Elezioni

[Robyn]

In caso di elezioni che veda un'ampia alleanza che và da Sl fino a Fini serve un programma e chiarirsi sù alcuni punti critici
Il programma deve contenere alcune cose fondamentali-
Lavoro-famiglia-competitività-ambiente-ricerca e istruzione
Per i punti critici bisogna fare riferimento alla costituzione come ad esempio per la politica estera e le garanzie
Ciao Robyn

[matthelm]

secondo me quell'alleanza è improponibile, irrealizzabile e non augurabile...a nessuno ed elezioni perse in partenza.

Gli elettori ci prenderebbero a pesci in faccia ed a ragione.

[Robyn]

Neanche il sistema francese và bene?Se non vogliamo governi di coalizione allora l'unica possibilità è il sistema francese
Cacciari dice che il PD prende la piega del partito socialdemocratico.C'è da dire che questo non avviene perche viviamo in un contesto deideologizzato,ma il lavoro rimane una cosa fondamentale,che non và visto più in una chiave fordista,ma fermo restando alcuni parametri fondamentali,pensato in modo diverso,colmato di alcune carenze.La politica oggi manca di grandi obbiettivi.Per il lavoro serve una rete di protezione sociale efficente,più formazione una offerta di lavoro che si superi di molto la domanda.Per la competitività di investimenti,innovazione ricerca ed altre misure detrazioni fiscali sui redditi.Per le famiglie assegni familiari edilizia popolare,part-time per conciliare maternità e lavoro,asili nido.E necessario il sostegno minimo vitale e cioè il reddito minimo Ciao Robyn

[matthelm]

Robyn, è l'alleanza che non va bene.
La coalizione tra Sl e Fini è irrealizzabile. Stai scherzando?
Quello che tu elenchi non lo realizzi con siffatte coalizioni ne con l'attuale bipolarismo fasullo.

[lucameni]

L'unica cosa che reggerebbe (forse) è il sostegno esterno ad un governo tecnico imbastito per le emergenze e cambiare la legge elettorale.
Una coalizione che invece vada alleata ad elezioni tra i finiani e la Sel, che pure non considero almeno nei dirigenti così "radicale" come la lista anticapitalista e nostalgica di rifondazione e C., mi pare ai limiti della fantascienza, non fosse altro che interesse sia della sinistra più sinistra che della destra più destra è di non perdere l'elettorato potenziale.
Una cosa è incontrarsi brevemente, fare l'essenziale per depurarsi di una legislazione abominevole che crea una rendita di posizione ai berlusconiani, e poi dirsi addio per un bipolarismo ai limiti della ragionevolezza. Altro ipotizzare ammucchiate che renderebbero nei fatti quasi impossibile liberarsi delle attuali anomalie.

[franz]

Robyn, è l'alleanza che non va bene.
La coalizione tra Sl e Fini è irrealizzabile. Stai scherzando?
Quello che tu elenchi non lo realizzi con siffatte coalizioni ne con l'attuale bipolarismo fasullo.

Guardando al passato ricordo Macaluso e il milazzismo (da "Silvio Milazzo, presidente della giunta regionale siciliana del tempo, che portò al varo di un governo regionale sostenuto da comunisti, socialisti, monarchici Movimento Sociale Italiano e fuoriusciti DC in grado di far passare all' opposizione la Democrazia Cristiana").
Quindi sia pur improbabile, non è impossibile, visto che il PD di oggi non è proprio il PCI di ieri che che il MSI di ieri non è proprio il Fini di oggi. Vero che il Berlusconi di oggi non è la DC di ieri ma in effetti è, se pur sempra impossibile, peggio.

Franz

[Robyn]

Caro Matthelm il problema è che il PD+Forze centriste non hanno i numeri per vincere.Il PD ha il 27% il terzo polo si è no il 10,15% e con elezioni ci ritroveremmo un'altra volta Berlusconi.Il bipolarismo non funziona perche c'è berlusconi non perche le varie forze che hanno dato vita al bipolarismo siano incompatibili fra di loro.Allora se vogliamo costruire una democrazia veramente compiuta non rimane che mandare via berlusconi.Quando nel 94 scese in campo capii subito che avrebbe bloccato la strada verso la democrazia compiuta Ciao Robyn

[franz]

Il bipolarismo non funziona perche c'è berlusconi non perche le varie forze che hanno dato vita al bipolarismo siano incompatibili fra di loro.Allora se vogliamo costruire una democrazia veramente compiuta non rimane che mandare via berlusconi.Quando nel 94 scese in campo capii subito che avrebbe bloccato la strada verso la democrazia compiuta Ciao Robyn

Se il problema fosse solo Berlusconi (e non il paese che lo vota) avresti ragione. Evidentemente non è cosi'.
Il problema è proprio incompatibilità tra le forze politiche, come espressione delle diverse mentalità del paese.
Per esempio come unire l'assitenzialismo statalista del SUD (che ha vari rappresentanti in nomi come Mastella, Fini e tanti altri) con il Nord produttivo, che ha altri simbolici rappresentanti, alcuni della CdL altri del centro sinistra? Berlusconi ci è riuscito, 15 anni fa, creando due alleanze diverse, una al sud con AN ed una al nord con Bossi. E' stato solo il catalizzatore (in neme dei suoi interessi e della sua sopravvivenza fuori dal carcere) ma il problema era (ed è tutt'ora) nel paese. Noi a guardare i dati elettorali non siamo mai riusciti a fare un'operazione equivalente. Siamo espressione governante solo in una parte (il centro nord con l'emilia, la toscana, la liguria) e gradualmente ci siamo persi il Nord (piemonte) il centro (Lazio) e non poche posizioni nel centro sud (abruzzo, campania, calabria). Il dramma è che siamo fortemente minoritari a Nord come a Sud (ed in bilico nel centro e che non si capisce che per vincere a livello nazionale é in quei territori che servono alleanze nuove sulla base di programmi che creino consenso sia a nord che a sud (la cosa piu' difficile).

Franz

[Robyn]

Il problema non è che le forze che hanno dato vita al bipolarismo sono disomogenee,il problema è che senza il collegio uninominale non c'è la tendenza alla composizione fra le varie differenze.Poi ci sono le forze che non vogliono stare nel bipolarismo.L'unica strada possibile per vincere è sviluppare il più possibile l'istanza riformista non lasciando vuoti o lacune al campo avversario,non farsi trovare impreparati.Pdl+ lega attualmente hanno il 43,45%,quindi non essendo maggioranza esiste un'arco di foze in grado di batterlo,ma questo arco di forze non può essere litigioso,non può marcare distinguo inutili perche questa litigiosità non fà altro che accrescere il consenso a berlusconi.Esiste poi il problema dei don abbondio degli acritici quelli che dicono sempre sì e che vanno con il più forte.Anche la vicenda Fiat ha dimostrato che essere impreparati sul tema della competitività da spazio a forze che riformiste non sono.Sentivo che Della Vedova come l'ex direttore dell'unità dicevano che le priorita sono le coppie di fatto e il testamento biologico,quando nella realtà queste sono cose secondarie rispetto ad altri temi come il lavoro e la famiglia.Senza prima il rafforzamento della famiglia non è possibile la regolamentazione delle coppie di fatto.In merito alla leadership,Bersani ha incamminato sul percorso giusto il PD ma per far uscire la sinistra completamente dal conservatorismo serve un'altra leadership.La Bonino potrebbe essere una buona leadership ,ma il problema è che c'è l'aut aut dei cattolici perche sappiamo tutti che la Bonino potrebbe perdersi tra i temi etici quando questi sono temi di secondaria importanza.Ma poi la Bonino ha detto che di Pomigliano ne servono 100 al sud quindi ecco che abbiamo un'altra donna carente sul lavoro.Servirebbe un cattolico di sinistra nato nella sinistra a guidare il PD.Franceschini ha avuto questa occasione ma l'ha bruciata con il gossip.Allora chi?Piero Fassino?Piero Fassino lasci stare Marchionne Ciao Robyn

[franz]

Il problema non è che le forze che hanno dato vita al bipolarismo sono disomogenee,il problema è che senza il collegio uninominale non c'è la tendenza alla composizione fra le varie differenze..... la Bonino ha detto che di Pomigliano ne servono 100 al sud quindi ecco che abbiamo un'altra donna carente sul lavoro.

Il collegio uninominale lo avevamo ma non per questo abbiamo visto una composizione delle differenze.
Vero che era una legge elettorale non completamente maggioritaria e con alcune differenza tra camera e senato che inducevano alcuni tatticismi ma proprio sulla legge elettorale si è visto che quando il semi-maggioritario era in vigore non c'era alcuna tendenza alla composizione delle varie differenze (tanto meno su altri temi istituzionali). Quanto a Bonino, se a Sud ci fossero 100 Pomiliano, avremmo 500'000 lavoratori occupati. Mezzo milione. Non mi sembra una carenza sul lavoro.
Franz