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energia e trasporti: un problema per ora irrisolto

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Re: energia e trasporti: un problema per ora irrisolto

Messaggioda pianogrande il 25/08/2008, 13:55

franz ha scritto:Sul tema .... ecco come forse in futuro il wireless potrebbe risolvere i problemi di chi non è attaccato con i cavialla corrente.

Ovviamente ogni medaglia ha un suo rovescio ed anche il wireless non è esente da aspetti negativi.

Ciao,
Franz


La tecnologia Intel sulla strada dell'alimentazione senza fili
Possibili anche pacemaker. "Ma non subito", avverte Rattner

In pensione cavi e batterie
presto il pc sarà solo wireless

di SARA FICOCELLI

ADDIO a cavi e batterie: presto potremo accomodarci al parco, al bar o in treno e navigare senza l'incubo che si spenga il pc. Il Chief Technology Officer di Intel, Justin Rattner, ha infatti annunciato che i laboratori della sua azienza, partendo dalla tecnologia messa a punto dai ricercatori del MIT, stanno lavorando a un nuovo tipo di tecnologia wireless capace di ricaricare il computer senza bisogno di batterie. La notizia è stata data ufficialmente in occasione del Developer Forum di San Francisco.

Insomma, siamo a un passo dall'alimentazione senza fili.
Etc. Etc. .............

(24 agosto 2008)
http://www.repubblica.it


A meno che qualcuno non abbia spiegazioni rivoluzionarie, mi sembra una bufala come gli aerei annusatori di petrolio.
Come farebbe questa energia che, evidentemente, "viaggia" nell'aria ad essere assorbita dal computer e non dal mio organismo?
Sono tutte allarmistiche le storie sull'inquinamento elettromagnetico?
Come potrebbe questa energia essere emessa solo in funzione dell'assorbimento, ammesso che sia assorbita solo dall'utenza?
Ultimo (ma proprio ultimo): come evitare utenze non autorizzate?
Sarei curiosissimo, grazie.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: energia e trasporti: un problema per ora irrisolto

Messaggioda franz il 25/08/2008, 14:59

pianogrande ha scritto:A meno che qualcuno non abbia spiegazioni rivoluzionarie, mi sembra una bufala come gli aerei annusatori di petrolio.
Come farebbe questa energia che, evidentemente, "viaggia" nell'aria ad essere assorbita dal computer e non dal mio organismo?
Sono tutte allarmistiche le storie sull'inquinamento elettromagnetico?
Come potrebbe questa energia essere emessa solo in funzione dell'assorbimento, ammesso che sia assorbita solo dall'utenza?
Ultimo (ma proprio ultimo): come evitare utenze non autorizzate?
Sarei curiosissimo, grazie.

La tecnica è possibile da tempo, usando dei risuonatori (tipo diapason nel campo delle frequenze udibili).
Tecnica nota ma che per ora necessita di grande energie (e quindi di grande spreco rispetto all'obiettivo).
Avevo letto un art su repubblica un bel po' di mesi fa. Ora vedo se lo ritrovo.
Con il wireless criptato eviti le utenze non atorizzate, direi.

Ciao,
Franz
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Re: energia e trasporti: un problema per ora irrisolto

Messaggioda pagheca il 25/08/2008, 19:47

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:A meno che qualcuno non abbia spiegazioni rivoluzionarie, mi sembra una bufala come gli aerei annusatori di petrolio.
Come farebbe questa energia che, evidentemente, "viaggia" nell'aria ad essere assorbita dal computer e non dal mio organismo?
Sono tutte allarmistiche le storie sull'inquinamento elettromagnetico?
Come potrebbe questa energia essere emessa solo in funzione dell'assorbimento, ammesso che sia assorbita solo dall'utenza?
Ultimo (ma proprio ultimo): come evitare utenze non autorizzate?
Sarei curiosissimo, grazie.

La tecnica è possibile da tempo, usando dei risuonatori (tipo diapason nel campo delle frequenze udibili).
Tecnica nota ma che per ora necessita di grande energie (e quindi di grande spreco rispetto all'obiettivo).
Avevo letto un art su repubblica un bel po' di mesi fa. Ora vedo se lo ritrovo.
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In effetti i giornalisti italiani hanno spesso l'abitudine di ritagliare articoli presi da notizie ansa senza minimamente curarsi di fare quel lavoro di verifica e di confronto che sarebbe il motivo per cui sono giornalisti, e sarebbe interessante se, almeno su questo forum, quando possiamo, invece di fare un cut&paste dell'articolo sul giornale online (cui siamo tutti in grado di accedere) andassimo a verificare la fonte originale. E' una proposta che faccio e che richiede un po' di tempo a disposizione, ma che potrebbe aiutare a coprire le carenze del giornalismo di massa.

Detto questo, nel metodo illustrato c'e' poco di sorprendente. Il caricabatterie dello spazzolino elettrico che abbiamo in casa si basa sullo stesso principio, solo che su distanze di pochi millimetri. In fondo e' il fenomeno analogo al modo in cui un soprano puo' rompere un vetro a qualche metro che risuona alla frequenza della sua voce, mentre non produce alcun effetto su cio' che non risuona a quella frequenza, come le tende del palco. Ancora piu' stringente e' il caso del forno a microonde, in grado di riscaldare rapidamente cibi ricchi di acqua. In questo caso le molecole d'acqua risuonano a 2.4 GHz, si eccitano e quindi rilasciano l'energia accumulata come calore nel cibo. I danni per il corpo umano sono dovuti in questo caso al fatto che anche i tessuti sono ricchi di acqua e quindi si possono surriscaldare rapidamente. Nel caso della tecnologia Wit-ricity la frequenza di risonanza e', per quel che ne so, intorno ai 10 MHz, di gran lunga troppo bassa per fare risuonare i tessuti o molecole semplici. Infatti i risuonatori sono macroscopici e non molecolari, come per il forno a microonde. Anche i sistemi di pagamento automatizzato sulle autostrade, dei biglietti dell'autobus, le tessere automatiche di accesso e per il pagamento delle merci in alcuni supermercati si basano sullo stesso principio: contrariamente a quel che si crede, il circuito integrato che comunica con il sistema non contiene alcuna batteria, ma viene alimentato direttamente dal server.

Un problema che vedo sulla base di principi generali, e' la scarsa efficienza del sistema se il fascio non e' concentrato verso l'utente. L'energia una volta emessa e' dispersa, a meno che non si stia pensando a qualche trucco per recuperare quella inutilizzata. Il problema e' quello di diffondere questa energia nell'ambiente dove un eventuale risuonatore puo' assorbirla. Siccome la densita' di energia decresce con il quadrato del raggio (almeno in ambiente aperto), aumentare di 10 volte la distanza minima richiede un incremento dell'efficienza del sistema di un fattore 100. Se invece il fascio e' collimato l'efficienza puo' essere molto piu' elevata e uno puo' immaginare che l'area illuminata sia proprio quella del tavolo di lavoro, o della sedia, o magari il sistema e' in grado di orientarsi automaticamente nella direzione necessaria per ridurre le perdite. Ripeto che le mie sono solo ipotesi, basate su principi generali.

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Re: energia e trasporti: un problema per ora irrisolto

Messaggioda franz il 25/08/2008, 20:06

franz ha scritto:La tecnica è possibile da tempo, usando dei risuonatori (tipo diapason nel campo delle frequenze udibili).
Tecnica nota ma che per ora necessita di grande energie (e quindi di grande spreco rispetto all'obiettivo).
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Corriere della Sera
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scie ... fili.shtml
Ricercatori del Mit: possibile traferire corrente elettrica senza connessioni
Anche l'elettricità arriverà senza fili
In futuro avremo apparecchi capaci di collegarsi all'alimentazione senza cavi, come oggi si fa per la Rete con il Wi-Fi

CAMBRIDGE (Stati Uniti) – Dopo il wireless arriva la witrcity a suggerire un futuro sempre più senza filo. Gli scienziati americani sono riusciti ad accendere una lampadina da 60 watt, facendo originare l'elettricità necessaria da una fonte distante sette piedi, vale a dire più di due metri, senza che vi fosse nulla di fisico a unire le due parti. Il progetto, a metà strada tra mito e realtà, nacque, qualche anno fa, dalla mente del capo del team di ricercatori (che oltre a quelli del Mit comprende anche esponenti del Dipartimento di Energia Elettronica e Fisica Computerizzata e dell'Istituto per le Nanotecnologie Militari) quando, dopo l'ennesima notte in cui era stato risvegliato dal beep del suo cellulare che richiedeva una ricarica della batteria, gli venne da pensare quanto sarebbero stati utili apparecchiature elettroniche in grado di provvedere autonomamente al proprio approvvigionamento elettrico. Da secoli sono noti metodi di trasmissione senza l'ausilio di fili, come quello attraverso le onde magnetiche o le onde radio. Queste però non hanno alcuna capacità di trasportare elettricità, poiché viaggiano in tutte le direzioni e quindi gran parte della corrente andrebbe dispersa. Si potrebbe pensare al laser, ma questo presenterebbe problemi di pericolosità, la fonte e l'apparecchio dovrebbero sempre essere allineati e infine sarebbe molto difficile seguire tutte le apparecchiature portatili.

WITRICITY -
Il principio che sta alla base della witricity è quello della risonanza reciproca di due oggetti differenti, dotati dunque della capacità di risonare alla stessa frequenza e di scambiarsi energia in modo efficiente. Inoltre, particolare non trascurabile, va considerato che la risonanza reciproca di due oggetti comporta una scarsa interazione con tutto ciò che non fa parte della «coppia». Può aiutare a capire meglio un semplice esempio: in una stanza ci sono cento bicchieri da vino identici riempiti a differenti livelli, quindi con una frequenza di risonanza diversa. Una cantante entra e lancia un poderoso acuto. Il bicchiere con la stessa frequenza della nota emessa può accumulare così tanta energia da esplodere mentre tutti gli altri non subiranno alcuna conseguenza.

LA RICERCA - Nella ricerca del Mit l'attenzione si è focalizzata su un tipo di risonanza in particolare, quella magnetica. Due bobine di rame fungono l'una da sorgente e l'altra da terminale. La prima viene connessa alla rete elettrica e genera un campo magnetico che produce onde che raggiungono la seconda, che vibra alla stessa frequenza e raccoglie gran parte dell'energia. Qualunque altro oggetto con una frequenza differente subisce una scarsa influenza e, respingendo il campo magnetico, indirizza l'elettricità a bersaglio con maggiore precisione. Grazie a questa tecnologia si potrebbe arrivare a stanze attrezzate in modo tale da ricaricare la batteria di qualunque apparecchio elettronico sia presente al loro interno o addirittura a fornire energia direttamente al portatile, alimentandolo direttamente. Non ultimo, i ricercatori sottolineano che lo scarsissimo impatto dei campi magnetici sugli organismi biologici garantisce anche agli umani l’assenza di minacce alla salute.
Emanuela Di Pasqua
12 giugno 2007


http://www.repubblica.it/2007/06/sezion ... eless.html
Esperimento riuscito al Mit di Boston: "Una rivoluzione nelle case"
Corrente trasferita da un accoppiamento magnetico con spirali di rame
Elettricità senza più fili

il futuro è già wireless
di ARTURO ZAMPAGLIONE

Elettricità senza più filiil futuro è già wireless
NEW YORK - Come in un fumetto di Archimede Pitagorico i sei scienziati del Mit (Massachusetts Institute of Technology) hanno detto "eureka" e una lampadina si è subito accesa. Ma era una lampadina vera, da 60 watt, non immaginaria. E non solo ha illuminato il laboratorio del più famoso centro di ricerca americano, ma anche la strada che consentirà all'uomo di liberarsi dalla schiavitù dei fili elettrici.

L'esperimento rivoluzionario è servito infatti a dimostrare la possibilità di trasferire la corrente in modo wireless, senza fili, un po' come è accaduto con il telegrafo, i telefoni cellulari o i collegamenti WiFi a internet.

"È stato un momento entusiasmante", riferisce Marin Soljacic, giovanissimo professore di fisica al Mit e, assieme al suo collega John Joannapoulos, responsabile del team scientifico che ha lavorato sul progetto. In pratica, grazie a un accoppiamento magnetico realizzato con spirali di rame, hanno fatto accendere la lampadina a due metri di distanza dalla fonte di energia. E la scoperta, illustrata su "Science Express", la versione online della rivista "Science", è stata giustamente battezzata "WiTricity", abbreviazione di "wireless electricity", cioè elettricità senza fili.

La società moderna è ostaggio dei fili. Ci perseguitano, ostacolano la vista, formano grovigli dietro alle scrivanie, sono scomodi e antiestetici. L'idea di abolirli non è nuova: nel 1890, più di un secolo fa, un fisico e ingegnere elettrico di Long island, Nikola Tesla, scienziato di origini serbe, propose di trasferire la corrente via etere. Ma nessuno prestò molta attenzione: si disse che sarebbe stato impossibile o non efficiente, e milioni di chilometri di fili cominciarono presto a invadere il mondo ed ad insinuarsi nelle case. Adesso siamo arrivati a un punto di saturazione, soprattutto per effetto dei piccoli apparecchi elettronici e dei gadget, le cui batterie hanno bisogno di essere costantemente ricaricate. Di qui la pressione sul mondo scientifico per trovare una alternativa valida.

Lo scorso autunno in un convegno a San Francisco Soljacic e i suoi colleghi avevano preannunciato di essere in grado di trasferire la corrente da un posto all'altro attraverso l'accoppiamento magnetico, cioè usando i campi magnetici creati quando l'elettricità passa attraverso dei fili per "creare" corrente in un altro filo posto vicino. La tecnica non è nuova: ma finora non sembrava idonea perché limitata a due campi magnetici necessariamente molto vicini. Il team del Mit ha invece scoperto che, con spirali metalliche capaci di produrre una risonanza di 10 megahertz di frequenza, si poteva ovviare al problema della distanza.

In un certo senso è quello che accade quando le note alte di un soprano mandano in frantumi un bicchiere di cristallo perché lo fanno vibrare con la stessa frequenza.

Nel laboratorio di Boston sono state usate due spirali di rame di 60 centimetri di diametro, la prima collegata alla spina elettrica, la seconda alla lampadina. La quale si è accesa normalmente. Il sistema del Mit è però risultato scomodo (le spirali erano molto grandi ed è difficile immaginarle nel salotto di casa per ricaricare un telefonino) e poco efficiente, nel senso che circa la metà dell'elettricità si è dispersa nel trasferimento: "E sono inconvenienti su cui dobbiamo ancora lavorare", dice Soljacic, che respinge ogni allarmismo sui pericoli legati ai campi magnetici. "Mi rendo conto che la gente può spaventarsi, ma i nostri studi hanno dimostrato che non c'è nulla da temere".

(9 giugno 2007)
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Perchè prezzo del carburante non cala? Intervenga autorithy.

Messaggioda Sandra Zampa il 03/09/2008, 18:59

Perchè il prezzo del carburante non cala? Intervenga l’autorità per l’energia.

Il prezzo del petrolio, che solo l’11 luglio scorso era di 147 dollari al barile, e’ sceso ai 105 di ieri.

Chiedo che l’Autorita’ per l’Energia intervenga perche’ il prezzo della benzina non resti uguale, o peggio continui a salire come sta facendo ancora in questi giorni arrivando a quasi 1,50 al litro.

Si dice che il prezzo non scenda a causa della scarsa concorrenza tra operatori. Noi - prosegue l’esponente del Pd -
chiedo che l’Authority intervenga in tal senso o segnali gli interventi necessari per far ridurre il prezzo della benzina che sembra aver intrapreso una corsa al rialzo senza fine.

I cittadini italiani sono costretti a pagare una tassa salatissima ogni volta che fanno il pieno, nonostante il prezzo del petrolio sia diminuito di un terzo nel giro di due mesi. Non vorrei che, spenti i riflettori, la tanto sbandierata Robin Tax finisse per colpire solo le tasche dei cittadini.

Chiedo che l’Authority faccia sentire la sua voce, un’ Authority che va rafforzata nell’interesse di tutti i consumatori.

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Re: Perchè prezzo del carburante non cala? Intervenga autorithy.

Messaggioda franz il 04/09/2008, 20:50

Sandra Zampa ha scritto:Perchè il prezzo del carburante non cala? Intervenga l’autorità per l’energia.

Il prezzo del petrolio, che solo l’11 luglio scorso era di 147 dollari al barile, e’ sceso ai 105 di ieri.

Chiedo che l’Autorita’ per l’Energia intervenga perche’ il prezzo della benzina non resti uguale, o peggio continui a salire come sta facendo ancora in questi giorni arrivando a quasi 1,50 al litro.

Si dice che il prezzo non scenda a causa della scarsa concorrenza tra operatori. Noi - prosegue l’esponente del Pd -
chiedo che l’Authority intervenga in tal senso o segnali gli interventi necessari per far ridurre il prezzo della benzina che sembra aver intrapreso una corsa al rialzo senza fine.

I cittadini italiani sono costretti a pagare una tassa salatissima ogni volta che fanno il pieno, nonostante il prezzo del petrolio sia diminuito di un terzo nel giro di due mesi. Non vorrei che, spenti i riflettori, la tanto sbandierata Robin Tax finisse per colpire solo le tasche dei cittadini.

Chiedo che l’Authority faccia sentire la sua voce, un’ Authority che va rafforzata nell’interesse di tutti i consumatori.

Sandra Zampa


Occorre verificare alcune cose.
da un lato la diminuzione del prezzo del petrolio ora è contro bilanciato dall'aumento del dollaro (o dal calo dell'Euro), dall'altro mi fanno notare che non esiste solo una borsa del petrolio ma anche una della benzina ed è li' che bisogna guardare per seguire l'andamento preciso del prezzo alla pompa.
In terzo luogo mi sembra chiaro, come dici, che le possibilità che i petrolieri facciano pagare agli utenti la famigerata "Robin Hood Tax" sono molteplici e siamo molto probabilmente in presenza di uno di questi casi.

Ciao,
Franz
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