La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Intellettuali, vil razza dannata!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Intellettuali, vil razza dannata!

Messaggioda soniadf il 22/08/2010, 17:57

Adriano Prosperi, nel dibattito apertosi sulla questione etica della permanenza alla Mondadori di autori critici sulla politica padronale della casa editrice, dichiara che “aprire una discussione in termini moral-editoriali lascia il tempo che trova”, ricordando invece i casi di Carlo Ginzburg e Corrado Stajano, che se ne andarono fin dall’inizio della proprietà berlusconiana, compiendo un atto concreto e ponendo un problema vero.
Ecco: un atto concreto di fronte ad un problema vero.
L’obiezione di Aldo Schiavone per cui “se venti o trenta autori la lasciassero non ci guadagnerebbe certo la democrazia” è piuttosto deprimente per un intellettuale che dovrebbe avere a cuore principi e comportamenti coerenti e che, pur se consapevole della indaguatezza della propria protesta, pure l’esercita, pagandone il prezzo.
Del resto, per fortuna, la Mondadori non è l’unica casa editrice del Paese, e non si configura il caso del mercato televisivo, dove, se non gradito al monopolista, semplicemente non lavori.
Tutte le commosse indignazioni contro il conflitto di interesse, il dispregio sarcastico per i cortigiani dei giornali e delle televisioni del capo, le elegie funebri sullo stato della democrazia in Italia e l’invocazione della legalità, perdono improvvisamente di credibilità se si ritiene di dover collaborare con una proprietà truffaldina e manipolatoria.
E’ vero che l’azienda ha in sé risorse umane, strutture organizzative e lavorative apprezzabilissime e incolpevoli, ma tutto si risolve, alla fin fine, nel prestare la propria complicità a manovre di acquisizione della proprietà illegali (attraverso la corruzione di giudici) e di gestione amministrativa supportata da leggi di favore.
Tutti questi discorsi sono alla base del controllo mafioso di un territorio, quando il singolo cittadino si ritrova a lavorare per una azienda in odor di mafia, costretto a difenderla perché quello è il suo posto di lavoro, impossibilitato a scegliere, costretto a sostenere col proprio lavoro colui che gli impedisce di lavorare altrove, perché non c’è un altrove, c’è solo la mafia.
La televisione, la Mondadori, è vero, anche il resto finisce con l’essere fortemente sottoposto all’azione di un Presidente del Consiglio, ma la Cultura, santo cielo, la Cultura ha ancora spazi franchi dove esercitare la propria indipendenza. Basta volerne pagare il prezzo.
Un atto concreto è quello che chiediamo ai nostri intellettuali, molto meno pericoloso di chi denuncia il pizzo, e molto più credibile di cento editoriali.


Soniadf
soniadf
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 47
Iscritto il: 16/07/2008, 0:51

Re: Intellettuali, vil razza dannata!

Messaggioda mario il 23/08/2010, 13:17

Ben detto.
Plaudo.
mario
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 160
Iscritto il: 21/06/2008, 13:47


Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 14 ospiti