Meno male che non si apprezza "particolarmente".
Una moderazione che da parte di un antiberlusconiano fa pensare.
Sulla finezza: a quanto pare la speranza di molti elettori e militanti di sinistra è proprio di perderle le elezioni.
Manco provarci a vincerle.
Consolarsi con qualcuno (l'ennesimo salvatore della patria in versione sinistra) che sappia farli sentire bene, e poi - coerentemente - fare di tutto per rimanere minoranza.
In fondo coerenti. Bene.
(post volutamente del cazzo).
Continuo il cazzeggio.
Dunque. Ritengo Vendola tutt'altro che sprovveduto e apprezzo molte cose che dice (meno la sua reazione isterica quando vennero fuori le magagne nella sanità pugliese).
Vendola ha il grande merito di aver trascinato militanti ed elettori della sinistra cosidetta radicale e non solo in un luogo chiamato Sinistra e Libertà.
E sulla parola Libertà temo che si sia creata una rottura importante con altra sinistra, quella che pensa di fare antiberlusconismo con le parole d'ordine della rivoluzione cubana e di Chavez.
Bazzicando fb mi capita di litigare - ovviamente - su quel foglio abbastanza assurdo di Informare per Resistere dove tanti elettori (arghh!) "radicali" esplicitamente ci raccontano come starebbero bene in quel di Cuba e Venezuela, come la nostra democrazia sia fasulla al di là di Berlusconi.
Ecco, un'opposizione che si presenta con questo volto, scandalizzata per le manovre liberticide del nostro premier e che poi si attizza per Castro e Chavez, temo resterà opposizione per sempre.
Vendola ritengo sia molto meno "radicale" di tanti suoi poco lucidi fans, che hanno un'idea della libertà piuttosto vaga, ma rappresenta, forse suo malgrado, anche questi personaggi.
Legittimo che Chiamparino esprima le sue perplessità, pur consapevole che un Vendola può essere riferimento realmente democratico di chi forse ha appunto un'idea molto sui generis della realtà e del vivere civile.
Ovvero che, abbandonate le vesti del radicale duro e puro, può essere un interlucutore importante, intelligente, ma non certo rappresentare una maggioranza tra gli elettori di sinistra e sopratutto di un possibile centro-sinistra.
A meno di volersi crogiolare solo tra duri e puri.
Poi - per carità - ognuno la pensi come gli pare.
Temo però che la purezza, dopo un Prodi, che pur con 1000 limiti almeno rappresentava una sintesi di diverse culture politiche, in un'Italia che si deve de-berlusconizzare non possa proprio pagare.