoia, un'ossessione, una specie di coltellino svizzero che serve a spiegare ogni problema complicato, a suggerire prontamente la soluzione di dilemmi che nei secoli hanno occupato il pensiero di generazioni di studiosi.
Nell'andare del tempo li ho rivisti, passati ad un altro padrone: come nel passato, investiti dalla Rivelazione, "si sono resi conto", e me li sono ritrovati come sempre a dare lezione su tutto.
Il nuovo padrone della loro mente non era il marxismo e Baffone, ma il capitalismo e il Mercato, e la nuova parola magica era "liberalismo". Tutti liberali. Ovviamente da sempre.

Il padrone era - si fa per dire - nuovo, ma l'asservimento era antico, sempre uguale: stesso fanatismo, stessa mancanza di dubbi.
Solo che, nella loro prima versione, PCI, loro erano quelli giusti e io quello moderato, e adesso loro sono sempre quelli giusti, e io quello massimalista.
A me mi viene da ridere.
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Re: Il silenzio del forum

Messaggioda Loredana Poncini il 29/08/2010, 6:20

Siamo proprio nel POST di tutto, e siamo costretti a rinvangare il passato, prossimo e venturo, perché tutto ci è evidenziato così furiosamente dalla Grande Sorella che è la Rete, che appena mi collego, eccomi qui, tra Marchionne e le Myosotis come me, perché non è un caso che Myosotis sia una donna e parli del presente che vive :!:
Noi Myosotis non diamo per scontato che i Marchionne guadagnino milioni di euri all'anno mentre milioni di cittadini italiani, se tutto va bene, tirano avanti con mille euri al mese.
C'è una certa sproporzione, non vi pare ?
La vera impresa delle aziende, in questo tramonto dell' Occidente, ci direbbe Ernesto Balducci (forse!), è lasciar sfogare le tifoserie sui campi di calcio e nei forum di tutti i tipi....
Il gap tra chi decide come investire i soldi e la gran maggioranza che ne è investito, da queste decisioni , è smisurato .
E la politica ?
E' farci credere che nel nostro campo, in fondo, siamo dei marchioncini... :mrgreen:
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Re: Il silenzio del forum

Messaggioda franz il 29/08/2010, 9:04

Loredana Poncini ha scritto:
Noi Myosotis non diamo per scontato che i Marchionne guadagnino milioni di euri all'anno mentre milioni di cittadini italiani, se tutto va bene, tirano avanti con mille euri al mese.
C'è una certa sproporzione, non vi pare ?

Bisognerebbe prendere in considerazione la bravura di un manager e la differenza tra la responsabilità delle decisioni dei un manager di una azienda che fattura miliardi ed ha decine di migliaia di dipendenti e quella del singolo lavoratore. Si', c'è una evidente sproporzione ma se il mercato cosi' paga cosi' è. Il valore lo stabilisce il mercato. Come per i calciatori. A me non darebbero nemmeno 1 euro in 20 anni (altro che 1000 euro al mese), perché non so tirare nemmeno un calcio. Ibrahimovic invece incassa 24 milioni in tre anni (e prima era stato ceduto per 70, mi pare). Oppure prendiamo i cachet di altri sportivi e attori. Qui la sproporzione è ancora piu' evidente pero' a quanto pare i calciatori, i piloti, i tennisti, gli attori, che guadagano cosi' tanto, sono proprio bravi. Il fatto e che non si puo' essere tutti bravi a giocare a calcio o a tennis, non possiamo essere tutti "i migliori" in una certa cosa. Pero' ognuno ha un qualche cosa in cui è bravo abbastanza da guadagnarsi da vivere. Ed i migliori possono, in una società che dà a tutti pari opportunità, arrivare a essere come Marchione, anche se non sanno giocare a calcio. Marchionne non è certo un rampollo di famiglia. Figlio di un carabiniere e di una casalinga, se oggi guadagna milioni ed ha diretto aziende enormi (Philip Morris, UBS) ed ora la FIAT, significa che sa fare il mestiere per cui viene pagato.
Certo, per godere di queste pari opportunità Marchionne ha dovuto emigrare. Questo è il punto.

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Re: Il silenzio del forum

Messaggioda franz il 29/08/2010, 9:07

pierodm ha scritto:Io c'ero e ne ho conosciuti di quelli che una tempo votavano PCI e oggi "si sono resi conto".

Visto che il PCI negli anni 70 era prossimo al sorpasso (mi pare arrivasse ad un milione di iscritti e 9 milioni di voti) e vista l'entità numerica di quelli che oggi si richiamano ancora al comunismo, direi che dovresti oggettivamente conoscerne molti, moltissimi.
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Re: Il silenzio del forum

Messaggioda ranvit il 29/08/2010, 10:07

Che strano! Io ero socialista liberale allora e mi criticavano (e meno male che non si era in uno dei Paesi dell'est), sono socialista liberale oggi e mi criticano sia quelli di allora che quelli che sono andati "piu' a destra di me".

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il silenzio del forum

Messaggioda Loredana Poncini il 29/08/2010, 12:13

Certo, Franz, la bravura di un manager, e di un "bravo" in qualsiasi campo ( di calcio! e non solo !!) fa lievitare le pari opportunità di partenza in modo, a dir poco, stratosferico :D .
Eppure il Mercato detta le sue leggi, ed il GAP , la forbice tra possidenti e nullatenenti si allarga sino a squarciarsi...

Una cosa è da tempo che cerco di capire, QUI:
DOBBIAMO PER FORZA DIFENDERE LE NOSTRE TESI PRECOSTITUITE (ideologicamente, nel psi, pc, dc, pli, etc.) o sussiste la speranza di ricordare che (almeno!) le sigle son sparite e noi possiamo considerare quel che l'altro ci dice senza troppe etichette-paraocchi ?

Mi sembra molto poco socialista e per niente liberale, partire a spada tratta reiterando ad infinitum i propri giudizi sull'incapacità di tutti (pardon, Marchionne escluso...) nel render questo Paese meno invivibile.

Rammento che non tutti hanno la pari opportunità di emigrare :shock:
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Re: Il silenzio del forum

Messaggioda ranvit il 29/08/2010, 12:35

Dobbiamo considerare quello che dice l'altro. Purchè la base comune sia ampia. Ma se le soluzioni prospettate sono inconciliabili, dobbiamo separarci.
Vorrei far notare che tali inconciliabilità sono maggiormente presenti tra i militanti, piuttosto che tra i dirigenti politici (unitissimi se non altro dalla difesa della casta). Quindi chi non si riconosce nella maggioranza del partito dovrebbe avere il buonsenso di andarsene.

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Re: Il silenzio del forum

Messaggioda pierodm il 29/08/2010, 13:07

Visto che il PCI negli anni 70 era prossimo al sorpasso (mi pare arrivasse ad un milione di iscritti e 9 milioni di voti) e vista l'entità numerica di quelli che oggi si richiamano ancora al comunismo, direi che dovresti oggettivamente conoscerne molti, moltissimi

Verrebbe da dire: sì, va be', e allora?

Ma ancora una volta Franz ciurla nel manico, anche se su una battuta - si vede che proprio non può farne a meno.
Io - come avevo scritto esplicitamente - mi riferivo a quelli che una volta erano pasdaran e oggi pare che si siano "resi conto": non tutti, solo questi che possiedono tali caratteristiche.
Un fenomeno che appartiene alla categoria, assai gagliarda in Italia, del trasformismo. In questo caso, con interessanti risvolti psicologici.

Non varrebbe nemmeno la pena di far notare che di "quelli che si richiamavano al comunismo" - cioè in pratica votavano PCI - la gran parte si sono trasferiti nel PD, di cui costituiscono lo zoccolo duro - astensionismo permettendo, a parte la crudele legge dell'età. O qualcuno pensa che i voti del PD provengano dal pezzetto di DC alla deriva dopo il naufragio?

In ogni caso - molti, pochi, uno, mille o centomila - rimane inevaso l'argomento principale: il miracolo dell'Illuminazione.
E la loro perenne spirito di religiosa devozione ad un feticcio ideologico. Una vocazione. Un destino.
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Re: Il silenzio del forum

Messaggioda franz il 30/08/2010, 9:55

pierodm ha scritto:Non varrebbe nemmeno la pena di far notare che di "quelli che si richiamavano al comunismo" - cioè in pratica votavano PCI - la gran parte si sono trasferiti nel PD, di cui costituiscono lo zoccolo duro - astensionismo permettendo, a parte la crudele legge dell'età. O qualcuno pensa che i voti del PD provengano dal pezzetto di DC alla deriva dopo il naufragio?

Mi pare una visione molto statica, che implica solo un cambio di nomi e non un cambiamento epocale di orientamento politico. A parte il fatto che i voti PCI nel 1974 arrivavano a 12.620.750 (34,4%) mentre il PDS nel 1996 arrivo' a 7.894.118 voti (21,11%) e l'ultima performance DS fu nel 2006 al senato con 5.977.313 (17.4%), a parte questo, dicevo, c'è una evidente modifica degli orientamenti e delle strategie in questi decenni ed oggi nel PD la parola comunismo e socialismo non sono nemmeno menzionati negli obbiettivi del partito (mentre si parla piu' volte di liberalizzazioni). Insomma, tu potrai non realizzare come e perché ma chi oggi nel PD proviene da quell'esperienza "si è reso conto" per bene. E non mi pare che quella metà che manca sia finita in partiti di sinistra. Ieri ero a Dalmine, zona industriale di Bergamo. Li' le fabbriche ci sono ancora: grandi, medie, piccole. È una distesa che sembra senza fine di capannoni di tutte le dimensioni. E dentro ci sono operai. È una zona di tessuto operaio dal dopoguerra, non una zona dismessa. Ebbene la Lega ha il 29.44% (primo partito) e la CdL il 20.7% (secondo). Il PD ha il 16.8% e tutta la sinistra unita il 4.2%. In pratica in una zona operia anche sommando forze non propriamente omogeee (soprattutto quando si discute di temi del lavoro) , si arriva a risicare solo il 21%. Tanto che D'alema dichiara "La Lega c'entra moltissimo con la sinistra, non è una bestemmia: tra la sinistra e la Lega c'è una forte contiguità sociale. Il maggior partito operaio del Nord è la Lega, piaccia o non piaccia. E' una nostra costola". Proseguendo con le citazioni: D'Alema va a incontrare le tute blu leghiste di Dalmine per conoscere più da vicino il fenomeno. Persino "il manifesto" spiega di riconoscere nei fondi de "La Padania" tratti dai nostri editoriali..

Ok, sappiamo che c'è la Lega di Borghezio (fascista dichiarato) e quella di tanti comuni del nord, bene amministrati. Ma anche nel PCI convivevano Cossutta (stalinista filosovetico fino al midollo) e tanti ottimi amministratori locali.
Invece di sfottere sull'illuminazione degli altri qui bisognerebbe interogarsi sulle oscurità che permangono in chi si ostina a non voler capire, indossando spessi occhiali da sole o addirittura bendandosi gli occhi. Qui stiamo parlando di operai ma qui nessuno di noi lo è, mi pare.

Franz
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Re: Il silenzio del forum

Messaggioda pierodm il 30/08/2010, 12:58

Qui stiamo parlando di operai ma qui nessuno di noi lo è, mi pare.


No, qui, e altrove, stiamo parlando di lavoratori, non solo operai.
Stiamo parlando dellla grande maggioranza dei cittadini.

Tutta la tua disquisizone - condita al solito di numeretti che fanno tanto "concretezza" e "competenza" - sui travasi di voti alla Lega, etc, non c'entra niente, ma proprio niente con quello che si diceva: mi riferivo a quelli che una volta erano pasdaran e oggi pare che si siano "resi conto": non tutti, solo questi che possiedono tali caratteristiche.

Certo che il tempo e la vita trascorrono e mutano le consapevolezze, mutano gl'interessi, mutano le idee: lo sappiamo, non c'è bisogno di dilungarsi in un'opera di convincimento.
Io parlavo di alcuni - non pochi, ma una vera e propria categoria - che cambiano le proprie idee ma non cambiano nel tempo l'estremismo cieco, il fanatismo con i quali ci si calano dentro, e nemmeno cambiano la vocazione a impartire lezioni a chi non la pensa esattamente come loro.
Ciò spiega - per seguire la traccia dei travasi da te illustrati - il fanatismo e la beceraggine di tanti leghisti, parte dei quali provenienti dalla sinistra, che non a caso avevano bisogno di sostituire un Baffone con il primo ducetto che capitava sottomano.
Tralascio le "conversioni" verso la corte berlusconiana, per evidenza.

Una parte degli "illuminati" di questo tipo è rimasto a sinistra, o almeno nel PD.
Questa quota di illuminati vuole ad ogni costo far credere che il nuovo, il riformismo del centro-sinistra corrisponde a ciò di cui loro si sono "resi conto": non un po', non in parte, non con idee e con valori che abbiano un fondamento nella tradizione del progressismo, né tanto meno della sinistra, ma con la negazione nihilistica che fa parte del loro personale "rendersi conto" estremistico e privo di dubbi che li contraddistingue per vocazione.

Anche qui: io ci ho provato.
pierodm
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