franz ha scritto:Sicuramente hai ragione nell'elenco di problemi che vincolano le imprese, e non solo le piccole.
Ma tra questi - ed è un probema non da poco -c'è anche la rigidità di parte del mercato del lavoro e la flessibilità eccessiva dell'altra parte.
questi vincoli influenzano la crescita dimensionale dell'impresa molto di più di quanto faccia ipoteticamente lo Satuto dei Lavoratori.
franz ha scritto:Questo tu puo' anche negarlo e non essere d'accordo ma quello che è noto è che cosi' sono convinti i titolari delle imprese, piccole, medie e grandi,
anche Berlusconi è convinto che tutti i magistrati che indagano su di lui e i giudici che lo condannano siano tutti comunisti.
non è che una convinzione personale o di parte sia una constatazione corretta della realtà.
poi noto a chi? non ci sono evidenze empiriche che dimostrino che lo Statuto dei lavoratori abbia impedito la crescita dimensionale dell'impresa.
franz ha scritto:cosi' come loro sanno che ci sono tutti gli altri problemi da te menzionati piu' altri che non hai elencato (l'eccesso di burocrazia, l'eccesso di prelievo fiscale e contributivo sugli onesti [tanto che i peggiori salari netti diventano tra i migliori 4 OCSE se vediamo il lordo], la concorrenza sleale del lavoro nero, la carenza di sicurezza al Sud, la carenza di strutture di trasporto e di servizi). Tutti problemi in qualche modo legati con le carenze di liberalizzazione.
con tutti questi problemi tu vieni a sostenere che la dimensione ridotta delle nostre imprese dipende dallo Statuto dei lavoratori? forse è il caso che tu scenda dalla pianta.
franz ha scritto:Cosa che chiunque dica di essere liberal-xxxx (liberal-democratico, liberal-socialista, liberal-quel-che-vuoi) dovrebbe accettare senza se e senza ma, altimenti perchè etichettarsi libera-xxxxx?
Poi il differente addensamento di numero di aziende fino a 4 dipendenti, fino a 10 e fino a 15, rispetto a quelle per esempio di 20, dimostra che 15 è prorio una soglia a parte, un ulteriore problema. Si aggiunge.
Come dicevo (per chi è in grado di leggere) non ho detto che lo statuto dei lavoratori è la fonte di tutti i mali (rileggere per credere) ma l'ho portato ad esempio di classica soluzione a probemi che ne crea altri di peggiori e via di seguito, a catena.
Non è la fonte di tutti mali, ma che sia LA causa della parcellizzazione delle imprese, sì.
ed è questo che ti si sta contrestando.
per citarti:
Pero' il 95% delle aziende, a causa di questa legge, ha meno di 10 dipendenti. Vero record tra le grandi nazioni occidentali.
E ce ne sono un mucchio (troppe) nell'intervallo 10-15 dipendenti (per non passare la soglia)
In totale le PMI danno lavoro a 2/3 della manodopera italiana.
Questa polverizzazione, risultato dello statuto dei lavoratori, è uno dei tanti problemi del nostro sistema produttivo.
sapresti quantificare questo mucchio di imprese (troppe) che non passano la soglia per questo motivo?
franz ha scritto:In ogni caso la difficoltà a licenziare (il fatto che si debba dimostrare di fronte ad un giudice che Giovanni è meglio di Pippo, nell'esempio che ho portato) è comunque una barriera all'ingresso per i migliori. Piero si chiedeva cosa fare di Pippo domani. Sbagliato. Questa è la mentalità che sento definire "super-fissa", dove nulla cambia e ci sono solo giochi a somma zero. Chi vince, chi perde.
Il problema è cosa fare di Giovanni oggi. Ammesso (perchè posto a condizione del problema) che Giovanni sa fare quel lavoro meglio di Pippo (ed il datore di lavoro se ne accorge in un'ora) se il cambiamento avviene subito, il sistema diventa piu' performante, piu' ricco. La ricchezza nazionale aggregata aumenta, per dirla con Smith. Se l'assunzione di Giovanni in cambio di Pippo non avviene o avviene dopo anni di cause giudiziarie, il sistema è piu' povero. Se Giovanni lavora subito, moltiplica quello per i milioni di Giovanni ed il sistema sarà cosi' ricco che avrà le risorse per fare qualche cosa anche per Pippo. Probabilmente i Giovanni non sono infiniti, anzi sono una risorsa scarsa. Una volta assunti tutti, ci si dovrà arrangiare anche con i Pippi oppure assumere alcuni Giovanni che vengono da altre nazioni. Ma alla fine la ricchezza nazionale (quella che puo' essere ridistribuita in parte) permetterà di affrontare il problema dei Pippi disoccuppati.
Preferisco afforntare questo problema che avere un sistema piu' povero in cui i Giovanni emigrano in germania o in usa.
Il caso, con la fuga dei cervelli, è molto concreto. Non teoria.
Franz
non esiste difficoltà a licenziare. se si è dotati di una giutsa causa.
nel fatto che si possa andare davanti ad un tribunale non c'è nessuno scandalo. in uno Stato di diritto.
In Europa cambia la modalità con cui deve essere risarcito il licenziamento illegittimo, non certo il diritto del lavoratore di ricorrere alla giustizia.
pretendi di licenziare una persona su un criterio di "migliore" senza speficiare in cosa sia migliore.
si può essere "migliore" anche producendo tanto quanto un altro lavoratore ma facendolo ad un prezzo più basso.
questo però non vuol dire necessariamente essere più efficiente. può anche voler dire essere disponibili a lavorare a condizioni peggiori. che è poi quello che succede frequentemente in Italia.
se un lavoratore ha una produttività superiore ad un altro le possibilità sono due: o un lavoratore non fa correttamente il suo lavoro (quindi licenziabile per giusta causa) o l'altro lavoratore è più produttivo perchè permette di utlizzare competenze maggiori o differenziate (qui rientri più in un ambito di riorganizzazione aziendale e il licenziamento ci sta).
il problema dove sarebbe?
che il lavoratore ha diritto di far ricorso?
in uno Stato di diritto, mi pare il minimo.
rimane da capire perchè Giovanni, anzi i milioni di Giovanni, siano più produttivi e perfomranti di Pippo, anzi dei milioni di Pippo.
sembra quasi che tutta questa maggiore produttività sia impedità dalla difficoltà di licenziare.
non è invece che molti dei Pippo (non tutti, ma una buona fetta) si possono trasformare in altrettanti Giovanni soltanto se le imprese investissero maggiormente in capitale sia fisico che umano?
il tutto senza dover licenziare persone, ma valorizzando le risosrse umane che hanno all'interno.
il che non impedisce di liberalizzare i vari mercati e di produrre una maggiore e migliore occupazione.
i Giovanni non emigrano in Germania perchè è difficile licenziare, ma perchè le condizioni di lavoro a loro offerte in Italia sono indecenti.